31/12/09

Spezziamo un'arancia...

...come diceva la mia professoressa di lettere del liceo.
Vorrei dire due parole, a mente fredda, lucida e calma, in favore della futura ex pediatra.

Io ho studiato poco e male in vita mia, specialmente da piccola, ma adesso mi piace documentarmi, capire, imparare, scoprire...
Quando mi interfaccio con un medico, molto probabilmente, faccio antipatia, perché io ho le mie teorie, nonché almeno 4 anni di pratica sul campo.

Una cosa che mi è stata rimproverata dalla dottoressa C. (chiamiamola solo così) è stato quello di non aver portato subito la bambina in ospedale quando è comparso l'esantema, magari la domenica mattina, perché in quel momento sarebbe stato più facile fare una diagnosi.
Io, per evitare di esacerbare un rapporto che avevo già capito che non stava nascendo sotto i migliori auspici, ho risposto semplicemente che visto che la febbre era scomparsa da sola (e visto che documentandomi in giro avevo capito che con ogni probabilità di trattava di Quarta Malattia, ma questo non gliel'ho detto) non ho ritenuto necessario di dover fare uscire di casa una bambina che comunque non stava ancora bene, sotto il remake del diluvio universale, per andarci a fare magari 3 ore di attesa in pronto soccorso in mezzo a bambini malati, tanto sapevo già che l'indomani avrei preso un nuovo pediatra e avrei fatto visitare la bambina.
La febbre alta, infatti, è comparsa, poi, solo nella sera della domenica.

Io non ero (e non sono neanche ora) preoccupata.
Sapevo benissimo che poteva trattarsi di qualunque cosa, di una forma leggera di scarlattina (che è detta - appunto - Quarta Malattia), oppure di una forma virale qualsiasi (la mia dottoressa, anni fa, parlava di generiche "virosi", ossia malattie virali che danno febbre ed esantema e guariscono da sole nel giro di pochi giorni).

Non ho mai messo in dubbio la preparazione della Dottoressa, ma il suo atteggiamento e il suo modo di fare sono stati orribili.
Ha fatto una visita molto accurata, palpando la milza e il fegato della bambina per escludere la possibilità che si trattasse di mononucleosi, ma io non l'avevo mai neanche presa in considerazione questa possibilità, perché la sintomatologia era totalmente differente.

Resto della mia idea: si è trattata di una malattia esantematica virale di numero X, la quattordicesima malattia o la centoventitreesima, poco importa. E dopo si è aggiunta un'altra malattia, che ha reagito subito all'antibiotico ma che niente ha a che vedere con l'esantema.

Quello che mi delude, però, è che sono rimasta della stessa idea di domenica, ossia prima di far vedere la bambina dalla sua nuova futura ex pediatra.

Nel frattempo le puntine sono sulla via della sparizione... insomma, sembra che il peggio sia ormai passato.

Una delle Domande Fondamentali

Capisco che la natura sia stata più clemente con noi donne. Poche zone pelose che vengono, comunque, bonificate con quella pratica sado-maso quale è la ceretta...
...ma mi chiedo...

E' così difficile capire che fa schifo entrare in bagno e vedere la vasca da bagno decorata da riccioli neri variamente sparsi su tutta la superficie?
E' così difficile impiegare 2 minuti per ripulire anche solo con il getto d'acqua della doccia, quando si è finito?
E' così difficile, mi chiedo?

Maschi... tzè...

30/12/09

L'esito del tampone tonsillare è negativo.

Commento della futura ex pediatra: "Ma d'altro canto lo sapevamo che quasi certamente sarebbe stato negativo... che le devo dire? sicuramente non è scarlattina, o comunque non lo è nella forma classica... potrebbe essere una forma più leggera, o magari atipica... oppure una forma virale, da adenovirus... ci sono migliaia di diversi virus in giro, signora... La febbre come va? E' passata? bene, continui l'antibiotico per 5 giorni... le puntine? stanno scomparendo? sono comparse anche sul viso? non si preoccupi, passeranno da sole, prima o poi, in entrambi i casi... per quanto riguarda il contagio... bah... è difficile stabilirlo visto che non sappiamo di cosa si tratta, comunque in linea generale non dovrebbe essere più contagiosa, in nessun caso... certo forse se è una cosa virale potrebbe ancora essere contagiosa fino a quando le puntine non scompaiono del tutto, non so... insomma, faccia lei, come meglio crede."

In questo modo potrebbe fare il pediatra persino Topo Gigio.

29/12/09

Licia Troisi

Licia Troisi è nata nel 1980. Ha due anni meno di me.
Nel 2004 ha pubblicato il primo volume delle "Cronache dal Mondo Emerso". Esattamente due anni dopo la pubblicazione di "Ballerina Scalza".
Avevamo entrambe 23-24 anni al nostro battesimo editoriale, ma lei è considerata la scrittrice fantasy italiana più letta al mondo, io no.

Questo è stato lo spirito con cui ho affrontato questo primo volume, "Nihal della Terra del Vento", e visto che avevo letto queste indicazioni bio-bibliografiche prima di leggere il romanzo, non posso non ammettere che ho affrontato male tutta la lettura.

