Innanzi tutto: come funziona un test di gravidanza? In questo modo: rileva la presenza nella pipì del bHCG, che è il nome difficile dell'ormone che viene prodotto in gravidanza.
I test in commercio sono molto più attendibili di quelli del passato. Ormai non è più indispensabile fare il test con la pipì del mattino: è sufficiente trattenerla per 3 ore.
Risultati attendibili possono aversi dal primo giorno di mancate mestruazioni, ma in realtà il termine davvero minimo è 12 giorni dopo l'ovulazione (in media 2 giorni *prima* del giorno in cui dovrebbero arrivare le mestruazioni, che arrivano 14 giorni dopo l'ovulazione). Però fare un test troppo presto è solo uno speco di soldi, perché tanto più presto è, e tanto più facile è avere un falso negativo.
Solitamente non esistono i falso positivi: se spunta la linea rossa, o il pallino (a seconda del test), vuol dire che si è incinta, perché qualcosa è stato rilevato, però l'ormone della gravidanza viene prodotto solo dopo che è avvenuto l'impianto in utero (significa da 5 a 10 giorni dopo l'ovulazione, con una media di 7).
In una donna non incinta questo ormone è presente con un valore minore a 5. Quando si impianta l'ovulo fecondato viene prodotto rapidamente ma in piccole quantità, specie all'inizio, al punto che si dice che raddoppia ogni tre giorni (e continua a raddoppiare fino a 15 settimane di gravidanza, quando in pratica hai più ormone della gravidanza che sangue!!! Poi però diminuisce...).
Quindi, quando l'ovulo si impianta è 5, dopo tre giorni diventa 10 e dopo altri tre giorni (ossia 6 giorni dall'impianto in utero) diventa 20, che è attualmente il livello minimo che viene rilevato dai test più sensibili (ci sono test che lo rilevano solo dopo i 30, e addirittura 50). Quindi solo dopo almeno 6 giorni dall'impianto si può fare un test, ma non si sa mai quanto tempo avrà impiegato l'ovulo ad impiantarsi. Questo calcolo è valido sempre ammesso che di norma il valore sia 5, perché anche ad averlo 4, significa che dopo tre giorni è 8 e dopo altri tre diventa 16, cioè non è ancora rilevabile dal più sensibile dei test finora in commercio, e probabilmente deve passare ancora un altro giorno prima che arrivi almeno a 20. E se la quantità di partenza è ancora minore (infondo "minore di 5" può anche significare 1) ci vogliono ancora più giorni.
Per questo motivo, la matematica ti dimostra che non ha senso fare un test prima del primo giorno di ritardo. :-)
E spiega anche come mai, alcune donne fanno un test che risulta negativo, ma dopo qualche altro giorno diventa positivo.
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