30/09/09

Scambio "Amarcord"

E allora, come promesso, eccomi qui a lanciare ufficialmente questa iniziativa e a definire qualche regola:

L'unico impegno da mantenere, per gli iscritti allo scambio, è quello di scrivere una lettera al destinatario "segreto".

Visto che partecipa anche chi è totalmente estraneo al mondo degli scambi creativi, spiego meglio come funziona.
Il giorno dopo la chiusura delle iscrizioni, io raccoglierò i nomi di tutti gli iscritti e li metterò in cerchio, creando un "girotondo" di nomi. A ciascuno manderò per via privata (email o pm) il nome e l'indirizzo di chi, nel girotondo, lo segue, e a quel destinatario andrà indirizzata la lettera. Per rendere le cose più simpatiche, di solito si chiede di mantenere l'assoluto segreto circa il nome del proprio destinatario, in modo che ognuno sappia a chi deve spedire ma NON sappia da chi riceverà, fino al momento in cui riceve! ;-)

La data di scadenza: io direi di prendercela mediamente comoda. Scrivere una lettera è qualcosa che ha bisogno di un momento di serenità e concentrazione e del giusto spirito e stato d'animo, quindi facciamo che le iscrizioni scadranno alle ore 24 del 13 ottobre (il giorno in cui torno da Londra) e la lettera andrà spedita entro il 21 novembre, così da evitare l'affollamento postale natalizio.

Il contenuto della lettera e la sua lunghezza saranno assolutamente a discrezione di chi scrive, così come il tipo di spedizione... Insomma, vogliamo - per una volta - essere ottimisti e fiduciosi nelle poste italiane e sperare che una semplice lettera spedita con prioritaria non si perda? Ma su questo punto mi piacerebbe avere anche l'opinione degli iscritti, quindi lo lasciamo come "provvisorio".

Ecco qui l'elenco degli iscritti, finora:

  • Lucy

  • Antonio (disordinataMente)

  • Il Perfido

  • Moon

  • Fede

  • Patrizia

  • Daniela

  • Chiara

  • Ciccioquellovero

  • Rosanna

  • Roxy

  • Syllim


Mandatemi in privato i vostri indirizzi, così comincio a raccoglierli!! :-D

29/09/09

Le lettere

Chissà perché, oggi mi ritrovavo a pensare alla mia amica di penna francese, Céline, con cui ho intrecciato una fitta e costante corrispondenza per circa 8 anni (dalla seconda media al primo anno di università), prima di lasciare che le lettere si diradassero nel tempo, fino a perdersi.
Non l'ho mai cercara su FB e me ne guardo bene.

Però ricoro quanto era bello ed emozionante ricevere la sua lettera... che poi, chissà perché, le sue lettere erano sempre profumate.
Aveva una bella grafia, pulita e ordinata mentre io (come chi abbia mai ricevuto un mio manoscritto di qualsivoglia natura sa) ho la classica grafia a zampe di gallina ubriaca e zoppa, e mi ricordo che scrivevo prima il testo "in brutta", poi a matita leggero leggero tracciavo le righe col righello sulla carta da lettere, quindi ricopiavo la lettera in bella grafia, o quanto meno nella meno peggiore grafia.
Non dimenticherò mai quella volta in cui lei mi chiese di scriverle qualche parola in italiano ed io le scrissi "buongiorno", e alla lettera successiva lei mi saluto con "BNONGIORRO", ma non perché aveva letto male lei....

Adesso che ne sto parlando mi pare di risentire il profumo delle sue lettere, e rivedo le sue vocali tondeggianti e quel modo molto francese di fare la C iniziale del suo nome.

Mi viene voglia di tornare a scrivere lettere, lettere vere, di carta. Nell'era del digitale, dell'email, dell'sms, dei blog, di facebook, mi viene voglia di rispolverare la vecchia stilografica e tutto il mio repertorio di inchiostri colorati, e scrivere lettere.

Uhm...

Ma se io organizzassi su questo blog uno SWAP epistolare, uno scambio in cui vi viene assegnata un'abbinata segreta alla quale dovete scrivere una lettera parlando di voi, raccontando ciò che volete, senza nessun altro obbligo che quello di mettersi d'impegno, prendere la penna, fare un respiro profondo e scrivere... voi partecipereste?
Considerando che sarebbe uno scambio che non ha nulla a che fare col ricamo, col cucito e quant'altro, potrebbero partecipare anche i seguaci "non crocettosi" di questo blog... che ne dite? lo facciamo?

