24/12/16

Undici

Da undici anni sono mamma. La mamma più fortunata del mondo, en passant.

Te ne ho fatti di auguri di tutti i tipi, sul mio blog, il giorno del tuo compleanno, cara Matilde mia. Oggi voglio solo dire che - non me ne vogliano tutte le altre colleghe - ma la mamma più fortunata del mondo sono io, si rassegnino. ;-)

23/12/16

Che braccia lunghe che hai

"Guarda mamma! Ora riesco a toccarmi le mani quando ti abbraccio!"

E' vero, Angelica. Evidentemente ti sono allungate le braccia, insieme a tutto il resto, e i tuoi abbracci iniziano a diventare sempre più corposi, solidi e da ricevere. Ed è bellissimo, quando mi abbracci, sentire che mi cingi tutta, che arrivi persino ad acchiapparti le mani dietro la mia schiena.

22/12/16

Né mamma né fidanzata

Una volta mi era successo in qualità di mamma. Adesso ho scoperto che, con le stesse modalità e per la stessa causa, nemmeno la fidanzata perfetta esiste. E nell'eventualità non sono neanche quella.

21/12/16

La nanerottola

Oggi Matilde è uscita prima da scuola, alle 12.30. Avendo comunque già l'autorizzazione e la consuetudine ad andare via da sola, ma essendo io fuori casa, impegnata con la bambina di cui mi occupo, le ho suggerito di andare a scuola da Angelica, sia per salutare i suoi vecchi maestri, che per aspettare me.
All'uscita, infatti, ho ammirato la testolina di Matilde che svettava sopra tutte quelle della classe di Angelica, i bambini di prima elementare.

"Come ti sei sentita ad uscire di nuovo dalla scuola elementare? Eri proprio carina a guardarti, sembravi una specie di Biancaneve e i 22 nani!"
"Sì, infatti è stato molto divertente mamma. E ti dirò che è stato anche bello essere la più alta della fila, una volta tanto, visto che nella mia classe sono la più bassa di tutti!"

Avrai tempo di allungare, amore mio :-)

20/12/16

...come il sottotitolo di questo blog

"Buongiorno, io ho usufruito del servizio di supporto psicologico nel 2014-2015 e vorrei sapere se posso fare richiesta per un ulteriore sostegno."
"Come si chiama?"
"Lucy van Pelt"
"La lista d'attesa è molto lunga"
"Non importa, non è urgente."
"La problematica è sempre la stessa? Difficoltà a gestire le emozioni?"
"..."
"..."
"Sì"
"Le farò sapere qualcosa telefonicamente. Comunque non se ne parlerà prima di marzo o aprile"
"Mi va bene, non è urgente. Grazie"

Perché quando si riconosce di aver (ancora) bisogno di aiuto, non c'è vergogna nel chiederlo.

19/12/16

Il flauto

"Figlia mia, non puoi farmi questo. Sbaglia i congiuntivi, piuttosto. Dimentica le tabelline. Dimmi che non hai la più pallida idea di quale sia la capitale del Kornutistan... Ma no, la musica no. Non puoi andare male in musica, non se sei per davvero figlia mia. E lo sei, mannaggia, ho controllato e ricontrollato centinaia di volte i braccialetti dell'ospedale quando la notte non dormivi e speravo di avere qualcosa a cui potermi appellare per riportarti indietro e invece non ho potuto, perché figlia mia lo sei per davvero. Fammi tutto. Sii scarsa in tutto, ma non in musica. Non puoi andare male in musica. Non ti. Non una qualsivoglia persona che sia figlia mia".

Lei ride. Non mi prende (del tutto) sul serio, e riprendere a torturare le orecchie dei peluche, succube pubblico delle sue note fischiate, stonate, scompagnate, fuori tempo e asincrone.

Migliorerà. Spero.
Per lei. Per me. Ma soprattutto per i peluche.

