29/04/14

Il mare mosso

La mia bici non l'aveva ancora visto: abbiamo colmato la sua lacuna.

28/04/14

Sogno

Ho sognato che Johnny Depp veniva a casa mia e mia madre preparava una teglia di pasta al forno.
Io la assaggiavo e le dicevo: "Ma come?! Ci hai messo il ragù di carne?!"
Poi, rivolta a Johnny: "Mia madre se lo scorda sempre che io sono vegetariana!".

Devo smetterla di mischiare alcool di gradazioni diverse, prima di andare a dormire.

26/04/14

Ginevra e Guendalina

Le due nuove femminucce di casa Van Pelt!

25/04/14

L'unità di misura del dolore

Non so se esista, ma dopo essermi depilata l'inguine col silkepil, ho deciso che ogni altra esperienza dolorosa la paragonerò a questa.

(Prima il mio parametro di riferimento era il dolore da travaglio  e parto, ma poi mi hanno fatto notare che la condizione ormonale e psicologica della partoriente rende l'esperienza non paragonabile a nessun altra esperienza dolorosa "a freddo". Cioè, partorire è dolorosissimo, ma c'è tutta una preparazione fisica e spirituale che la rende una cosa a sé.)

24/04/14

Il precursore femmina

Non so come si dica "precursore" al femminile, ma in alcuni casi io lo sono stata per le mie cerchie di amici.

Nel lontano 1998 ho iniziato a scambiare sms, quando bisognava impostare manualmente il numero del centro messaggi, spiegando anche ad alcuni amici il modo in cui farlo.
Nel 1999 ho iniziato a scambiare sms con gli amici tramite i siti che permettevano di inviarli gratuitamente dal web, spiegando loro come fare.

Nei forum di creative gira un acronimo "RAL", che significa "Read As Long", per indicare quei gruppi di lettura dove ci si scambiano le impressione su un libro letto contemporaneamente dai parteciparti al gruppo, e loro non lo sanno, ma l'ho inventato io nel 2008. Prima li chiamavano "SAL di lettura".

Quando a scuola scrivono sui quaderni lezioni da studiare ed esercizi da svolgere, quando qualcuno è assente, piuttosto che trascorrere le ore al telefono a dettarseli io preferisco farne la scansione e mandarli per email ai genitori degli assenti.
Una pratica mai avvenuta nel comprensorio scolastico della mia città prima dell'AS 2013/2014, che è stata accolta con grande favore dal pubblico e dalla critica. Che se nei dintorni si noteranno incrementi della vendita degli scanner, è tutto merito mio.

La prossima cosa che invento la brevetto.

23/04/14

F¤ttute rondini

Non ci si può più fidare nemmeno di loro.

22/04/14

Le rondini

Una non fa primavera, ma stamattina sono tornate a centinaia, finalmente!
Ora posso sistemare il terrazzo e renderlo fruibile per la bella stagione: centinaia di rondini hanno, alla buon'ora, finalmente dato il segnale per la primavera!
(In realtà anche la mia allergia funziona molto bene come indicatore della primavera, e solo da un paio di giorni ho iniziato a soffrirne in maniera pesante. Ognuno ha il suo: c'è chi si basa sui dolori al ginocchio, c'è chi monitora gli uccelli e i pollini :-) )

20/04/14

Il segreto di una buona pasqua

È trascorrerla cucinando per la scampagnata di pasquetta.

19/04/14

Per modo di dire

"Mamma, ci alziamo?"
"Sì, Angelica, sono quasi le nove. Alziamoci."
"No, vabbè, era per modo di dire..."

18/04/14

La donna separata

...e proprio nel momento in cui lui mi sussurra all'orecchio "Il tuo profumo mi fa impazzire...", squilla il telefono.

Apro gli occhi. Le 8.15. Rispondo.
"Dormivi?"
"Ehm... no... sonnecchiavo..."
"Ma tu lasci il telefono acceso anche quando dormi?!"
"Sì, è un'abitudine che ho da decenni. Non si sa mai... se qualcuno ha bisogno di me..."
"Bah, io lo lascio acceso solo quando posso rispondere. Per le emergenze c'è il telefono di casa"
"Certo, ma tu hai sicuramente un carico di chiamate che è per venti volte quello mio"
"Questo è vero, ma ora non lo sarà più! Vedrai il tuo nuovo carico di chiamate, ora che sei tornata ad essere una donna libera  e appetibile!"

