13/07/18

Gandalf sotto la Mole

E' stato a Torino per meno di 24 ore, ma è stato magnifico rivederlo dopo tanti mesi. E' sempre lui, sempre uguale. Scorbutico, duro, pungente, ma avvolgente.
Mi ha trattato come la sua locandiera, né più né meno, ma dopo una mattina intera trascorsa al museo del cinema, quando si è bardato in tenuta da motociclista, pronto ad affrontare il viaggio di ritorno, mi ha abbracciato e sollevato, stretto e forte.

L'ho guardato allontanarsi, giallo fosforescente, con la giacca che gli ho modificato io. Lo rivedrò, forse, tra qualche mese. Un po' mi manca, nella quotidianità, ma credo che la distanza geografica che ho creato tra noi ci abbia permesso di riconvertire ancora il nostro rapporto, e nonostante lui si ostini a borbottare, io credo che ci abbia reso ancora più legati.

Nessun commento: