29/10/15

Salva ogni cinque minuti. Anzi no.

Matilde ha creato, per la scuola, la sua prima presentazione in Power Point come elaborato finale di un piccolo progetto di approfondimento sulla produzione dell'olio d'oliva.
Non aveva mai usato Power Point prima di adesso, ma - da brava nativa digitale quale è - ha imparato quasi subito.
Io l'ho lasciata fare, l'ho lasciata esplorare tutti i menu e tutte le opzioni, ha impiegato due ore solo per visionare tutte le possibili animazioni e solo cinque minuti per stendere la prima bozza di ciascuna diapositiva.
Solo una raccomandazione le ho fatto: salva spesso, salva ogni volta che fai una modifica, specialmente se è una modifica importante o che magari ti ha fatto penare per metterla a punto. Salva ogni cinque minuti.

Oggi pomeriggio si è dedicata alle ultime due diapositive e, mentre gli altri giorni mi aveva chiamato solo per avere un consiglio sullo sfondo da abbinare a determinate fotografie, stavolta mi ha mandato a chiamare "con urgenza" tramite Angelica, perché c'era un mistero inspiegabile.
Il mistero era la sparizione di una diapositiva e quello che il gergo tecnico si chiama "smin#iamento" della formattazione dei testi e delle immagini di quella successiva.

"Non ti preoccupare", le ho detto, "vediamo di ripristinarla", ma quando scorro fino alla fine il menu delle azioni da annullare, mi accorgo di essere soltanto arrivata all'inizio della digitazione del testo della diapositiva successiva. Lei non si era ancora accorta della diapositiva mancante quando ha iniziato a comporre la successiva.
"Va bene", continuo, "la recuperiamo dal file. Basta aprirlo di nuovo e... Ehm... aspetta... Ma tu per caso hai già fatto qualche salvataggio?"
"Certo! Me l'hai detto tu di salvare ogni cinque minuti"

E così non l'abbiamo potuta recuperare, perché chissà in quale fase della creazione della nuova diapositiva era sparita la precedente.

Matilde ci ha pianto qualche minuto, pochi in verità. E quando le ho detto di non abbattersi, che non era una cosa grave, lei mi ha detto "Lo so che non è una cosa grave, ma se tu vedessi sparire tutto il tuo lavoro di un pomeriggio non ti verrebbe da piangere?"

Ed ho ripensato ai tempi in cui non avevamo il gruppo di continuità, o quando mio fratello formattava il pc senza preavviso, o quando i vecchi computer, semplicemente, s'impallavano e non potevi far altro che riavviare. Tra le lacrime, sì.

"Hai ragione, Matildina, anche a me è venuto da piangere ogni volta che mi sono ritrovata al tuo posto. Benvenuta nel mondo di quelli che hanno a che fare con i misteri inspiegabili dei computer".

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