31/12/08

Ho toccato la Signora

La Signora è lei
Ieri mattina l'ho incrociata dal fruttivendolo. Erano settimane che non la vedevo ma sapevamo che era ancora viva perché, al solito suo, usciva e rientrava a casa nel cuore della notte sbattendo la porta.
Era pettinata, vestita, lucida. Una cosa che mi ha colpito è stato il fatto che si rivolgesse in italiano al ragazzo. Io ero con la bambina e me la tenevo attaccata al corpo.
Non ci posso fare niente: ogni volta che la incontro non posso fare a meno di temere un suo raptus di follia (che non sarebbe tanto assurdo) magari ai danni di mia figlia.
Era dal fruttivendolo e comprava verdura. Di solito nei suoi sacchetti della spazzatura intravediamo solo bottiglie di birra, bric di tavernello e lattine di olio da motore (?!).
Mi ha vista, mi ha riconosciuta, mi ha sorriso e mi ha salutato gentilmente. Era in se. Poi ha visto la bambina e i morsi di zanzara sulle guance, quindi mi ha chiesto "Ma che ha la bambina? La varicella?" ed io le ho spiegato della zanzara cornuta&ghienca (questa la traduco dopo). Quindi arrivederci, ciao, addio ecc.

Stamattina, alle 9 spaccate qualcuno si attacca al pulsante del citofono. Rispondo. E' lei, mi chiede di aprirle il portoncino perché ha un pacchetto da darmi.
Scendo, pensando che qualche folle postino le abbia lasciato qualcosa per me, oppure che si sia decisa a restituirmi qualcuno dei pacchetti che ogni tanto non ricevo.
Invece era un regalo. Per Matilde.
"Siccome la bambina ha tutte le puntine nella faccia così gioca con la bambola" e ha mimato il gesto di cullare una bambola.
Ho ringraziato, a metà tra il disgusto e la tenerezza, e lei indugiava davanti la mia porta. Poi mi ha accennato un allungamento di mano e mi ha detto "Mi dispiace che le mie mani..... (siano sporche? ho pensato) ....mi fanno male...." e continuava a porgerla.... A quel punto gliel'ho presa, ricordandomi di avere dell'amuchina in casa.
Aveva la pelle liscissima e sottile, sotto la quale si avvertiva la nodosità delle ossa delle dita, tutte storte e deformi chissà perché. Ed aveva la mano ghiacciata.

Non so che malattia abbia, la Signora, nè quante ne abbia. E' una donna anziana e sola, abbandonata dalla famiglia ed emarginata dal vicinato.
Due volte l'abbiamo segnalata ai servizi sociali e non è servito a nulla. Fa pena, ed io non riesco a capire come sia possibile che una chiesa tanto attiva come quella che è sulla nostra stessa strada non si sia mai occupata di lei, in un modo o nell'altro.

Dopo aver richiuso la porta, mi sono fiondata in bagno a lavarmi le mani con abbondante sapone e acqua bollente. Il pacchetto non l'abbiamo ancora aperto, ma lo farò io da sola, prima di mostrarlo a Matilde... che ne so...

30/12/08

Un promettente avvenire

"Matilde, mangia la carne, su..."
"Ma a me non mi piace la carne!"
"Ma se l'hai già mangiata tutta! Dai, ti mancano solo..... sette pezzettini! Ma tu guarda che combinazione! Come i Sette Nani! Guarda, te la do io.... ecco.... questo è Brontolo...!"
"........"
"Brava! E questo, invece...... è Pisolo!"
".............."
"E Questo.... è Dotto! Dai, mangia anche Dotto!"
"Mammina................."
"Che c'è?"
"Questi non sono i sette nani.... sono pezzettini di carne.... e a me non mi piacciono...."

Quando imparerà a scrivere, mia figlia pubblicherà il manuale "Come usare due battute per fare sentire tua madre una perfetta idiota"

Passando lo straccio in cucina

Mia madre mi colpisce sempre nei momenti più inaspettati. Ad esempio mentre passo lo straccio sul pavimento della cucina.
Mi accorgo che sono tornata indietro di 6 anni, che sono "di nuovo" succube, che il matrimonio non è servito, che andar via di casa non è servito, che un anno di psicoterapia se n'è andato a quel paese e che mia madre continua ad imporre la sua volontà su di me facendo leva sulla mia coscienza e il mio innato e cieco senso del dovere.

La linea è sottile, sottilissima, tra ciò che voglio e ciò che mia madre mi ha insegnato a volere.

Malauguratamente il mio raffreddore va meglio. Perché se c'è un momento in cui vorrei avere la febbre a 40, è proprio oggi.

Il mio proposito crocettoso per il 2009

Il 2008 è stato indubbiamente l'anno del punto croce.
L'anno degli swap, l'anno dei round robin...

Il 2009, vorrei fosse l'anno del "faccio-per-me". Per cui credo che rinuncerò agli scambi e ai round robin, nonostante i progetti di un paio di mesi fa.
Voglio ricamare la Fata dell'acqua, della quale ho tutto il materiale, tela blu, moulinè e kreinik.
Voglio ricamare la tovaglia dei 10 anni di Passione Ricamo per Matilde.
Voglio ricamare tutti gli strofinacci che ho ricevuto per i BFC e metterli da parte per Matilde (ne ho due uguali, quindi credo che ne farò uno anche per mia nipote).

Questi i miei propositi per quest'anno. Ci rivedremo tra 365 giorni per vedere com'è andata.

