18/12/07

La paura pallida

E' stato un botto spaventoso. Ho guardato in faccia mia figlia e l'ho vista impallidire.
Le era caduto il coperchio della cassapanca sulla mano.
La prima cosa che ho pensato è stata: "Le è saltato il dito". Le ditina piccole e tenere, schiacciate dal coperchio pesantissimo di legno che cade proprio "sul taglio" delle pareti della cassapanca.

Ho aperto il coperchio, mentre la bambina aveva iniziato a piangere, e le dita erano ancora tutte lì. Allora ho pensato, vedendo il pollice rosso che cominciava a gonfiare "Se l'è rotto".

E di corsa in cucina, due rampe di scale fatte in tre salti con le urla della bambina nelle orecchie, esattamente come se fosse una sirena dell'ambulanza...

Ghiaccio.

Per fortuna teniamo sempre una ben nutrita scorta di ghiaccio, compreso l'anello che si raffredda per i dentini dei piccoli.... che sul pollice non faceva effetto, ma dato in bocca alla bambina le ha dato quantomeno conforto spirituale.

Il pollice tenuto "a panino" tra due blocchetti di ghiaccio. La bambina smette di piangere, e da un lato la cosa mi tranquillizza, ma dall'altro mi dico che il ghiaccio serve proprio a quello, a far cessare il dolore.

Nel frattempo penso a quanto possa essere pericolosa una frattura di un dito a quest'età... il pollice destro poi! E se l'articolazione restasse compromessa? E se dovessero operarla? E se non riuscisse mai più a muovere bene il ditino?

Ogni tanto controllo il gonfiore. L'arrossamento, ormai, sembra causato dal freddo, e il dito non mi sembra più gonfio. Controllo l'altro, quello illeso, e mi sembrano uguali. Quindi provo a toccarlo.
Le chiedo se le fa male e lei mi racconta di nuovo tutta la storia, che la cassapanca ha fatto BUM e la mano si è fatta male e la cassapanca non si tocca. Nel frattempo provo a muovere delicatamente il dito e lei non piange: non le fa male. Inoltre lo piega anche... ma non vuole che lo piego io, forse è ancora un po' indolensito... le do in mano un giochino e lei lo afferra subito, piegando il pollice  e giocando....

La stanchezze e la disperazione, le rinunce, la frustrazione, il sonno rubato, i pensieri canalizzati, il tempo libero scomparso, la vita lavorativa messa nel dimenticatoio, la vita privata che fa i salti mortali per sopravvivere.... ogni cosa perde il suo significato quando si ha paura per la salute del proprio figlio.

A distanza di un paio d'ore controllo con attenzione il dito: è normale. Non ha nemmeno un livido. E allora mi dico che è vero che i bambini hanno gli Angeli custodi.

2 commenti:

HanaBi75 ha detto...

E' proprio vero che i bimbi son di gomma... a volte...

Leggo e rileggo e il titolo prende sapore ma non dicose conosciute ma solo odorate da qualche parte. Sono di una cosa però certa ... un sospiro di sollievo l'ho tirato alla fine del racconto...e tua figlia che ti rievoca l'accaduto della cassapanca mi strappa anche un sorriso... i bimbi son di gomma... a volte...

Nightwatch ha detto...

In uno dei miei film preferiti si dice che esiste un Dio speciale per i bambini ... :D