È successo esattamente al contrario. Negli anni passati ogni volta che tornavo a casa dopo essere stata a Torino avevo la sensazione di non esserci mai stata veramente, come se l'esperienza fosse stata un sogno, un'allucinazione, o banalmente come se l'avessi visto in un film.
Stavolta è stato l'opposto. Dopo esattamente 6 settimane dalla partenza, siamo state un fine settimana in Sicilia, e quando siamo tornate alla casa di Torino ho avuto la stessa identica sensazione, ossia di non essere mai davvero partita. Gli amici e i parenti che ho rivisto, li ricordo come in sogno. Il profumo del mare e il tepore del sole probabilmente erano solo vecchi ricordi di qualche tempo fa.
Ciò che ho fatto e cio che non ho fatto.
È normale questo senso di estraneità alla realtà?
Durante l'ultima seduta dallo psicologo gli dissi che ero molto curiosa di come sarebbe cambiato il mio modo di vivere i ritorni a casa, sia in una direzione che nell'altra. Lui mi ha risposto che generalmente si sviluppa una lieve e fisiologica "seconda personalità": la Lucy di giù e la Lucy di su, uguali ma con diverse peculiarità sviluppate e adattate al contesto, un po' come accade nella differenza tra come si è in ambito familiare e come invece in ambito lavorativo.
Ecco, al momento io temo di non essere ancora nessuna delle due, o forse tutte e due insieme, mischiate e confuse l'una nell'altra, senza riuscire a prendere veramente contatto con il mio ambiente nel momento attuale.
1 commento:
Si chiama 'doppia assenza' ed è tipica degli emigrati. Ci feci un esame di antropologia all'università, che fu illuminante in più di un contesto ;)
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