"Ciao Lucy, oggi sono un po' più rilassato, non ho urgenza di uscire"
"Ah, bene, allora io nel frattempo riscaldo il latte per Bambino. Bambina dorme nel lettino suo o in quello vostro?"
"Nel nostro"
Nemmeno il tempo di riporre la bottiglia di latte in frigo che ecco Bambina comparire in cucina.
"Ma buongiorno Bambina! Sei arrivata giusto in tempo! Bambino sta già bevendo il suo latte, adesso ti preparo il tuo"
La faccio sedere sul seggiolone, scaldo il suo biberon e continuo a chiacchierare con il padre, che mi racconta che sabato sono andati al lago, ecc ecc.
Porgo a Bambina il suo biberon e lei inizia a bere. Bambino ha smesso di bene il suo. Mi guarda. Si tocca sotto il vassoio del seggiolone e fa emergere una manina che tiene tra le dita qualcosa di marrone e appiccicoso.
Mi pietrifico.
"Bambino, che cos'hai in mano?"
"Che cos'ha?" chiede il padre
"Bambino non mi dire che è..."
"Cacca!" esclama lui perplesso.
Era sporco tra le gambe, era sporco il seggiolone, prendendolo ha sporcato la manica della mia maglia nonché il lavandino del bagno dove l'ho spogliato per lavarlo in maniera espressa.
"In effetti forse dovremmo passare alla taglia successiva di pannolini. Questi ormai sono troppo piccoli" mi saluta il padre uscendo di casa.
Non aveva fretta, ma probabilmente si è ricordato di un impegno improvviso e a me sono risuonate le parole del Granduca Monocolao: "Sire, dileguossi!"
Lo faccio per soldi, sappiatelo.
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