- 67

Mi mancano solo 67 matassine per avere il colorario completo del moulinè DMC.

Piccole scoperte che strappano un sorriso.

Finalmente

Finalmente, ieri, mia figlia è caduta dalle scale.
Finalmente si è fatta un po' male.
Finalmente si è spaventata tanto.
Finalmente ha capito che:

  • quando si scendono le scale, soprattutto quelle ripide e strette come le nostre, bisogna tenersi alla ringhiera, specialmente quando si hanno 3 anni e le gambe lunghe 40 cm.



  • quando si scendono le scale bisogna mettere da parte il proprio tratto di personalità da saltimbanco, scendere con attenzione e senza fare acrobazie, specialmente quando si hanno 3 anni e le gambe lunghe 40 cm.



  • quando la mamma si sgola a raccomandare di scendere le scale facendo attenzione, tenendosi alla ringhiera ed evitando di fare le acrobazie, non lo fa perché vuole che la sua figlioletta che ha 3 anni e le gambe lunghe 40 cm non si diverta, ma vuole solo evitare che la sua figlioletta che ha 3 anni e le gambe lunghe 40 cm, scendendo le scale "scivolando" ogni piedino sullo scalino e non reggendosi alla ringhiera, cada proprio al penultimo scalino, d'istinto si afferri alla ringhiera e vada ad infilare la faccia tra due delle sbarre, tatuandosene una sul sopracciglio e sulla guancia corrispondente, come invece è successo.

29/12/08

Ancora più potente

Un'ora di discussione a bassa voce con mio marito.

Neanche il tempo di prendere sonno e la bambina chiama: ha sete.

Neanche il tempo di tornare a letto che la bambina urla: vuole un bacetto.

Neanche il tempo di riaddormentarmi che la bambina si infila nel lettone.

Nemmeno il tempo di trovare una posizione comoda che la bambina si agita, mi cava gli occhi, si corica sopra di me, poi sotto. La convinco che in tre nel letto si sta scomodi, quindi mi alzo, la prendo in braccio e la riaccompagno nel suo letto.

In tutto questo non riesco a respirare. Ho il naso tappato e la gola in fiamme.

Credo che dopo una notte come quella trascorsa, stamattina mi farò una cioccolata quadrupla.

28/12/08

Tripla cioccolata

Oggi è il primo giorno che non sanguino più dal labbro. In compenso ho un raffreddore che mi impedisce di respirare e una gola infiammata che ogni volta che deglutisco mi sembra irta di spilli.

Per un errore umano imperdonabile, quasi tutto il bucato bianco è diventato rosa.

Mia figlia è raffreddatissima, ha due tonsille a mongolfiera, e una tosse da fumatrice accanita.

Mio marito ha ammesso che certe volte non mi capisce.

Qualunque sia la scelta finale, passerò la notte di capodanno più deprimente di tutta la mia vita finora trascorsa.

...

Mi sono consolata con una tripla cioccolata calda, nera, fondente.
Ho preso tre buste di ciobar e le ho sciolte in una tazza di latte, poi ho proceduto come da istruzioni. E' venuta una cosa nera come il carbone, densa come il bitume, amara come il veleno, ma cioccolatosa oltre ogni immaginazione.
Domani mi spunterà un macrobrufolo enorme sulla punta del naso.
Soffrirò, ma almeno per qualcosa per cui ne è valsa la pena.

Deprèscion feisbucchiana

Faccio fuori il mio profilo su facebook, ho deciso. Non ne posso più, non ne posso più di vedere ritornare dal passato i miei fantasmi, e trovarli più grandi, più forti e più belli di come li ho lasciati.
Il massimo è CLB. Somara oltre ogni dire, era mia compagna alle elementari.
Occhi da volpe. Ha sempre avuto lo sguardo brillante e intelligente di chi voleva sognare e dedicarsi a ben altro che non all'analisi grammaticale o agli affluenti del Po. Distratta, chiacchierona, poco studiosa... l'ho rivista quando avevamo entrambe 16-17 anni e faceva la commessa in un negozio di giocattoli.

Poi è scomparsa. Non lavorava più in quel negozio.... chissà dov'era...

Era in America. A Miami. A studiare cinema, lì dove il cinema lo hanno inventato.
Adesso ha una sua casa di produzione cinematografica e una figlia poco più piccola della mia.

"Cu nesci arrinesci", si dice dalle mie parti. Segno inconfutabile che questa m*rda di Sicilia è da sempre stata il punto morto delle carriere di chicchessia, perché se esiste in dialetto un modo di dire che indica inequivocabilmente che solo chi "esce", se ne va, scappa, allora "riesce", siamo proprio messi male.

Lei è uscita ed è riuscita.
Io sono rimasta, mi sono infognata, ho rinunciato agli studi perché mi avrebbero portato lontano, ho scelto di restare e metter su famiglia, illudendomi di potermi accontentare di quello che sarei riuscita ad avere.

Ho una casa, un marito, una figlia, una macchina. Non ho debiti.

Ma ho un buco nero, una voragine che mi risucchia le forze, e che si allarga sempre di più man mano che scopro tutto quello che sono riusciti a fare i bambini che conoscevo e che adesso sono adulti.
Poi, magari, scopro che anche loro sono infelici ed insoddisfatti della propria vita, che avrebbero voluto fare scelte diverse ecc. ma per il momento io mi sento così. Come se avessi sprecato gli anni più intensi della mia vita per fare cose che avrei potuto rimandare.

