27/09/18

Vecchia gloria

Cammini lungo il marciapiede che costeggia una scuola. Il muro è alto e sovrastato da una rete di metallo. La giornata è fresca ma soleggiata. Senti un gran vociare di ragazzi e capisci che quella è la zona della palestra e del campo, e loro stanno facendo ginnastica. Proprio mentre passi lì accanto per un pelo non ti colpisce una palla che è volata al di qua del muro. Senti voci di disappunto. E' un supertele blu, e pensi che le scuole a Torino sono cento volte più attrezzate di quelle di Bagheria, ma alla fine gli fanno fare ginnastica col supertele degli anni '80.

Ti rimbalza davanti, urta una macchina parcheggiata e tu lo afferri prima che finisca per strada.
Ce l'hai in mano. Guardi il muro e la rete. Ma sì, almeno provaci. 
Ti allontani di due passi, lanci la palla in un piccolo auto-passaggio e la colpisci in baker. La lanci più in alto del muro, ma non abbastanza per scavalcare la rete. Le voci dall'altro lato si rianimano. 
Non sanno chi sei, ma sanno che ci sei, che ci stai provando. E tifano per te.

Riprendi la palla, fai altri due passi indietro per avere maggiore slancio e riprovi. Ce la fai. La palla oltrepassa il muro e la rete, acclamata da festose urla di gioia.

E te ne vai così, col sorriso sulle labbra, accompagnata dagli ultimi strascichi di ringraziamenti, e ti senti un po' una vecchia gloria della pallavolo, ma in realtà è tutto merito del fatto che hai visto e rivisto mille volte "Mila e Shiro".

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