Già. Stavo concedendomi una fantasia hard con un certo uomo, quando sono stata interrotta dalla telefonata di un altro uomo e poco dopo ho ricevuto il messaggio del buongiorno da un terzo uomo.

E sono solo due mesi e mezzo che sono separata.
L'avevo sospettato e ne ho la conferma: la donna separata fa più gola della single.

17/04/14

Provvidenziale 2

"Nel nome del padre..."
- vrrr vrrr vrrr -
"Pronto? Mi senti? Aspetta che esco..."
"Sì che ti sento. Ma dove sei?"
"Sono in chiesa con la scuola di Matilde. Mi hai appena salvato dalla messa. È inutile, tu sei proprio il mio Gandalf!"
:-D

15/04/14

Sine qua non

"Mamma guarda!"
"Oh, Angelica, ma che bello! L'orologio finto di Peppa Pig!"
"Adesso mi manca solo il telefonino e poi sarò una mamma anch'io!"


...ed io che pensavo che per essere mamme bisognasse far figli!

14/04/14

Sono a casa

Dopo il grande successo di pubblico e di critica riscosso al Torino Comics nei panni di una Minion, sono tornata a casa.

Seguirà resoconto dettagliato, quando mi sarò ripresa dallo shock.

12/04/14

Banana!

Ecco la mia follia torinese

10/04/14

Dalla lavatrice

Non dimentico mai di controllare le tasche delle tute, dei jeans e delle felpe delle mie figlie prima di metterle in lavatrice.
Tranne quando ci lasciano dentro tutte queste cose.

09/04/14

La bicicletta

Prima di sposarmi giravo in bicicletta.

A casa dei miei, abitavo in un condomino con ascensore. Lasciavo la bici sul pianerottolo delle scale, usavo l'ascensore per salirla e scenderla e andava bene così.
Poi mi sono sposata, e dal primo giorno mi sono resa conto che non avrei più potuto muovermi in bici, perché casa mia è su due puani, con le scale ripide e strette, e poco spazio. Impensabile fare sali e scendi con la bici dal secondo piano, dove c'è il terrazzo: ogni scalino sarebbe stato un segno sul muro. E al primo piano, con le stanze da letto, non ci sarebbe stato spazio per una bici.
E poi non si sarebbe abbinata all'arredamento, perché era gialla e fuxia, ed io ho tutto il parquet rossiccio.
Per cui, fine della mia vita da ciclista.

Qualche mese fa, mio fratello ha comprato una vecchissima Atala di seconda (o terza) mano, pieghevole. Perché così la usa per viaggiare in treno.
Qualche volta è venuto a casa mia ed io ho notato con piacere come, da chiusa, la sua bici sia contenuta nel pianerottolo delle mie attuali scale. Da qui l'idea.

Rapida ricerca su subito.it e trovo una stupenda Mirella Leri pieghevole, che compresa di spedizione da Ravenna con un pacco gigante che potrebbe contenere me e le mie figlie tutte insieme, mi costa poco più di 60 euro. (La metà rispetto a quanto l'ha pagata mio fratello e questo non me lo perdonerà mai).

In ottimo stato e perfettamente funzionante (ci mancava solo il perno per bloccare il fermo della regolazione dell'altezza del sellino, ma quello me lo sono procurato facilmente raccontando, ad un biciclettaio vicino casa mia, che questa bici l'ho trovata mentre liberavamo la vecchia cantina dei miei nonni, ed è la bici con cui mio nonno tornò a casa dopo essere stato al lavorare al nord Italia per diverso tempo. Mentre gli raccontavo la storia, lui ha sudato sette camicie per raddrizzare il blocco, trovare un perno adatto ecc, alla fine gli ho chiesto quanto dovevo e lui mi fa: "Vatinni". Evidentemente si è sentito ripagato già dalla storia romantica che gli avevo raccontato :-D ), l'ho subito messa in movimento e, come prima tappa, l'ho portata a vedere il mare.

 
Che dire? Sono contentissima di poter riprendere le mie passeggiate in bicicletta. La mattina, dopo un paio d'orette trascorse a ristrutturare e ripristinare il decoro della casa, monto in sella e me ne vado in giro.

Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh! Che meraviglia!

