11/06/25

La buona azione

Sento il rumore del motore già appena svoltato l'angolo della strada, ma non vedo la macchina. E' molto distante dal marciapiede e viene coperta dalla macchina parcheggiata davanti. 
Cammino con passi pesanti, portando due buste della spesa. Nel tempo che impiego ad arrivare alla sua altezza ha già fatto avanti e indietro altre tre volte: cerca di stringersi ma ha poco spazio di manovra; probabilmente è proprio entrato male fin dall'inizio.
Mi fermo e, mentre sta andando indietro per la quarta volta fermandosi dopo pochi centimetri, gli dico "Puoi andare ancora, hai almeno mezzo metro".
Mi guarda, si fida.
"Vai ancora, vai ancora... ancora un po'... ecco basta"
Finalmente si è avvicinato al marciapiede con le ruote posteriori: può raddrizzarsi.
Mi ringrazia, io gli sorrido. 
Penso che potrebbe essere mio figlio. Penso che mi piace pensare che un giorno uno sconosciuto possa aiutare anche le mie figlie a fare un parcheggio stretto.
Penso a quanto è stato bravo il mio istruttore di scuola guida, che poche cose mi ha davvero insegnato bene e una di queste è stata fare i parcheggi in condizioni estreme.

E anche oggi ho fatto la mia buona azione quotidiana.

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