28/04/17

Il gatto nella scatola

Predi una scatola, appoggiala a terra insieme a tutto l'altro macello di oggetti, buste, accessori, spazzatura, borse per la spesa, bottiglie d'acqua per il radiatore e tutto il resto dei residui del caos primordiale che si trova all'interno della tua macchina, e se un gatto si troverà a passare nelle vicinanze puoi stare ben certa che ignorerà bellamente tutto quanto, tranne la scatola.


("Mamma, com'era quella storia del gatto dentro la scatola che non sai se è vivo o morto fino a che non apri la scatola? Ecco, a noi oggi è andata bene, che il gatto c'è risultato vivo")

27/04/17

Le lacrime agli occhi

Non so se capita a tutti, ma quando vado al colloquio con gli insegnanti delle mie figlie, sentire parlare da "estranei" di loro, e in quel modo, mi commuove sempre.
Perché io penso che ogni mamma veda il proprio figlio o la propria figlia come speciale, eccellente, assennata ecc. ma quando a dirlo sono quelle persone che non hanno nessun dovere nei loro confronti, non devono provare affetto per loro, non devono a tutti i costi trovarvi una peculiarità, ecco, allora mi dico che forse non è solo il mio cuore di mamma a parlare, ma che le mie figlie sono davvero speciali e spaccheranno le balate da grandi, come si dice dalle mie parti.

26/04/17

La spericolata

Esattamente come quando ha imparato a camminare, Angelica ha imparato ad andare in bicicletta in età avanzata rispetto ai suoi coetanei, ma recuperando il distacco in poche ore.
Sabato eravamo nella fase "Non imparerò mai"; domenica ha imparato; lunedì pedalava stando sollevata ("Senza culetto", diceva lei); martedì ha fatto le frenate sgommando.
Angelica è così. È un po' paurosa e titubante, ma una volta intrapresa un'avventura, va alla grande al punto da meravigliarsi che la porti avanti da così poco tempo.

21/04/17

Solidarietà interspecie

"Ancora formiche! Basta, più tardi vado a comprare il veleno..."
"Noooooooooo! No, mamma, il veleno no! Non voglio che le uccidi! Le formiche sono insetti come noi...!"
"..."
"..."
"Angelica, noi non siamo insetti"

20/04/17

Sorriso d'acciaio glamour

Ai miei tempi era oggetto di fortissima discriminazione sociale, appiglio facile per denigrazioni varie, fonte di disagio e vergogna, penitenza, punizione, sciagura.
Oggi, fortunatamente, anche l'apparecchio ai denti (come gli occhiali già da qualche anno) è stato sdoganato dal peso della sua funzionalità con lo scotto del suo inopinabile impatto antiestetico. È diventato un accessorio glamourizzato. Può essere colorato, glitterato, fluorescente, o totalmente invisibile.

Matilde ha scelto​ di avere il sorriso fucsia.


19/04/17

Cose che non vorresti mai vedere #42

Formiche.
Formiche nel barattolo dello zucchero.
Formiche.
Alle ore 5.40 del mattino.

18/04/17

Tragedia

Niente a che vedere con chi si dimentica i figli o gli animali domestici, ci mancherebbe!, tuttavia posso dire che anche dimenticare in macchina il fagotto che racchiude tutte le uova di Pasqua che le mie figlie hanno raccolto nelle scorse 48 ore ha una carica tragica non da poco.


14/04/17

Buon anniversario

"Pronto?"
"Mamma, dove sei?'
"Sono appena arrivata alla palestra di Angelica. Che succede, Matilde?"
"No, niente. È che qui a casa c'è uno che ha citofonato quattro volte..."
"E tu hai risposto?"
"No, mi sono solo affacciata dal balcone. È un tizio con dei fiori... Boh? Forse è una nuova sottosezione dei testimoni di Geova..."
"Va bene, stai tranquilla. Hai fatto bene a non rispondere. Io tra cinque minuti torno"

...

