31/07/08

Un premio nuovo!

premioQuesto bellissimo premio me l'ha assegnato Federica, GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

Saranno pure "sciocchezzuole", ma riescono a tirarmi su il morale in un momento in cui mi sembra che la mia vita mi stia sfuggendo di mano... :-D

Adesso tocca a me rigirarlo...
Dato che lo scopo di questo premio è creare legami nuovi tra i blog, io decido di uscire un po' dal solito giro e lo assegno a:

Kitiara
Moonsweet
La Cuoca
Nightwatch
Apemaya

Grazie ancora a Federica! :-D

30/07/08

New moon

Allora... proverò a separare le mie impressioni di lettrice da quelle di aspirante scrittrice.

Da lettrice dico che è un pentolone con troppa carne che vi ribolle dentro. Poteva benissimo dividersi in due libri separati. Succedono cose che non trovano una risoluzione e che sembra non abbiano alcuna ragione di esistere se non in prospettiva di un terzo volume della storia.
Come capita spesso (il secondo album è il più difficile nella carriera di un artista), siamo di fronte ad un secondo episodio che esiste solo ed esclusivamente in funzione del terzo.
Spero che il terzo non si trascini così in funzione del quarto, perché altrimenti vado a tirarle in testa tutti e due i tomi. Alla scrittrice, è chiaro.

A rileggere questa righe non sono proprio convinta che sia un parere da lettrice...

Andiamo avanti: la storia non ha assolutamente senso, non c'è nessuna coerenza nè tanto meno verosimiglianza nei comportamenti dei personaggi, siano essi "umani", vampiri, licantropi o chicchessia.
Non ha senso nulla di questo librone di 446 pagine.

L'unica cosa che mi è piaciuta è la scorrevolezza e la facilità con cui cattura il lettore. L'ho letto in poco meno di due giorni, facendo una full immersion di lettura che non mi capitava dal 1999, quando lessi per la prima volta "Cent'anni di solitudine". La facilità, la velocità del testo, la lunghezza snervante dei dialoghi mi ha addirittura permesso di leggerlo in convivenza con mia figlia, senza che ne risentisse "il senso" della lettura, nè la cura verso di lei.

Il parere da scrittrice è semplice: la m*rda che ho scritto io non fa più puzza di questa che ho appena letto, ma la Meyer è straricca e si fregia del mestiere di "scrittrice", mentre io, qui, nell'ombra, rosico, rosico da morire.

29/07/08

73,9

E' il mio peso di stamattina, nuda e cruda.

Sto dimagrendo, senza fare nulla.

Peso addirittura 200 gr in meno rispetto a quanto pesavo il 19 aprile 2005, il giorno in cui ho scoperto di essere incinta.

Adesso mi sento gasata: il mio traguardo è scendere sotto i 70 prima dell'inverno.
Ma so già che le caldarroste di ottobre fregheranno tutti i miei propositi.

Giuramenti

La ragazza dirimpettaia parla al telefono. Discute animatamente con qualcuno.

"Te lo giuro!............ Te lo giuro sulla vita di mia madre! Anzi no, te lo giuro sul mio cane!"

Non ho capito se il giuramento non valesse la vita della madre e fosse molto meglio rischiare di compromettere il cane, o se il cane si trovi in cima nella classifica dei suoi affetti, per cui, il giuramento siffatto avesse un valore maggiore.

Gaetano

Stanotte ho sognato Gaetano. E' stato mio compagno alle medie e al liceo e sono stata perdutamente innamorata di lui come solo a 13 anni si riesce ad essere.
Ho ancora i diari dell'epoca, i quaderni, i libri con disegnati cuori che circondano il suo nome. Naturalmente lui si accorgeva a malapena di me, e solo se per qualche motivo gli intralciavo la strada o cose del genere.

Al secondo anno di liceo ho deciso "razionalmente" di non essere più innamorata di lui. Così. Punto. Basta, non ti amo più.
E' stato sufficiente smettere di scrivere il suo nome, circondato da un cuore, su ogni superficie mi capitasse a tiro, per riuscirci.

Però qualcosa cambiò. Ma io non sono una donna che torna indietro, e non lo ero nemmeno quando avevo 15 anni.
Ho sempre avuto il sospetto che lui si "fosse accorto di me" esattamente nel momento in cui io avevo deciso di lasciarlo perdere. Per i restanti anni del liceo, leggevo una nota malinconica nel suo sguardo, una nota che era diventata quasi un grido alla fine della scuola, quando ci iscrivemmo all'università e ci perdemmo di vista.
Ci incontravamo ogni tanto, e ogni volta sentivo il suo rammarico.

Quando l'ho incontrato, 6 anni fa, al compleanno di un'amica comune, io avevo appena chiuso col mio ex e stavo già con quello che adesso è mio marito, ma non lo sapeva nessuno, agli occhi di tutti ero una single fresca fresca di giornata. Lui stava con una ragazza, già da un po'. Ci salutammo... convenevoli... gli dissi che mi ero lasciata, anche se lui lo aveva già saputo per vie traverse, e gli chiesi a proposito della sua ragazza... Lui mi rispose: "Si, stiamo insieme, ma per gioco"

Sul momento mi sembrò la battuta di Giacomo, in "Tre uomini e una gamba": "E così domani ti sposi?", "Si, ma niente di serio".

Ne ebbi la conferma quando, qualche giorno dopo, raccontando l'episodio alla festeggiata, lei sgranò gli occhi, preoccupata per la nuova ragazza di Gaetano, che diceva a tutti che si trattava di una cosa seria. Forse la cosa era davvero seria, ma lui non voleva che io lo sapessi.

Stanotte mi guardava, con la luce di sempre negli occhi, con lo sguardo ironico e il sorrisetto beffardo con cui mi dimostrava che voleva provarci ma non aveva il coraggio di farlo.
E questo genere di sogni mi fa sentire bellissima, corteggiata, desiderata, e mi mettono di buon umore.

Gaetano... so e mi compiaccio di sapere che rimarrò per sempre un suo rammarico di gioventù.
-sospiro-

28/07/08

L'italiano si arricchisce di un nuovo verbo

Mia figlia disegna su un foglio. Sparse sul tavolo ci sono tante matite colorate.
"Stai colorando?" le chiedo
"No, sto matitando"

Il chiodo fisso

Bene, chi mi aiuta a scrivere la sinossi di Buongiorno Luna?