Stare lì a cercare ingenuità, espressioni banali, immagini scontate...
Ma la gelosia è così, non è razionale, non è controllabile. E allora - nonostante alla fine io sia più che sicura di riuscire a scrivere una recensione obiettiva e non fuorviata dai miei sentimenti - preferisco non farlo, per paura di essere fraintesa.

Dirò solo che mi è piaciuto e che leggerò anche gli altri volumi.

E che rosico da morire.

28/12/09

I miei 2 cent di pediatria

Ieri sera Matilde ha avuto un improvviso picco di temperatura, 39 e mezzo efficacemente domato con la tachipirina. Stamattina mi sono fiondata alla asl, mi sono fatta assegnare una dottoressa scelta a caso tra le uniche due con posti ancora liberi, sono tornata a casa a riprendere la bambina che era rimasta con mia madre quindi l'ho portata subito dalla nuova dottoressa.

Non le darò un soprannome, perché dovrei chiamarla "La Cretina". Alla asl mi hanno assicurato che ai primi di febbraio (come già avevo sentito dire) finalmente verrà preso un nuovo pediatra, quindi mi riservo di tenermela buona fino ad allora, poi la cambio senza pensarci due volte.
Perché? Perché secondo me la prima dote che deve avere un pediatra è il saperci fare coi bambini. Lei ha una sala d'attesa colorata, accogliente, piena di giochi a disposizione dei piccoli pazienti che aspettano impazienti, ma poi è così brusca nei modi che mi sono chiesta se quella sala d'attesa non l'avesse addobbata l'assistente, che mi è sembrata più "vicina" ai bambini.
Non un sorriso da parte della dottoressa, nessuna domanda rivolta direttamente a lei e dire che si tratta di una bambina di 4 anni... l'ha presa e coricata bruscamente sul lettino per visitarla e Matilde, che già da sola non ama queste maniere forti e violente, ovviamente si è messa a piangere dicendo che voleva andare a casa.

L'esito della visita è stato tutto e il contrario di tutto. E' anche vero che è un gran problema conoscere un bambino "da malato". Se non si sa com'è il bambino quando sta bene è più difficile valutarne lo stato di malattia.

In pratica ha detto che l'esantema potrebbe essere qualsiasi cosa, potrebbe essere anche solo una specie di reazione allergica all'infezione delle tonsille, oppure la quarta malattia, ma c'è il discorso della febbre...
Matilde è stata 24 ore con febbre modesta, 24 ore con esantema e senza febbre e poi è comprarsa di nuovo quella febbre alta che superava i 39°.
Sospetta scarlattina, anche se la gola non è da scarlattina, sospetta tonsillite, anche se l'esantema non c'entra niente con la tonsillite (tranne quel discorso un po' strano sulla reazione allergica all'infezione...)
In definitiva le ha prescritto un tampone tonsillare da fare con urgenza e l'antibiotico da prendere nel caso in cui in giornata la febbre fosse salita di nuovo.

Abbiamo fatto subito il tampone (dopo mille fatiche per trovare un laboratorio di analisi che non fosse chiuso per ferie) e Matilde mi ha stupito ancora una volta.
Matilde ha bisogno di sapere, di capire cosa succede, solo così non ne ha paura. Mentre eravamo lì le ho detto chiaramente: "Ora questa simpatica signora ti guarda la gola e ci strofina un piccolo cotton fioc. Sarà un po' fastidioso ma tu stai tranquilla, dura pochissimo e il fastidio passa subito"
Ebbene se n'è stata lì a bocca spalancata mentre quella ravanava tra le tonsille, senza un fremito, senza un cedimento, senza nemmeno un accenno a voler chiudere la bocca e andarsene. Quando l'infermiera ha finito aveva le lacrime agli occhi ma mi ha sorriso e mi ha detto "E' stato fastidioso ma ora è passato subito". L'infermiera stessa si è complimentata con lei dicendo che era meravigliata di come sia stata brava una bambina di soli 4 anni, lei che spesso ha problemi a fare i tamponi agli adulti!

Avremo l'esito del tampone mercoledì pomeriggio, ma l'infermiera stessa ha detto che quella non è gola da scarlattina: le tonsille sono si gonfie e infiammate ma non hanno pus nè dentro nè fuori.
Ed io lo sapevo già.

A pranzo la febbre di Matilde è arrivata a 38,5 e si è assestata su quei numeri per tutto il pomeriggio. La pediatra mi ha anche prescritto un antibiotico da dare nel caso in cui la febbre superasse i 39. Poco prima di cena era 39,3 quindi gliel'ho dato.

Ora, ecco i miei 2 cent di pediatria. Premetto che non sono medico, e ammiro la costanza e la perseveranza negli studi di tutti i medici, che iniziano a vivere solo dopo i 30 anni... però...
Secondo me si tratta di due cose diverse ma contemporanee.

Sabato Matilde aveva avuto la febbre nei dintorni dei 38, poi in serata sono spuntate le puntine e domenica è stata sfebbrata tutto il giorno. La febbre alta è arrivata nella sera di un giorno intero senza febbre. Secondo me si tratta semplicemente della quarta malattia, che si presenta con febbre moderata e puntine diffuse, microscopiche e rosa, e *poi* di una tonsillite contemporanea ma che niente ha a che vedere con la scarlattina.

