La verità è che, pur vivendo insieme in uno spazio molto ristretto dove ciascuna di noi ha pochi millimetri di privacy, in realtà io con loro non trascorro davvero del tempo.
Parliamo, ci raccontiamo le cose, ma condividiamo pochissime esperienze, facciamo quasi niente insieme, a parte la normale quotidianità.
Un po' mi dispiace e mi manca, perché finisce che la presenza reciproca nelle vite delle altre diventa quasi solo intrusione o ostacolo alla padronanza dei tempi e degli spazi.
Avremmo tutte e tre meno ansia se avessimo ognuno il suo spazio, la sua cameretta. Ma non è così, e non può esserlo, quindi ci arrangiamo.
Da diversi giorni ho male al braccio e al gomito destro e oggi avrei dovuto comprare la sabbietta per la lettiera della gatta, che da solo è un sacco da 5 kg: non me la sentivo, una volta che sto meglio. Quindi ho chiesto loro di accompagnarmi. Dapprima si sono lamentate, poi si sono messe in modalità bradipo, ma alla fine sono venute e ci siamo anche divertite.
Ognuna con la sua caratteristica peculiare (Matilde che vuole faticare il meno possibile, Angelica che vuole ragionare il meno possibile), hanno portato la spesa fino a casa.
Abbiamo riso e chiacchierato durante tutto il tragitto, sicuramente attirando la curiosità degli altri passanti, perché cos'avranno avuto mai da ridere quelle tre donne? Ridevano perché stavano condividendo un'esperienza, una volta tanto.
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