29/11/18

Il secondo grande passo

"Signora Lucy, mi permetta una domanda"
"Mi dica, Maestra di Angelica"
"Ma come mai in casa non avete la televisione?"
"La televisione? Boh... Non l'abbiamo mai avuta, nemmeno a casa, giù. Avevamo un televisore che usavamo per guardare i dvd", ma la televisione... Boh, abbiamo smesso di guardarla una decina di anni fa e non abbiamo mai più ripreso l'abitudine".

Avevamo una TV in cucina, ma quando, nel 2007, Matilde ha iniziato a cenare con noi, non l'abbiamo più accesa. Poi il mobile su cui poggiava è stato spostato e riqualificato, e l'abbiamo spostata in un'altra stanza dove non stava nemmeno attaccata alla corrente, poi a mia zia si era rotta la TV e gliel'abbiamo regalata.
Avevamo un altro televisore, nello studio, che usavamo soprattutto per i dvd. Ogni tanto, nel pomeriggio, guardavamo Rai yoyo, ma da quando Matilde ha iniziato le elementari ha smesso con la TV, e Angelica non se n'è mai appassionata. Qui a Torino non l'ho mai posseduta proprio.

Una volta una persona, incuriosita, mi ha chiesto come facessimo ad informarci. Io ascolto la radio al mattino, e internet fa il resto.
Tuttavia la maestra di Angelica mi ha fatto riflettere: a me non mancano certo i mezzi per informarmi, e ormai persino Matilde può ricevere le notizie di attualità sullo smartphone. Ma Angelica? Angelica si trova fuori dal mondo. Ascoltiamo tutte e tre il giornale radio delle 6.30 ma forse non basta.

Mi sa che devo fare un altro grande passo. Devo procurarmi una televisione.
Il bello è che, ormai, non so nemmeno più come funzionano. Ci vorrà un'antenna? Un decoder (ricordo che a Bagheria lo avevamo)? Ma soprattutto: dove la posiziono?

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