30/11/10

Harry Potter e i Doni della Morte - Prima parte

Da non crederci, sono di nuovo andata al cinema!
Stavolta in compagnia di un'amica "potteriana", a vedere la prima parte dell'ultimo capitolo della saga.

Che dire? A parte che sto scoprendo che Angelica con suo padre se la passa quasi meglio che con me, l'esperienza è stata molto bella e rilassante.
Più Harry cresce e più la storia tende al gotico... Devo ammettere che questo primo mezzo capitolo mi è piaciuto di più di tutti gli altri film. Finalmente c'è una quasi totale coincidenza tra la storia cinematografica e quella del romanzo: niente tagli o quasi, qualche piccola aggiunta, qualche lieve sfumatura ma niente di "importante", nulla a che vedere con la brutalità con la quale sono stati trasformati i precedenti 6 romanzi. Quasi quasi forse era meglio fare in due parti ciascun libro, per lo meno dal terzo in poi.

Bello, bel film, begli attori.... Ron è sempre più mitico (secondo me nel "trio" è il più bravo) con la sua espressività.
Non vedo l'ora che esca anche la seconda parte! :-D

29/11/10

Ma-mmma!

L'ha detto. Ieri, per la prima volta, Angelica ha detto "Mamma".
(Non che lo abbia detto con cognizione... insomma, le è scappata questa combinazione di sillabe durante uno dei suoi monologhi in stato di agitazione... però l'ha detto, gnè gnè!)

Rapunzel

Incredibile: sono andata al cinema.
Sabato pomeriggio ho mollato Angelica e un biberon di latte spremuto a mio marito e me ne sono andata, mano manina, con Matilde al cinema.
Siamo andate a vederci "Rapunzel", in 3D, e ci siamo divertite tantissimo, tanto che abbiamo deciso che al prossimo cartone animato che esce al cinema ripetiamo l'esperienza, tanto più che a quanto pare Angelica con suo padre è stata benissimo! Il latte non l'ha voluto (dice che si è limitata a dare ogni tanto una leccatina alla tettarella, ma non l'ha bevuto: evidentemente lo preferisce fresco "alla spina" e non riesco a darle torto!) però si è addormentata tra le braccia del padre tranquilla e serena.

Adesso andiamo al cartone.

Rapunzel è una rivisitazione della fiaba di Raperonzolo. Non è che combaci molto, a parte i capelli lunghissimi della ragazza... però è divertente da morire! Pieno di citazioni cinematografiche famose e scontate, Mission impossible, Indiana Jones, Matrix... però davvero pieno di episodi divertenti e alla fine strappa anche mezza lacrimuccia di commozione. Davvero carino, roba che viene voglia di farsi crescere i capelli soltanto per poter fare tutte quelle cose strampalate che faceva la ragazza! :-D

Insomma, film carino, notizie da casa rassicuranti... mi sono fatta un'oretta e mezza di spensieratezza come non succedeva da tempo. Ah!

Il sorriso di Angelica

Non è la mia secondogenita, ma l'ultimo romanzo di Camilleri. Un romanzo montalbaniano senza infamia e senza lode, un po' come tutti gli ultimi romanzi montalbaniani (a parte "Caccia al tesoro" che aveva la novità di essere particolarmente crudo).
Simpatico, come sempre, con momenti di ilarità e altri di tensione, come sempre.
Insomma, carino.

25/11/10

Bei tempi

Bellissimi i tempi in cui questo era un blog vivo e attivo...
Facevamo i pif, gli scambi, i round robin, facevamo gli "psychiatrichelpizzati e vinci", raccontavamo per filo e per segno l'evolversi di un romanzo, parlavamo di tante cose... ci succedevano tante cose! Leggevamo libri, guardavamo film. Ricamavamo e cucivamo.

Bei tempi.

Chissà se torneranno mai. Chissà se usciremo mai da questo fangoso pantano. Chissà.

22/11/10

Cose che non vorresti mai vedere #17

Tua figlia, la grande, che vomita nel cuore della notte, mentre si trova nel *tuo* letto, una sostanza di colore scuro che tu scambi per sangue, facendoti venire altri 50 capelli bianchi, e che solo quando la porti di corsa in bagno scopri essere, in realtà, la torta al cioccolato della festa di compleanno del cuginetto, della sera prima.