Cos'è una sinossi?
"una specie di misto tra una recensione, un riassunto, e una presentazione. Il ruolo di questo foglio è importantissimo: la maggior parte degli editori deciderà se dar seguito al rapporto con voi dopo averlo letto. La difficoltà maggiore sta nel riuscire a concentrare in un unico foglio (non eccedete questa dimensione se desiderate che l'editore legga davvero la vostra sinossi!) tutti i punti salienti del vostro lavoro"
(da Il rifugio degli esordienti)

Esempio di sinossi de "I promessi sposi"

Bene, adesso si accettano volontari!
(Chi non avesse mai letto il romanzo, può chiedermelo alla email lucyvanpelt78 chiocciola yahoo punto it )

La Vita, l'Universo e Tutto Quanto

Ho finito il terzo volume della saga della Guida Galattica per gli autostoppisti.
Che dire... questo volume mi ha deluso un po', l'ho trovato meno pazzoide dei primi due, nella trama... insomma una popolazione che decide di distruggere tutte le altre forme di vita nell'universo è quasi banale, viste le vicende dei primi due volumi.

Adesso leggerò qualcos'altro prima di passare al quarto.

La piccola "perla" che spiega il motivo per cui il famoso vaso di petunie, apparso al posto del missile nucleare nel cielo di Magrathea, precipitando abbia esclamato "Oh no! Non un'altra volta!", è fenomenale.

Vivere di espedienti

Domenico preferiva farsi chiamare "Domingo", perché sapeva più di "esotico". Ostentava un accento emiliano, ma chissà da dove veniva. Una volta glielo chiesi e lui rispose un'assurdità del tipo "Io vengo dal mare, dal cielo, dalla terra e dalla pancia di una donna".
Domenico faceva il pittore. Oppure il menestrello, Oppure il manovale. Soprattutto scroccava pasti al ristorante di mia zia, in cambio di qualche lavoretto, un murales, una serata di pianobar, un mezzo trasloco.
Domenico era uno che - secondo mio nonno - viveva di espedienti.
Io credo che fosse la persona più libera e felice che abbia mai conosciuto in vita mia.

Il mio sogno è quella stessa libertà e quella felicità. Il vivere di espedienti.

Amo cucire, amo ricamare, montare e smontare, pitturare, levigare, incollare, assemblare, rifinire, decorare.
Se riuscissi a farne un mestiere sarei la donna più felice e soddisfatta di questa terra.

26/07/08

Regalino di compleanno

Per una cara amica ^_^

RR Scottadita - la terza presina

Ecco la presina che ho ricamato per Viviana!

E con questa lumachina, il Round Robin finisce... entro la fine di agosto riceverò le mie presine ricamate e non vedo l'ora ^_^

25/07/08

La sinossi

E' indispensabile, necessaria.
Devo scriverla, DEVO!
Devo impormi di farlo.

Non ci riuscirò mai...

Devo farlo, devo scriverla! E' importante! E' la migliore presentazione che si possa fare ad un inedito, DEVO scriverla.

Adesso.

Mi metto qui, d'impegno. Mi concentro. Faccio un rapido riassunto in mente e poi lo scrivo. Ora. Subito.

...

Vado a rimpinzarmi di gelato, prima... è meglio.
(Non ce la farò MAI)

Il ruffiano del semaforo

Camminavo a passo spedito lungo una strada a metà della quale c'è un incrocio e quindi un semaforo.
Naturalmente c'è anche un lavavetri. Anzianotto, ma ancora arzillo.
Fermo al semaforo c'era un ragazzo con una moto. Chiaramente il lavavetri non aveva nulla da proporgli, se non - al peggio - di dagli una pulitina agli occhiali da sole. Mi ha scorto in lontananza e ha fatto segno al motociclista di girarsi a guardarmi. Il ragazzo si è voltato ed ha capito quello che il lavavetri gli aveva suggerito: "Dalle un passaggio", ho letto sul suo labiale.
Il ragazzo, imbarazzato, ha finto di non capire e si è girato a guardare il semaforo, quasi che con la forza del pensiero avrebbe potuto farlo diventare verde e scappare.
Poi sono arrivata io, a due passi da loro. Il lavavetri continuava a fare cenni al ragazzo, il quale fingeva di non accorgersi di niente, nè di me, nè del lavavetri.

Quando sono arrivata alla loro altezza, ho sentito l'ultimo incitamento del lavavetri, quindi ho alzato la mano sinistra ed ho detto ad alta voce "Sono sposata".

Devo ricordarmi di fare lucidare la fede nuziale... se avesse scintillato al sole sarebbe stata un battuta ancor più d'effetto.

10 commensali

Mi è incredibile pensare di non aver mai avuto a cena 10 persone, eppure ieri sera la verità mi si è manifestata in tutta la sua imbarazzante evidenza.
A casa abbiamo solo 6 piatti e 9 bicchieri, ed io non ci ho mai fatto caso.

Ecco cosa succede a comprare sempre e solo le pizze, quando si invita gente a casa... che poi ti fai un mazzo per tutto il giorno per preparare il pasticcio di crespelle, e non hai piatti a sufficienza per servirlo...
Per lo meno, piatti a portata di mano, perché poi "ben conservati" abbiamo ben due servizi completi da 12...

Cose strane che succedono, davvero.

Altro responso

Stavolta è un'agenzia letteraria che mi scrive, una settimana dopo l'invio del mio manoscritto.

Hanno fatto il riassuntino dell'intero romanzo, riuscendo in ciò in cui io non riuscirò mai, cioè riducendo la trama a 3 righe.
Poi il loro primo parere (gratuito): "Il testo si caratterizza per una struttura narrativa divisa in due parti: la vita di Alina che all'improvviso si interrompe per lasciare spazio alla sua esperienza “lunare” in un alternarsi tra ambienti paralleli. A tratti la scrittura andrebbe alleggerita nelle frequenti ripetizioni."

Quali siano le "frequenti ripetizioni", lo scopriremo nella prossima puntata. A pagamento.

Boh?

La famosa culla - il punto del non ritorno

Scartavetrata e portata "a legno". Ormai si può solo andare avanti, e passare l'impregnante.

22/07/08

L'indifferenza paga

Sono quasi tre mesi che mia figlia rifiuta la carne. Per più di un mese l'ho forzata, poi ho lasciato perdere.
Niente più carne nei nostri discorsi. Per quel che ci riguardava le mucche potevano continuare a pasacolare felici e morire di vecchiaia.

Poi, due settimane fa, la domanda: "Mamma cosa mangi?"
"Carne arrostita"
"Me ne dai un pezzettino?"

Pur con una scintilla nuova nel cervello, ho continuato a negare l'esistenza della carne.

Quindi, stasera, il miracolo.
"Mamma io voglio la carne"

Scongelata e cotta in un attimo e pronta già a pezzetti nel piattino di vetro rosso, quello per la cena.

