21/10/19

La pianista

Da ragazza andavo a lezione di pianoforte. L'ho raccontato mille volte: purtroppo ho iniziato troppo tardi, avevo più di 16 anni, e non sono mai riuscita ad essere brava. Ero sempre troppo legata al repertorio che avevo studiato, non ero capace di improvvisare e, chiaramente, il mio repertorio andava sul classico, il che non mi rendeva nemmeno popolare tra i coetanei. Ho continuato fino al primo anno di università, poi, ho continuato a studiare da sola e, paradossalmente, proprio quando ho cambiato corso di laurea e sono passata al DAMS, ho smesso. Mi sono dedicata più alla musica teorica che alla pratica e, dopo il matrimonio, ho smesso del tutto.

La musica ha sempre rappresentato un rimpianto della mia gioventù, ma mai e poi mai avrei forzato o "caldamente consigliato" alle mie figlie di imparare a suonare uno strumento. Studiare musica è comunque studiare e mai e poi mai avrei imposto loro un impegno così pesante solo per soddisfare il mio rimpianto.

Tanto la natura, se vuole, sa fare da sé. Io ho sempre pensato che il mio compito fosse di incoraggiare le espressioni artistiche o sportive delle mie figlie, e mai di scegliere al posto loro.
Ebbene, da qualche tempo Matilde ha manifestato interesse per la musica. Alla fine della terza media ho comprato come regalo collettivo una tastiera elettronica semipesata, di seconda mano ma quasi nuova, sulla quale si è cimentata nei mesi scorsi. Ora ha chiesto di prendere delle lezioni. Lezioni vere, in una scuola di musica vera.

Mi fa un certo effetto guardarla mentre si esercita. Rappresenta una scena che non avrei mai immaginato.
È un po' come sentirla parlare in inglese.
È incredibile assistere alla vita dei nostri figli, che si svolge al di fuori della nostra e seguendo percorsi che noi non abbiamo mai contemplato.

2 commenti:

Gufo a molla ha detto...

Che tenera!
P.S. che funzione ha il cellulare sul leggio? Vedo sopra ulteriori note.

Lucy ha detto...

In realtà lei si sta esercitando con le note che il professore le ha mandato su WhatsApp (diavolerie moderne... ai miei tempi la mia maestra mi faceva fare, al massimo, le fotocopie). Gli spartiti sul leggio sono quelli miei, ché io, di nascosto, ogni tanto mi esercito di nuovo ;-)