di John Hawkes.
Bleah.
Dovevo leggerlo nell'ambito di quella specie di circolo letterario di cui ho parlato qualche tempo fa, ma non sono riuscita a terminarlo.
Bleah.
Una lentezza autocompiaciuta, e una trama talmente inconsistente, da farmelo mollare a circa 1/3.
Sembra scritto da D'Annunzio. Una ricerca tale dell'immagine, dell'estetica, della costruzione... che mi aspettavo da un momento all'altro "...che ci intrica i malleoli, o Ermione".
L'ho già detto "Bleah"?
1 commento:
direi che non ti é piaciuto ;)
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