Devo far fuori il mio profilo di facebook, mi da solo nuovi spunti di depressione e basta.

27/12/08

La crisi dei trenta

Sta arrivando in ritardo, ma non c'è altra spiegazione. Quella che sto vivendo è indubbiamente la crisi dei trent'anni.
Spero che il titolo non indichi la sua durata.

I miei regali di Natale

Tutte fanno l'elenco.... ecco il mio:

- Da mio marito: il primo volume dell'opera omnia di Schulz che raccoglie le tavole domenicali dei Peanuts degli anni '50
- Dai miei: un maglioncino
- Dai miei fratelli: un set di saliera e pepiera
- Dai suoceri: soldi
- Dai cognati: una tazza con un peluchetto
- Dall'amica: Due tazze da te a forma di mucca

Io ho regalato barattoli di nutella agli adulti e giochi ai bambini.

26/12/08

Mi sento...

...depreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeessa!

24/12/08

Tre anni

E' la maggiore fonte di stress delle mie giornate. E' la principale causa della mia perenne mancanza di sonno. E' il punto verso cui convogliano tutte  le mie energie e le mie forze. E' la costante sempre presente in ogni mio pensiero, anche quando non è rivolto direttamente a lei.

E' mia figlia.

L'unica vera ragione della mia vita.
E oggi compie tre anni.

Buon compleanno, Matildina mia.

("Buon compleanno anche a te, mamma", mi ha risposto stamattina... forse c'è ancora qualcosa, in tutto l'ambaradan, che non le è propriamente chiaro)

23/12/08

Mio padre corre

Sono andata a casa dai miei, di mattina presto e abbiamo incontrato mio padre in ascensore. In tuta, con gli auricolari, ci ha salutate velocemente dandoci appuntamento a dopo.
Siamo arrivate su, in casa, ho lasciato lì la bambina e sono uscita di nuovo per delle commissioni.

Appena giù, ho visto mio padre che correva, dall'altro lato della strada. Lo fa per tenersi attivo, vista la vita sedentaria che fa.
Ma vederlo lì, correre, con la tuta, gli auricolari e i capelli grigi, mi ha fatto tenerezza e anche un po' tristezza.

21/12/08

Scambio di Natale delle palermitane

Ecco il banner natalizio che ho ricamato per Laura

Ironia del sorteggio, ero anche la sua abbinata segreta quindi ci siamo praticamente scambiate i regali!

20/12/08

Andata!

Ultima spalmata di pomata e via!
Ho finito la terapia contro l'herpes e in effetti adesso sembro quasi normale. I duo coriandoli di crosta sono caduti stamattina e sotto è rimasta la pelle ancora un po' lesionata ma sono sicura che ormai il peggio è passato.

Accidenti, mai avuto l'herpes in vita mia prima d'ora...
L'importante è che sia andato.

E' tornato T

T, l'ingegnere, mio fratello che ormai vive a Torino.

Ho mangiato due torroncini, un cuneese al rhum, una pralina di cioccolato fondente con nocciole, un cioccolatino ripieno di caramello ed uno farcito al mirtillo.

Oggi forse è meglio saltare il pranzo.

19/12/08

Gli uomini!

Dopo aver letto l'illuminante e arguto post di Orka mi viene da pensare che talvolta io devo chiedere scusa per aver fatto una richiesta gentile senza aver specificato che non è una questione di vita o di morte, perché, a quanto ho scoperto, mio marito interpreta tragicamente tutte le mie richieste.
Un sms che dice "Se non è troppo disturbo posso chiederti di comprare una pistola per la colla a caldo quando sei di ritorno?" in realtà significa "Se entro le 18 non sei a casa con una pistola per la colla a caldo, morirò."

AH... gli uomini...

Il mostro sta meglio

Finalmente il labbro ha raggiunto la dimensione quasi normale.... rimangono i due coriandoli rossicci ma sono sicura che se ne andranno presto.
Stamattina mi sono lavata i denti senza dolore e posso anche sorridere apertamente...

L'unico fastidio che resta è la sensazione di "qualcosa" sul labbro... qualcosa di pesante, materiale.... non so, come se avessi usato la nutella al posto del rossetto...

Passerà, ho tutto oggi e tutto domani da impomatare.

18/12/08

Eccolo!

Bella domanda!

"Matilde, senti questa canzoncina di natale.... tu sceeeeeeendi daaaaalle stelleeeeee, o reeee del cieeeeeeelo...."
"Chi è che scende dalle stelle?"
"Gesù bambino!"
"E come ha fatto a salire?!"

Un mostro che fa meno paura

Ieri sono stata tutto il giorno dolorante, non potevo mangiare, bere, parlare, ridere. Di mattina ero andata in farmacia e la dottoressa mi ha dato (pagando) una pomatina da mettere ogni due ore per 4 giorni.
Stamattina mi sono svegliata molto meglio. Oddio, a guardarmi allo specchio viene lo stesso l'orrore, ma almeno "l'infiammazione" si è spenta, non mi fa più male il labbro e anche il linfonodo sotto la mandibola si è calmato.
La pomatina funziona.
Mi rimangono due patacche di croste che sembrano due coriandoli di carnevale in bella mostra sul labbro, e il labbro ancora gonfio e deformato che sembra che mi sono fatta il silicone solo da mezzo lato.
L'importante è che non faccia più male, perché era davvero logorante...

17/12/08

Finito!