La pedriatra non ci ha capito un Beneamato e per me la pediatra è la terza persona più importante nella vita di un bambino: prima la mamma, secondo papà, terzo il dottore, perché a lui è "data in mano" la *salute* del bambino.

Mi dispiace per lei, ma avrà vita breve nel tesserino sanitario di mia figlia.

27/12/09

Aggiornamento pediatrico

Stamattina niente febbre ma le puntine ci sono ancora. Quando si è svegliata mi era sembrava di vederle solo sul petto, invece poco fa, vestendola, mi sono accorta che è ancora piena. Sono piccolissime, rosate e "dentro" la pelle, nel senso che non sono in rilievo, non si toccano, però in compenso mi sono accorta che ce le ha pure sulle braccia.
La lingua è normalissima, le tonsille sono ancora un po' gonfie ma niente di che, lei è serena e non ha nemmeno prurito.

Visto che internet è la mia finestra sul mondo, la diagnosi più accreditata è la "quarta malattia", che a parte i tempi un po' più stretti, sembra calzare a pennello. Forse è una forma ancora più lieve...? L'esantema sarebbe comparso a meno di 12 ore dalla febbre, e ovunque ho letto la dicitura "l'esantema compare in un secondo momento"... bisognerebbe quantificare questo "secondo" momento.

La cosa che mi lascia perplessa è che questa malattia viene indicata come versione light della scarlattina, e prevede quindi una terapia antibiotica... Anche se non capisco a cosa debba servire visto che non ha più febbre nè altri sintomi se non le puntine (le tonsille sono gonfie, è vero, ma non hanno placche o pus, il nasino è libero e non ha nemmeno tosse).
Non ho alcuna voglia di andare adesso all'ospedale pediatrico, a rischio di stare 3 ore in sala d'attesa mentre vediamo passarci davanti bambini a cui i petardi hanno fatto saltare le mani... no no no... domani mattina andiamo alla asl, prendiamo il pediatra e via.

26/12/09

La malattia X

Ok, visto che - come nella migliore delle tradizioni - le cose succedono sempre di sabato, di domenica, in mezzo alle feste ecc. e per di più siamo anche senza pediatra visto che il Dottor Adolf è andato in pensione martedì scorso e non ho ancora avuto modo di andare alla asl a farmene assegnare un altro, lancio un simpatico quiz pediatrico.

Febbre: leggera. Tutta la mattina si è aggirata sui 38,1 - 38,2, raggiungendo un picco di 38,6 nel tardo pomeriggio, per poi scendere addirittura a 37,9 a ora di cena.
Sintomi da raffreddamento: nessuno. Naso libero e pulito. Tonsille rosse e gonfie, ma niente alito "fetido" da muco in gola.
Puntine: microscopiche, rosse, della dimensione della capocchia di uno spillo, distribuite uniformemente sul collo (partono da dietro le orecche) sul petto, sulla pancia, sul "fiorellino", sulla schiena, sulle cosce, sulle gambe e sul dorso dei piedi. Sono liberi soltanto il viso e le braccia, a partire dall'attaccatura delle spalle fino alle mani.

Ora, il caro vecchio dottor Adolf mi diceva sempre che una malattia esantematica richiede sempre e comunque febbre alta per almeno 2 giorni interi prima dello sfogo cutaneo, e che eventuali puntine che compaiono prima di due giorni sono soltanto dovuti a sudamina.
Per carità, non sarebbe la prima volta che capita, ma a parte il fatto che Matilde non ha avuto febbre sufficientemente alta da farla sudare, sono curiosamente distribuite su quasi tutte le superfici "coperte" del corpo. Reazione allergica a qualcosa? I vestiti che indossa, però, sono gli stessi che ha indossato ieri e l'altro ieri... un po' troppo tardi per avere reazione allergica - non so  - all'ammorbidente. Inoltre anche le braccia erano coperte dalla maglia e dalla felpa, ma non ci sono puntine.
E la febbre?

Vabbè, visto che in serata era già in declino, una suppostina prima di andare a letto gliel'ho messa comunque (un po' di paracetamolo non si nega mai a nessuno) ma sono quasi sicura che domani mattina sarà tranquilla e fresca come una rosa.
Nel frattempo se le mamme di passaggio, o le future pediatre (dottoressa Ape Maya!!!) vogliono darmi il loro parere, ben venga! :-D

Segni inequivocabili

Respiro affannoso.
Mani bollenti.

"Matilde, svegliati dai... alziamoci..."
"No, io ho ancora sonno, voglio restare ancora a letto".

Le ho messo il termometro solo per quantificare la cosa, ma che avesse la febbre non avevo alcun dubbio.

24/12/09

13 nanetti in festa

Più perplessa che emozionata, si è lasciata condurre alla ludoteca. Finora la sua festa di compleanno si era sempre svolta a casa della nonna materna (che ha una grande e accogliente salotto) insieme ai nonni, bisnonni, zii, padrini e giusto due cuginetti.
Quest'anno, invece, aveva stilato una lista di invitati e consegnato gli inviti al alcuni, selezionati, compagni di scuola.