17/11/10

Imparare un mestiere

Hanno visto i miei pannolini lavabili. Mi hanno considerata pazza.
Hanno visto come si usano. Mi hanno considerata pratica.
Hanno fatto due conti sul risparmio economico. Mi hanno considerata furba.

Mi hanno commissionato una fornitura di pannolini lavabili per un bimbo che nascerà a febbraio.
Nel frattempo io sto perfezionando il cartamodello sulle mie considerazioni ed esigenze che sono venute fuori in questi 3 mesi di utilizzo...

Inutile specificare che Angelica è *davvero* la protagonista di questi miei stidi ed esperimenti... insomma, come dire.... "Ci stiamo lavorando"!! :-D


(Non vedo l'ora che finisca l'apprendistato e se li cucia da sola... :-D )

15/11/10

SOS Mamma in chat

Tempo fa ho partecipato al collaudo di un servizio per le mamme, la chat diretta con un'ostetrica e finalmente il servizio è stato messo a punto e "lanciato".
Questo è il comunicato stampa che racconta tutto per filo e per segno:

Boppy presenta “Sos mamma in chat”: 
ostetriche esperte online a disposizione di tutte le mamme
 
A fianco dello sportello telefonico, la chat è il nuovo strumento di confronto che Boppy dedica alle neomamme: una rete di esperte ostetriche online per rispondere alle molte perplessità. Tra le principali: allattamento, cura del neonato, lavoro e maternità
 
Milano, 28 ottobre 2010 – Boppy presenta “Sos mamma in chat”, un nuovo servizio di chat con ostetriche realizzato in collaborazione con il centro di preparazione al parto La Lunanuova di Milano e altro personale esperto su tutto il territorio nazionale.
 
Dal 8 novembre, attraverso un calendario presente nel sito www.boppyworld.com, tutte le mamme potranno prenotare una sessione di chat ed avere un confronto diretto e privato con ostetriche esperte che forniranno loro risposte e consigli su qualsiasi tema legato alla gravidanza, alla maternità, e in particolare all’allattamento, fugando dubbi e risolvendo piccoli problemi quotidiani.
 
L’idea nasce dal successo di un’altra iniziativa con la quale Boppy - il cuscino per l’allattamento numero uno in Italia - ha fornito un valido supporto alle mamme in gravidanza e nei primi mesi di vita dei loro bambini: lo sportello telefonico “Sos Mamma”.
Partito nel dicembre 2009come progetto principalmente focalizzato sul tema allattamento, il servizio è cresciuto di mese in mese raggiungendo, ad oggi, oltre 400 telefonate registrate. Tali numeri dimostrano un bisogno crescente da parte delle mamme italiane di confronto con personale esperto su  molti aspetti legati alla maternità.
 
In base ai dati raccolti attraverso lo sportello telefonico, il 40% delle mamme italiane si dimostra particolarmente incerto proprio sul tema allattamento: con quale frequenza posso attaccare al seno il mio bambino? C’è un modo per stimolare la produzione di latte? Non produco latte, riuscirò mai? Sono le domande più ricorrenti rivolte alle ostetriche.
 
“L’allattamento, oltre a fornire il necessario sostentamento, rappresenta per il bambino il primo naturale contatto con la mamma - spiega Maria Dalle Pezze, responsabile dello sportello Sos mamma e ostetrica del centro La Lunanuova –Si tratta dunque di una pratica intima di primaria importanza che ovviamente crea numerosi dubbi e incertezze nelle donne”
 
I risultati evidenziano inoltre come il rapporto tra lavoro e maternità rappresenti un altro problema molto sentito: il 21 % delle chiamate viene effettuato da neo mamme lavoratrici che cercano di trovare il giusto equilibrio tra carriera e famiglia.
 
“Il bisogno di sostegno da parte delle donne lavoratrici nel periodo pre e post parto è molto forte – continua Maria Dalle Pezze- Molte mamme lavorano infatti fino all’ottavo mese di gravidanza: non riescono a prepararsi adeguatamente, non solo al momento del parto, ma anche al cambiamento di ruolo che le aspetta dopo la nascita del loro piccolo. Noi cerchiamo di supportarle anche nella loro quotidianità.”
 