17/12/16

Considerazioni del sabato sera

Ci sono cose dalle quali non sono ancora riuscita ad affrancarmi, riguardo la separazione da mio marito e il conseguente allontanamento progressivo dalla sua famiglia: mi sono persa la crescita dei miei nipoti. Mi sono ritrovata a stentare a riconoscere una ragazzina alta quasi quanto me, e mi ha fatto male, malissimo. L'ho quasi cresciuta io per i suoi primi 9 anni, ed ora che ha l'acne, la voce più matura e le mestruazioni, ho capito che se invece che in casa l'avessi incontrata per strada, forse non l'avrei riconosciuta.
C'è ben più di un lutto, ancora, da elaborare, mannaggia.

15/12/16

Il mondo che cambia

Fa una certa impressione riconoscere, di volta in volta, miei ex compagni di scuola o comunque conoscenti dell'età della gioventù, ricoprire ruoli più o meno importanti, di prestigio, di visibilità.
E il consigliere comunale, il direttore della banca, il capo reparto, l'assessore ecc...
Adesso anche tra gli insegnanti di mia figlia.

È il mondo che cambia quando, entrando a scuola e guardandoti in giro, incontri non più i tuoi ex professori, bensì i tuoi ex compagni.

14/12/16

Il dolce

"Allora, Angelica, tu hai deciso che dolce vuoi?"
"Sì, voglio quello... Come si chiama... Il semprefresco..."
"Il semprefresco è un tipo di pane"
"Quello... Il quasi freddo..."
"Quasi freddo? Cioè tiepido?"
"No... Quello lì... Quello che è al pistacchio!"

Mi era bastato leggere il menù per immaginare il dolce che avrebbe scelto, ma sentire tutte le variazioni del semifreddo è stato troppo divertente :-D

13/12/16

L'amore giovane

Cammini per strada, li incroci e non hai dubbi. Da come si parlano, da come camminano accanto senza toccarsi, ma esprimendone il desiderio, dagli sguardi che si scambiano, i sorrisi mentre parlano, non si può sbagliare, è una giovane coppia non ancora formata. Magari è la prima volta che escono insieme, forse si sono conosciuti da poco, di sicuro non si sono ancora mai baciati.
Hanno tra i 25 e i 30 anni.
Li incroci per strada, li superi e ti ritrovi a sorridere, facendo il tifo per loro.

12/12/16

Dalla parte dei disoccupati

"Mamma, e dove hai pranzato mentre eri al lavoro?"
"Sono andata in un ristorante che fa appositamente un menù per lavoratori. Con 5 euro ho mangiato un bel piatto di pasta e mi hanno dato anche una bottiglia d'acqua"
"Però è un'ingiustizia!"
"Cosa?"
"Non è giusto che facciano questi prezzi solo per i lavoratori! E i disoccupati, allora? Anzi, proprio per loro, che magari hanno pochi soldi, dovrebbero fare i menù economici al ristorante!"

Poi gliel'ho spiegato che con "menù per lavoratori" si intende un pasto rapido ed economico, apposta per chi ha poco tempo, però fa piacere immaginarla tra vent'anni, accanita sindacalista, che si incatena davanti alla sede amministrativa di una qualche grande catena di franchising della ristorazione, urlando "Vogliamo il menù per i disoccupati!" :-D

02/12/16

Pure quando dormono

Ore 2.18 am

"Matilde! Fammi allineare il cibo!"
"Ok, allinealo"

Non solo litigano pure nei sogni, non solo parlano mentre dormono... ma si rispondono pure (con discreta proprietà di linguaggio e capacità di coniugazione di verbi difficili)!

01/12/16

C'è sempre chi sta peggio

Ti lamenti dei gruppi whatsapp delle mamme della scuola. È vero: sono il male.
Ti lamenti dei gruppi whatsapp della palestra. È vero: sono il male.
Ti lamenti dei gruppi whatsapp di ex compagni di scuola. È vero: sono il male.
Ti lamenti dei gruppi whatsapp dei gruppi di lavoro. È vero: sono il male.

Ma mai, mai, MAI quanto possano essere "il male" i gruppi whatsapp del condominio.

Non lamentarti più dei gruppi whatsapp in cui ti trovi. Ti capiterà sempre di incontrare qualcuno che sta messo peggio di te.