La parte in "muratura" dell'abitino di velluto è finita.... adesso mancano le decorazioni, ossia i merletti applicati sulla scollatura e sui polsini...
...spero di farcela senza combinare disastri.

Per altro ho sperimentato gli orli con l'ago doppio...
Facendo in modo che uno dei due aghi cucia l'orlo e il secondo impunturi semplicemente il tessuto della gonna, lo zig zag che si forma sul retro va a bloccare il bordo dell'orlo rifinendolo automaticamente contro le sfilacciature.
Mai più diversamente!

16/12/08

Un mostro sul labbro superiore

E' cominciato sabato sera, tanto che credevo fosse una reazione semiallergica alle melenzane fritte di cui era farcito il gatò che ha fatto una zia di mio marito.

Poi è durato e perdurato e la lingua batte sempre dove il labbro pulsa.

Ieri credevo fosse un brufoletto, visto che mi ero scofanata il budino al cioccolato e due cuneesi al rhum.

Stasera è diventato un mostro, anzi tre. Insomma un mostro a tre teste.
Due formano due escrescenze composte da una dozzina di piccole bolle, e una cosa rosso sangue che sembra un capillare esploso sta in loro corrispondenza all'interno del labbro.

Considerando che non ho mai avuto l'herpes in vita mia.... e considerando che ho la "coscienza" pulita.... devo forse fare qualche domanda a mio marito??

Abitino in velluto, secondo episodio

Ieri sono stata tutto il pomeriggio a litigare con la gonna.
Io ho un metodo duppo particolare, personale e autodidattico di cucire, quindi non sto a spoegarvi come cazzzzzzzzzzzspita faccio, sappiate che la mia "scuola di pensiero" prevede che la gonna sia attaccata in tre parti, una intera per il davanti e due separate per il dietro, visto che la cerniera deve scendere fino al sederino.
Insomma la appunto tutta con gli spilli e poi la cucio direttamente ( mi sono smalizia.... ho perso il timore reverenziale nei confronti del velluto... ormai me ne vado alla sbrigativa, alla come so fare io, tanto che sia velluo da 20 euro o sia cotonina da 3 euro, ci riesco lo stesso, faccio cuci-scuci lo stesso e tutto il resto...)
Insomma il problema è che bisogna far combaciare i fianchi, ossia l'attaccatura della gonna ai fianchi e l'attaccatura della gonna in prossimità della cerniera. La cerniera che è, per intenderci, del tipo invisibile, ossia che si cuce rigorosamente coi pezzi sciolti.
Insomma, ieri mi sono demoralizzata dopo aver smontato 8 volte di seguito la gonna perché non era dritta, non compaciava, era troppo alta, troppo bassa ecc.
Avevo anche attaccato la cerniera ma mi era venuta uno schifo perché mi era "sgrillata" sotto il piedino e si erano cuciti alcuni dentini, quindi non si chiudeva.
Insomma, stamattina a mente fresca me la sono scucita tutta (il velluto è molto meno delicato di quel che ci fanno credere) e oggi pomeriggio l'ho riattaccata, quindi ho tribolato con la chiusura dell'abito, visto che si teneva solo per le esili striscette delle spalline.... somigliava alla pelle di leone che ha l'Orka in soggiorno, per riciclare una battuta di Fede.
Ho cucito, ho scucito, ho rifinito i margini interni perché ho la casa piena di pelucchi blu navy ("Mamma, guarda! Le moschine!" "No, amore, sono pelocchi di velluto") e alla fine abbiamo fatto la prova dell'abito.

Un incanto!

Matilde stessa era contentissima asserendo che quello fosse il suo vestito da principessa.

Forse dovrei vestirla più frequentemente da femminuccia, perché a furia di farle indossare solo pantaloni, tute e jeans, quando mette un abito di sente vestita da carnevale ("Mamma ma il vestito di Biancaneve è giallo!")

In definitiva ho rifinito persino lo scollo e i polsini, mi manca di rifilare (con lo sbieco) le cucitore interne della gonna e fare l'orlo....... e poi applicare un merletto alla scollatura e ai polsini, perché nei miei sogni c'è l'illusione di una camicia molto elegante con pizzi e merletti che sce fuori dal collo e dalle maniche... In realtà questi merletti mi servono per coprire certe imperfesioni degli orli!

Domani spero di finirlo, poi ve lo mostro!

Giochino giochetto

Mi hanno incastrata in due, la Tarta e Federica...
Il giochino è questo

- Elencare le cose che vorrei fare prima che sia troppo tardi...
- Elencare chi mi ha invitato, invitare altre 8 amiche a fare altrettanto, inoltre trovare una caratteristica per ogni lettera che compone il nome di chi manda l'invito.

Cominciamo con il numero A

Prima che sia troppo tardi vorrei: imparare a lavorare a maglia, imparare il ricamo classico, tornare in Finlandia e rimanerci per sempre (o magari finché non arriva il gelo), smettere di pensare a scrivere altri romanzi, fare almeno altri due figli, imparare a girare le frittate senza combinare casini, andare a Parigi, smettere definitivamente di rosicchiarmi le unghie, cucirmi un abito per me, imparare a truccarmi, dimagrire di 5-6 chili, vincere il terrore dell'autostrada, fare un viaggio da sola coi miei fratelli, tornare a frequentare il teatro, imparare a smacchiare la biancheria, chiudere questo blog, vincere 10 milioni al superenalotto.