08/04/14

Come Gandalf

Come lo stregone che arriva sempre nell'esatto momento in cui vuole arrivare, due braccia amiche si sono inaspettatamente materializzate vicino a me, nell'esatto momento in cui ne avevo più bisogno.
È stato molto salutare piangere avvolta e confortata da loro, perché ne ho ancora necessità e chissà quanti litri di lacrime sacrificherò ancora.
Ok, lo so che ultimamente i miei post sono tutti su un certo tono. Ma questo è il mio blog, una finestra sulla mia vita da più di 6 anni, e per il momento la mia vita è questa.
Vi vedo, che venite a trovarmi e leggete, e colgo il vostro imbarazzo e la vostra incertezza nell'astenervi dal commentare.
Lo so che per più di 6 anni qui abbiamo riso e scherzato e comprendo il vostro senso di disagio per questo recente e repentino cambio di tono.
È lo stesso cambio di tono che ha assunto la mia vita e vi garantisco che pure io avverto un certo senso di disagio nel viverla, eh...
Ora: mi farebbe piacere che qualche altro Gandalf si materializzasse qui ogni tanto. Basterebbe un 'pat pat' sulla spalla o una di quelle battute dissacranti di cui molti di voi sono stati capaci in passato e che mi farebbero rapidamente passare dal pianto al riso. Ecco. Nient'altro.

07/04/14

La pistola a caldo

Non dico che sia la peggiore, ma senza dubbio una delle cose più difficili che devo imparare a fare, ormai, da me è rimettere la pistola della colla a caldo dentro la sua scatola.

06/04/14

Due mesi

Sono separata da due mesi esatti.
Di questo secondo mese non ho molto da dire, se non che mi è sembrato più lungo del primo. Voglio dire: son solo due mesi, ma mi sembrano due anni.

Io continuo ad altalenare tra alti e bassi d'umore. Momenti in cui mi sento libera e padrona della mia vita, si alternano a momenti in cuii taglierei le vene, ma suppongo sia normale e fisiologico.
Poco a poco il tempo smusserà gli spigoli, ammorbidirà i picchi, renderà il tutto più sopportabile e tiepido.
Non vedo l'ora che cominci l'effetto.

04/04/14

Indovina indovinello...?

Che cosa sono?
Chi indovina vince... le mie congratulazioni! :-D


03/04/14

E la luce fu (a led)

Da anni mi lamentavo del fatto che il lavello della cucina fosse al buio. Per anni ho lavato i piatti illuminandomi con le due lampadine a dispendio energetico della cappa sul piano cottura.
Ora c'è questo ragazzo elettricista (ma fondamentalmente tuttofare) che, quando a casa sua ho visto il lavello illuminato con una sottilissima striscia di led e gli ho detto "che bella, ne avrei bisogno anch'io", mi ha detto che alla prima occasione utile avrebbe fatto un sopralluogo a casa mia e mi avrebbe accontentato.
È stato di parola.
È venuto a riprendere suo figlio, ha guardato, valutato. In 6 secondi netti ha smontato una presa e aperto una cassetta al muro. Si è assentato 15 minuti. È tornato e in 18 secondi mi ha creato questo:


 
E' ancora da perfezionare (ci vuole mettere un pezzo di canaletta per ricoprire il filo, ma probabilmente gli chiederò di ingegnarsi ancora di più per arrivare allo "stato dell'arte", ossia metterci un interruttore in alto, nascosto nello spazio tra il pensile e la base della cappa), ma sta di fatto che da due sere lavo i piatti finalmente con la luce.


(Prima che qualcuno lo chieda: NO, il tizio in questione non è il mio tipo. E comunque il mio "morto" è ancora troppo caldo per poter solo *pensare* di allacciare rapporti e relazioni con qualsivoglia essere umano adulto di sesso maschile. Sì, d'accordo, tra prima, durante e dopo, sono già quasi quattro mesi che non ho "incontri ravvicinati di un certo tipo", ma ho deciso che mi compro un vibratore: più igienico e meno complicato, nella peggiore delle ipotesi gli si potranno scaricare le batterie e sarà comunque sufficiente sostituirle, ma di sicuro non mi manderà mai in frantumi l'anima e il cuore)

02/04/14

Antidoti

Ci sono comunicazioni che ricevi e che ti gettano in un baratro di nervosismo, acredine e dolore, che potresti metabolizzare solo trascorrendo l'intera notte a piangere rannicchiata sotto il tavolo a rosicchiarti le unghie fino a farle sanguinare.
L'unico antidoto è trascorrere la serata in piacevole e spensierata compagnia, con un bambino dagli occhi azzurri che incarna l'ideale di figlio maschio che sognavi di avere, e il suo papà, un po' timido e con un senso di inadeguatezza stampato in faccia, che riesce però in modo eccellente a fare sia da padre che da madre a suo figlio.

Quei due non lo sanno, ma ieri mi hanno salvato la nottata e la manicure.