18/07/19

La figlia al liceo

Mi trovo a parlare con mie coetanee di quanto mi faccia strano l'idea che Matilde, a settembre, inizierà il liceo. La mia espressione tipica è "Ti rendi conto? Ho una figlia che va al liceo. Ma quanto sono vecchia?"
Spesso mi viene risposto che non sono affatto vecchia e che, anzi!, è positivo che io possa affrontare questo momento della vita delle mie figlie essendo ancora capace di intendere e di volere. E poi "Quando ci andrà mio figlio al liceo io avrò già cinquant'anni suonati", o - ancora peggio - "Se un giorno anche io avrò dei figli probabilmente sarà così tardi che ci prendiamo insieme la badante che gli dà ripetizioni di latino e matematica".

Io sono stata una mamma giovane, per i tempi in cui lo sono diventata. Avevo 27 anni quando è nata Matilde e sarà anche vero che ho vissuto i miei 30 anni a guardare da dietro i vetri la giovinezza matura delle mie coetanee che si sono dedicate alla loro formazione e alla loro carriera, concedendosi serate, viaggi, cene e aperitivi in un'adolescenza prolungata, mentre io passavo le notti in bianco a cullare la bambina, però me lo ritrovo adesso. E' vero che se dovessi dire cosa ho fatto tra i 25 e i 35 anni posso asserire di essere stata SOLTANTO moglie e madre, e tutta la mia vita ha ruotato intorno a questo, e quando mi sono concessa divagazioni l'ho fatto sempre e soltanto con un enorme senso di colpa, però adesso mi ritrovo ancora nel pieno delle forze e delle energie a fronteggiare le escandescenze adolescenziali e preadolescenziali delle mie figlie. Tra 10 anni non ne avrei avuto la forza, dunque sì, sono proprio fortunata ad avere 40 anni e una figlia che inizia il liceo.

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