Arrivata alla ludoteca è subito rimasta impressionata dalle decorazioni che portavano il suo nome: all'ingresso spiccava un grande festone colorato "Buon compleanno Matilde".

Ieri 13 nanetti di età compresa tra 1 e 5 anni, si sono scatenati mettendo a soqquadro una ludoteca gestita da tre Sante Donne che si sono premurate di preparare da mangiare, da bere e fare giocare, ballare, divertire i bambini, quindi pulire, sistemare, riordinare il tutto alla fine della festa per una cifra decisamente irrisoria.

Ieri Matilde ha avuto la sua prima, vera, festa di compleanno, come sempre in anticipo di un giorno rispetto alla data esatta, ma sarà per sempre il suo destino. Infondo, di nascere la vigilia di Natale, l'ha deciso solo ed esclusivamente lei.

22/12/09

Pagobancomat

Da giovedì scorso si trovava nel mio portafogli. Col nome di mio marito stampato a rilievo e il PIN memorizzato nel mio cervello.
Dovevo fare spese, acquisti, regali e ad aspettare mio marito saremmo arrivati alla befana.

Sono sempre stata restia ad utilizzare il bancomat di mio marito. Avevo paura di fare disatri, di dimenticare o sbagliare il PIN, di vedermi sequestrare la carta, sentire chiamare la guardia giurata "Questa signora sta usando una carta intestata ad un uomo", "Ma è mio marito!", "Ce lo dimostri!" ed io non porto più sempre con me in borsa il certificato di matrimonio, l'ho fatto solo per il primo anno, davvero.

Paranoie infinite, come nel mio stile.

Giovedì ho impugnato il rettangolino di plastica e mi sono fiondata fuori, in città, a fare spese. Ho comprato scarpe, ho comprato vestiti, ho comprato giocattoli, ho fatto una leggerissima spesa di cose urgenti, e la sera ho annunciato a mio marito che non avevo finito ancora coi regali, quindi per un altro giorno la carta è stata con me, in mio pugno, e siamo andate insieme a prelevare allo sportello e poi dal fruttivendolo, dal carnezziere, in cartoleria. Quindi sabato l'ho tenuta ancora nel mio portafogli, perché lunedì sarei andata a comprare altri regali, insieme a mia madre. Ho fatto benzina, ho fatto ancora spesa, ho comprato altri regali, libri, vestiti, giocattoli, dolcetti...

Avrò speso circa 400 euro in 4 giorni e credo che non mi sia mai capitato in vita mia.

Infine ieri sera, appena è rincasato mio marito, gli ho subito restituito la carta.

"E' come l'anello, si impossessa di me, mi oscura la coscienza, non ragiono più, vedo solo tante cose che mi piacciono e che non ho mai potuto o voluto comprare e quella targhettina di plastica mi spalanca le porte di ogni negozio, dove vengo accolta da gente che non si accorge o non si cura nemmeno del fatto che ci sia scritto un nome maschile sopra... alla SMA la cassiera per sbaglio l'ha passata come carta di credito e mi ha pure detto che a lei non gliene fregava niente e potevo firmare a nome tuo, per lei era indifferente... ti prego toglimelo dalle mani e non ridarmelo mai più"

Dopo aver controllato l'estratto conto, mio marito era completamente daccordo con me, specialmente sull'ultima frase.

20/12/09

L'abito della damigella

Eccola mentre cammina sopra una teca che mostra alcuni reperti archeologici della Chiesa Madra di Campobello di Mazara.
Il modello del vestito è un semplice scamiciato (il coprispalle è stato un colpo di fortuna, trovarlo così abbinato!), è il tessuto damascato che lo rende "ricco"

Il vestito di velluto

In effetti è risultato un po' più "minigonna" del previsto, ma sono stata comoda e abbastanza calda, visto che il corpetto ha 4 strati di vellutino!
Le calze avrebbero dovuto essere nere, lo so, ma vi prego di non chiedere oltre e non rigirare il coltello nella piaga....

Simmetrie di fiori

FInalmente Antonella si è sposata e posso quindi pubblicare la foto del mio cuore di Parolin che ho ricamato per lei insieme alle alle ragazze delle Crocettine Palermitane. Abbiamo ricamato 15 cuori, una poesia e due iniziali per i cuscini per farne una coperta matrimoniale (che è venuta una bellezza!!), della quale ho solo una foto fatta al ricevimento al momento della consegna



Visto che nostra amica è un'estimatrice di Parolin abbiamo voluto così augurarle una lunga, serena e felice vita matrimoniale!

18/12/09

La recita

Ventotto bambini che attaccano a cantare "E' Natale! E' Natale a casa mia!" ognuno per i fatti suoi, su ciascuno dei suoni distinguibili dall'orecchio umano, tutti vestiti di rosso e agghindati coi festoni dorati, è un'esperienza che fa venire le lacrime agli occhi, per diversi motivi.

Tua figlia che, invece di essere impacciata come gli altri, impugna con sicurezza il microfono, si alza in piedi e apre la bocca per poi mormorare, però, impercettibilmente quella frase con cui ha triturato il cervello dell'intera famiglia per un mese, è un'esperienza che commuoverebbe anche i sassi.