L'ho lasciata da sola, lei, il piatto, la forchetta e la carne, e mi son messa a riordinare la cucina... fingendo di riordinarla, perché in realtà la guardavo di sottecchi e avevo le orecchie a punta pronte a captare ogni minimo rumore.

Invece l'ha mangiata, tutta. Una bella fettina di carne impanata e arrostita.

Non canto vittoria, figuriamoci!, ma permettetemi, almeno, di fischiettarla...

Quando scappa la pipì

Mia figlia non riesce a fare pipì al mare. Dentro l'acqua, intendo. Troppo presa, troppo agitata, troppo eccitata dal bagno, non fa pipì.

Stamattina mi ha detto che voleva fare la pipì nel mare... Il mare era agitato, c'era vento, e io ODIO il mare e non so nuotare. Ma le mamme lo sanno, bisogna fare un respiro e andare, non c'è scampo.
Proviamo.
Freddo, equilibrio instabile, onde alte, schizzi... Io tenevo la bambina in braccio, poco dopo averle messo la cremina solare e temevo che un'onda me l'avrebbe fatta sgusciare via dalle mani.

"Bene, adesso fai la pipì."
Urla giocose.
"Matilde fai - onda in faccia - SPLUUUT fai la pipì."
Evviva il bagnetto nel mare, evviva i pesci! ecc...
"Matilde la devi fare questa pipì oppure - onda in faccia - oppure ce ne torniamo in spiaggia?"
Finalmente si calma e sembra collaborativa. Io la incito con le buone dicendo "Dai, facciamo la pipì direttamente nel mare dai pesciolini..."

Quindi tutti i bagnanti si sono voltati a guardarci.
Un ragazzotta mezza annegata che teneva in braccio una bambina che urlava a squarciagola "PESCIOLINIIIIIIIIIII ARRIVA LA MIA PIPIIIIIIIIIIIIIIIIII'!!!!!"

Nonostante questo non l'ha fatta, riservandosi di lasciarsi andare, qualche minuto dopo, sul sedile posteriore della macchina del nonno Van Pelt.

Manca ancora molto per ottobre?

La cura di Battiato

Ma chi è che *ogni giorno* arriva al mio blog da Google cercando la frase "Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via."???

Ogni giorno...

Se sei sempre la stessa persona, mòstrati. Parliamone...

Ecco spiegate tante cose

Quando abbiamo chiesto ad un conoscente se fosse possibile restaurare l'antica camera da letto della mia bisnonna (autentico stile siciliano di fine '800), lui ci disse "in amicizia" che non era ridotta tanto male, e che si sarebbe limitato a lucidarla e dare un po' di antitarlo, e che, se avesse dovuto sverniciarla e riverniciarla, ci avrebbe chiesto una cifra tanto alta che sarebbe convenuto comprare tutti i mobili nuovi.

Sono quasi alla fine della fase di sverniciatura della famosa culla del futuro nipote, e mi spiego il perché di quella "minaccia" di spesa spropositata.
Non è tanto il materiale (in tutto spenderò meno di 20 euro), quanto la manodopera, il lavoro, i muscoli, la polvere negli occhi e il sapore di segatura in bocca.

Mi sto facendo due bicipiti che........... ci provasse mio marito a contraddirmi!

Però avrà un sorriso...!

Il mondo della musica sta col fiato sospeso.
Il sassofonista della band ska di mio fratello si è messo l'apparecchietto ai denti e non riesce più a suonare perché gli si incastra il bocchino in mezzo ai ferri o qualcosa del genere. Ha bisogno di ulteriore studio ed esercizio senza alcuna garanzia di riuscita.


...cose che succedono in una band dove nessuno è ancora maggiorenne. :-)

19/07/08

Il segreto della luce

Ho scoperto che, per aumentare la luminosità di una stanza, è sufficiente lavare i vetri delle finestre.
A volte abbiamo le soluzioni a portata di mano e non lo sappiamo nemmeno... :-)

Una zattera di fetta biscottata

"Ma che fai? Hai messo una fetta biscottata intera dentro la tazza col latte?"
"Si - risponde mio marito punzecchiandola col cucchiaio - sto facendo Jonathan dimensione avventura"

...

18/07/08

Gergo marittimo

Li riconosci subito, i pescatori.

Stamattina un uomo richiamava il figlioletto che nuotava beato tra le onde, sfoggiando i braccioli a forma di Nemo. Un qualunque impiegato, o commesso, o disoccupato, avrebbe urlato "Esci!"
L'uomo, no. L'uomo urlava "Entra!"

Perché i pescatori "escono" in mare e "rientrano" in terraferma.

SAL Flip It Stamp - February

Devo ammettere che il retro di questo secondo "francobollo" mi è riuscito di gran lunga più pulito di quello di January, specialmente nella parte in basso con la scritta... credo di aver finalmente capito il meccanismo del retro perfetto... vedremo se, oltre ad avete chiara la teoria, mi verrà eccellente anche la pratica!





E questo è il raffronto dei due mesi





E' più pulito, vero?

RR Bordino - seconda tappa

Dopo aver ricamato e spedito la mia mucca a Brezel, ho ricevuto il bordino dell'Ape Maya
Queste sono le lettere che ho ricamato io per comporre il suo nome

17/07/08

Il padrone della spiaggia

Oggi ce l'aveva coi motorini.

"Signora non se ne può più con questi motorini! Posteggiano a casaccio perché sono ragazzini! E ieri mattina un bambino è scivolato e si è rotto la testa"

Io lo guardo annuendo, e mi chiedo tra me e me quale sia il collegamento tra il posteggio selvaggio dei motorini e la testa rotta del bambino, sempre ammesso che sia successo davvero.

"Ora vediamo quello che posso fare, magari gli faccio uno spiazzo qua davanti e loro posteggiano tutti qui e scendono a piedi, come tutti gli altri!"

Sorrido e annuisco. Non me ne frega niente, dato che noi ci andiamo in macchina, non cambierebbe niente, a parte il fatto che l'accesso alla spiaggia, senza tutti quei motorini posteggiati a casaccio, sarebbe più facile da raggiungere.
Mia madre, che è solo la seconda volta che viene con noi al mare, mi chiede chi sia quel ragazzo.

Le sorrido, mi sembra logico.
"Il posteggiatore"

Restauratrice della domenica

"Ma tu non hai restaurato la tua vecchia culla per tua figlia?"
"Si..."
"E ti dispiacerebbe restaurare anche quella mia così la uso per mio figlio?"

Ma figuriamoci! Tutto, purché mi dia la scusa per non fare le pulizie in casa.
Testa e piedi della culla. Erano verniciate di bianco, ma ormai in uno stato pietoso. Carta vetrata e colore acrilico et voilà.

