23/03/16

Etichettatura obbligatoria

Dice che una delle peggiori sciagure sia quella di avere un vegetariano/vegano a tavola, che sono sempre pronti a farti il pippone etico-animalista.
È opinabile, dipende molto dalle singole persone e dai contesti, nonché, ultimo ma non ultimo, dal grado di rispetto che una persona è disposta a dimostrare ad una che segue un'alimentazione diversa dalla sua.

Però una cosa è certa. Tra le varie sciagure per chi segue un'alimentazione vegetariana o vegana, svetta ai primi posti l'annosa questione sull'etichettatura obbligatoria degli esseri umani in base alla propria dieta.
"Ma tu sei vegetariana o vegana? Ma il pesce lo mangi? No, allora se mangi il pesce non sei vegetariano, perché il vegetariano non lo mangia. E indossi la lana? No, ma allora non sei una vera vegana, perché i vegani non usano niente di origine animale. Un mio amico è pescetariano, che significa cheangia solo il pesce. Una ragazza che conosco è vegetaliana crudista" e così via, ad libitum, sempre più su sulla scala delle etichette appiccicate ad ogni costo.
Perché non basta a nessuno accontentarsi di guardare il proprio piatto e rispettare le eventuali differenze con quello del commensale. No. Loro devono per forza affibbiarti un nome comune, un predicato nominale che ti renda facilmente identificabile e classificabile.
Poche cose, più di questa, mi fanno salire il nazismo.

4 commenti:

Trasparelena ha detto...

Visto che si parla di etichettatura... io non capisco la necessità di chi sceglie di non mangiare la carne e il pesce di trovare dei surrogati
un mio collega mi diceva che si faceva la carbonara vegana
ora se togli la pancetta, l'uovo e il pecorino/parmigiano ti rimane una pasta in bianco, al più con l'olio. Chiamala pasta in bianco allora, no?
così come se devo dire la verità mi fa impressione la carne di soia. Almeno non la chiamate carne, dite "soia lavorata nel modo xyz" o trovate un altro nome.
Perchè se no, noi che mangiamo la qualunque pensiamo che forse la vostra scelta di non farlo non sia poi così convinta, ma piuttosto una cosa che va di moda...

Lucy ha detto...

Ma magari nella "carbonara vegana" c'è qualcos'altro che sostituisce gli ingredienti originali di provenienza animale, ma che fa in qualche modo ricordare l'effetto finale. Ma non so dirne di più, non l'ho mai fatta nè mangiata.
Quanto alla "carne" di soia, suppongo che tu ti riferisca alla dicitura "cotoletta" o "ragù" o "kebab" ecc, ossia una parola che indica nell'uso comune il modo di cucinare la carne ma che, nello specifico, invece si riferisce al preparato industriale derivato dalla soia. Anche questo è opinabile, perché "cotoletta" è solo un modo di indicare una maniera di cucinare qualcosa: cotoletta alla milanese, cotoletta di pollo, cotoletta di soia ecc.
Personalmente sono d'accordo con te. Ho mangiato lo spezzatino di soia che nella consistenza e nell'aspetto mi ha ricordato talmente tanto la carne al punto da avermi disgustato. Stessa cosa per i wurstel di tofu. No, non fanno per me.
Però se c'è gente che li mangia, gente a cui piace la pizza coi wurstel ma non vuole pensare che siano stati uccisi degli animali col preciso scopo di diventare cibo... chissenefrega? Chi li vuole mangiare li mangi, e basta.

Trasparelena ha detto...

hamburger di soia lo posso anche capire
si fanno anche gli hamburger di lenticchie, per dire
oppure le polpette, stessa cosa.
Ma ho trovato proprio chi mi diceva "mangio la carne di soia"

A me più che la consistenza "carnosa" fa impressione il fatto che una cosa vegetale, che quindi in origine è una pianta, subisca trattamenti talmente radicali da somigliare a qualcosa di completamente diverso ( mi fa impressione pure il latte di riso, ad esser sincera, non solo la carne di soia, e pure l'idea di fare le meringhe con l'acqua di risulta dei ceci...)

Comunque, in generale, mi sembra giusto che ognuno faccia come preferisce. E apprezzo le persone che non cercano a tutti i costi di convincere il prossimo che la loro scelta sia la migliore in assoluto

Lucy ha detto...

Le meringhe con l'acqua dei ceci sono, comunque, uno degli incantesimi più strabilianti della natura! :-D