Quando poi, la stessa bambina, finisce di sussurrare la sua parte, si siede e comincia a spidocchiare i festoni dorati che le agghindano i polsi, quindi raccoglie in una mano tutti i pezzetti di nastro e si alza in piedi per buttarli in testa al compagno che le sta seduto accanto e impiega così il tempo per il resto della recita, è una visione che farebbe scoppiare a ridere chiunque, ed è per questo che le fotografie - poi - vengono mosse.

17/12/09

Scambi di coppie

"Mammina tu lo sai come si chiamano i Re Magi? Si chiamano Melchiorre, Baldassarre e Gaspare! E lo sai come si chiama quello nero.... quello che ama la Madonna?"
"Ehm... no, non lo so... ma comunque guarda che è San Giuseppe quello che ama la Madonna..."
"No! E' il Re quello nero! Lo vedi che nel presepe sta sempre accanto alla Madonna?"
"Si, certo... ma il marito della Madonna è San Giuseppe..."
"Ma tanto c'è Minnie che ama San Giuseppe!"
"Minnie?!"
"Si, guarda, la Topolina! Lei va sempre a trovare San Giuseppe perché è la moglie del Re Magio quello nero e lei e la Madonna hanno fatto cambio di marito!"

Giuro che in casa nostra non si vedono telenovelas.
Giuro che in casa nostra non si accende nemmeno la TV.
Giuro che nella nostra famiglia siamo tutti più o meno accoppiati e comunque in maniera "sana".

Se continua così, mia figlia si beccherà la scomunica al primo giorno di catechismo...

L'ansia è ereditaria?

La settimana scorsa

"Mamma oggi puoi andare a prendere tu la bambina a scuola? Io vado a Palermo"
"E come ci vai?"
"Col treno"
"Col treno?! Ma perché col treno?? Stai attenta! Tutti quegli scossoni...!"
"Mamma l'ultima volta che tu sei salita su un treno era il 1972, ormai i treni hanno i sedili comodi e imbottiti e filano sui binari senza sobbalzi, stai tranquilla"
"Ma tu stai attenta lo stesso!"


***


Ieri

"Oggi puoi andare a prendere tu la bambina a scuola? Io vado a Palermo"
"E come ci vai?"
"In macchina"
"In macchina??? E che strada prendi??"
"La statale, lo sai che non guido in autostrada..."
"Si ma almeno dall'autostrada fai prima.... non ci sono le buche..."
"MAMMA! Ma tu staresti tranquilla a sapermi da sola in autostrada, incinta e con la paura di guidare in autostrada?!?!"
"...veramente io non sto tranquilla nemmeno a saperti da sola a casa coricata nel tuo letto"
"Appunto. Ciao. E non ti dimenticare di predere la bambina"

16/12/09

Ed è finito!

Indredibile ma vero! Ieri pomeriggio ho finalmente terminato il famigerato abito nero di velluto!
Manca solo l'orlo da fare a mano alla gonna e ai polsini che credo di sbrigarmi nel pomeriggio....
AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH! adesso sono più rilassata!

Devo ammettere che - in fin dei conti - il tessuto mi è venuto incontro nel senso che nasconde benissimo le cuciture (e anche le magagne) e il modello, per quanto sia stato complicatissimo riuscire a dialogare con tutte le pieghe e i drappeggi, alla fine proprio per questa sua caratteristica camuffa alla perfezione tutte le cuciture storte, i punti dove è più largo, dove è più lungo... insomma è pieno di difetti e di errori ma... non si notano!

Quando lo indosserò in versione strafiga con le calze nere e le scarpe col tacco mi faccio la foto e ve lo mostro, perché messo lì sulla gruccia sembra soltanto un mucchio di velluto sgualcito! :-D

15/12/09

Farfalle

Dice che sembano farfalle. Voli leggeri e tocchi fugaci, come una manciata di variopinte farfalle che si muovono dentro la gabbia del ventre.

Matilde, però, si era presentata come un macigno. Ero distesa sul divano ed ho avvertito un piccolo crampo, una contrazione che istintivamente mi ha portato a poggiare la mano sulla pancia. Ed era lì. Una cosa dura mai sentita prima che quando si è sentita "scoperta" ha fatto una capriola ed è sparita, riaffondando nella morbidezza del suo contenitore.

Da un paio di giorni, invece, ho la sensazione delle farfalle e immagino piccole dita che si allungano verso l'ignoto, per prendere le misure dello spazio.
Non ho preso un grammo e nemmeno un centimetro, ho il solito seno a fondo di tegame di sempre, un po' di nausea e niente ciclo ed è solo per questi ultimi due aspetti che sono quasi sicura di essere incinta, perché se fosse per me e per quello che sento, io non ci crederei.
Non vedo l'ora che Woodstock cominci ad agitarsi un po', così saprò che è ancora lì e che sta bene. E forse comincerò a convincermi che è la realtà.

14/12/09

L'errore

In qualche modo ho rimediato al danno. Dai pezzi grandi sono riuscita a tirare fuori i pezzi piccoli nella corretta direzione e quindi ho dovuto ricomprare solo la metà della stoffa, per tagliare le due parti intere e lunghe dell'abito.