16/07/08

Figuraccia per conto terzi

Plon. User T è online.
Il computer di mio fratello P mi faceva l'occhiolino... ma si... perché no...

"Uhaaaaaaaaaaa!!! Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr culoculoculoculo!!!"

Sghignazzo mentre digito, figurandomi la faccia di T che legge le mie parolacce, apparentemente scritte dal profilo di P, ma riconoscendo la mia inequivocabile "impronta".

"Noooooooooooooo!!! Che cosa fai??!!!!!!!"
P mi è sopraggiunto alle spalle, accorgendosi di quello che facevo.

Il T che era arrivato online non era "quel" T, ma il figlio del suo professore. Un omonimo.

Me ne sono uscita fischiettando dalla sua stanza, poi ho accuratamente chiuso la porta e mi sono nascosta nel ripostiglio.
Dopo una decina di minuti il chitarrista della band ska è venuto a reclamarlo. Andando via, mio fratello mi ha lanciato un urlo dalla soglia del ripostiglio "Ora puoi uscire".

...azz!

15/07/08

L'inizio dell'incubo

"Mamma perché piange quel bambino?"
"Forse perché la sua mamma l'ha rimproverato"
"E che cosa gli ha detto?"
"Di comportarsi bene"
"Perché, lui che ha fatto?"
"Non lo so... avrà fatto qualche monelleria..."
"E quale monelleria?"
"Forse ha disegnato sul tavolo invece che sul foglio"
"E perché ha disegnato sul tavolo?"
"Perché voleva fare una monelleria"
"E perché voleva fare una monelleria?"
"Perché ogni tanto ai bimbi capita. Decidono di comportarsi male e fare le monellerie"
"E quali bimbi?"
"Tutti i bimbi... a tutti i bimbi capita di fare monellerie..."
"E come si chiamano tutti i bimbi?"
"Non lo so, quando li incontriamo glielo chiediamo"
"E quando li incontr...."
"Basta! Adesso mangia........."

Per favore, salvatemi.

Gala-dramma

"Mamma voglio l'ogùtt"
"Vuoi lo yogurth? Sei sicura? Non vuoi il latte coi biscotti?"
"No, il latte non lo voglio, voglio l'ogùtt"
...
"Ma che brava l'hai finito tutto!"
"E ora il latte"

Ai bambini non si dovrebbe mai concedere la libertà di scelta, perché non capiscono. Non capiscono cosa sia la scelta, non capiscono come una decisione precluda tutte le altre e come - amara verità - non si può avere sempre tutto e subito.

Stamattina abbiamo fatto mezz'ora (30 minuti.... TRENTA) di pianti e tentativi vani di spiegare che se si sceglie di mangiare una certa cosa non si può decidere di mangiare anche l'altra alternativa subito dopo.

Domani mattina latte coi biscotti, senza possibilità di decidere. Perché altrimenti l'ogùtt mi si forma nelle ginocchia.

Racconti quotidiani

Camilleri mi delude sempre più frequentemente, negli ultimi tempi.
Questo libricino è proprio brutto. Sembra la versione "amarcord" di "Barnum - cronache dal grande show", solo che quello era Baricco e parlava di argomenti di attualità, qui Camilleri sembra che stia scrivendo sul suo blog.

Ora devo dire una cosa brutta-brutta-bruttissima.

Dice che ha già scritto l'ultimo libro su Montalbano, ma che vuole che sia pubblicato postumo. Mi sta bene. Era da aspettarselo. Mi sarei meravigliata del contrario.
Ma non è il caso che "nell'attesa" si metta a scrivere porcherie solo perché sa che comunque vende migliaia e migliaia di copie.

14/07/08

10.000 visite!

E la vincitrice del grande concorso è L'Orka

Prossimo appuntamento alla visita numero 12.345 :-D

Quando l'editore è al telefono

Squilla il telefono, risponde mio marito.
"Si... gliela passo..."

Dato che la bambina non riceve ancora telefonate, deduco che sia per me. "E cu min#ia è?" penso sbuffando per la milionesima interruzione del mio ricamare. Mio marito ha dato "del lei" all'interlocutore, quindi è qualcuno che non conosciamo, ma ormai sa che quando telefonano quelle della Bottega verde deve rispondere che sono emigrata in Australia... chi sarà mai?
Mi avvicino e lui mi guarda con uno sguardo vagamente luccicante e molto stranito.

"Pronto?"
"Buongiorno sono l'editore della XXX"

Mi siedo.

"Buongiorno..."
"Le dico fin da subito che non è mia abitudine telefonare agli autori, tantomeno leggere i manoscritti che riceviamo, ma il suo romanzo mi è stato segnalato come molto interessante, quindi l'ho letto e adesso le telefono perché volevo congratularmi personalmente con lei"

Mi rialzo. Mi risiedo. Peccato non potermi coricare...
Ha una voce molto bella - "radiofonica" la definirà mio marito poco dopo, non senza una punta di gelosia - mi spiega la sua proposta, ma io riesco a malapena a seguirlo, ho ancora il cervello bloccato, mi dice che mi manderà tutto per email, io ho un groppo in gola che mi constringe a sforzarmi per parlare.

Chiudo la telefonata, è tempo che la bambina pranzi... la metto a letto per il riposino.... quindi da sola, in camera da letto, riesco a sbloccare infine il cervello.

Un sogno.

Mi ha fatto i complimenti "personalmente"...

...ma mi ha poi chiesto 900 euro per una tiratura di 1000 copie, 100 delle quali andranno a me, più il 20% di diritti d'autore sugli utili del venduto, più assegnazione di codice ISBN, registrazione alla SIAE con tanto di bollino su ogni copia, più la promozione, le presentazioni, i caffè letterari ecc ecc.
Certo, il contributo richiesto è di gran lunga inferiore ai contributi che mi hanno chiesto altri editori, nonché inferiore rispetto a quanto ho pagato 6 anni fa per "Ballerina Scalza".

Solo una cosa non mi convince: hanno ricevuto il mio file alle ore 14 del 10 luglio scorso e l'editore mi ha telefonato alle ore 11.53 del 12 luglio.
Non ci avranno impiegato un po' troppo poco tempo per leggerlo tutto?

In ogni caso, la telefonata dell'editore è riuscita mettermi di buon umore per il resto della giornata. Come ho detto a mio marito: "Son cose che fanno comunque piacere"

12/07/08

Psychiatrichelpizzati e vinci!

