30/01/20

Trentanove di febbre

"Mamma, ah ecco, sei sveglia, no perché ti volevo dire che sono stata tutta la notte ad alternare sonno e agitazione, perché avevo sonno, ero stanca, ma non riuscivo ad addormentarmi e allora c'è stata una parte della notte in cui guardavo l'orologio in continuazione, e poi, ma solo poi, finalmente verso le 4, mi sono addormentata ma facevo sogni strani, anzi in realtà uno solo, sempre lo stesso, ossia che c'era una mostra di arte preistorica proprio qui, nella mia camera, e c'erano tutti i visitatori che parlavano chiassosamente ed io mi chiedevo ma cosa hanno da urlare così, perché c'ero pure io nel sogno, ma non come visitatrice, ero tipo la padrona della mostra, che a ben pensarci ha senso, visto che si svolgeva tutto nella mia camera, e poi insomma, finalmente solo alla fine, una mezz'ora fa, nell'ultimo episodio di sveglia e riaddormentamento, finalmente ho cambiato sogno anche se non saprei dire di che si trattava e..."
"Matilde"
"Si?"
"Misurati la febbre"

È sempre stata così: la temperatura corporea proporzionale alla velocità della sua parlantina.

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