28/09/09

La Bionda

La Bionda abita accanto a noi: condividiamo il muro della stanza da letto e del bagno.
Cinque anni fa, quando questa casa era in piena ristrutturazione, in un giorno di pioggia La Bionda fece la sua isterica comparsa davanti ai muratori attoniti: strillava in una lingua incomprensibile al punto che ci mancava poco che il capomastro mandasse a chiamare il prete. Per fortuna sopraggiunse il marito della Bionda e spiegò che era comparsa una macchia d'acqua nella loro parete della stanza da letto, si era spiccicata dal muro la carta da parati e che - insomma - era meglio se qualcuno veniva a dare un'occhiata.
Casa nostra era ancora uno scheletro, i muri erano "a vivo" e a quanto pare la pioggia aveva bagnato il muro arrivando fino alla loro parete. Va bene, è plausibile. Uno dei muratori si è armato, un giorno, di pittura e pazienza ed è andato a ridipingere tutta la loro stanza da letto, perché - chiaramente - la carta non si poteva più riappiccicare, allora tanto valeva toglierla.
Tutta.
E ridipingere la stanza.
Tutta.

E vabbè... è andata così.

Qualche mese dopo, tra gli ultimi lavori da fare c'era la muratura dei pali per stendere la biancheria sul terrazzo superiore. Per piantare un palo bisogna fare un buco, quindi il muratore si è messo lì di scalpello ed ha scavato nel muro un buco in cui murare il supporto del palo.
Per la seconda volta, l'isterica Bionda si è materializzata urlando, ma stavolta il muratore aveva già imparato la lingua e capì che la donna parlava di crolli di intonaco all'interno di casa sua in conseguenza delle martellate nel muro.
Il problema è che - a parte che quel pover'uomo stava martellando a mano, con lo scalpello, e nemmeno se fosse stato Hulk sarebbe riuscito a fare crollare dell'intonaco "in salute" - il buco era stato fatto nella parete opposta a quella di casa sua...

Da quel giorno La Bionda non ha più proferito parola. Fino a stamattina.

Mi vede e mi dice che le è spuntata di nuovo l'acqua nella stanza da letto, là dove le era spuntata quando stavamo costruendo.
Certo: nell'ultima settimana abbiamo avuto la stessa quantità di pioggia che abbiamo avuto nel biennio 2007-2008.... ha piovuto dentro casa anche da me, sia dalle pareti che dal soffitto, ma che ci posso fare? mica ho fatto piovere io?
E lei ancora a strillare in quella sua lingua incomprensibile qualcosa che somigliava ad un "Io l'ho fatta dipingere ora, non è che ogni volta che piove posso chiamare l'imbianchino"

....

Dunque: i muri esterni di casa mia sono ancora BAGNATI. Si sono asciugati solo dove batte direttamente il sole, ma molte zone, nonostante non piova da sabato sera, sono ancora bagnate. Sia il cemento che l'intonaco non sono mai impermeabili al 100% ed è normale che, se piove tutta quell'acqua su muri che sono stati costriuti da gente che non è abituata a tutta quell'acqua, possano succedere spiacevoli inconvenienti.

E comunque questa Bionda ai miei occhi, ormai, è una che vuole farsi rifare la casa nuova a spese degli altri, cercando il mezzo pretesto.
Le ho chiaramente detto che se le dovesse ricapitare di nuovo me lo faccia sapere. Arrivederci.

...

Vorrei tanto andarmi a costruire una casa che disti almeno 10 metri dalle altre case, in tutte le direzioni.

27/09/09

Almeno all'inizio...

"Mamma ti prometto che domani a scuola non piango"
"Grazie, tesoro mio, perché io ci resterei davvero male"
"E allora, poi, quando torniamo a casa ci sarà un premio?"
"Certo! Ti prometto che se domani a scuola non piangi , quando torniamo a casa ci sarà per te un premio!"
"Va bene! Ci sto!"
"Perfetto! Allora domani non devi piangere!"
"Ma proprio mai?"
"Mai mai"
"Ma almeno all'inizio posso piangere un poco? E poi smetto!"

Santa pazienza...

26/09/09

Mancano ancora tre mesi

ma io sono in piena produzione natalizia!
Ecco due "alberelli tintinnanti" che ho realizzato oggi:


In pannolenci con paillettes e perline, su entrambi i lati... Boh? Mi sembrano delle idee-regalo abbastanza carine, semplici ma d'effetto.... Io stessa ne ho fatto uno l'anno scorso, proprio per uno SWAP...
Speriamo bene.... !