Ed eccoci alla terza edizione del concorso dell'anno!
Per vincere bisogna semplicemente avere la fortuna di essere il visitatore numero 9999!
Per dimostrarlo è sufficiente fare una stampata della schermata dove si veda il contatore (qui a destra) e mandarmela per email.

Come si fa a fare la stampa della videata?
Si pressa il tasto "stamp" o "Print screen" della tastiera (di solito è il primo tasto in alto alla fine della sequenza di tasti F)
Poi si apre il paint (start-tutti i programmi-accessori-paint) e si pressa crtl + v sulla tastiera (oppure dalla barra dei menù del paint: modifica-incolla)
Quindi si salva il file immagine (preferibilmente in formato jpg) e si spedisce al mio indirizzo di posta elettronica
lucyvanpelt78 chiocciola yahoo punto it
E già che ci si è, si scrive anche il proprio indirizzo di casa, dove verrà recapitato il premio!

Nel caso in cui il visitatore numero 9999 si perdesse per strada, ho sempre pronto il famoso "piano B"

Questo è il mio ultimo post prima della proclamazione del vincitore! :-)

Giusto per la cronaca, ho scoperto che non è sufficienta aggiornare la pagina del browser per fare contare una visita in più ;-)

11/07/08

La ballata delle prugne secche

Pulsatilla è una veterana di splinder. Ve ne sarete accorti, un paio di mesi fa, che c'era la pubblicità del suo secondo libro nella home page.
Mio marito ha comprato quel libro.
Io ho letto solo le prime tre o quattro pagine direttamente in libreria, ipnotizzata dalle parole. Ipnotizzata da cotanta banalità. Nella mente avevo solo un pensiero fisso: questa robaccia si, e la mia robaccia no?
Mio marito deve aver frainteso la causa del mio ipnotismo, quindi l'ha comprato, e - non pago - ha anche comprato il primo libro.

Così, ieri sera, per non leggere di nuovo Camilleri (Racconti quotidiani) o Adams (La vita, l'Universo e tutto quanto), mi sono presa in mano questa "Ballata delle prugne secche" e ne ho letto quasi metà.

Si, lo ammetto io prima che qualcuno insista per farmelo notare, rosico. Rosico sempre quando leggo libri che non mi piacciono. E - alla fine - amo così tanto il gesto in se della lettura che è estremamente difficile che un libro *non mi piaccia*.
Pochi libri ho lasciato interrotti, perché credo che leggere un libro fino alla fine sia un atto dovuto nei confronti dello scrittore, che ci ha perso tempo ed energie per scriverlo. Poi può piacermi o non piacermi, risultarmi pesante o insipido, o affascinarmi, coinvolgermi, catturarmi. In ogni caso mi sfonzo quanto più possibile per leggerlo TUTTO.

Rosico perché penso agli editori che volevano *da me* fior di quattrini per pubblicare il mio libro, o quell'altro che ha detto: no, non lo pubblico perché [segue elenco di cose che non gli sono piaciute].
E allora mi dico che sicuramente il mio romanzo non è il capolavoro della letteratura contemporanea, ed è anche vero che non riesco ad essere obiettiva a riguardo, ma - che cavolo! - ha una trama ben definita e - che ci crediate o no - ho messo 10 volte più cura nella grammatica di quanta non ne abbia messa per il tema degli esami di maturità. Ho studiato la concordanza dei congiuntivi e dei condizionali bloccandomi per ore su una sola frase, e i sinonimi, per evitare ripetizioni.

L'ho smontato e rismontato che mi sentivo un muratore invece che un architetto.

E non riesco a trovare un editore - uno! - che voglia darmi fiducia.
Editori - però - che poi pubblicano m*rda senza problemi. Perché la m*rda si vende.

Mi viene da citare una frase di Baricco, tratta da "I barbari":
(Vado a memoria e a parafrasi)
Dice che in Italia nessuno legge più eppure - bilanci alla mano - i grandi gruppi editoriali hanno degli introiti spaventosi. Qual è allora la verità? Che i libri che si vendono, in realtà, non sono libri. Sono libri di barzellette sul famoso calciatore, sono gli script dell'ultimo spettacolo teatrale del famoso cabarettista, sono le agende simpatiche con le citazioni divertenti ecc.

Ma lasciamo perdere, ché poi mi deprimo.

Per quanto mi riguarda, la ballata delle prugne secche finisce lì, al capitolo su francesco_76 o come si chiama.
Forse stasera leggerò un po' di Giulietta Squeenz, giusto per andare oltre le quattro pagine che avevo letto in libreria e onorare, così, quel mio senso del dovere di lettrice.

10/07/08

Impazienza

"Mamma la pasta è pronta?"
"Non ancora..."
"Miiiiih! Ma in questa casa non si mangia mai!"

...

Già, e comincio a credere che ci sia anche carenza di sculacciate...

E te pareva...

Bisogna sapersi vendere, ma io non lo so fare.
Come preannunciato, ho contattato un'altra casa editrice. Mi sono ripromessa di scrivere una bella presentazione, una sinossi, una descrizione completa e affascinante, che invogli il chi-di-turno a leggerlo.

Ma appena comincio... "E' la storia di una ragazza... si... e poi?... una ragazza che scopre per puro caso... bah... di essere la prescelta..." e qui mi viene la nausea. Io non lo leggerei, e sono la "mamma" per la quale il proprio "scarrafone" è il più bello del mondo.
Così mi sono limitata ad inviare il file, e basta. A parte due righe di saluti e convenevoli.

Non ci riuscirò mai.

Votantonio votantonio votantonio...

Gli "Scantati", "Scafazzati", "Scanazzati"... non mi ricordo qual era il loro nickname su questo blog...
La band ska di mio fratello, e anche un po' mia, ha finalmente inciso in sala tre dei suoi brani...

Ho già detto che non metto il loro nome vero perché lo cercano con perseveranza su Google e non voglio che qualcuno della mia famiglia trovi questo blog.

Comunque... stamattina siamo andati al mare, io, mia figlia e i miei fratelli T e P (dei quali P è il batterista-compositore-paroliere-arrangiatore del gruppo)
Lettore cd in macchina, cd-demo, volume "a palla" e via a far conoscere le loro canzoni agli abitanti dei paesini che si trovano sulla strada tra casa mia e il mare.
Sia all'andata che al ritorno.

Innanzi tutto la registrazione in sala, pulita, perfetta, ha fatto sembrare i brani "canzoni vere", altro che mp3 registrati col telefonino! Poi tutti con gli sguardi alla gente, a capire se stavano ascoltando la musica oppure no, se gradivano o se si infastidivano.
Abbiamo costeggiato a velocità di lumaca tutte le strade litorali che davano direttamente sulle spiagge, per permettere ai bagnanti di ascoltare almeno 30-40 secondi di canzone... poi ci siamo fermati in una gelateria a chiedere un contatto per un'eventuale serata live e di nuovo in macchina, con la musica ad alto volume.

