Da quando ho ritrovato l'amore per le penne stilografiche ho anche ripreso a scrivere a mano.
Scrivo un diario cartaceo quotidiano, dove parlo soprattutto di pensieri, ricordi, impressioni, in modo più intimo di quanto non potrei fare qui che è, comunque, una pubblica piazza.
E poi scrivo lettere. Un'intera raccolta di lettere d'amore indirizzate al Capitano e che, forse, non riceverà mai.
L'unico vero problema, adesso, è la mano, che negli anni è sempre più peggiorata e adesso mi si addormenta e urla anche quando scrivo poche righe.
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