29/07/16

Discriminazione

"Ma guarda, è incredibile! Ormai sono tutti che si lasciano, io non lo so. Ma poi sono tutti che se ne vanno a passeggio, col fidanzato nuovo, senza pudore. Incontro quella che cammina mano nella mano con uno, che non è suo marito. C'è quello che quando l'ho incontrato l'altro giorno gli ho chiesto di sua moglie e mi ha detto che si sono lasciati. Quell'altra che sta fuori e torna per le vacanze ed è lei da sola coi suoi figli..."
"...come noi, zio"
"Cosa, Matilde?"
"Come me, Angelica e la mamma"
"Eh... Già. Infatti. Pensavo proprio questo. Sì. Ma c'è dell'altro caffè?"

Le più famose sono il razzismo e l'omofobia, ma la discriminazione verso ciò che è, semplicemente, "diverso" abbraccia tutti gli ambiti delle peculiarità umane, e a volte non ci si accorge neppure di avercela in casa la diversità che si sta discriminando.

28/07/16

Ladra di sogni

Sei stanca. Hai mal di testa. Vorresti che le tue figlie si addormentassero in un lampo, chiudendo quel chiacchiericcio costante, intervallato da battibecchi. Vorresti mettere il cervello in pausa e lo fai.
Senti la vocina inconfondibile della tua figlia piccola che ti chiede qualcosa dal fondo delle scale. Capisci solo "caldo" "letto tuo" "fino a quando vieni". Fai un'interpretazione sommaria e rispondi di sì, che va bene tutto, facciano quel che vogliono purché si addormentino in fretta.
Dopo una mezz'ora scendi in camera da letto e ti prepari a prendere la tua figlia piccola dal tuo letto e portarla nel suo, ma c'è qualcosa di strano. Gli occhiali della tua figlia grande sono poggiati sul tuo comodino. Fai luce col telefonino e le vedi, entrambe, a forma di stella marina, perfettamente incastrate tra loro in modo a occupare tutta la superficie del tuo letto ma senza toccarsi, sfruttando gli spazi vuoti dell'una per infilarci le protuberanze dell'altra.
Giri i tacchi e te ne vai a dormire nella loro cameretta.

"Mamma, ma tu hai dormito nel mio letto?"
"Certo Angelica, così come voi avete dormito in quello mio"
"Però dormendo sul mio cuscino ti sei presa tutti i miei sogni"
"È vero. Per questo, infatti, ho dormito benissimo"

27/07/16

Come un pizzicotto



"E' stato come un pizzicotto. Un pizzicotto grande, ma doloroso come un pizzicotto piccolo!"
"Beh, che sarebbe stato doloroso lo sapevi già. Ma sei stata tu ad insistere per farli"
"Si, si, infatti sono emozionata, perché adesso potrò indossare tutti gli orecchini che mi hanno regalato! Altrimenti che ce li teniamo a fare quegli orecchini, se nessuno li usa...? A proposito... Matilde, visto che tu non te li vuoi fare i buchi nelle orecchie, posso usare anche gli orecchini tuoi?"

Questa ha capito tutto della vita, prima ancora di nascere.

26/07/16

Disoccupata

È finita.
La mia avventura all'atelier di moda è ufficialmente finita oggi. Ho davanti a me 7 settimane in cui mi metterò d'impegno per creare quanto più vuoto possibile nella mia testa. Mi dedicherò ai lavori pesanti di pulizia, sgombero e riordino di casa, poi andrò un po' al mare, poi leggerò e scriverò come non faccio da anni, poi prenderò un aereo, dopo qualche giorno prenderò un treno, e al ritorno, prima un treno e dopo qualche giorno un aereo, e saremo già arrivati al 12 settembre, già sull'orlo della riapertura delle scuole, e allora mi dedicherò a fare da supporto alle mie figlie che affrontano entrambe il cambio di ciclo di istruzione. Dunque mi fermerò, farò un bel respiro, e deciderò che cosa fare, cercherò un altro lavoro per tamponare fino ad aprile-maggio, mi dedicherò alla nuova copertina di patchwork che cucirò per un motivo che ancora non posso dire, e mi organizzerò il trasloco di vite e di cuori, dal mare alla montagna, dal nido alla vita vera, dalle soluzioni comode al dare fondo alle proprie risorse e capacità.
Sarà un lungo e difficile inverno. Ma per il momento, in estate, mi godo il mio nuovo status di disoccupata.

25/07/16

Rilettura

Critica, l'ennesima, l'ultima.
A distanza di due anni dalla volta precedente (ma non solo per colpa mia) ho potuto rileggere il secondo volume della mia trilogia fantasy, "La figlia di Lilith", in vista della sua autopubblicazione entro ferragosto, spero.
Orbene, ho solo due considerazioni da fare: 
1) la parte "romance" è maledettamente autobiografica
2) non riesco a capire come nessuno, tra la dozzina di lettori che ha avuto finora (chi l'ha letto in fieri, chi l'ha letto solo a scrittura ultimata) mi abbia fatto notare quanto sia estenuante e palloso alla fine.