Peccato non aver avuto gli altoparlanti sopra il tetto della Panda: saremmo stati identici alle auto di campagna elettorale che un tempo giravano per le città.

09/07/08

PIF: the winner

Siccome sono buona, e siccome sarà Natale ed io - dunque - sarò ancora più buona, ho deciso che PIFferò tutti e 7 i commenti!

Trasparelena
Zuccamagica
Sissi1981
Federicabasso
Giogio72
La Tarta
Annalia


Tranne la Tarta, mandatemi i vostri indirizzi in privato qui su splinder oppure per email
Lucyvanpelt78 chiocciola yahoo punto it

aggiungendo anche una descrizione di voi, dei vostri hobby, di ciò che fate, di ciò che vi piace.... insomma qualcosa che mi aiuti a pensare un regalino che vi piacerà!

Scio-scio-sciò

E', generalmente, il modo in cui definiamo la gente che non è del sud. L'appellativo si riferisce al fatto che "i nordici" si distinguono dalla loro incapacità a pronunciare la "S" pura.
Quelli del sud, probabilmente, si riconoscono subito dalle vocali spalancate (abbiamo persino la "I" e la "U" aperte, noi...)

Stamattina, di ritorno dal mercatino, ho camminato sullo stesso marciapiede e quasi alla stessa velocità di un gruppetto di "scio-scio-sciò".
Li ho sentiti lamentarsi su una probabile ma non dimostrata scorrettezza di un bancarellaro, il quale - a detta loro - avrebbe improvvisamente aumentato il prezzo della sua merce una volta sentitoli parlare.

"Noi gli parliamo in italiano e loro ci scambiano per francesi..." dice una signora
"Si, perché sentono che non puzziamo di baccalà" fa eco il marito.

"E invece - intervengo io incazzata nera - quando veniamo noi al nord, parliamo in italiano e voi ci scambiate per africani... sarà perché non puzziamo di muffa"

IO NON SOPPORTO GLI SCIO-SCIO-SCIO' CHE VENGONO *A CASA NOSTRA* E PRETENDONO DI POTERCI TRATTARE COME COLOMBO CON GLI INDIOS
I nordici arrivano al mercatino e si aspettano di poterci ammaliare con un mucchio di perline colorate e portarsi via mezza bancarella. Si aspettano che noi stiamo sempre lì a ringraziare che vengano a spendere da noi i loro soldi.
Che se ne stiano a casa loro e ci lascino in pace, noi e la nostra dignità.

Aripif

E così parte una nuova tornata di PIF!
Avendo sgomitato letteralmente, fatto a pugni, graffiato e morso qua e là pur di accaparrarmi il PIF di Idiva, mi tocca rilanciare.
E seguendo la filosofia della mia "benefattrice", ossia "Il PIF è mio e me lo gestisco io", ecco qui le mie regole semplici semplici.

I primi 5 che passeranno di qui e lasceranno un commento a questo post, riceveranno un regalino fatto, costruito, cucito, ricamato, assemblato, incollato, dipinto, decorato ecc dalle mie manine sante.
A Natale.


Perché se è vero che le regole originali prevedono 365 giorni di tempo, mi rendo conto che è assurdo aspettare un anno, ma è anche vero che nell'immediato futuro prossimissimo sono sommersa di lavoro quindi.... a Natale.

Altra regola, in barba alle regole, non è obbligatorio rilanciare il PIF, e con questa regola spero che possano farsi avanti i più "timorosi", quelli che altrimenti rinuncerebbero al regaluccio perché sanno di non potere onorare la regola del rilancio.

Siete pronti? I mouse sono caldi? La tastiera è già in posizione sotto le vostre dita?

3... 2... 1... Viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Twilight

Quando ho scritto il post, ieri mattina, ero arrivata a metà del libro ed ero sicura che non sarei riuscita ad impiegarci un giorno in più per terminarlo.

Infatti ieri sera (o meglio, stamattina molto presto) l'ho finito, letto tutto d'un sorso.

Che dire? Mi son fatta ordinare gli altri tre su BOL, nella speranza che non "scàchino", perché quando si tratta di "saghe" è facile che il primo libro sia eccezionale, il secondo un po' meno, il terzo scritto tanto per venderlo ecc.

Le mie impressioni? Sembra scritto da me. E sotto questo punto di vista è stato a dir poco illuminante. Ho capito la critica che mi viene fatta più spesso, sull'eccessiva presenza e lunghezza dei dialoghi. Chi scrive ha le idee chiare e sa bene *chi* sta dicendo *cosa* e *a chi*, ma il lettore, se non glielo si spiega chiaramente, si confonde.
Ho capito quanto siano imbarazzanti i tempi morti, e in questo romanzo ne ho trovati diversi, specialmente alla fine.
Mi sono sentita come Arrigo Boito che suggerisce a Verdi di lasciar perdere di far tornare i Turchi alla fine del terzo atto dell'Otello: la situazione, per com'è, è già al culmine della tensione drammatica: aggiungerci il carico da undici costringe a rallentare per poi dover ripartire e accelerare, e chissà se ci si riesce a tornare a quel punto culminante.
Ecco, la Meyer non ci riesce. Tutta la parte della "caccia" andava fatta partire subito, senza rallentamenti, senza ritorni a casa, senza attese estenuanti e telefonate che non arrivano...

Però nel complesso mi è piaciuto davvero tanto. E mi correggo sulla prima impressione che avevo avuto, ossia che avrei capito come avrei dovuto scrivere Buongiorno Luna per farne un best seller.
Non è un problema di scrittura, ma di "lavoro" editoriale, editing e promozione. Più promozione che editing.

Intanto ho deciso che contatterò un'altra casa editrice. Lulu non è riuscita a convincermi appieno e il fatto che adesso l'opzione di pubblicazione è pure gratis, mi convince ancora meno.

08/07/08

In lettura

Quando leggo un libro ci sono due possibilità: che mi piaccia o che non mi piaccia. Per ciascuna possibilità, ci sono due diversi comportamenti che adotto.
Se non mi piace, lo abbandono. E' capitato alcune volte, anche se raramente, perché odio lasciare un libro a metà, fosse anche per i soli soldi che ho speso. Il più delle volte me lo trascino per settimane ma nel frattempo non leggo nient'altro perché so che, se cominciassi a leggere un altro libro, quello lo lascerei a metà.
Quando un libro mi piace, lo leggo tutto d'un fiato. Nella mia vita precedente ero capace di fare mattino leggendo un libro... ormai che il dormire è diventato uno dei miei beni più preziosi, leggo fino a quando il sonno si fa sentire, quindi spengo la luce e continuo l'indomani.
Oppure lo centellino apposta. Leggo due o tre capitoli e smetto, a prescindere dal sonno, perché mi piace rifletterci su. Rivivermi nella testa la storia.

