30/10/15

La fine è vicina

Nel momento in cui le tue figlie inseriscono a proposito nella stessa conversazione le parole "spelling" (cit. Angelica, 5 anni a giugno) e "spin-off" (cit. Matilde, 10 anni a dicembre), e spiegandotene correttamente il rispettivo significato, capisci che sì, la fine del mondo si avvicina.

29/10/15

Salva ogni cinque minuti. Anzi no.

Matilde ha creato, per la scuola, la sua prima presentazione in Power Point come elaborato finale di un piccolo progetto di approfondimento sulla produzione dell'olio d'oliva.
Non aveva mai usato Power Point prima di adesso, ma - da brava nativa digitale quale è - ha imparato quasi subito.
Io l'ho lasciata fare, l'ho lasciata esplorare tutti i menu e tutte le opzioni, ha impiegato due ore solo per visionare tutte le possibili animazioni e solo cinque minuti per stendere la prima bozza di ciascuna diapositiva.
Solo una raccomandazione le ho fatto: salva spesso, salva ogni volta che fai una modifica, specialmente se è una modifica importante o che magari ti ha fatto penare per metterla a punto. Salva ogni cinque minuti.

Oggi pomeriggio si è dedicata alle ultime due diapositive e, mentre gli altri giorni mi aveva chiamato solo per avere un consiglio sullo sfondo da abbinare a determinate fotografie, stavolta mi ha mandato a chiamare "con urgenza" tramite Angelica, perché c'era un mistero inspiegabile.
Il mistero era la sparizione di una diapositiva e quello che il gergo tecnico si chiama "smin#iamento" della formattazione dei testi e delle immagini di quella successiva.

"Non ti preoccupare", le ho detto, "vediamo di ripristinarla", ma quando scorro fino alla fine il menu delle azioni da annullare, mi accorgo di essere soltanto arrivata all'inizio della digitazione del testo della diapositiva successiva. Lei non si era ancora accorta della diapositiva mancante quando ha iniziato a comporre la successiva.
"Va bene", continuo, "la recuperiamo dal file. Basta aprirlo di nuovo e... Ehm... aspetta... Ma tu per caso hai già fatto qualche salvataggio?"
"Certo! Me l'hai detto tu di salvare ogni cinque minuti"

E così non l'abbiamo potuta recuperare, perché chissà in quale fase della creazione della nuova diapositiva era sparita la precedente.

Matilde ci ha pianto qualche minuto, pochi in verità. E quando le ho detto di non abbattersi, che non era una cosa grave, lei mi ha detto "Lo so che non è una cosa grave, ma se tu vedessi sparire tutto il tuo lavoro di un pomeriggio non ti verrebbe da piangere?"

Ed ho ripensato ai tempi in cui non avevamo il gruppo di continuità, o quando mio fratello formattava il pc senza preavviso, o quando i vecchi computer, semplicemente, s'impallavano e non potevi far altro che riavviare. Tra le lacrime, sì.

"Hai ragione, Matildina, anche a me è venuto da piangere ogni volta che mi sono ritrovata al tuo posto. Benvenuta nel mondo di quelli che hanno a che fare con i misteri inspiegabili dei computer".

28/10/15

La nostalgia del mantra

Non è solo quell'ora di pace, di rilassamento e di contatto profondo col mio corpo.
Non è solo l'esercizio fisico.
Non è solo la gioia di rivedere i "compagni" salutati all'inizio dell'estate.

Oggi ho ripreso il corso di yoga, dopo aver chiuso a luglio scorso, e mi sono accorta che mi era proprio mancato.

Mi era mancato l'OM.
Mi erano mancate quelle vibrazioni che partono dal solido radicamento con la terra e crescono fino ad innalzarsi oltre la testa, dopo aver attraversato e fatto risuonare ogni cellula del corpo.
AUM, nella forma didattica.

Bentornato nella mia vita.

27/10/15

Rieletta

E per il terzo anno consecutivo sono stata rieletta rappresentante di interclasse per la classe di Matilde. E la maestra mi vuole così tanto bene che mi ha già candidata per i prossimi cinque anni, quando inizierà Angelica.

Ma la domanda che davvero mi preoccupa è: ma alla fine me la danno la pensione?!
:-D

26/10/15

A costo di sembrare vecchia e rosicona...

...ma no! A quarant'anni non ti puoi mettere come foto di profilo un selfie preso dall'alto con bella vista panoramica sulle tue tette. E non importa che sia un bello spettacolo.
No.
Hai quarant'anni e sei una madre di famiglia.
Io sarò anche una rosicona invidiosa perché le tette come le tue non ce le avevo nemmeno a vent'anni, ma tu sei proprio l'emblema di quanto male stiamo crescendo noi generazione con l'adolescenza tardiva.

25/10/15

Un'ora restituita

Stanotte ci hanno restituito un'ora. Perché - ricordiamolo - mai nella vita nessuno ti regala niente, nella migliore delle ipotesi, prima ti toglie qualcosa e poi, se gli stai simpatico, te lo restituisce.

Un'ora restituita che mi ha fatto spontaneamente svegliare alle quasi-otto che in realtà erano le quasi-nove del mio ritmo circadiano.
E' dalle nuove-otto che penso a come potrei impiegare questo tempo che mi fa essere in anticipo sulla consueta tabella di marca domenicale, ma alla fine non mi è venuto in mente niente.
Da sola in casa, l'unica cosa che ho pensato di fare è stato scrivere questo post.

