17/09/08

Il ricordo più antico

Ho letto in una rivista per mamme, che intorno ai 3 anni i bambini cominciano ad avere ricordi "permanenti", ossia che rimarranno nella loro memoria anche da grandi, ma che questi ricordi, spesso, solo solo i ricordi delle emozioni e non dei fatti in se. L'esempio riportato è quello di un bambino di 5 anni che scoppia in lacrime alla vista di un ventilatore a pale, ma non sa dire nemmeno lui il perché. Poi si scopre che due anni prima il bambino aveva subito un intervento e nell'ambulatorio dove si trovava c'era un ventilatore a pale. A distanza di 2 anni il bambino non ricordava più l'evento ma solo la paura che gli provocava, di riflesso, la vista di un ventilatore.

Il ricordo più antico che ho risale all'estate del 1981. Non avevo ancora 3 anni e sono andata ad Ustica coi miei genitori e i miei nonni.
Ricordo chiaramente molti dettagli.

- L'aliscafo. Ricordo che uno zio di mia madre ci accompagnò al porto e uno dei suoi figli mi regalò una scatola di caramelline alla ciliegia, quelle a forma di palline che stavano dentro la scatolina di latta rotonda.
- L'albergo. Ho ricordi confusi. Ricordo una scala col tappeto rosso, ma forse la ricordo soltanto perché mio padre mi fece una foto e allora è da quella foto che nasce il ricordo.
- La colazione in albergo. Ricordo con precisione che mi sono innamorata delle marmellatine. Per me erano una cosa nuova, insolita, e buonissima. Ricordo i camerieri che mi sorridevano e mi coccolavano. Stranamente, però, ricordo la sala con la convinzione che fosse la cucina dell'albergo. Forse perché, dato che in casa facevo colazione in cucina, anche lì la stanza dove si faceva la colazione non poteva che essere la cucina.
- Il pulmino che ci portava al mare. Era grigio, non è ritratto in nessuna delle foto e mio padre si meraviglia sempre quando gli racconto questo dettaglio del pulmino.
- Il mare. Ricordo gli scogli. Ricordo le scarpette "ragnetto" rosse.
- La bambina che mi restituì il salvagente. Ero sulla riva, tenuta per mano da mia madre e con l'altra tenevo il salvagente. Il salvagente mi sfuggì, cadde in acqua e venne preso dalle onde. Una bambina che era lì vicino lo afferrò e me lo porse. Quella bambina avrà avuto 7-8 anni ma per me era "grande", e allora la ringraziai.... me lo ricordo benissimo, le dissi "grazie" e glielo dissi prima che mia madre mi invitasse a farlo, e lo feci per dimostrare a quella bambina "grande" che ero "grande" anch'io.

Ciò che penso a proposito di questi ricordi "dettagliati" (alcuni mi sembra di averli vissuti ieri) è che li ricordo semplicemente perché li ho rievocati continuamente durante tutti questi anni. Spesso mi è capitato di ricordarli, per il solo gusto di farlo. Poi, in età quasi adulta, ho preso l'abitudine a ricordarlo solo per mantenerlo in memoria, perché avevo capito che era un ricordo antichissimo ed era "strano" che riuscissi a ricordare così bene le cose che erano successe quando ero così tanto piccola.

Matilde ha più o meno la stessa età, quindi da adesso in poi *potrebbe* ricordare negli anni quello che le succede adesso.
La cosa, da un lato mi diverte, dall'altro mi preoccupa.

3 commenti:

pinoliepinoli ha detto...

Che bello...il mio ricordo più recente è di quando avevo 4 anni e mezzo...almeno credo!

utente anonimo ha detto...

eeehh già. Diverte e preoccupa. Perchè in fondo mamme e papà si cresce insime coi figli, no? almeno credo... Da noi si dice "figli piccoli pensieri piccoli, figli grandi pensieri grandi". Perchè pure le preoccupazioni che danno crescono coi figli!

Però è bello pensare che tua figlia quando sarà grande ti ricorderà, ad esempio, mentre oggi stai cucendo quel vestitino rosso che diventerà il suo preferito...

fede

OrkaLoca ha detto...

ecco, quindi ricorda che tutto cio che farai da ora in poi, se non le andrà bene, lei lo ricorderà e tra 15 anni te lo ritirerà fuori rinfacciandotelo. ghgh


Per quanto mi riguarda il mio ricordo più antico risale a quando avevo meno di un anno, mia mamma mi portò in tunisia con lei, e io ricordo perfettamente il lettino con le sbarre, il peluche a forma di cammello, e il sapore del the che mi davano nel biberon.

Dice mamma che sono ricordi veri, in effetti quelle cose le ho vissute. e' incredibile.

Ed è incredibile che io abbia nostalgia ancora di quel the, che così buono non l'ho più bevuto.