Non c'entra niente la Guida Galattica, ma non avrei saputo definirla diversamente.
Di notte, nel buio e nel silenzio, una vocina lancia un urlo.
Un urlo che si insinua nel sogno, dapprima come voce fuori campo, poi come personcina in carne e ossa, quindi gli occhi si spalancano, perché non è dal cervello che nasce quella voce, ma dal profondo delle corde vocali di mia figlia.
Prima, banalmente, "Mamma!".
Occhi aperti, fase REM ancora non del tutto terminata, dubbio circa la provenienza della voce.
Quindi essa, la Domanda Fondamentale, quella che racchiude tutte le domande ed esige tutte le risposte. "Mamma, dove sei?!"
Mi meraviglio sempre della mia prontezza di riflessi nel pieno della notte. Con agile balzo scendo giù dal letto, dribblo l'armadio, la vetrina, il mobile porta telefono, quindi in punta di piedi arrivo nella stanzetta.
"Sono qui, tesoro"
"Mamma, dov'eri?"
Conto fino a 10 resistendo all'impulso di tarle una testata narcotizzante
"Nel mio letto... dormivo..."
Lei si accontenta della risposta, si rimette giù e si addormenta.
Mai una volta che mi ponga questa domanda alle 4 del pomeriggio....
2 commenti:
nn vorrei spaventarti ma dopo sono altre le domande che ti fanno...e ti faranno diventare rossa di imbarazzo....e riampiangerai queste ehehehe!!! però mi dicono che anche l'adolescenza passa. speriamo!!
Sono pronta a rispondere ad ogni domanda, purché venga fatta tra le 8 am e le 10 pm
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