28/08/12

Pensieri tristi

...poi succede che una sera, come se nulla fosse, vieni a sapere che è appena mancata la madre di una tua amica, una cara amica. Rifletti sulla casualità, su come non avevi messo in programma di collegarti al forum, essendo molto tardi, pensi che avresti potuto saperlo l'indomani, invece no, l'hai scoperto che era quasi notte. Troppo notte per qualsiasi cosa, per fare una telefonata, per un sms, per qualsiasi cosa. Ti dici che devi aspettare l'indomani mattina prima di farle un cenno, e passi tutta la notte a girarti e rigirarti nel letto, pensando a lei, pensando alla sua storia, a quello che ti ha raccontato e quello che tu hai intuito da ciò che non ti ha raccontato. Pensi a quanto triste debba essere la sua notte, e per tenerle compagnia spiritualmente, anche tu ti concedi una notte agitata e piena di pensieri tristi. Pensi alla tua mamma, ai suoi acciacchi, a tutte le volte che avresti voluto strozzarla, a tutto quello che potresti rinfacciarle ma non lo fai, a tutto quello che avresti potuto dirle, nel bene e nel male, ma non lo fai.
Poi pensi a te, come mamma. Pensi alle tue figlie. Pensi a quel disturbo che forse stai esagerando. Però hai paura di sottovalutarlo, e allora ti riprometti di farti visitare al più presto. Pensi a quando sarai tu a lasciare le tue figlie senza mamma, pensi a come sarebbe per loro se fossero delle cinquantenni. Pensi a come sarebbe se fossero delle adolescenti. Pensi a come sarebbe se fosse domani. E ti viene un po' da piangere, perché pensi che non ci sia un'età giusta per perdere la mamma.
E ti addormenti così, con le lacrime in gola, e rivolgi i tuoi ultimi pensieri lucidi alla tua amica, e vorresti essere accanto a lei in quel momento, ad abbracciarla e piangere un po' insieme.

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