Da quando mi sono trasferita in questa nuova casa non mi era ancora capitato di ricordare i sogni al risveglio.
Stanotte ho sognato due o tre cose. La prima che mi ricordo, la più sconvolgente, è stato un incontro saffico con una mia cugina che non frequento più da anni.
Poi ho sognato di guidare una macchina e perdermi in stradine di campagna, con questa macchina strampalata, mezza cabriolet, mezza carro armato.
Infine ho sognato il mare. Un mare scuro, cupo, agitato ma non pauroso, con onde alte e sottili, quasi come la cresta di un dimetrodonte.
Non mi sono molto soffermata sugli ipotetici significati degli episodi in sé, quanto sul fatto di aver ripreso a sognare, o meglio, a ricordare i sogni al risveglio. In genere, la prima cosa che mi succede quando sto male, è proprio smettere di ricordarli. Voglio prenderlo, dunque, come un buon segno, vuol dire che mi sto adattando alla nuova vita.
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