I fratelli Sedesta, eroi della Patria

"Mamma, lo sai? A scuola abbiamo cantato una canzone che parla di Tania e dei suoi fratelli, che sono andati alla guerra e poi sono morti...!"
"Ah si? E come fa?"
"Così: Fratelli di Tania, di Tania Sedesta..... perché Sedesta è il cognome..."


25/09/09

It's Christmas time....

Non crediate che me ne sia stata tutto il tempo con le mani in mano a fissare l'orologio della cucina in attesa che si facesse l'orario di andare a prendere Matilde a scuola...!

Ecco la mia produzione degli ultimi giorni per il negozietto.
Sono tre coppie di presine, ricamate e cucite da me... Certo, lavorare coi "quadri" è molto complicato e ci sono tante imperfezioni, ma alla fin fine credo che siano accettabili in un contesto "country" come quello dei temi del ricamo.


Penso che se mai venderò qualcosa, sarà solo ed esclusivamente in vista del Natale...!

(e comunque sono stata capace ugualmente di ricamare con un solo occhio, mentre l'altro fissava l'orologio della cucina..... :-P )

24/09/09

Sembrava troppo facile...!

Ieri Matilde mi aveva detto che quando l'avevo lasciata a scuola si era "preoccupata" perché c'era una bambina che piangeva e allora veniva da piangere anche a lei.
Appurato che, nonostante tutto, io sono andata a prenderla lo stesso e in orario, si è tranquillizzata e stamattina era tranquilla e serena.
Ma la maestra non lo sapeva.
Stamattina, arrivati in classe, la maestra ha fatto l'errore imperdonabile di dirmi che ieri mia figlia aveva piangiucchiato. Ed è stato il segnale atteso prima di scatenare l'inferno.

Matilde è così, ma la maestra non poteva saperlo: quando un problema è risolto non bisogna più parlarne.

Insomma, l'ho lasciata che era in lacrime e che urlava "Io voglio andare dalla mamma".
Sono scesa in cortile e mi sono piazzata sotto la finestra dell'aula, con l'orecchio teso. Una mamma - si sa - riconoscerebbe il pianto del proprio figlio anche in mezzo ad altri 10 mila bambini che piangono. Non la sentivo ma non accennavo ad andarmene, pronta a passare anche tutta la mattina sotto quella finestra, se necessario. Pochi secondi dopo la mestra si è affacciata per tirare le tende e mi ha visto, mi ha fatto cenno che andava tutto bene e allora me ne sono andata.

Provate ad indovinare quanto si è rimpicciolito il mio povero cuore?

23/09/09

Il peggiorissimo

"Mamma, guarda, questo è il più peggio!"
"Non si dice il più peggio, si dice il peggiore..."
"Guarda, questo è il più peggiore!"

22/09/09

L'abito da cerimonia per mia figlia

Eccolo qui!

Tagliato, cucito e rifinito da me. Indossato e spiegazzato da lei...

21/09/09

Ehm...

"Forza, Matilde, sbrigati che dobbiamo andare a dormire: domani mattina ci dobbiamo svegliare presto perché c'è la scuola!"
"La scuola? Pure domani?"


20/09/09

Due candy al volo, più un annuncio

Vi segnalo, correndo, due blog candy ai quali hpo partecipato: Kitiara e Icyflower!
Affrettatevi, sono in scadenza!!

L'annuncio è questo: il prossimo 11 ottobre io compirò 31 anni e questo blog ne compirà 2.
L'anno scorso
abbiamo festeggiato e lo faremo anche quest'anno, però - c'è un però - io non sarò in casa nè al pc in quel periodo, perché vi ricordo che mio marito ci trascina nella gelida e piovosa Londra dall'8 al 13 ottobre, quindi devo inventarmi qualcosa che possa andare avanti da solo, senza bisogno di troppa assistenza da parte mia...
Avrei voluto lanciare un concorso creativo, come quello dello scorso san valentino, ma ormai non c'è abbastanza tempo...

