01/04/08

La Signora e il corriere

Piripiripiripì. Citofono.
"Chi è?"
"Sono il corriere, c'è un pacco per suo marito"
"Scendo"

Stump stump statatump. Scendo le scale.

"Ecco qui. Firmi qui. Arrivederci"

Guardando il corriere scorgo la Signora dietro di lui. Lui mi guarda strano e capisco subito cosa voleva dirmi con quello sguardo. Allontanatosi il corriere, accenno un sorriso alla Signora, la quale, per la prima volta da quando viviamo qui, mi saluta per prima: "Buongiorno"
Ricambio il saluto, poi lei continua "Era da firmare, perché altrimenti me lo prendevo io". Il mio sorriso accennato, dapprima viene totalmente riassorbito dai miei muscoli del viso, poi ritorna più sorridente di prima "Si, ha ragione, buongiorno!" e chiudo la porta.

Per fortuna tutti i postini, ormai, la conoscono e non si azzarderebbero mai a lasciarle qualcosa per me, se non dovessero trovarmi in casa. Ma i corrieri non lo sanno.
E allora comincia a venirmi il dubbio su *dove* realmente siano andate a finire quelle bellissime scarpe da camera in vera nappa di vitello che avevo ordinato l'anno scorso dalla Germania e che non mi sono mai arrivate.

Signora, ad occhio e croce, il mio piede è molto più lungo del suo... ma - la prego! - non le venga mai in mente di restituirmele. Se le ha davvero tenute lei in casa per 10 mesi, preferisco che rimangano lì dove sono.

2 commenti:

tarta1 ha detto...

è un vero incubo sta Signora .... ma le scarpe ... hai ragione ... meglio che se le tenga

utente anonimo ha detto...

Oh mamma che vicina o__°


Brezel