"Buonasera, prego, accomodatevi. Io sono l'agente immobiliare, e lei è l'inquilina"
E' la prima volta che qualcuno, nella fattispecie: una giovanissima coppia, entra in casa mia per vederla, visitarla, valutarla e decidere se venirci a vivere dopo di me.
Quando sono andata io a visitare, vedere e valutare le case degli altri, mi sono sempre sentita in imbarazzo a profanare l'intimità domestica di chi sta per lasciare quella casa - è vero! - però ancora ci abita, ci mangia, ci respira. Mi sono sempre e soltanto affacciata sulla soglia delle camere da letto, ho dato sguardi sommari alle cucine e ancora più fugaci ai bagni.
Questi qui, invece, si sono presentati armati di penna e notes ed hanno preso appunti. Hanno aperto e chiuso le porte, sono usciti sui balconi, sono entrati in bagno ed hanno anche ponderato la capienza del mio vano dispensa.
Quando se ne sono andati ho preso a parte l'agente immobiliare e gli ho consegnato una copia delle chiavi di casa.
"Avvisami almeno uno o due giorni prima di portare altri visitatori,l così ti posso dire se sarò o non sarò a casa, ma se - come probabile -io non ci fossi fai pure tu in autonomia. Ti assicuro che ti farò trovare ogni volta la casa in perfetto ordine"
Già ho fatto i salti mortali per portare i due Bambini con me e farmi trovare a casa all'orario stabilito. Già ho faticato a tenerli buoni mentre aspettavamo, in una casa - la MIA - che non è adatta a bambini piccoli che tutto toccano, tutto rompono e tutto fagocitano.
Che mi si risparmi almeno la scena degli sconosciuti che guardano dentro la tazza del mio cesso, per favore.
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