Cosa avevo sbagliato? Lo scrivo qui perché possa servire da lezione anche agli altri...

Avevo sbagliato ad orientare la stoffa, sicuramente a causa del tavolo della mia cucina, inadeguato come tavolo da taglio. Invece di estendere la stoffa lungo l'altezza l'ho maneggiata lungo la larghezza ruotando, in pratica, di 90° il cartamodello. Forse in un tessuto di cotone, a fantasia o tinta unita, non si sarebbe visto, ma nel velluto e per di più elasticizzato...! Praticamente l'abito era estensibile in lunghezza e non in larghezza e "il pelo" del velluto era orizzontale.
Un disastro.
Considerando il risparmio sulla stoffa che avevo avuto, alla fine l'ho perso, andando a spendere in totale come se l'avessi presa più cara dal Signor Franco.

Ma vabbè...
Ieri ho tagliato i pezzi che mancavano ed ho controllato duemila volte che fossero orientati bene... adesso vado a cucire.

So che sono diventata monotematica in questi giorni, ma questo abito è davvero l'unico mio pensiero, e se non lo finisco non posso dedicarmi a nient'altro.

Vado.

Incrociate le dita.

12/12/09

Disperazione nera, come il velluto

"Mi viene da piangere......"
"Ma no, non è la fine del mondo...!"
"Mamma ma ti viene da piangere solo per modo di dire, vero?"
"No, mi viene da piangere per davvero..."
"Ma le mamme non piangono!"
"Infatti, la mamma scherza.... non è vero che scherzi?"
"No, non scherzo affatto... mi viene da piangere proprio e basta."
"Noooooo... io non voglio mai che tu piangi proprio!"

Eppure avrei pianto davvero, quando mi sono accorta di aver tagliato nella direzione sbagliata tutti ma proprio tutti i pezzi del mio abito.

11/12/09

Decisione presa!

La giornata era cominciata sotto un cattivo auspicio. Avevo deciso di fare un giro a Palermo, a sbavare nei negozi di tessuti, e vedere se riuscivo a trovare prezzi migliori, ma appena sono arrivata alla stazione ho messo i miei bei 2 euro e 10 nella macchinetta automatica e lei si è ammuccata le monete e non mi ha fatto il biglietto.
Ok, vado dalla bigliettaia in carne ed ossa, le spiego la faccenda e lei mi dice che non può mettere mano alla macchinetta ma può darmi il foglio per il rimborso. Me lo faccio dare, insieme a un altro biglietto pagato con altri soldini, prendo il treno e vado... con l'animo leggermente offuscato da quel cattivo presagio finanziario: oggi non è giornata per i buoni affari.

Invece, alla faccia dei presagi e delle superstizioni, dal mitico Zio Pietro ho trovato un vellutino nero elasticizzato di qualità un po' meno pretenziosa rispetto a quello del Signor Franco, ma comunque buono, morbido, liscio, setoso e più economico. Non ci ho pensato due volte e l'ho comprato.

Bene. Adesso ho esattamente 8 giorni per rifinire l'abito di Matilde (che modestamente è venuto uno spettacolo!) e farmi quello mio.

Meglio che mi schiodo da questa sedia...

10/12/09

Abito si, abito no?

Tra 9 giorni siamo di matrimonio. Matilde sarà la damigella d'onore e sto già lavorando sul suo abitino color panna e oro, per abbinarsi all'abito della sposa.
Già che c'ero volevo anche fare un abito per me, visto il successo del primo... in pratica il modello sarebbe simile, però con le maniche lunghe, in vellutino nero elasticizzato, e un drappeggio morbido sul busto.

Però...

Al mercatino non sono riuscita a trovare nemmeno un pezzo di stoffa adatta (mi mangerei i gomiti, a settembre ne avevano di tutti i colori, porca pupazza!) quindi sono andata nell'unico negozio di tessuti della mia cittadina, prima di catapultarmi nei negozi di Palermo dove sono certa che sbaverò fin dal tappetino d'ingresso.
Orbene il Signor Franco mi ha proposto un morbidissimo e setoso velluto elasticizzato... però a 20 euro al metro.
Calma. Respiro.
Me ne servono stretti stretti 2 metri e mezzo, meglio 3. Ma con quale coraggio spendo 60 euro per la sola stoffa?? E se sbaglio? E se non viene bene?
Certo - dice il Signor Franco - è vellutino italiano, guardi la cimosa, mica è quella cosa orribile che lascia le briciole che producono i cinesi!
Certo - rispondo io - ma 60 euro sono soldi! Ho il terrore di rovinare la stoffa! Fino a 20-25 euro potevo correre il rischio....!

Insomma, adesso sono nel limbo sartoriale. Per oggi devo finire il vestito di Matilde, che il suo è più importante del mio, poi ci rifletto per bene se vale la pena o no...
Naturalmente a comprarlo già fatto, un abito di quel tessuto di quella qualità costerebbe per lo meno 300 euro, ma... ho troppa paura di combinare un disastro!

Uff...

