È strano, quando riapri la valigia dopo aver soggiornato ospite in casa d'altri, essere investita dall'odore di quegli ambienti, che vai a capire se è il legno dei mobili, il detersivo per i pavimenti, gli aromi di cottura accumulati sulle tende.
È strano perché ti investe quando non te l'aspetti, quando sei già nella tua di casa, della quale hai risentito forte l'odore dopo giorni di assenza e di finestre chiuse, e ti catapulta indietro di poche ore e a distanza di migliaia di chilometri, e chiudi gli occhi e ti sembra di essere ancora lì, li riapri e scoprì di essere invece qui e tra un qui e un lì ha ben chiara la sensazione che i due avverbi e i due luoghi si fondano per un istante, e ti sei portata qui un pizzico di lì.
Aspiri profondamente e, a malincuore, distruggi l'incantesimo nella lavatrice.
20/10/15
Gli odori delle case degli altri
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