05/02/25

Una piccola gioia

Qualche tempo fa, un giorno che pioveva, avevo dato un passaggio in macchina ad un signore anziano. Chiacchierando durante il breve tragitto abbiamo scoperto di abitare sulla stessa via a pochi numeri civici di distanza.

Oggi pomeriggio, tornando a casa, incrocio il tizio che abita al primo piano e, mentre apro il portoncino, scambio con lui due parole. Passa un signore, si ferma e mi chiede se ho una macchina rossa.
Rispondo di sì, ma che l'ho appena lasciata in garage (credevo ci fosse da qualche parte una macchina rossa incidentata oppure vandalizzata, oppure che ostruiva un passaggio, oppure che se la stava portando il carro attrezzi o che ne so), invece lui mi soprende dicendo: "Lei una volta mi ha accompagnato a casa mentre pioveva". 
Lo guardo. Ammetto che non lo avrei riconosciuto, ma l'aneddoto è vero.
"Sì" rispondo.
"Volevo solo ringraziarla. L'ho sentita parlare con questo accento particolare (bagherese doc, Ndr) e l'ho riconosciuta. Ho sempre sperato di incontrarla per ringraziarla ancora".

Sono rimasta senza parole, ma avevo un piccolo nodo in gola.

Quest'uomo, in tutto questo tempo, mi ha pensato e ripensato, si ricordava di me e del colore della mia macchina, e mi ha riconosciuta.

No, non mi ha regalato una collana di diamanti, ma mi ha comunque regalato una piccola gioia.

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