'azz, sto post è tutto link! :-D

19/09/09

Resoconto del primo giorno di asilo

La maestra è stata chiara: alle 12 potete venire a riprenderveli. Io ero dietro il portone già dalle 11.30
Aprono a mezzogiorno preciso, entro e mi avvio verso l'aula, insieme ad altre tre o quattro mamme. La maestra sta davanti la porta e chiama per nome i bambini, quindi li consegna ai rispettivi genitori. Faccio capolino, mentre aspetto il mio turno, e la vedo. Seduta su una sediolina disposta in cerchio insieme agli altri, lo zainetto sulle spalle, un palloncino bianco stretto in mano ed un cappellino a forma di orecchie di Topolino in testa. Mi vede ma non si muove finché la maestra non la chiama. La maestra mi fa cenno che è andato tutto bene e anche a me sembra tranquilla. Serena. Troppo calma. Allibita. Quasi allucinata.
Uscendo in cortile le chiedo com'è andata e lei risponde serafica "Mi sono divertita tantissimo!" poi si fionda vestro le giostrine, prese d'assalto già dagli altri bambini.
Io sono succube della foga di sapere, di fare domande, di avere risposte e resoconti, commenti, racconti; lei è compleatamente assorbita dal vortice delle giostrine, quasi non mi ascolta. Riesco a tirarla via solo dopo due giri di giostrina, due scivolate e un minuto sul cavallo a dondolo.
Quindi le faccio la domanda che da almeno 5 minuti mi attanaglia: "Che avete fatto?"
Risposta: "Non mi ricordo"

Era totalmente in trance, come quando si esce troppo in freta da una sala di cinema e non si capisce bene se ci si trova ancora a Gotham City oppure per le strade della propria città. Io la tartassavo di domande (Avete fatto merenda? Hai fatto la pipì? Avete cantato? Come si chiamano i tuoi comagni? Il panino era buono? Hai bevuto? Sei riuscita ad aprire la cerniera dello zainetto?) e lei rispondeva a monosillabi: si, no,  non mi ricordo.

Solo dopo 10 minuti di camminata ho scoperto che hanno cantato alcune canzoncine delle quali lei conosceva solo quella del coccodrillo come fa e quella dell'arca di noè. Arrivati quasi a casa ho saputo che non hanno colorato, poi il nulla.

In serata, a mente fredda, sono riaffiorati i ricordi. C'era bisogno di elaborarli per bene, evidentemente, perché poi non è stata più zitta.

"Quando tu e papà ve ne siete andati sono venuti altri due bambini, poi la maestra ha detto i nomi di tutti i bambini e io ho detto presente, perché già lo sapevo che dovevo dire così, poi la maestra ci ha detto che facevamo merendina però la tovaglietta non mi è servita perché c'era il tovagliolo, però l'acqua della borraccia era calda, tu me la devi dare fredda così mi rinfresco. Lo sai ci sono i bagni per i maschietti e quelli per le femminucce e i maschietti la pipì la fanno in piedi! Poi abbiamo fatto il girotondo delle sedie e abbiamo cantato le canzoncine però io non le sapevo, invece la maestra le cantava con i miei compagnetti che le sapevo e anche Flavia e Silvia le sapevano perché loro sono graaaaaaaaaaaaandissime perché andavano a scuola anche l'anno scorso, cioè l'anno scorso-scorso... ieri -ieri! E quindi io sapevo solo quella del coccodrillo e poi pure quella dei leocorni. Il panino con la nutella era buoooooooooooonissimo! invece un bambino ha buttato i crackers a terra e la maestra l'ha rimproverato. Io gliel'ho detto alla maestra che io ho lo zainettoa forma di asinello e la borraccia di cenerentola però lei non mi ha ascoltato. Poi la maestra ci ha dato i palloncini però ci ha detto di stare fermi e che non potevamo tirarli in alto in alto, però poi a me mi è caduuuuuuuto! E allora me l'ha raccolto un mio compagnetto che si chiama Davide e io l'ho ringraziato, però zittamente. Lo sai c'è pure un mio compagnetto che si chiama come papà però io non gliel'ho detto. Io la pipì non l'ho fatta perché non la dovevo fare. Poi abbiamo giocato con gli animali e con le costruzioni, e gli animali erano duri tranne il maiale che era morbidissimo. C'erano pure le costruzioni per non erano i lego ma erano grandi come quelle che avevamo quando avevo due anni e mezzo. Però poi mi sono preoccupata un poco perché nella classe erano venute alcune persone che dovevano parlare con la maestra però tu non c'eri, e mi sei mancata tantissimissimo e pure io ti sono mancata tantissimissimo, come quando eri a Copenhagen che dicevi Ma dov'è la mia Cucciolotta? E comunque mi sono divertita tantissimo!"

Meno male.


18/09/09

Buon divertimento anche a voi!

