08/02/17

Ma si che sei capace

"Non ce la farò"
"Ma sì che ce la farai"
"Di sicuro mi perdo"
"Ma no che non ti perdi. Portati il telefonino, così in caso di emergenza mi chiami, ma io sono sicura che non ti perdi. Che tu sia preoccupata è normale, è una cosa che non hai mai fatto prima, ma ciò non toglie il fatto che tu sia perfettamente in grado di farlo"

Non avendo né un elicottero, né una giratempo, la coincidenza tra la fine del mio orario di lavoro pomeridiano e l'uscita di Matilde dalla palestra, ad esattamente 12 km e 50 minuti di traffico dallo studio medico, è stata la buona occasione per:
- lei scoprire di sapersi muovere e orientare per strada anche al di fuori del consueto percorso casa-scuola
- io testare le mie capacità di pilota da corsa degli sgusci a bordo di una prestante panda vintage del 2001

"Io sono appena entrata in città, tu dove sei?"
"Sono in piazza"
"Aspettami davanti al fioraio che tra due minuti sono lì"
...
"Com'è andata?"
"Bene. In effetti non mi sono persa"

In effetti è una ragazzina matura e assennata. In effetti è la perfetta dimostrazione di come più lasciamo loro la possibilità di crescere in autonomia, più loro crescono.

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