Camminare a piedi sulle strade dei quartieri dei ricchi è un'esperienza che segna. Ad ogni passo ti sembra di profanare qualcosa di sacro e inviolabile: il silenzio cauto che aleggia per quelle vie.
Ville e villette che si intuiscono dietro muri di cinta che proteggono i giardini privati da occhi indiscreti, campanelli senza nome, al massimo numeri o, nella più plebea delle ipotesi, le iniziali di chi ci abita.
Ti senti fuori posto, comunque e a prescindere, e non solo perché sei vestita "normale" e chiunque ti possa vedere ti prenderà per la domestica di qualcuno che sta uscendo da lavoro, ma ti rendi conto che se anche fossi vestita "da matrimonio" saresti una nota stonata, per il modo di camminare, di guardarti intorno, di respirare.
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