Escono di casa alle 7.52, lei con lo zainetto a forma di asino sulle spalle e la manina sia a mamma che a papà (che per l'occasione andrà al lavoro in ritardo).
Durante gli 11 minuti di cammino a piedi, lei non ha fatto altro che dire che era contenta, era emozionata, chissà se la maestra ha i capelli biondi e chissà quanto si divertirà con tutti i suoi compagni.
Il padre annuisce. La mamma tira su col naso.

Arrivano davanti al cancello alle 8.03. La scuola è un edificio grande, con un bel cortile con gli alberi, le aiuole e le giostrine. Edilizia degli anni '30.
Il portone dell'ala dedicata all'asilo è aperto. Entrano e cercano l'aula che porti la targhetta col nome della maestra. La trovano.

La maestra è una rassicurante signora giovane. Probabilmente non arriva ai 50 anni. Indossa un allegro completo a fiori e il suo alito non odora di sigaretta, e questo è già positivo.
La bambina, con lo sguardo un po' indeciso sul da farsi, risponde alle domande che le fa la maestra, come si chiama, quanti anni ha e se è già andata a scuola. Accanto alla maestra c'è un'altra bambina, più grande ma molto più spaurita. La maestra mostra a Matilde dove posare il suo zainetto, si informa coi genitori su eventuali allergie o particolari esigenze della bambina, si fa scrivere i numeri di telefono, spiega che in quell'aula i bambini porteranno il grembiulino a quadretti bianchi e rosa o celeste, comunica che il sabato non c'è scuola e che lunedì consegnerà la lista del materiale da comprare.
Il padre è silenzioso, la madre interagisce con voce rotta e risponde a monosillabi.
Bene. E' tutto.
La madre chiede, con un filo di voce: "Allora possiamo andare?"
La maestra risponde di si.
"Bene - prosegue la mamma rivolta alla figlioletta - allora dammi un bacino e ci vediamo più tardi!"
La bambina bacia entrambi i genitori.
"Buon divertimento!" la saluta la madre con l'ultimo respiro integro che le rimane
"Buon divertimento anche a voi!" risponde la bambina tranquilla. Poi si avvicina alla compagna, per fare conoscenza, e per fortuna non vede sua madre che scoppia in un pianto disperato appena fuori dalla porta.

Domani

Lo zainetto è pronto. Grigio, di peluche, con la testa e le zampette di un asino. Ricevuto in regalo con la raccolta dei punti pampers di qualche anno fa.
La borraccia c'è. Rosa, istoriata con le sacre effigi di Cenerentola, Belle e Aurora.
La tovaglietta è già stata ripiegata con cura. Domani sarà il turno di quella con le pecorelle.
Ho comprato il pan carrè, per fare un toast estemporaneo mentre domani mattina aspettiamo che si scaldi il latte. Magari ci metto una leccata di nutella, che fa sempre bene all'umore.
Tovaglioli di carta e fazzoletti per il naso sono già pronti.

La doccia è fatta e anche lo shampoo.
Mutande e calzini puliti sono in bella mostra sulla poltroncina. I jeans e la maglietta si trovano sul bracciolo. Le scarpe sono ai piedi del comodino.

Matilde si è addormentata serena.
Io passerò la notte in preda agli incubi più tremendi.

Domani una sconosciuta si prenderà carico della crescita, dell'educazione e della cultura di mia figlia. Domani altri 27 bambini sconosciuti divideranno la stessa aula con lei, scambiandosi reciprocamente merendine, spintoni e batteri.
Domani è il primo giorno di asilo per Matilde. E' tutto pronto.
Tranne me.

16/09/09

Il risultato finale

Non vi impressionate, ma lo sapete che non voglio fare vedere la mia faccia in giro...


La borsetta nemmeno si vede, ma la tengo nella mano destra. La stola, alla fine, è semplicemente rettangolare, perché l'arricciatura non mi veniva e alla fine ho già le p*lle sufficientemente piene di questo vestito di questo tessuto, di questo matrimonio e di tutto il resto. L'ho lasciata un po' più lunga e l'ho annodata dietro, in modo da non doverla reggere e avere entrambe le mani libere, come aveva suggerito la furbissima Fede.

La collana è un cimelio di famiglia, originale degli anni '20 (il dono di fidanzamento del mio bisnonno materno alla mia bisnonna), infatti è un filo di perle lunghissimo che si annodava a "cravattina". Ci ho provato ma non mi piace molto l'effetto charleston sull'abito classico, quindi me la sono avvolta tre volte al collo, però non so come farla stare ferma e qui confido nel provvidenziale aiuto di Yersinia! :-D

Insomma, farò figura?