Andiamo alla lettera 2

Mi hanno invitate la Tarta e Fede (hihihihih)

Tanto
Amore
Rotola
Tutto
Attorno

Però... che artista, eh?

e poi Fede

Finora
Esprime
Dolce
Estro

Ho barato? No! Ho solo usato il loro modo di firmarsi.... :-P

E ora le 8 persone che scelgo:
Moonsweet
Danayla
Orka
Lauraricama
Vero72
Icyflower
Trasparelena
Chiaraemma

...e mo vi voglio a trovare la Y!!! :-D

Basta usare i giusti termini

"Buon riposino!"
"Mamma! Ma io non voglio dormire!"
"Devi dormire invece, chiudi gli occhi e dormi.... buon riposino!"
"No mamma, io non voglio dormire, voglio giocare con la cera pongo!"
"Prima dormi e poi, quando ti svegli, giochi con la cera pongo. Buon riposino!"
"No, io non voglio dormire...."
"E allora, non puoi giocare con la cera pongo..."
"..... buon riposino anche a te, mammina!"

Indovinello umoristico

Come fa il direttore di un ufficio postale colmo di pensionati a scatenare una rivolta popolare?
...
...
...
Si mette in bella mostra dietro gli sportelli, fa un respiro profondo, schiarisce la voce e, con la faccia come il cuBo, annuncia:
"Signori, un attimo di attenzione, prego! Da questo momento possiamo fare solo versamenti.... abbiamo finito i contanti!"

15/12/08

Poco dopo mezzanotte

Il rumore della porta che si apriva si è insinuato indiscreto nei miei sogni, integrandosi perfettamente all'interno di una scena in famiglia.
Il rumore dei passi sulle scale, invece, mi ha fatto sussultare.
Sono saltata giù dal letto e sono andata a controllare. Si, la porta era aperta, e dei piccoli passi si sentivano sulle scale. Mi sono affacciata fuori dalla stanza e l'ho chiamata.

"Matilde, ma dove vai?"
"Mamma io sto salendo"
"No, Matilde non devi salire, scendi"
"E perché non devo salire? Io mi sono svegliata e ti volevo cercare in cucina!"
"Ma io ero a letto, guarda, è tutto buio.... è notte.... io ero nella stanza da letto..."

L'ho raggiunta, l'ho presa e l'ho riportata nel suo letto.

Sonnanbulismo? No... era sveglissima e cosciente.
Più semplicemente, dopo 3 anni, non ha ancora smesso di "scambiare il giorno con la notte".

14/12/08

Operazione abito in velluto. Primo episodio.

Stamattina mi sono data al saccheggio.
Ho saccheggiato tutte le edicole del mio circondario nella speranza di trovare "Cuci l'abito in velluto per la tua bambina di tre anni", ma a quanto pare non è ancora arrivato ;-)
Ho recuperato un Burda, sigillato, che prometteva dalla copertina "Piccole donne: abiti e completi per le feste"
Ho chiesto all'edicolante e ne avesse una copia non sigillata da poter sfogliare, ma quello mi ha guardato male... vabbè, 4,50 euro... può sempre e comunque tornare utile... l'ho preso.
Arrivata a casa l'ho aperto e le piccole donne, erano una specie di drag queen, con le gonne in taffetà stropicciato e lo scamiciato a vita bassa senza bretelle.
Io ho un taglio di velluto blue navy... io sogno un abito da bambola, con la gonna ampia e gonfia, il merletto, la calzamaglia bianco panna...

Insomma sono andata a riprendere quel numero di Stella Ragazzi, estivo, e mi sono cercata un cartamodello di scamiciato.
Infondo il difficile è il corpetto.
Trovato. Ricalcato. Ritagliato. Provato indosso alla bambina. Aggiustato. Riprovato. Confermato.

Dopo pranzo, nel silenzio totale e nella più assoluta solitudine, ho preso il taglio di velluto, l'ho ben disposto sul tavolo, ho appoggiato i pezzi del cartamodello e l'ho guardato. Bene, è preciso al centimetro, ma ci vengono anche le maniche lunghe.
Uno....
Due....
Tre....

Forbici in mano e ZAK ZAK ZAK!
Mi sono visualizzata mentre ritagliavo una bambonota da 20 euro nella speranza di farne un bel festone coi bambini che si tengono per mano...

Il taglio è andato abbastanza bene, se non fosse per il fatto che ho scoperto da dove viene il "pelo" del velluto: da piccolissimi pezzi di filo tenuti dalla trama della stoffa e quando lo tagli si tira via un filo lungo e un miliardo di piccolissimi pelucchi delle dimensioni di una formichina...

Poi ho cominciato a imbastire. Poi ho provato il solo corpetto alla bambina, quindi ho cucito, ma ovviamente doveva succedermi qualcosa... una manica non voleva stare al suo posto, vai a capire perché. La prima l'ho cucita tranquilla, tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu... la seconda l'ho scucita 4 volte perché mi si ripiegava di sotto facendo un casino. Per fortuna il tessuto non di è rovinato...

E qui mi sono fermata, per oggi, perché non avevo la cerniera invisibile. Riprenderò domani, nella speranza di non fare a pugni anche con lei.

13/12/08

Ansia da prestazione, in velluto

Un pezzo di velluto di cotone blue navy, tedesco originale. 20 euro.
Un cerniera invisibile blu. 1 euro.
La soddisfazione di presentare Matilde la sera della sua festa di compleanno con una abito bellissimo cucito dalla mamma. Non ha prezzo.

