04/07/08

Il casellante

Si legge tutto d'un fiato, il nuovo romanzo di Camilleri.

E' una storia strana, insolita, poco camilleriana.

All'inizio sembra uno dei tanti bei romanzi di ricostruzione storica, ambientati all'epoca del fascismo. C'è una reatà quotidiana popolare che è anche troppo banale, e da l'impressione, fin da subito, che ci sia una tragedia in agguato, pronta a saltar fuori da un momento all'altro. Invece si arriva ai tre quarti del libro e non succede ancora nulla. Proprio quando la tragedia sembra solo un'errata impressione, eccola che accade. Ma non una tragedia qualunque, la Tragedia, quella con la T maiuscola. Non voglio dire che sia la peggior tragedia che possa mai sconvolgere una famiglia, perché al peggio non c'è fine, ma è una tragedia spaventosa e immensa, pur nella sua intimità nascosta.

Sono rimasta attaccata alle pagine. Tematiche pesanti e forti. Specialmente per una donna, specialmente per una mamma.
Non sono riuscita a staccare, non sono riuscita a mettere un segno alla pagina e rimandare la continuazione all'indomani. Non ce l'ho fatta. Ho sentito tutto quel dolore, ho visto quegli sguardi, avvertito quelle emozioni. E, con il protagonista, ho sperato fino alla fine in un miracolo impossibile.

Alla fine ho spento la luce, con una precisa e forte sensazione. Il desiderio di fare un figlio.
Sono stata lì nel letto, in attesa di addormentarmi, immaginando un altro bambino, vedendomi seduta nel letto con Matilde accanto ed un neonato in braccio.

Per fortuna che mio marito si era già addormentato...

2 commenti:

Simonyou ha detto...

Lucy ma lo sai che non ho letto nulla di lui?..devo...sono troppo curiosa...

emilystar ha detto...

ho letto tutti i romanzi di camilleri: ho cominciato ad amare la sicilia e i siciliani dai suoi libri. l'ultimo l'ho preso ma devo ancora cominciarlo: ho bisogno di avere molte ore davanti altrimenti so che faccio mattina!! e tu me lo hai confermato adesso....

a presto