L'odissea dell'abito viola

Ve lo ricordate che non ho ancora trovato una soluzione per coprirmi le spalle in chiesa durante la cerimonia nuziale di lunedì prossimo?
Orbane, dice che la notte porta consiglio... a me la notte ha portato dolori insopportabili per un torcicollo che mi tormenta alternativamente da mesi e mesi, ma se non altro, stare sveglia e disperata in cerca di una posizione comoda, mi ha fatto riflettere.
Ho ancora un pezzo del tessuto che, però, è quadrato e non arriva ad avvolgermi le spalle. Il tessuto è moooooooooooooolto complicato, si vedono i segni lasciati dagli spilli, figuriamoci quelli delle cuciture! La soluzione ideale sarebbe stata di tagliare a metà il quadrato, ottenendo due strisce, cucirle ed avere, quindi, una striscia lunghissima, una stola con cui potrei avvolgermi in stile mummia...
E allora, durante la notte, pensa e ripensa, gira e rigira, mi è venuto in mente che se la stola così ottenuta la lascio lunghissima (in realtà sarebbe sufficiente aggiungere sono una metà della seconda striscia per arrivare ad avvolgermi le spalle), infilo un elastico lungo i due bordi lunghi, *dovrebbe* arricciarsi al punto giusto per:
- accorciarsi senza bisogno di essere tagliata
- drappeggiare automaticamente e per sempre, in modo da creare un'effetto sciccoso e nascondere tra le onde di taffetà la cucitura che unisce le due strisce.

Ci provo e vi faccio sapere.

Eventualmente posso sempre usare quel foulard color melenzana che mi ha prestato mia madre e che somiglia al colore dell'abito solo da lontano. Per fortuna in chiesa ci sarà poca luce e gli occhi di tutti saranno comunque puntati sulla sposa.

Talè...

Splinder ha inaugurato una nuova interfaccia grafica e, stando a quel che leggo qui accanto, adesso mi permette di scrivere un post e di programmarne la pubblicazione futura.
Proviamo se funziona?

Alle ore 23.35

15/09/09

Pelle d'oca

In questo momento preciso, mentre io sono seduta al pc e le do le spalle, Matilde sta leggendo ad alta voce un libro.
Legge sillaba per sillaba e poi ripete la parola intera. Quando arriva al punto, ripete tutta la frase.
Ha quasi 3 anni e 9 mesi e sta leggendosi *da sola* un libro.

Sta cosa mi da i brividi.

Addendum:
eccola











Un nuovo verbo

"Matilde, dov'è papà?"
"Sta facendo un compio..."
"Eh?!"
"Sta compiutando!"
"Non capisco..."
"Insomma, come si dice? Sta facendo una cosa col compiuter!"

14/09/09

Volare

Il mio limite, nella scrittura, è che non ho il coraggio di volare.
Sono insicura, poco convinta dell'obiettività della gente e preoccupata di strafare.
E poi sono troppo legata alle parole che scrivo, mi affeziono alle frasi, ai periodi, alle scene, al punto che non riesco ad eliminarle, anche se non funzionano, ma le lascio lì, per tradizione, per consuetudine, perché mi fanno tenerezza e non ho il cuore di cancellarle.

Continuando così non concluderò mai niente di serio.

13/09/09

Amore fraterno

Venerdì mattina squilla il telefono. E' mio fratello P che mi dice che è appena tornato a casa dopo aver accompagnato i nostri genitori in aeroporto (che sono stati invitati a un matrimonio in umbria) e che ha un sacchetto di broccoli che hanno regalato a nostro padre prima di partire, e vuole che vada a prendermeli io prima che vadano a male.

Certo, l'odore di broccoli in casa potrebbe pregiudicare l'esito di questo lungo fine settimana con la casa libera e a totale disposizione sua, dei suoi amici e - non ultima - della sua ragazza...
E poi a lui i broccoli non piacciono...

Stamattina ritelefona: dopo essersi dato ai bagordi immaginibili e non immaginabili, chiede di essere invitato a pranzo.

Indovinate cosa ho cucinato?

^________________________________________________^

Non vedo l'ora di vedere la sua faccia........

12/09/09

La pochette e la rosa

Avevo fatto la pochette col tessuto dell'abito viola: una semplicissima bustina rettagolare (forse leggermente trapezoidale....) che volevo abbellire con una rosellina dello stesso tessuto... ma proprio non riuscivo a farla: non riuscivo a "dominare" la rigidità e la tendenza alla ribellione del taffetà...

