15/07/15

Per Torino

Questo è un post programmato.
A quest'ora, se tutto è andato bene, dovrei aver già allacciato la cintura di sicurezza e posto il telefonino in modalità aereo.

Vado a Torino.
Vado a Torino a divertirmi, nel senso letterale della parola, ossia a rivolgere la mia attenzione ad altre cose/persone rispetto a quando sono a casa.
Vado ad aiutare per un trasloco.
Vado ad insegnare ad andare in bici.
Vado a offrire le mie doti di parrucchiera.
Vado a vedere la Bohème al teatro Regio.
Vado a imparare a sopravvivere dopo aver assaggiato il peperoncino habanero.
Vado a fare la spesa al mercato di corso Racconigi.
Vado a fare da assistente ad uno dei migliori cuochi di Torino.
E, se mi resta tempo, vado a visitare qualche museo, stravaccarmi sui prati erbosi, esplorare la città in bici, prendere confidenza con il groviglio di linee di autobus e quasi certamente - almeno una volta - rifare l'esperienza di guidare in città col car sharing.

Ma soprattutto, fondamentalmente, vado a fare una duplice esperienza di full immersion in un nuovo contesto, e una full emersion da quello mio di sempre, che durerà più a lungo di tutte le precedenti volte.

Da domani, fino al mio rientro a casa, questo diventerà un blog fotografico. Le parole verranno dopo.

Cià.

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