Questo è ciò che sta accadendo con "Twilight".
Quando l'ho comprato, è stato quasi per noia. Eravamo in libreria "E tu non vuoi niente? E tu non vuoi niente? E tu non vuoi niente?"
Lo avevo visto da anni nelle riviste del club degli editori, ma l'avevo sempre snobbato. L'ho visto sullo scaffale "Questo".
In estate vanno bene anche le storielline adolescenziali, il caldo fa fumare la testa.

L'ho tenuto fermo quasi un mese, in attesa. Poi mi sono decisa a prenderlo e fin dalla prefazione ho avuto una chiara sensazione: questa scrittrice mi insegnerà come avrei dovuto scrivere "Buongiorno Luna" per farne un best seller.

Man mano che la lettura prosegue mi rendo sempre più conto di quanto sia indispensabile il supporto pubblicitario di un editore. Non è vero che i libri editi sono migliori di quelli inediti. E' tutta questione di pubblicità, non di effettivo valore letterario.

"Twilight" sembra scritto da me.
Per questo lo sto centellinando. Sono arrivata quasi a metà e so già che la prossima sessione di lettura sarà difficile da interrompere. Ma stamattina mi sono svegliata immaginando Edward, vedendomi insieme a lui, su quella macchina, nella strada buia.

Odio i libri che sembrano scritti da me, perché mi conquistano totalmente.

07/07/08

Mare, profumo di mare...

Chissà perché ci facciamo sempre tutte quelle paranoie.
I peli, il grasso, la cellulite, il colore della mozzarella...

Arrivare in spiaggia è un trauma per tutte, a tutte le età. Sei vestita, coperta, velata, protetta dagli sguardi degli altri, ma sai benissimo che non durerà perché devi spogliarti.
Provi a farlo sotto l'ombrellone, magari si vede poco, magari nessuno ci fa caso. Ma magari una folata di vento fa volare via il tuo ombrellone proprio quando sei con le braccia alzate e la maglietta davanti agli occhi, con la guardia irrimediabilmente abbassata, e non puoi nemmeno vedere se tutti gli altri ti stanno guardando.

Momenti critici e di disagio, anche per chi non dovrebbe avere problemi.

Vedi il disagio negli occhi delle due ragazze che sono arrivate 10 minuti dopo di te, riconosci il tuo stesso disagio nei loro sguardi. Chiacchierano tra loro per darsi coraggio a vicenda ma il loro gesti tradiscono quella sensazione di violazione del pudore.
E magari le vedi magrissime, con le ossa del bacino in evidenza, altro che ciccia!, e un bel colorito dorato che manifesta che non sono più al "primo sole".
Un po' ti consola il fatto che anche chi non avrebbe nulla di cui vergognarsi, si vergogna.

Poi ti guardi intorno, e vedi la disinvoltura degli altri. Non le hanno nemmeno guardate, le ragazzine, e forse non hanno mai nemmeno guardato te. Vedi la signora del nord (si riconosce dalla "s") che fa bella mostra di un mezzo quintale di cellulite, e due maniglione dell'amore. E' colorita, quello si, ma fa proprio una brutta visione. Poi c'è il macho della spiaggia, in ogni spiaggia ce n'è uno, solo, lui e il telo mare, e una peluria ovina sulle spalle. Certo, lui è macho e quello è tutto testosterone, ma fa proprio schifo anche da lontano, figurarsi da vicino. C'è la giovane coppia di sposini, si riconoscono dalla fede ancora luccicante al dito, pallidi come cadaveri.
Basta girarsi un po' e vedere tutta la normalità della gente, piena di difetti fisici non meno evidenti dei tuoi, eppure serena, sorridente.

Tu guardi la tua cellulite... beh certo si vede, ma forse è di meno di quella della signora. Hai le gambe bianche, è vero, ma è solo perché porti sempre i pantaloni, infatti il viso, le braccia e le spalle, in confronto, sono abbronzate visto che prendono il sole già da un paio di mesi. D'accordo, hai fatto una depilazione veloce, rapida, di emergenza solo per i punti davvero critici, ma chi vuoi che se ne accorga a quella distanza?

Rilassati, goditi questa mattinata di mare, senti che buon profumo?
Ecco, distenditi e respira a pieni polmoni l'aria del mare, l'odore salmastro... chiudi gli occhi.
Si, è meglio che chiudi gli occhi. Devi assolutamente chiudere gli occhi. Fai presto! Chiudi gli occhi!

Perché tua figlia ti sta rovesciando in faccia un secchiello pieno di sabbia.

04/07/08

Il casellante

Si legge tutto d'un fiato, il nuovo romanzo di Camilleri.

E' una storia strana, insolita, poco camilleriana.

All'inizio sembra uno dei tanti bei romanzi di ricostruzione storica, ambientati all'epoca del fascismo. C'è una reatà quotidiana popolare che è anche troppo banale, e da l'impressione, fin da subito, che ci sia una tragedia in agguato, pronta a saltar fuori da un momento all'altro. Invece si arriva ai tre quarti del libro e non succede ancora nulla. Proprio quando la tragedia sembra solo un'errata impressione, eccola che accade. Ma non una tragedia qualunque, la Tragedia, quella con la T maiuscola. Non voglio dire che sia la peggior tragedia che possa mai sconvolgere una famiglia, perché al peggio non c'è fine, ma è una tragedia spaventosa e immensa, pur nella sua intimità nascosta.

Sono rimasta attaccata alle pagine. Tematiche pesanti e forti. Specialmente per una donna, specialmente per una mamma.
Non sono riuscita a staccare, non sono riuscita a mettere un segno alla pagina e rimandare la continuazione all'indomani. Non ce l'ho fatta. Ho sentito tutto quel dolore, ho visto quegli sguardi, avvertito quelle emozioni. E, con il protagonista, ho sperato fino alla fine in un miracolo impossibile.

Alla fine ho spento la luce, con una precisa e forte sensazione. Il desiderio di fare un figlio.
Sono stata lì nel letto, in attesa di addormentarmi, immaginando un altro bambino, vedendomi seduta nel letto con Matilde accanto ed un neonato in braccio.

Per fortuna che mio marito si era già addormentato...

Un premio!