E proprio da queste donne - con un rapporto diretto e quotidiano con la rete – è emersa la necessità di un servizio di ascolto fruibile anche via web.
 
“I risultati dello sportello telefonico ci hanno sorpreso – dichiara Camilla Tenchio, Marketing Director Baby Care Hard Goods e Boppy -siamo felici di aver raggiunto un numero così alto di donne agevolandole nel loro percorso di  mamma”.
“In particolare l’analisi dei risultati di Sos mamma ci ha guidato verso una nuova consapevolezza: la necessità di ampliare i servizi offerti da Boppy alle neo mamme in termini di localizzazione e strumenti – continua  Camilla Tenchio, Marketing Director Baby Care Hard Goods e Boppy -e da questa presa di coscienza è nato Sos mamma in chat, il nuovo progetto online che,  parallelamente allo sportello telefonico,  vedrà coinvolte oltre al centro Lunanuova altre due ostetriche del centro e sud Italia.”
 
Le numerose chiamate provenienti dal meridione hanno infatti suggerito di ampliare la rete di ostetriche coinvolte: da Milano al centro e sud Italia, per permettere un’ampia copertura sul territorio nazionale.
 
L’analisi dei risultati dello sportello telefonico Sos Mamma promosso da Boppy è diventata quindi una lente d’ingrandimento sull’universo delle neo mamme che, sempre più attente alle necessità dei loro bambini, danno prova oggi di un rapporto positivo e quotidiano con la rete: da oggi grazie a “Sos mamma in chatil mondo dell’online da mezzo di informazione si trasforma in uno strumento di  sostegno e conforto.
 
 
Sos mamma in chat”sarà disponibile 3 giorni a settimana:


  • lunedì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 filo diretto con Maria Dalle Pezze (Milano)


  • martedì: dalle ore 17.00 alle ore 19.00 filo diretto con Fiorella Saddi (Taranto)


  • venerdì: dalle ore 14.00 alle ore 16.00 filo diretto con Claudia Mezzadri (Macerata)


 
Lo sportello telefonico sarà sempre disponibilecon il centro La Lunanuova nei giorni di:


  • mercoledì dalle 12.00 alle 14.00        


  • giovedì dalle 14.00 alle 16.00

12/11/10

Svezzamento a chilometri zero

Esiste un nuovo metodo per svezzare i bambini, un metodo talmente "nuovo" da essere cosiderato "folle" da molti, ma nessuno pensa che non è altro che il metodo che è stato adottato dalla notte dei tempi fino a 60 anni fa, ossia quando si è deciso che tutti i neonati sono "malati" e come tali vanno trattati, dando loro alimenti specifici, come se non fossero "comuni" esseri umani.
Ma non voglio essere polemica, non ora, non in questo post.

Il metodo antichissimo e nuovo si chiama "autosvezzamento" e bandisce dall'alimentazione dei neonati tutto ciò che viene definito "alimento per neonati": pappe, pappine, farine, pastoni, omogeneizzati ecc...

L'organismo di un bambino di 6 mesi è perfettamente in grado di digerire il cibo normale, tutto il cibo normale, quello "per adulti".
Già qualcuno storce il naso, a leggere questa affermazione, ma c'è dell'altro.
Il "momento" ideale per integrare l'alimentazione a base di solo latte con i primi cibi solidi e semisolidi non deve essere stabilito "a tavolino" dal pediatra (come se il bimbo fosse con la data di scadenza) ma bisogna lasciare che sia il bambino stesso a mostrare interesse verso il cibo degli adulti, perché la natura è perfetta (non bisogna mai dimenticarlo) e per "magia" il bambino rivolgerà la sua attenzione al cibo solido solo quando il suo organismo sarà pronto a digerirlo. Il mmento giusto è quando cercherà di rubarvi il cibo dal piatto. Provare per credere.
L'unica regola, quindi, è lasciare il bambino libero di esprirmersi e soprattutto ascoltarlo.

