28/05/18

Quando muore una non famosa ma che ha fatto a modo suo la storia

Stamattina ho saputo che è morta Angie Cafiero.
Lei ed io non ci siamo mai state troppo simpatiche, perché lei era molto amica di Schroeder e della ragazza con cui lui stava prima di me, e questa cosa ad Angie non andava molto a genio.
Lo so che ne sto parlando come se fosse una celebrità. Ecco, forse non lo era ma avrebbe meritato di esserlo.
Tra tutti i vari oggetti del "che ne sanno i duemila", potremmo tranquillamente aggiungerci anche lei. Che ne sanno i duemila di quanto avrebbe potuto essere diverso, oggi, il panorama del web italiano se non fosse esistita Angina Pectoris?
Forse adesso che cito il suo nickname storico vi dice qualcosa.

Ripeto che non ci stavamo simpatiche ma abbiamo collaborato per anni come guide superEva, lei da decana io da pivella, qualche volta ci siamo virtualmente afferrate per i capelli ma in un momento in cui ero stata vittima di una decisione "dall'alto" che limitava la mia possibilità di gestione della guida della città di Palermo, so che lei si è pronunciata in mio favore, rivolgendosi ai capi con qualcuna delle sue tipiche e colorite espressioni partenopee.

Non siamo state mai amiche, nemmeno su Facebook, ma leggere questa notizia, oggi, mi ha messo tristezza.

È stata un caposaldo del web 2.0 italiano, una promotrice d'avanguardia del web fatto dagli utenti del web. Cucinava molto bene e raccontava un sacco di aneddoti sullo zio prete. So che negli ultimi 15 anni ha avuto una vita travagliata e fatta di sofferenza.
Ciao Angie, insegna agli angeli la ricetta del filetto alla Rossini, unico post della mia guida sull'opera lirica in cui abbiamo collaborato in modalità pacifica.

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