09/12/09

Lacrima facile

"Signora, domani mattina sarà allestito, qui nei corridoi della scuola, un piccolo mercatino a scopo benefico ed io porterò i bambini a visitarlo. Siccome gli oggettini sono stati realizzati dai bambini delle classi elementari e il ricavato andrà in beneficienza, se vuole può dare alla bambina un euro o due, giusto per comprare qualcosina..."

Come si fa a mettersi a piangere di fronte alla sola idea della propria figlia che va in giro a guardare con occhi avidi e meravigliati le bancarelle del mercatino e decide di "comprare" una cosa, per la prima volta in vita sua, immaginadosela con le sue manine, mentre indica l'oggettino che le piace e porge la monetina?

Tutta colpa degli ormoni.

07/12/09

La tresca del presepe

In casa abbiamo fatto due presepi, entrambi piccolissimi. Uno, quello "serio", è costituito dalla sola capanna di legno e sughero e i personaggi principali già incollati tutti dentro, anche i Re Magi. Questo presepe sta nell'ingresso, sopra il mobiletto porta telefono.

L'altro è il presepe "di Matilide": qualche anno fa c'era il "kit" della kinder, una scatola che si trasformava in capanna e 12 ovetti che contenevano al loro interno i personaggi...
Questo presepe sta normalmente sul comodino di Matilde, ma i suoi personaggi sono vagabondi.

A volte vanno in gita a trovare quelli dell'altro presepe, altre volte vanno a guardare le Barbie che si provano i vestiti. Li si può sentire mentre si mettono d'accordo per organizzare "lo spettacolo", oppure per andare alle giostre. Ogni tanto si può vedere qualche pecorella sul bordo della vasca da bagno, forse indecisa se saltare o meno.
Ma la cosa più strana accade quando si sente uno dei Re Magi che corteggia la Madonna. E' quello alto, nero, aitante, che porta in dono una coppa d'oro tempestata di pietre preziose colorate e luccicanti. Ha anche intenzioni serie, perché dice sempre "Maria vieni a sposarti con me" e poi la trascina in un incantevole giro di valzer che ha la stessa musica della scena del ballo di Cenerentola.
E San Giuseppe, poverino, inginocchiato, bassino e con la barba bianca, non può far altro che guardare dal suo posto di "portinaio" della capanna.

05/12/09

La traslocatrice

Woooooooooooooooooohm!
Strusc-strusc!
BAM!
Trascin-trascin!
SBEM!

"Matilde, ma che cosa sono questi rumori?!"
"Niente...!"
"Come niente?! Che stai facendo??"
"Niente, sto spostando i mobili!"

Come si fa a rimanere seri e rimproverare una bambina che ha trascinato fuori dalla sua cameretta il comodino e l'ha ben posizionato nel centro dell'ingresso?

Riflessioni in sala attesa

Ambulatorio prenatale di un ospedale palermitano. Donne con pance più o meno evidenti discettano amabilmente di perineo, muscoli pelvici, capezzoli ed emorroidi come se fossero gli argomenti di conversazione più normali del mondo.
Una di loro sta per esplodere e terminare il ciclo degli incontri del corso di preparazione al parto e crede bene di esporre le sue nuove conoscenze acquisite anche alle altre astanti.
Sembra l'esperta mondiale di analgesia peridurale, sa elencare tutte le condizioni che rendono necessaria l'episiotomia, sostiene la tesi che un repentino attaccamento al seno sia di ottimo aiuto per il ritorno dell'utero alla normalità.
La chiamano. Si alza e mi passa davanti. Ha una pancia enorme, il viso indubbiamente gonfio e cammina coi piedi a papera.

Che ci faccio qui?
Ah, già. Woodstock.
E qual era il discorso?
Ah si. Che un figlio unico è triste... che i figli meglio farli quando si è giovani... si, ecco.
Ogni tanto bisogna ricordare i motivi che portano a certe scelte.

E quando inventeranno il teletrasporto per tirare fuori in maniera facile i bambini da dentro la pancia, sarà sempre troppo tardi...

04/12/09

Cose che non vorresti mai vedere #13

Tua figlia che opera a mani nude lo spicchio di un mandarino per estrarne i semi, lasciandone gocciolare il succo lungo le mani e i polsi e più giù fino ai gomiti.

03/12/09

Vi presento Woodstock!

D'altro canto, chi altri poteva "covare" Lucy Van Pelt? :-)

La fotografia risale a due settimane fa, perché ho voluto aspettare che si chiudesse il primo trimestre prima di diffondere la notizia...
Avevo scoperto di essere incinta alla fine di ottobre, quando anche il secondo ciclo era saltato e la sopresa è stata enorme, perché mi aspettavo di essere in menopausa precoce piuttosto che incinta. Ricordate il test di gravidanza? Ebbene, era un falso negativo perché il dosaggio del BHCG indicava che ero già al terzo mese. Probabilmente ci avevo fatto poca pipì sopra, oppure era troppo diluita.

La notizia mi ha, inizialmente, lasciata di stucco: tutto mi sentivo meno che incinta. Poi, poco a poco ho cominciato a sognare e fantasticare... Ma a parte la nausea e il sonno cronico, non ho mai avuto nessunaltro sintomo, quindi facevo davvero fatica a "vederlo" questo nuovo pulcino in pancia.