Io non credevo che sarebbe stato possibile. Matilde raramente mostrava interesse verso il nostro cibo, ma è anche vero che la maggior parte delle volte dormiva durante i nostri pasti, o meglio: io facevo in modo di mangiare mentre lei dormiva.

Con Angelica è diverso: la tengo in braccio mentre mangio, e non sempre per volere mio...
Però la "magia" si è avverata. Mangiavo un delizioso fico d'india (che in questo periodo sono nel momento di migliore qualità e dolcezza)... Prima lo seguiva con lo sguardo: lo guardava nella mia mano, e lo seguiva fino alla mia bocca. Poi si è lanciata, con le mani e con la bocca spalancata, direttamente verso il fico d'india che tenevo in mano. Io ho strusciato il mio dito sulla polpa e gliel'ho avvicinato alla bocca... lei se l'è ciucciato entusiasta ed è partita di nuovo a bocca aperta verso il frutto direttamente.

E così comincia l'avventura di Angelica nel meraviglioso mondo del cibo.
Un inizio assolutamente spontaneo, naturale e soprattutto rivolto alle tradizioni locali... Perché mai una bambina di Palermo avrebbe dovuto cominciare con le mele del Trentino??? :-D

09/11/10

Datemi un martello...

Io: "Eppure, a guardare le foto, non sembro molto grassa..."
Lui: "E' l'effetto ottico dei pantaloni neri."

07/11/10

Mamma Angela

"Ciao, piacere, io sono Lucy"
"Piacere, io sono Angela e faccio la pediatra in alcuni villaggi della Tanzania. Grazie per questo passaggio in macchina"
"Ma di nulla, figurati.... Loro, lì dietro, nei rispettivi seggiolini, sono Matilde e Angelica. Di solito Angelica in macchina piange, quindi non farci caso"
"Ci proverò"
"Tra l'altro è nervosa perché è raffreddata... Una sciocchezza, uno stupido raffreddore, ma col nasino chiuso è un dramma... non respira bene, non mangia bene, non dorme bene..."
"Eh, certo!"
"I bambini non dovrebbero ammalarsi mai..."
"Già. Poco prima di partire ho accompagnato in città una madre con un bambino proprio della stessa età di Angelica..."
"Quasi cinque mesi...?"
"Si, doveva fare il test per l'HIV... come la maggior parte dei bambini di cui mi occupo..."

Sentirsi stupide, tremendamente stupide per aver considerato "dramma" un neonato nasino moccioloso.

01/11/10

Antonietta

Le prime volte che lo sentivo "abbanniare", credevo fosse un venditore ambulante di qualcosa.
Lo si sentiva già da lontano, il suo grido e la sua cadenza inconfondibili "Ah-weeeeeeeeee'haaaaaaaaaa!". Mi sono sempre chiesta cosa vendesse e a volte mi affacciavo, quando lo sentivo, per scorgere il suo carrettino, o moto-ape, o quel che è, ma non sono mai riuscita a vederlo.

Un giorno mio marito è riuscito a intercettarlo. Non è un ambulante, è uno dei tanti "pazzi" del quartiere. Un signore anziano che tiene sottobraccio una scatola di cartone piena di fiori.
"Vende i fiori, allora."
"No, non credo. Sembrano fiori rubati al cimitero..."

Ieri mattina l'ho sentito da lontano. Ero vicina al balcone e ne ho approfittato. Mi sono affacciata e l'ho visto.
Vestito abbastanza bene, pulito, ordinato. Non è certo uno abbandonato a se stesso. La scatola di cartone è del tipo per il latte e i fiori non sono freschi nè secchi. Sembrano davvero rubati al cimitero oppure alle tante cappellette votive della Madonna disseminate in giro per le stradine del centro storico in cui vivo.
L'ho visto per la prima volta, e per la prima volta sono stata investita in pieno dal suo urlo, e stavolta è arrivato chiaro e limpido alle mie orecchie: "Antonieeeeeeeeeettaaaaaaaaaaaaa!!"

D'un tratto mi sono sentita raggelare dalla tristezza. Ho immaginato che Antonietta fosse la moglie di quell'uomo, e che lui era impazzito dal dolore della sua morte.

Sarebbe stato meglio continuare a crederlo un ambulante.