09/07/20

Signorina

"Mamma, credo di essere diventata signorina"

Ho trovato il testo di questo messaggio un'ora dopo che Matilde me l'ha mandato.
Ero in spiaggia, avevo il telefono scarico e l'ho lasciato a casa, tanto ero in compagnia.
Le ragazze sono con il papà dal momento in cui siamo atterrate a Palermo.

Ma in realtà quello di Matilde non è stato il primo messaggio cui ho dato priorità una volta tornata a casa, perché mi aveva scritto anche Schroeder ed ho letto prima il suo. Dunque, tecnicamente, che mia figlia avesse le mestruazioni l'ho saputo dal mio ex marito.

Un anno fa questa cosa mi avrebbe fatto malissimo. Un evento così importante nella vita di mia figlia non me lo sarei perso per niente al mondo. L'anno scorso, quando le lasciavo qui a Palermo ed io tornavo a Torino perché dovevo lavorare, dicevo sempre scherzando "Aspettami però prima di farti venire il ciclo!"
Ormai non più, anzi le ho apposta comprato un pacco di assorbenti visto che per due settimane intere non le vedrò, e non si sa mai. E infatti alla fine si è saputo.
Fino a un anno fa mi sarebbe sembrato un furto, mi sarebbe sembrato di essere derubata dell'emozione, dell'unicità dell'evento, lei che trova per la prima volta del sangue ed io che non sono lì vicino con lei, a portata di mano per dare consigli, festeggiare, coccolare. Ci sarei rimasta dimmerda.
E invece sono stata serena, e piacevolmente sorpresa del fatto che lei se la sia cavata alla grande, radunando virtualmente tutto il giureconsulto delle sue amiche per farsi spiegare come aprire gli assorbenti, come appiccicarlo agli slip, ecc.
È stata grande e capace, come sempre, e sono contenta che abbia fatto a suo padre questo regalo, che dopo sei interi mesi di distanza gli abbia fatto dono del privilegio di assistere ad una delle fondamentali tappe della sua vita. Molto spesso sono ricordi che io da sola ho vissuto in prima persona mentre a lui sono stati solo riferiti e condivisi dopo.

E quindi è andata così.

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