25/10/16

Al fuoco

All'inizio le loro urla mi sembravano una lite, la solita, l'ennesima. Poi distinguo la parola "aiuto" esclamata da Matilde. Poi le grida di Angelica raggiungono registri e intensità mai sentiti finora.
Nel mio immaginario la lite è degenerata, come spesso accade, e la grande le sta prendendo dalla piccola, come sempre succede.
Scendo a vedere, ma mentre sono sulle scale, le urla di Angelica si fanno sempre più stridule, Matilde si affaccia e mi chiama dicendo "Sta esplodendo!".
Nel mio immaginario Angelica sta trasformandosi in super Sayan.
Subito dopo, però, la parola che distinguo è "Fuoco", al che mi convinco che sia improbabile che Angelica abbia preso fuoco. Poi ne sento l'odore, di fumo, di plastica. Nel frattempo ho raggiunto il primo piano e Matilde mi spiega che sta bruciando. Ma cosa?
Lo scopro subito, entrando nella cameretta. Lo scaldino ad acqua elettrico. Si trova a terra, accanto al comodino, con la spina nella presa di corrente e coronato da un'allegra e vivida fiamma. Angelica lo fissa terrorizzata, e lo indica ancora urlando "Sta scoppiando!".
Per fortuna il fuoco sta proprio sopra la boule dell'acqua, lì dove vi si attacca il cavetto, per cui posso facilmente togliere la spina dalla presa al muro.
Cerco di convincere Angelica, che è prigioniera della stanza, visto che io e lo scaldino in fiamme ci troviamo in prossimità della porta, che non sta esplodendo e soprattutto che è importante che lei apra la porta del balcone. In preda al panico dice di non saperlo fare. Ma sì che lo sai fare. Lo fa.
Esco sul balcone e vi depongo lo scaldino che ancora brucia.
Tranquille, non può succedere nient'altro, adesso lo spegnamo.
Prendo una bottiglietta con l'acqua che trovo a portata di mano e spengo il piccolo rogo.

La prima fortuna è stata che le bambine erano lì davanti ed hanno subito potuto chiamarmi.
La seconda fortuna è stata che il fuoco è partito dalla boule e non dalla presa al muro.
La terza fortuna è stata che non c'era nulla di infiammabile lì vicino, un giornalino, un giocattolo, una Barbie...

Poi, il perché diamine le mie figlie abbiano deciso di accendersi lo scaldino dell'acqua per il letto quando ci sono ancora 27° , me farò spiegare solo dopo che anche io mi sarò ripresa dalla paura.

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