...certo, a saperlo fare, però.

(ciò che mi terrorizza è il costo esorbitante della stoffa. Fino a quando si trattava di sperimentare su scampoli da 3 o 5 euro comprati al mercatino, andava bene.... ma adesso ho il terrore di buttare al vento quei 20 euro di velluto...)

11/12/08

La disgrazia della sera

Ok, chiudo gli occhi. Voglio dare a Dio il tempo necessario per rimediare. Portare indietro il tempo, far muovere gli oggetti, se la sbriga Lui.

Riapro gli occhi ma non è cambiato niente.

Il disastro, la tragedia è ancora tutta lì, davanti ai miei occhi. A nulla serve provare a richiuderli e poi riaprirli. E a nulla servono le imprecazioni.
Lei è ancora lì... o meglio, quel che resta, di lei.

Dentro il lavello della cucina, nelle insenature tra i piatti sporchi. E' ancora lì. Immobile, calda, liquida e spappolata.

La mia frittata. La nostra frittata. La nostra cena.
Stasera accomodiamo con del pane e un pezzo di formaggio.

La cuccìa

Attenzione all'accento: si dice cuccìa, che significa "piccoli grani"
E' il frumento, i chicchi di grano tenero. Tradizione vuole che per Santa Lucia non si mangi nulla che sia fatto con la farina, ma solo il grano "grezzo".

La storiella che ci raccontavano a scuola era più o meno questa: nel '600 la Sicilia se la passava proprio male, e questa è verità storica. Carestie ed epidemie si susseguivano sterminando la popolazione...
Ma il miracolo avvenne proprio il giorno di Santa Lucia, quando un bastimento carico di grano approdò nel porto di Palermo (o di Siracusa, a seconda della cittadinanza di chi racconta la storia.... c'è molto campanilismo su queste cose) e finalmente si potè dare tregua alla fame. Ma chiaramente, affamati com'erano, i palermitani non aspettarono certo di macinare il grano, impastare il pane, farlo lievitare e poi cuocerlo...! Giusto il tempo di mettere a bollire l'acqua e se lo mangiarono così, lesso.

Da lì la tradizione (e anche "fioretto") di non mangiare derivati della farina per il giorno di Santa Lucia, ma solo riso e cuccìa.
Che poi il riso venga impastato col ragù, impanato e fritto per fare le arancine.... o che la cuccìa venga condita con la crema di ricotta, o il cioccolato, coi canditi e tutto il resto.... è solo un piccolo dettaglio.... ma tutti qui fanno la "penitenza"  di non mangiare pane o pasta.... la "penitenza" di mangiare 2 o 3 arancine e 4 porzioni di cuccìa con la crema di ricotta.... Eh.... che volete, siamo un popolo abituato alla sofferenza.... le "penitenze" sono all'ordine del giorno, per noi....! :-D

Ma vi chiederete.... che c'entra *oggi* tutta questa storia?
C'entra.
C'entra perché il grano va messo in ammollo per 3 giorni prima di poterlo cuocere, e il giorno "istituzionale" era ieri.
Io, invece, me lo sono scordato e l'ho messo a bagno stamattina... significa che potrò cuocerlo solo nel pomeriggio del 13, ed è una grande, grandissima scocciatura.

La morte di Ivan Il'ic

Mai letto niente di Tolsoji in vita mia. Ieri sera, un po' per scommessa e un po' per sfida con un paio di amici internettiani, l'ho preso e l'ho letto. Tutto in un'unica seduta.

Bello.

Finalmente qualcosa che non mi facesse pensare di chiudere il libro e scagliarlo fuori dalla finestra. Indubbiamente Camilleri l'ha letto poco prima di scrivere "Il tailleur grigio"... dovrei controllare se nella nota dell'autore c'è qualche riferimento a Tolstoji.

Comunque la trama è, di per se, povera. Nel senso che l'unico "evento" è la caduta dalla scaletta di Ivan Il'ic, per il resto sono tutti pensieri e riflessioni, deliri.
Quando si tratta di romanzi in "straniero" è chiaro che un terzo della buona riuscita di una lettura è di responsabilità del traduttore. Non sono in grado di valutare la qualità della traduzione, ma mi hanno fatto impazzire le frasi. Frasi lunghe, piene di coordinate, di subordinate, di incisive, ma che riescono alla perfezione a ricondurre il lettore alla proposizione principale. Non ho mai perso il filo di nessuna frase, non ho mai dovuto rileggere perché non capivo bene.
Bello, proprio bello.
Una buona lettura, finalmente.

Mi sa che continuo sul filone ottocentesco o comunque classico.... ché dagli scrittori contemporanei ho ricevuto troppe delusioni consecutive.

In diretta dall'agenda di Dio

11 dicembre 2008
Ore 08.00 Scatenare il diluvio universale cominciando dal Golfo di Palermo.