Avevo prenotato un'ecografia per i primi di novembre ma l'ho disdetta all'ultimo minuto perché moralmente non mi sentivo ancora pronta a "realizzare" così bruscamente.
Inoltre sentivo pendere su di me un brutto presagio. Quelle cose che non ti sai spiegare ma che oscurano inesorabilmente l'umore e il senso di percezione delle cose.
A metà novembre mi sono decisa a prenotare nuovamente un'ecografia... dovevo farla entro tempi ragionevoli, d'altronde... però ecco che il cattivo presagio mi si manifesta in tutto il suo angosciante colore del sangue.

Sangue. Sangue rosso vivo, che in tempi normali avrei definito "mestruazione", che mi allaga tutta, fino ai pantaloni, proprio un paio d'ore prima della visita.
Mio marito, invece che dal ginecologo, mi ha portata subito in ospedale ed io ci sono arrivata con la morte nel cuore e già convinta che tutto fosse finito. Troppo il sangue e troppo rosso. E quel cattivo presagio che mi mostrava il suo ghigno da dentro l'animo.

E invece no. Woodstock era ancora lì, aggrappato con tutte le sue forze e col cuoricino pulsante.

Ho rifiutato categoricamente il ricovero, nonostante l'emorragia in atto, perché non c'era posto e avrei dovuto stare in barella. Me se sono tornata a casa e quanto meno me ne sono stata comoda nel mio letto. Mi hanno prescritto il progesterone (talmente doloroso che a distanza di settimane, quando salgo le scale che mi ballonzolano le chiappe, mi fanno ancora male i punti delle iniezioni!) e la categorica immobilità.

E' questo ciò che ha messo in pausa il mio cervello a metà mese. Non avevo parole, non avevo pensieri. Mi sentivo sospesa in un limbo di incertezza: ce la farà?

Un'ulteriore emorragia, la stessa sera, nonostante l'immobilità e il pregesterone già fatto, mi ha fatto precipitare ancora di più nel baratro, ma l'indomani mattina, tornando in ospedale, l'ecografia mostrava nuovamente un Woodstock sorridente e sereno.
Da dove arrivava, quindi, tutto quel sangue? Chissà.
Per quanto i medici passino la loro migliore giovinezza sopra i libri, la gravidanza è ancora per almeno metà frutto di "magia", accadono cose inspiegabili che vengono liquidate con un "Può capitare" ma senza sapere perché capita.

Ma insomma... adesso va tutto benissimo, io sto bene e suppongo che anche Woodstock stia alla grande visto che questa nausea maledetta non accena a diminuire...

Ho voluto, comunque, aspettare i canonici 3 mesi prima di diffondere la notizia: lo avevo deciso già da subito e poi ancora di più, visto lo spauracchio...

Oggi finisco i tre mesi, quindi ve l'ho detto. Ecco.

02/12/09

Che male c'è?

"Sai, qualche giorno fa M mi ha richiesto l'amicizia su Facebook... ma istintivamente l'ho rifiutata... Nel senso che non so, mi sentirei a disagio.... è naturale poi chiedere, fare domande.... però infondo è passato così tanto tempo... ormai... boh, magari se me la chiede di nuovo gliel'approvo... tanto che male c'è?"

Il mio ex ha chiesto *a mia madre* l'amicizia su FB e lei l'ha *per il momento* rifiutata.
Non ce l'ho con mia madre. Lei - mischina - spesso non vede oltre la punta del suo naso. Che male c'è? Certo: non c'è proprio alcun male... che male ci dovrebbe essere?
Ha sempre trattato i miei sensimenti con la delicatezza di un elefante, quindi il minimo che mi aspetto è che accetti l'amicizia di M su FB, ci mancherebbe.
Quello che mi chiedo, invece, è cosa abbia spinto M a chiederle l'amicizia. A quanti altri miei parenti l'ha richiesta? E a me? Non l'ha fatto solo perché il mio profilo è privato? Posso pensare che mi abbia cercata? Me, i miei fratelli...?
So per certo che ha mantenuto i rapporti con una mia zia, ma nonostante questa zia sia la personificazione dell'inopportunità, io, ufficialmente, non ne ho mai saputo nulla.
Deduco che, da allora, M sia stato tenuto al corrente di me, del matrimonio, di Matilde e quant'altro, mentre io, invece, non ho più voluto sapere niente di lui. Sempre per vie traverse ho solo saputo del suo tentativo di emigrare in Argentina (da sempre il suo sogno) ma di essere tornato in Italia dopo meno di un anno.
Ora mia madre mi costringe a ricordarne il volto, ad avere la curiosità di sapere com'è cambiato in questi 7 anni. Che male c'è?
C'è che mi basta ripensare a lui per sentirmi ribollire di rabbia e biasimo verso me stessa. C'è che io non mi sono ancora "perdonata" per quella storiaccia. C'è che di tutti i miei guai, M e mia madre sono i colpevoli per almeno l'80%, dividendolo equamente.
Ecco quel che c'è.

"Certo, mamma... a me personalmente non potrebbe importarmene di meno."

01/12/09

Spider-cat



Bene, abbiamo riparato la zanzariera. Domanda: quanto durerà?