Ho ricevuto questo bellissimo premio da parte di Imanna
Grazie grazie grazie!!! :-D

Ecco l'immancabile regolamento:

Cosa significa Brillante Weblog?
“Brillante Weblog” viene assegnato a siti e blog che risaltano per la loro brillantezza sia nei temi che nel design e il suo scopo è di promuovere tutti nella blogosfera mondiale.




Regolamento:
1. Al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato mostrando il link del suo blog

2. Scegli un minimo di 7 blog (o di più) che credi siano brillanti nei loro temi o nel loro design. Esibisci il loro nome e il loro link e avvisali che hanno ottenuto il Premio "Brillante Weblog"

3. (Facoltativo) Esibire la foto (il profilo) di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo blog




Ed ecco, quindi, i blog che voglio premiare:

- La Tarta: perché è un blog sempre aggiornato, pieno di post interessanti, a volte divertenti, a volte seri, con fotografie ricami stupendi e gatti birichini
- OrkaLoca: l'ultimo blog che ho scoperto (in ordine cronologico) e mi ha letteralmente folgorato, sia per la cura dell'aspetto e del template, che per i contenuti
- Il cantuccio di Yersi: perché è colorato e ben curato, e poi si imparano un sacco di cose nuove ogni giorno! :-)
- La signora Stevens: perché, sebbene sembri la sorellina minore di Elastigirl, il suo blog è più "umanamente" materno e lei se ne va in giro a parlare e commentare anche con noialtricomunimortali
- Icyflower: perché ha un blog pulito e sempre in ordine, proprio come immagino che sia la sua stanzetta :-D
- Dalle8alle5: perché scova sempre delle notizie strampalate e le commenta con arguzia
- Simonyou: anche se mi dispiace che il suo blog non sia aperto al pubblico, perché è un blog bello, dal design rilassante e pieno di racconti delicati

Grazie ancora!!

03/07/08

Mi tuffo nel profondo mare blu

"Mamma ti corichi"
"Va bene... così?"
"Si... ora io mi arrampico... e mi tuffo nel profondo mare bluuuuuuuuuuu!"

Ginocchiata sulla pancia, leccata sulla faccia, poi un piede che con le sue ditine piccine si infila in una mia narice.
Mia figlia si è inginocchiata mentre io stavo distesa a terra, quindi si è lanciata sopra di me, e poi si è rialzata.

Sta meglio. Sta decisamente meglio.
Tanto più forte è il malessere tanto più veloce è la ripresa.

Ma la cosa che mi rende più felice è il pensiero che io per lei sono il profondo mare blu.

02/07/08

Lei dorme

Ho fatto colazione come piace a me, in silenzio, assaporando ogni briciolo di fetta biscottata con la marmellata, senza dovermi alzare ogni due morsi, una volta per prendere i colori, una volta per posare i colori, prendere i giochini, non questi, quegli altri e così via.

Sono andata in bagno da sola, senza che nessuno venisse ad infilarsi tra il wc e il bidet, guardandomi il c*lo e chiedendomi quanta ne ho fatta.

Ho rifatto il letto, mi sono vestita, ho spazzato il pavimento della cucina, ho caricato la lavatrice... Serenamente, velocemente, senza interruzioni, senza intrusioni.

Ho fatto ciò che potevo fare senza fare rumore. Mi sono seduta al fresco, in terrazza ed ho anche ricamato un po'.

Io odio quando mia figlia ha febbre.

Febbre

Ieri, in serata, le è salita la febbre, alta. Tachipirina e buonanotte.
Stamattina alle 6 si è svegliata piangendo ed era di nuovo bollente. Alle 7 ci siamo alzate, aveva 39 passati, le ho rimesso una tachipirina e le ho fatto fare colazione, ma alle 7.30, piagnucolante, mi ha chiesto di mettersi di nuovo nel lettino. Adesso si è riaddormenata.

Due cose odio di mia figlia con la febbre:

1) le spara subito la temperatura: è capace di passare da 36 a 39,5 in meno di 20 minuti
2) dorme solo ed esclusivamente quando sta male.

Adesso vado a controllarla di nuovo. Mi affaccio sulla porta della stanzetta: mi basta anche solo sentirla respirare da lontano per tranquillizzarmi.

01/07/08

Uno su due

Ma perché Fabio Volo continua a fare film?
"Casomai" era carino, lo abbiamo addirittura proposto a parroco della chiesa dove abbiamo fatto il corso prematrimoniale perché è davvero una visione realistica del fidanzamento, il matrimonio, i parenti, gli amici e tutto il resto.

Ma quest'altro film "Uno su due" non mi è piaciuto per niente, così come non mi era piaciuto "La febbre", del quale non ricordo nemmeno un'ombra della trama.
L'ho trovato insipido, pallido... tanti spunti ma non ce n'è uno che sia stato trattato in maniera da dargli un senso... ogni cosa che succede poteva anche non succedere, perché tanto alla fine il film non ci avrebbe perso nè guadagnato.

Boh? Forse sono io che non lo capisco.

Il ristorante al termine dell'universo

Ho finito di leggere il secondo volume della "Trilogia in cinque volumi" e ho deciso che prima di leggere il terzo leggerò qualcosaltro, perché non voglio fare una full immersion che finirebbe per stancarmi.

Le trame sono assolutamente folli e inconcludenti, ma è un piacere leggerli, proprio per la follia, per quella cura dei dettagli, delle citazioni, dell'ironia e, non ultima, la fantasia immensa.

Il Ristorante al termine dell'universo, non è altro che un ristorante proiettato nel futuro, proprio al termine dell'universo, alla fine, quando tutto quanto si distruggerà.
Forse è proprio l'elemento del "tempo" che cambia da un capitolo all'altro ciò che disorienta di più e rende un po' più noiosa e ripetitiva la trama, lasciando anche interrogativi "importanti (ad esempio: Marvin, il robot depresso palesemente ispirato ad Ih-Oh, l'asino di Winny the Pooh, che fine ha fatto?? Davvero schiantato contro il sole??).
Ma ci sono episodi da sbellicarsi dalle risate, come il vitello "suicida" o quella stupenda trovata sull'origine del genere umano sulla Terra.

Infine torna ancora il Quarantadue, la Risposta Fondamentale della quale non si conosce la domanda.

Ieri sono andata a leggere la versione in inglese di mio marito (che credete? noi siamo cittadini europei!) per controllare se la moltiplicazione fosse sbagliata solo nella versione italiana, invece l'ho trovata identica anche nella versione originale.
Immagino che questa storia del Quarantadue sarà il fulcro del prossimo volume, che si intitola "La vita, l'universo e tutto quanto". Vedremo.