21/03/08

La giornata del silenzio

Oggi è venerdì santo, la giornata del silenzio, della penitenza, della mestizia.
Con tutto il rispetto per nostro Signore Gesù Cristo, il venerdì santo, per me, è SOPRATTUTTO l'unica giornata dell'anno in cui non suonano le campane delle chiese.
Specialmente le campane della chiesa che è vicina casa mia.

Il campanaro di questa chiesa dev'essere sordo, oppure è un gran bordellaro, vista la quantità infinita di scampanii che riserva ai fedeli (e agli infedeli) che abitano il quartiere, negli orari più crudeli (6.45, 7, 7.15, nel caso in cui non vi foste ancora svegliati, anche la domenica).
Da quando abito qui ho sempre immaginato che, in questo giorno, il campanaro sia il più torvo di tutti, costretto al silenzio e interdetto dal pigiare l'interruttore delle campane (perché le campane suonano per davvero, ma vengono percosse da un martelletto comandato elettronicamente). Magari se ne sta lì, a guardare quel bottoncino come l'oggetto del desiderio, sospirando ed aspettando che sia la mezzanotte di domani, quando finalmente si "scioglieranno" le campane e lui potrà fare tutto il casino che vuole, con l'aggiunta del piacere di scampanare nel cuore della notte. Gran goduria per uno come lui.

Oggi è venerdì santo, e le campane non suoneranno. Oggi è l'unico giorno dell'anno in cui si *potrebbe* dormire fino a un orario decente.

Ore 6.43:
"Mamma! Mamma!"
"Ssssst.... dormi.... è ancora presto...."
"Mamma! Mamma! Qui c'è una cucciolotta che si è svegliata!"
"Sssssssssssssssst! Ancora è presto per alzarsi.... ancora le campane non hanno suonato...."
"Mamma io mi voglio alzare! Qui c'è una cucciolotta che si è svegliata!"
".............................. c'è una cucciolotta che si è svegliata?"
"SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Andiamo in cucina!"

Oggi è venerdì santo, e le campane non suonano. Oggi è l'unico giorno dell'anno in cui si può dormire fino a un orario decente.
Per tutte le altre famiglie del quartiere.

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