09/12/08

Psychiatrichelpizzati col cuore

Ed ecco a voi il primo grande concorso creativo lanciato da questo blog!
Un concorso a premi a tema "cuore" che si svolgerà a San Valentino.
Le regole sono semplicissime:

- Chiunque può partecipare
- Sono ammesse tutte e dico TUTTE le tecniche creative che vi vengono in mente (dallo schizzo a matita fino alla scultura su marmo di carrara)
- La vostra creazione dovrà rispettare il tema "cuore"

Iscrizioni aperte da adesso fino al 31 gennaio. Entro il 10 febbraio devo ricevere le vostre creazioni. Ci penso io a fotografarle. Dall'11 al 14 febbraio aprirò un sondaggio su questo blog per mettere ai voti le vostre creazioni. A tutti i partecipanti invierò un piccolo pensierino a tema "cuore" fatto con le mie manine sante. Al vincitore manderò un regalone a tema "cuore" fatto con le mie manine sante e farcito di vari ammennicoli che mi verranno in mente solo dopo che saprò chi li riceverà. Le vostre creazioni rimangono mie (uah uah uah!!!).
Le creazioni saranno in un'unica lista, ma potrei fare diverse liste in base alle tecniche e ai materiali e, naturalmente, eleggere un vincitore per ciascuna categoria.... lo deciderò solo quando le avrò ricevute tutte.

E allora, che ne pensate?

RR Segnalibro folle - Terza tappa

Ecco il mio segnalibro a tema natalizio per Nadiasca

07/12/08

Non potevo non mostrarvelo

In teoria si capisce benissimo. Quando sembra che dica "pesci di casa" in realtà sono "pezzi".... Se avete bisogno di uno script, ditelo...


06/12/08

Il Natale è dei bambini

Indovinate quali sono le palline che ho appeso io e quali, invece, quelle appese da Matilde... :-D

Non vinceremo di sicuro il premio per l'albero più "armonico" del quartiere, ma ci siamo divertite da morire! :-D

05/12/08

Il concorso del citrullo

DLIN DLON!

Comunicazione di servizio: sul blog di Idiva, sta per avere inizio il grande concorso "Citrullo di Natale"! La vostra beneamina Lucy è in gara con ben due citrulli natalizi! Accorrete!!

Grazie per l'attenzione.


DLIN DLON!


Eccoli:


04/12/08

Oasi di disordine

"Ho acceso il tuo portatile...."
"E allora?"
"Ci sono un sacco di icone sul desktop..."
Brillava una strana luce negli occhi di mio marito, mentre lo diceva.
La luce del Sacro Fuoco dell'Ordine.

Ho solo tre oasi di disordine nella mia casa e nella mia vita: l'armadietto del mio bagno, gli scaffali del cucito e il desktop del mio portatile.
Guai a chi osa mettervi un dito. Ho ucciso per molto meno.

La notiziona!

E' arrivata la conferma!
E bacchettate a profusione sulle nocche delle dita di tutte quante voi che avevate pensato che ci fosse un altro bimbo in cantiere....
Ma dico!!! Vi faccio la testa quadrata ogni volta che mi lamento della continua pressione di amici&parenti, vi dico che mi trasformerei in supersayan quando qualcuno "usa" mia figlia per fare la battuta che - solo a lui - sembra spiritosa... e poi.... anche voi..???? Quoque vos, "brutte" filie mihi?!?!?!?!?!

La notiziona buona.... quasi quasi per ripicca non ve la dico!

Sono buona e ve la dico...

La notiziona è che non abbiamo mai riscosso l'assegno di maternità "offerto" dal comune... la notiziona buona è che siamo ancora in tempo a risquoterlo e arriverà riemesso il mese prossimo! ^_^

La super notizia bomba è che ho deciso che con quei soldini mi ci compro un biglietto A/R Palermo-Venezia e me ne vado a trovare le mie amiche Tarta e Federica ai primi di marzo!!! :-D
Quindi mettiamoci d'accordo, fatemi sapere il finesettimana a voi più favorevole e viaaaaaaaaaaaa!!!! :-D

03/12/08

Punto di riferimento per misurare la dolcezza

"E com'è questo tuo nuovo cuginetto?"
"Il nuovo cuginetto? E' dooooooooolce! Dolcissimo! Dolce come lo zucchero! Dolce come le caramelle! Dolce come i confetti! Dolce come le bambine! Insomma.... dolce come le Matildi!"

02/12/08

Qui comincia l'avventura della signora Van Pelt

Tutto comincia domenica sera. Nella nullafacenza tipica della giornata, mio marito - solerte! - controlla il suo profilo sul sito dell'INPS.
Il dramma  comincia un minuto dopo, quando controlla il mio.
"Lucy..."
"Che c'è?"
"Non hai nessun contributo"
"EH?!"
"All'INPS non risultano versati i tuoi contributi"

Un attimo.

Assunta nel marzo 2004, licenziata nel maggio 2005, ricordo bene che già nell'estate del 2006 sotto il mio profilo sul sito INPS non risultava versato alcun contributo e la signorina del call center mi disse che normalmente ci vogliono un paio di anni prima che compaiano.
Però di anni ne sono passati già quasi 5.

Lunedì mattina. Telefonata al call center.
"Buongiorno, io ho un piccolo problema.... non riesco a vedere i contributi sotto il mio profilo nel vostro sito...."
"Controlliamo subito, mi dia il codice fiscale. [...] Non risultano neanche a noi, le conviene andare in sede"
"In sede significa all'ufficio INPS della mia città? Quello dove si fa un turno da 60 persone, un solo sportello aperto ecc.?"
"Si, proprio quello"