20/10/15

Gli odori delle case degli altri

È strano, quando riapri la valigia dopo aver soggiornato ospite in casa d'altri, essere investita dall'odore di quegli ambienti, che vai a capire se è il legno dei mobili, il detersivo per i pavimenti, gli aromi di cottura accumulati sulle tende.
È strano perché ti investe quando non te l'aspetti, quando sei già nella tua di casa, della quale hai risentito forte l'odore dopo giorni di assenza e di finestre chiuse, e ti catapulta indietro di poche ore e a distanza di migliaia di chilometri, e chiudi gli occhi e ti sembra di essere ancora lì, li riapri e scoprì di essere invece qui e tra un qui e un lì ha ben chiara la sensazione che i due avverbi e i due luoghi si fondano per un istante, e ti sei portata qui un pizzico di lì.
Aspiri profondamente e, a malincuore, distruggi l'incantesimo nella lavatrice.

13/10/15

Borsa con albero

Non so per quale motivo, ma ultimamente non sono più capace a fare le foto.
Questa è la mia nuova borsa. Mia.
Non sono perché è mia, ma perché l'ho disegnata io, l'ho cucita io, l'ho pensata io dall'inizio alla fine.
Mia.

E le paillette comandano.
:-D

12/10/15

Figli dell'euro

"Mamma, questa cifra come si legge? C'è scritto 20.000 £"
"Ventimila lire"
"Ah. E in italiano cosa significa?"

11/10/15

Otto e trentasette

Non è l'ora esatta attuale, bensì gli anni che compiamo oggi, rispettivamente, questo blog ed io.
Riceverò, spero, alcuni regali e di sicuro molti auguri, ma i migliori li ho già ricevuti:
Questo messaggio e la canzoncina che hanno cantato subito dopo valgono da soli la pena di invecchiare...

...e poi il saluto al sole è bellissimo! XD

09/10/15

Immersione

Oggi sarebbe stato il nostro anniversario di nozze.
Trascorrere la serata insieme aveva già un certo nonsoché di comico. Trascorrerla parlando - tra le altre cose - di espletare anche la formalità del divorzio, è stato il tocco di classe, ma concludere chiedendogli "Ma tu non ce l'hai ancora una zita? E quando te la trovi?" è stata la vera ciliegina sulla torta.
Oggi sarebbe stato il nostro anniversario, avremmo festeggiato 11 anni di matrimonio. È stata una serata piacevole, divertente, serena, senza dubbio una bella serata.
Non sono fuggita da questo giorno doloroso, come ho fatto l'anno scorso. Mi ci sono immersa fino alla punta dei capelli.
Ed è stato proprio come riprendere aria dopo aver a lungo trattenuto il fiato.

08/10/15

Paillette

07/10/15

In Santa we trust

"Mamma, come mai sei così giù di morale?"
"Niente di grave, Matilde. È solo che ogni tanto mi prende un po' di sconforto... Sono un po' preoccupata per il futuro, per il lavoro... Cose così..."
"Stai tranquilla mamma, basta che credi in te e vedrai che ce la farai!"
"Giusto. Devo credere in me. Hai ragione figlia mia"
"Eh, infatti! E poi ricordati sempre che anche io credo in te, e anche Angelica. Noi crediamo in te, mamma! Non è vero, Angelica?"
"Certo che crediamo in te, mamma! E poi figurati, io credo persino in Babbo Natale...! "

06/10/15

L'anno scorso

L'anno scorso di questi tempi mi accingevo a partire per Londra, l'alternativa al taglio delle vene che avevo trovato per non pensare al mio mancato anniversario di matrimonio.
Quest'anno niente viaggi, tutt'altro.

Bisogna starci dentro, diceva il caro dottor Mercurio, mio psicoterapeuta, non opporsi, non negare, non fuggire. Starci, e vedere cosa succede, che cosa porta l'esperienza.

Quest'anno io non fuggo. Ci sto.
E se tutto va bene, mi ci immergo pure, fino ai capelli.

05/10/15

Il panorama

È una di quelle cose strane, alle quali fai caso solo dopo che per anni e anni ci vivi dentro e non te ne accorgi, fino a quando non le riscopri e ti rendi conto di averne sofferto dolorosamente la mancanza fino a quell'istante, ma la sofferenza stava sepolta chissà dove.

Seduta al balcone di casa di un'amica, io, ho riscoperto il panorama, inteso nella sua definizione primordiale. E lì, davanti al mare, alla collina e alla città, mi sono resa conto di trovarmi sul versante opposto rispetto a casa mia, e di godere, dunque, di un panorama identico, ma speculare, rispetto a quello che ho osservato per anni a casa dei miei genitori.
E in quel momento, improvvisamente, mi sono accorta di quanto mi è mancato quel panorama in questi 11 anni, ché da casa mia mi affaccio e guardo la biancheria stesa della signora di fronte. Da casa mia non ho panorama.
E dopo 11 anni me ne sono accorta adesso.

02/10/15

Miiimoooomiiiimoooooo!

È un bel brivido, durante un temporale con lampi e tuoni, mentre cerchi di sdrammatizzare l'apprensione delle tue figlie che ti guardano già mezze spaventate, sentire uno strano verso, cantilenante, un "Miiiimoooooomiiiiimooooooooo" pronunciato da una vocina che non ha nulla di umano, e che proviene dal fondo della stanza dove non c'è nessun altro a parte te e le bambine, né umano né disumano, e scoprire, infine, che si tratta della notifica del giochino dei minions, che hai installato sullo smartphone.

01/10/15