C'è una mia amichetta speciale, che in questo periodo è un po' giù di corda... Lei sa fare una quantità spaventosa di cose, ma la sua nuvoletta grigia sulla testa le faceva credere di non riuscire a fare nulla.

Invitandola a passare un spensierata giornata a casa mia, seducendola con una promessa di pane e nutella, allettandola con la possibilità di avere un pomeriggio tutto dedicato a giocare coi lego con Matilde, l'ho subdolamente attirata a casa mia, quindi le ho messo davanti il taffetà, le forbici, l'ago, il filo e le ho detto carinamente: "Puoi chiedere ogni cosa e sarai esaudita, ma non te ne vai di qui se prima non mi fai le roselline per la borsa"

E così tra un piatto di spaghetti col ragù e una sessione di "vocine" per i pupazzetti lego, una fetta di pane e nutella e una coppa di gelato alla setteveli, l'umore della mia amichetta (almeno secondo quello che ho visto io) si è risollevato e in più le sue manine, un po' fatate e un po' stregate, sono riuscite a creare questa delizia


Ed ecco la pochette nel suo globale splendore

Un po' storta lo è, ma non mi importa... "Le eventuali imperfezioni di questa creazione sono da attribuire alla totale lavorazione a mano".
La mia amichetta è sempre lei, Idiva, Annuzza mia bedda, picci pucci e ramurazzi...! :-D

La gallinella Mimma

Grazie al patrocinio della bravissima Idiva (altresì nota come "Annuzza bedda mia"), finalmente sono riuscita a capire la geometria non euclidea che fa quadrare il cerchio, o meglio, fa cerchiare il quadrato e fa nascere da due pezzi di stoffa, due ritagli di feltro e pochi centimetri di spago una gallinella come questa


Manco a dirlo, Matilde l'ha subito adottata e le ha dato il nome "Mimma".

10/09/09

Fili di.... caramelle!

Si apre (e si chiude presto!) il blog candy per festeggiare il primo anno del blog Fili di Follia, della mia amichetta, Picci Pucci, Annuzza mia bedda, altresì nota come Idiva.

Accorrete, perché il premio è golosissimo! :-)


La borsa per mia cognata

Poco tempo fa, mia cognata mi chiese - quasi a mo di sfida - di copiare per lei il modello di una borsa che avevamo visto insieme in una bancarella di Erice.
La borsa era piatta e con la forma a punta, come mezzo esagono... Io ho raccolto la richiesta-sfida e mi sono impegnata per farle la borsa entro settembre... ed eccola qui!



E' di jeans, decorato da cinque riccioli ricamati a punto erba ed una manciata di bottoncini in cernit realizzati dalla magica Ornella. All'interno ho messo una fodera con tre scompartimenti, uno dei quali costituito da tre tasche di diversa larghezza.
Insomma, per essere il mio primo vero tentativo di fare una borsa (perché  la borsina che mi sono fatta per Copenhagen non la considero nemmeno "borsa", quanto più "pochette a tracolla") non è venuta proprio male...

Autunno

Camminare a passo spedito e gli occhi socchiusi, capo chino a braccia nude, sotto la pioggia.
Il silenzio intorno.
Ascoltare l'inconfodibile rumore di passi di gomma sull'asfalto bagnato. Riempirsi i polmoni di aria fresca, umida, pulita. Profumata.

Io amo l'autunno.

07/09/09

La seconda tovaglietta per l'asilo

Mancano 10 giorni all'inizio della scuola...

05/09/09

Solo alla fine

"Ahi! Ahia! Mannagg..... AAAhia!!!"
"Mamma ma che stai facendo?"
"Niente, sto friggendo e ogni tanto mi schizza l'olio... AHIA!"
"Ho capito... allora quando finisci di farti male, ti do un bacetto"

Rileggersi

Rileggersi è sempre strano, specialmente se lo si fa a distanza di tempo.
Ho riletto consecutivamente BL e il NUOVO, che ne è il seguito. Mi è sembrato così strano...

BL, in fin dei conti, non fa proprio schifo, non del tutto, non completamente. E' una ca##atella, però secondo me è raccontata bene.
Il NUOVO non sta in piedi, non ha nè capo nè coda, non sa dove vuole andare a parare. Però ha molto di me. Me ne sono accorta rilegendolo per intero per la prima volta dopo 4 mesi. Ci sono io, nelle mie incertezze, nelle mie delusioni, nei miei rancori e nel mio non sapere dove voglio andare a parare.

Boh. Va preso, smontato, ripulito, lubrificato, rimontato e lucidato. Lo farò? Boh.