Stamattina. Armata di pazienza fino ai denti, trascino mia figlia lungo le strade della città, per arrivare dall'altro capo del mondo, all'INPS. Prendo il turno: numero 07. Guardo il tabellone: 65. Bene, ce la faccio.
Col numeretto in tasca mi scapicollo dall'altra parte dell'universo e mollo la bambina a casa di mia madre. Non mi salterebbe mai in mente di farla stare nella stessa stanza con altre 70 persone per almeno due ore. Con il mio passo da gazzella ritorno all'ufficio INPS, sono arrivati al 77. Forse forse non faccio troppo tardi. Guardo l'orologio: le 10.08.
Alle 11.47 arriva il mio turno. Un simpatico signorotto sulla 50ina mi ascolta, controlla e impallidisce anche lui: i contributi non ci sono.
"Bene... e ora che si fa?"
"Signora, facciamo finta che sia già Natale e *immaginiamo* che in realtà i contributi siano stati versati ma per qualche strano inghippo non siano stati *ancora* caricati nel suo profilo"
"Va bene, io ci credo. (Perché ci mancherebbe solo di scoprire che in realtà quel grandissimo str*nzo del mio ex capo non mi abbia mai versato una lira di contributi. Ci mancherebbe dopo che mi pagava con una manciata di monetine e mi faceva firmare buste paga che mi informavano che lui "ufficialmente" mi pagava più del doppio. Ci mancherebbe dopo che non mi concedeva nemmeno mezza giornata di permesso perché me la faceva recuperare il giorno dopo. Ci mancherebbe, visto che avevo solo una settimana di ferie l'anno. Ci mancherebbe dopo che mi ha assunta dicendo che non mi spettava fare le pulizie ma poi si rifiutava di chiamare la donna delle pulizie e allora toccava a me mantenere un minimo di igiene. Ci mancherebbe, dopo che mi costringeva a respirare il suo fumo passivo, il suo alito puzzolente di mistura di caffè e tabacco, e la puzza della sua cacca che faceva regolarmente nel bagno dell'ufficio dopo aver preso il caffè e fumato la sigaretta. Ci mancherebbe dopo che mi chiamava *urgentemente* fuori dall'orario di lavoro, anche la domenica mattina perché si era impallato il computer. Ci mancherebbe dopo che mi chiedeva il favore di "imbucare questa lettera" e non mi dava nemmeno i 60 centesimi per il francobollo.) Si, possiamo crederci, perché un paio di volte ci sono andata io stessa in banca a fare il versamento per me e l'altra dipendente, quindi diciamo che ci crederei anche a Pasqua"

Il simpatico signorotto mi manda dal consulente del lavoro cui si rivolgeva il mio ex capo.
Dopo una mezz'oretta di anticamera, il ragioniere mi riceve. E cade dalle nuvole.

"Ma lei è sicura di essere stata assunta?"
"Ho le buste paga... prodotte qui dal suo ufficio..."

Controlla, si alza, cerca, guarda.... I versamenti ci sono, sono stati fatti. Semplicemente non sono stati "caricati".
"Aspetti altri due o tre mesi e ricontrolli, oppure vada all'INPS, ma alla sede centrale"

In definitiva, una giornata sprecata per non concludere niente. E le due ore e mezza complessive di fila che ho fatto oggi non mi verranno decurtate dal turno che dovrò fare dopodomani alla sede centrale.

Però, in fin dei conti, una bella notizia c'è. Ma aspetto di vederla concretizzare prima di svelarla... Se dovesse andare a buon fine, un paio di voi potrebbero ricevere una bella sorpresa, tanto sperata, sognata e accantonata, sulla quale ancora c'è un punto interrogativo che potrebbe essere trasformato in punto esclamativo. Incrociate le dita anche voi!.

01/12/08

Domande a trabocchetto

"Mamma che cos'è quella cosa bianca che si alza e si abbassa?"
Guardo fuori dal finestrino della macchina "Non lo so, forse è una luce..."
"Nooooooooooo! Non è una luce!!! Che cos'è quella cosa bianca che si alza e si abbassa????"
"Non lo so, non l'ho vista! Ma una cosa bianca che si alza e si abbassa può solo essere una luce!"
Voce tremolante da groppo in gola "E invece non è una luce...."
"Mi dispiace ma non l'ho vista e non posso dirti cos'è..."
"Tu devi dire che è un sacchetto bianco che vola con il vento....!"
"Ma allora se lo sapevi già che cosa era, perché me l'hai chiesto?!"
"Perché lo dovevi dire tu..."

Prima o poi la lasciamo in un autogrill.

Sentirsi "bona"

Mi vesto bene. Ho comprato degli stivali nuovi. Ho stretto un vecchio paio di jeans trasformando le "zampe d'elefante" in "sigarette". Ho comprato una giacca di pelle (plastica) nera. Ho comprato tre maglie nuove. Indosso persino una collanina di perle. Mi sento "bona".

Cammino per strada. Dritta.

L'andatura perfetta è quella nella quale è il bacino a guidare

Mi risuonano nella mente le parole di F il fisioterapista. Il bacino deve guidare. Prendo la mira, raddrizzo la schiena, mi concentro sul bacino e vado. Cammino spedita. Tac tac tac. Cammino dritta. Tac tac tac.
Pensiero fisso sul bacino, addominali un po' contratti e psoas dolorante, ci siamo, il bacino è in asse, il bacino è nella giusta posizione. Il bacino comanda. Tac tac tac.

Per strada non mi guarda nessuno. Nessun ragazzo si volta a guardarmi, nessun ragazzino mi suona il clacson del motorino, ma mi sento lo stesso "bona". Mi sento "dritta", padrona della mia schiena, padrona dei miei muscoli, padrona del mio bacino, padrona della mia andatura. Padrona del mio corpo.

Sentirsi "bona" aiuta.