Vent'anni sono tanti, sono un quinto di secolo. Vent'anni fa sono nata come mamma. Un quinto di secolo fa.
E non è vero che poi si dimentica. Io mi ricordo perfettamente tutto, la paura, il dolore, il senso di frustrazione e abbandono, la fatica - immensa - eppure una forza inesauribile che mi ha sostenuto.
Certo, il senno del poi mi fa valutare con ancora maggiore inutilità la presenza di Schroeder in quelle ore, ma in realtà in quel momento non avrei mai potuto volere nessun altro accanto. Quando gli hanno fatto indossare il camice, la cuffia e i calzari per entrare in sala parto con me, è riuscito a farmi ridere in quell'oceano di sofferenza facendo una battuta sul fatto che avevano esaurito i costumi da Spider-Man e si era dovuto accontentare.
Vent'anni fa ho partorito per la prima volta, sono nata come mamma, e da allora mai più nulla è stato uguale a prima.
Vent'anni fa è entrata nella mia vita Matilde, e mai più nulla potrà essere diverso da come è adesso.
Matilde mi ha insegnato a sentirmi onnipotente e scoprirmi fragilissima e inutile, mi ha mostrato di quanta forza sono capace e quando in fondo posso precipitare nei momenti di debolezza, mi ha guidato attraverso i suoi occhi alla scoperta del mondo.
Matilde mi ha fatto capire che cosa è l'amore vero, e che solo per i figli lo si può provare. Mi ha insegnato a vivere con una parte di me al di fuori di me.
È intollerabile, eppure è bellissimo.
Buon compleanno, bambina mia grande.
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