Per la cronaca: ho ordinato alcune stampe di BL che avevo "pubblicato" su ilmiolibro.it, per regalarle almeno alla mia famiglia stretta. Mi sembrava assurdo che lo avessero letto tutti tranne che mia madre, specialmente dopo che qualcuno ha anche pagato soldi veri per leggerlo.

Vi metto qui il link e mi faccio pure un bannerino da mettere qui accanto, ma sia ben chiaro che non voglio che nessuno si senta in obbligo, nei miei riguardi, di comprarlo.
Come già detto, ci guadagno 1,89 euro per ogni copia venduta, ma non ci arricchisco di sicuro, per cui chi volesse leggere il mio romanzo può continuare a richiedermi il pdf via email ed io glielo mando GRATIS.

Io voglio solo che la gente mi legga. Dei soldi me ne frega una cippa.

04/09/09

Ma com'è che a settembre...

...fa più caldo che ad agosto??? O.O

Non ne posso più...

03/09/09

Ah.... e comunque...

...non sono incinta.
Giusto per tranquillizzarvi! :-D

Mio genero

Affacciate al terrazzo, guardiamo quello scorcio di viuzza che in estate diventa l'appendice di ogni abitazione al piano terra. Bambini che giocano, anziani seduti davanti la porta di casa che chiacchierano, ragazzi che passano e ogni tanto un motorino o una macchina.

"Guarda mamma, forse quella è la macchina di mio marito"
"Di tuo marito?!"
"Si, si chiama Rosaldo e quando sarò grande e sarò un'adulta come te, ci sposiamo"

Adesso ogni giorno ci affacciamo dal terrazzo e vediamo passare un'ipotetica macchina di questo fantomatico Rosaldo. Una cosa buona, però, c'è: dev'essere ricco sfondato, visto che ogni giorno passa sempre con una macchina diversa.

02/09/09

Nera.

Oggi sono nera. Di pelle lucida, per la precisione.

Ma è mai possibile che mi sia girata tutti e dico TUTTI i negozi di pelletterie e accessori e cinesi e bancarelle del mercatino e non abbia trovato nemmeno MEZZA borsa nera di pelle lucida???
Ma che cavolo le fanno a fare ste scarpe se poi non ci fanno pure la borsa????? E dire che scarpe di questo tipo ne ho viste parecchie, ma borse niente! Nella migliore delle ipotesi sono pitonate lucide e siccome non ci appizzano niente con le scarpe, se proprio devo accomodare in qualche modo accomodo con la borsa nera di pelle non lucida che ho già a casa, che è pure gratis!

NON NE POSSO PIU' DAVVERO!

Quasi quasi mi fingo malata e mi resto a casa e al matrimonio ci mando solo mio marito e mia figlia.... mia figlia, già.... sempre ammesso che riesca a trovare un cavolo di tessuto adatto a fare la fusciacca per la cintura... altrimenti lascio a casa pure lei.

Niente, oggi sono nerissima.

01/09/09

Histats

Mi sono passata un po' di tempo a spulciarmi i report del contatore che potete ammirare alla vostra destra.
Per prima cosa, mi hanno colpito i vari riferimenti dei motori di ricerca, ossia quali sono le ricerche fatte dagli utenti che hanno, poi, condotto a questo blog.
Punto croce, e varianti
Gravidanza, isterica e non
Test di gravidanza
E video di fratello e sorella che scopano.

Ora.
Un attimo di pausa...
Sarà che non ho molta esperienza in materia, ma... come si fa ad esser certi che i due attori siano o impersonino un fratello e una sorella??

Ma lasciamo stare. Ci sono altre scoperte più interessanti.

Ad esempio: la provenienza geografica degli utenti. C'è gente che mi clicca da posti incredibili, tipo il Kuwait, la Costa d'Avorio, il Ghana..... bah...
Ma ho avuto una piacevolissima sorpresa: ho un lettore o una lettrice affezionata in Inghilterra! Qualcuno che mi visita ogni giorno... Chiunque tu sia, dai un segno! Il mese prossimo sarò a Londra per una settimana...!

E poi ho scoperto l'arcano del mio ammiratore segreto, quello che una volta al giorno digita su gugol "Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie" e arriva a me. Ebbene, non è un ammiratore segreto, a meno che non sia un nomade, visto che questa ricerca viene fatta ogni giorno da una città diversa... e non credo che sia determinante il fatto che il 70% delle ricerche venga fatta da Roma, insomma....

Ok, questo è il modo con cui ho passato le ultime due ore.