Il risultato di questa rilettura è che ci darò giù con mano pesante, un po' all'inizio, ma soprattutto alle ultime 100 pagine. E proprio da queste partirò per la scrittura del terzo volume.

L'estate mi chiama scrittura, da sempre :-D

22/07/16

Paillette


21/07/16

Li odio

"Mamma, quando facciamo merenda?"
"Quando finisco di sistemare qui la cucina"
"E quando finisci?"
"Sto per finire"
"Sì, ma quanto manca?"
"Un minuto"
"Uffa... Io li odio i minuti!"

20/07/16

Fa ancora un certo effetto

"Buongiorno, vorrei richiedere due certificati. Un certificato di residenza ed uno stato di famiglia"
"Prego, si accomodi. Come si chiama?"
"Lucy van Pelt"
"Benissimo. E per che genere di uso le servono i certificati? Chi glieli ha richiesti?"
"Li ha richiesti l'avvocato. Per il divorzio"

Beh, sì. Fa ancora un certo effetto pronunciare ad alta voce determinate parole.

19/07/16

La verità, vi spiego, sull'amore

Ho iniziato a seguire Enrica Tesio su facebook, perché me la segnalavano i like di Guido Catalano. Ho cominciato, quindi, a leggere il suo blog e infine ho deciso di leggere il libro che ha scritto e pubblicato l'anno scorso.

Mi era già capitato con la Gamberale di leggere un romanzo fiction-autobiografico nel quale rispecchiare la mia triste e dolorosa storia di moglie separata dal marito, ma stavolta è stato ancora più forte il transfert, perché la Tesio ha anche due figli piccoli.
Che dire? E' un romanzo che vola con la testa leggera, che riesce a dire con semplicità e trasparenza tante verità sui rapporti di coppia prima e dopo i figli, senza nessuna retorica, senza nessuna pretesa di universalità, ma con tutti gli spigoli taglienti della verità nella quale, più o meno, le donne della mia generazione si riconoscono. Nel bene e nel male.

E poi ci sono cinque lettere sulla maternità, che sono proprio autentiche e perfette, con il loro unico scopo di essere pure, pulite, limpide, scevre da falsi moralismi, intenti forzatamente umoristici e dissacratori, o buonisti e strappalacrime. Spiegano la maternità per quella che è, né più, né meno.
E alla fine il risultato è quello vero e universale per tutte le mamme del mondo: il solo e unico scopo del gioco, per una mamma, è quello di arrivare ogni giorno a mettere a letto il proprio figlio. Riuscendo a rimanere incolumi entrambi.

18/07/16

Disastro

Buono: nella tua cittadina parte, finalmente, la raccolta differenziata della spazzatura
Molto buono: ti attrezzi subito approntando altri 3 sacchetti per plastica, vetro e indifferenziato (ché organico e carta li differenziavi già da prima).
Buonissimo: per evitare che eventuali residui di cibo attraggano le formiche nottetempo, sposti i sacchetti in terrazzo e ti riprometti di comprare altri tre contenitori chiusi l'indomani mattina.
Pessimo: durante la notte si scatena la tempesta e l'indomani mattina in terrazza rimane solo il sacchetto con la lattina dei pelati che ha fatto da peso. Tutto il resto è stato portato via dal vento.

Volevi fare una cosa ecologica e invece è andata a finire che hai inquinato ancora di più.

15/07/16

Quasi


Questo è un salame di cioccolato quasi vegan.
Le mie figlie lo hanno fatto quasi tutto da sole.
Hanno anche ripulito e riordinato quasi tutto quando hanno finito.
Lo hanno anche mangiato quasi tutto!

14/07/16

Come andare in bicicletta

Anzi no, meglio.
Insegnare ad Angelica a nuotare (=non affondare) è stato più facile e intuitivo che insegnarle ad andare in bici senza rotelle.

13/07/16

Le bollicine

Non è tanto il fatto di essere rimasta l'unica con la pelle color dei cadaveri.
Non è tanto il fatto che l'ultima ceretta risale a due settimane fa e un po' si nota.
Non è tanto il fatto di sentirsi sempre "la parente povera" con lo stesso costume di due anni fa, lo stesso equipaggiamento, le infradito palesemente del mercatino e la crema solare della coop.

Quello che mi ha messo più a disagio oggi, al primo giorno di lido, sono state le bollicine che, mentre facevo il bagno, sono emerse dal pezzo superiore del mio bikini, rendendo manifesta a tutti l'amara verità, ossia che dentro c'era più gommapiuma (e aria) che carne.

