Caro Padre Dei Bambini Che Accudisco,
il fatto che, quando mi hai salutato uscendo, stamattina, specificandomi che saresti tornato alle 18, dopo aver fatto un'ora di camminata a piedi perché ti sei messo in testa che devi tornare a casa a piedi anche se ci sono tipo ottanta gradi ed io spero che tu vada in ferie prima di schiattare su un marciapiede ché altrimenti mi tocca di trattenermi coi tuoi figli pure oltre l'orario di lavoro, io ti abbia risposto "Non preoccuparti, ormai tu ed io siamo praticamente fratello e sorella" stava a significare che non mi scandalizzo certo perché tu rincasi tutto puzzolente e grondante di sudore. Mi preme che tu torni a casa vivo, l'ho detto prima. Se poi fai schifo o sei bello figo non potrebbe importarmene di meno.
Ecco. Il mio considerarci fratello e sorella si riferiva a questo, alla caduta delle barriere del presentarsi bene.
Ma da qui ad andartene in giro per casa, dopo aver rapidamente fatto la doccia, con l'accappatoio non del tutto chiuso, mi sembra un'interpretazione fraintesa della mia risposta.
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