08/01/20

La grammatica, questa sconosciuta

Da quando frequento il corso d'inglese ho imparato tante cose.
Sì, qualcosa d'inglese; anche qualcosa circa i miei ormoni e l'effetto che hanno sulla mia pressione quando va il suo ingresso in aula il professore...

Ma la più tragica di tutte è la scoperta di quanta gente italiana, di mezza età, dall'aspetto curato e colto, in realtà avrebbe bisogno di studiare la grammatica italiana prima di approcciarsi allo studio di una lingua straniera.
Gente che sembra uscita dall'ufficio di amministrazione o contabilità di chissà quale azienda, e che ha bisogno di potenziare l'inglese per non perdere il passo, per avanzare di ruolo o sarca##o perché, ma che scivola sulla difficoltà a distinguere *in italiano* un aggettivo possessivo dal relativo pronome. E l'aspetto più divertente è che si giustificano dicendo che vabbè, loro l'inglese non lo sanno mica bene, e stanno lì, a lezione, proprio per quello, per imparare, ma mannaggiallapupazza tu hai sbagliato *in italiano*, non in inglese.
Che nervi.

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