12/07/16

Il fantasma del maiale

Mi hanno fregato, ma non lo hanno fatto apposta. Mi hanno offerto un pezzo di rosticceria assicurandomi che ci fossero dentro solo melanzane, invece al primo morso ho sentito un sapore strano.
Prosciutto cotto.

Che poi è vero che, specie nella rosticceria, il prosciutto lo trovi ovunque, e quasi certamente ce n'è così poco che una persona onnivora non se ne accorge nemmeno. Io invece sì, io sono ormai "pulita" e disintossicata e me ne accorgo subito.

A casa dai miei genitori ho raccontato di sentirmi il fantasma del maiale che si rivoltava dentro il mio stomaco. Mio padre ha commentato: "Non farci caso. In fin dei conti era un porco"
Quando me ne sono andata ero indecisa se salutarlo o meno.  -_-'

11/07/16

Non ti mancherà niente

Mi guarda come se non riuscisse a spiegarsi come io abbia fatto a crescere così in fretta, come se non se ne capacitasse, come se le sembrasse ieri che mi teneva a cavallo sulla schiena mentre oggi si ritrova a guardarmi piangere mentre la abbraccio e la ringrazio per le bellissime parole di incoraggiamento che mi ha da poco detto.

La zia Nina è una sorella di mio padre, ha 81 anni, un passato da medico, due compagni sepolti e un mandolino che ha iniziato a suonare da qualche mese.
Le ho detto che nel 2017 mi trasferisco a Torino.
Mi ha risposto: "Fallo. Al peggio te ne torni, tanto la casa ce l'avrai sempre. Ma sono certa che non tornerai, troverai lavoro e un ambiente buono e civile dove far crescere le tue figlie. Un fidanzato ce l'hai?"
"Sì"
"È quello che ho conosciuto io?"
"Sì"
"Non ti mancherà niente allora. Ti vengo a trovare io."

08/07/16

Sarò io che penso male...


...ma qualcosa mi dice che finalmente le frontiere dell'eros si sono aperte anche per i baharioti!

07/07/16

Il lato buono

"Dai mamma, guarda il lato buono! Con un frigorifero che fa caldo invece che freddo potresti evitare di accedere il forno, e cucinare le cose dentro il frigo!"

Devo ricordarmi di spiegare a Matilde l'importanza di saper distinguere le cose opportune da quelle non opportune da dire a qualcuno che ha appena ricevuto il preventivo del tecnico del frigorifero.

06/07/16

Cose che non vorresti mai vedere #39

Dopo aver scoperto che, durante la tua assenza, il frigorifero ha deciso di morire costringendoti ad un rientro a casa drammatico e accompagnato da afrori vari, pulizia straordinaria e sgombero di tutto il materiale contenuto, nonché il riempimento di ben tre sacchi di cibo avariato, tra cui tutte le tue scorte di surgelati ormai putrefatti, questo:



05/07/16

A Torino

Un fine settimana extra lungo di giochi, risate, pizza, gelati enormi, lacrime, amici vecchi e nuovi, autobus tram e metropolitana, code di persone civili a certi sportelli, arte, musei, passeggiate, alberi, fiumi, pedalate, letture, musica, esperimenti gastronomici e sentimenti liberi di fluire.
E scoprire che la farinata non è altro che una grande panella cruda.


04/07/16

Miyuki

Questa è Miyuki.


Miyuki è solo in prestito, ossia: non sono io la sua umana di legittima appartenenza (anche perché io appartengo a Mirella), ma è la mia compagna di vagabondaggi a Torino. E' mia amica e stiamo cominciando a volerci davvero bene.
Oggi pomeriggio mi ha detto che non aveva mai visto dall'altra sponda del Po il Borgo medievale del parco del Valentino, e siccome non lo avevo mai visto nemmeno io, siamo andate insieme. E' stato divertente e istruttivo, a tratti pericoloso, ma mai faticoso.
Credo che Miyuki ed io faremo delle belle passeggiate in futuro, per lo meno fino a quando - insieme a tutto il resto, non porterò a Torino anche Mirella.
;-)

01/07/16

Due anni

Due anni fa abbiamo firmato.

Mi sembra una vita. Mi sembrano due giorni.
Faccio fatica a credere che ci sia stato un tempo in cui la mia vita, la mia quotidianità, la mia realtà era diversa. Faccio fatica a credere che sia cambiato tutto, in quel modo, in quei tempi, con quell'evoluzione.
Due anni.
Quante cose, nel frattempo, sono cambiate e poi cambiate ancora. E quante ne cambieranno nei prossimi due?
Uno degli aspetti che più amo, di questo blog, è proprio la possibilità di viaggiare indietro nel tempo come se fosse sempre il presente. Oggi leggo il post di due anni fa e lo rivivo come se stesse accadendo adesso. Tra due anni farò lo stesso con questo post è, spero, ne sorriderò.