"Pronto?"
"È la signora Lucy van Pelt?"
"Sì"
"Io sono il fioraio della piazza. Devo consegnarle dei fiori, ma lei non è in casa"
"Oooooh! Sì sì, sono in giro. Tra qualche minuto passo direttamente io in negozio da lei, grazie"

Adoro questa nuova sottosezione dei testimoni di Geova ;-)

13/04/17

Yoga con le bambine

Io seguo un corso di yoga da 4 anni. Le mie figlie seguono un corso di yoga da tre anni.
I due corsi non si sono mai incontrati, tranne che per la festicciola conclusiva del corso per bambini.

Oggi, invece, le mamme sono state invitate a partecipare alla lezione del corso per bambini, che è stato tenuto e guidato dagli stessi yoghini.
Ho scoperto cose delle mie figlie che non conoscevo, è stato particolare e intenso, a tratti tenero. Ma è stato bello, soprattutto, scoprire come lo yoga faccia tirare fuori loro stesse, senza filtri e senza pudori, molto meglio di qualunque altra attività sociale che abbiano mai fatto.
E comunque, anche a yoga Angelica mi sta appiccicata come una cozza. Anche a yoga Matilde è logorroica.
Loro due, esattamente come sono, esattamente come le conosco.

12/04/17

Nodo energetico spazio-temporale

Il compleanno di un amico, un anniversario fondamentale, un'arrabbiatura stratosferica, un incontro dai risultati ottimi e ottimistici.
E sono solo 24 ore.

11/04/17

Giorni veloci, giorni lenti

Non so se è perché sto cambiando (=invecchiando), ma da qualche tempo ho l'impressione che i giorni scorrano lenti.
Mi ritrovo al martedì sera che se ripenso a ciò che ho fatto domenica mi sembra trascorso un mese.
Sarà che lavoro molto, talvolta quasi sovrapponendo le due mansioni (come ieri, che ho lavorato dalle 9 alle 22.30 con solo un'ora e mezza di distacco durante la quale mi sono dovuta spostare di 20 km attivando i motori a curvatura 8 della mia Panda vintage), dunque faccio così tante cose, in luoghi diversi e con così tante persone che un giorno solo mi sembra che duri una settimana. Oppure sarà che è il tipo di lavoro che è molto diverso da quello in atelier.
In atelier avevamo scadenze da rispettare, talvolta molto brevi, e il tempo correva, si arrivava a fine settimana con ancora ordini da ultimare, straordinari da programmare, sacrifici e nottate da passare cucendo, e le 2 di notte arrivavano sempre troppo presto. Ora è l'opposto. Non vedo l'ora che sia la fine della settimana per essere pagata, o che finiscano tutti gli appuntamenti e, nel silenzio e nella solitudine ritrovati, io possa chiudere lo studio e andarmene.
Oggi è solo l'11 ma se dovessi fare una stima per quel che sento, siamo già ben oltre il 20 di aprile.
Sto cambiando, e un po' anche invecchiando.

10/04/17

Senza parole

"Mamma, l'anno bisestile è stato questo o lo scorso anno?"
"Lo scorso anno, Angelica, il 2016"
"Ah. Allora questo foglio è del calendario dell'anno scorso"
"Dici?"
"Sì, è il foglio di gennaio 2016"
"Ah. E come fai a stabilirlo?"
"Guarda​. Il mese precedente si capisce che è dicembre perché è di 31 giorni e ci sono rossi 25, 26 e 27 che è domenica. Poi il mese che viene dopo ha 29 giorni, e tu mi ha detto che è stato l'anno scorso quello bisestile"

Anche gli insegnanti mi dicono spesso che Angelica è almeno una spanna più in alto dei suoi coetanei, e conoscendoli l'ho un po' dedotto anch'io, ma nella modestia che mi ha sempre contraddistinto, ho pensato che fossero gli altri bambini particolarmente "tonti", e che mia figlia fosse semplicemente normale se fosse inserita in un contesto socio-culturale meno  "paesano" di quello in cui si trova.
Ma certe volte ha delle uscite che mi lasciano davvero a bocca aperta.
Non ha nemmeno 7 anni eppure è stata capace di fare una deduzione logica come quella.
Alcune volte Angelica mi fa paura. Mi fa temere di avere un potenziale oggettivamente alto e che io, dal basso del contesto mediocre in cui vivo, non sarò capace di supportarla per svilupparlo e valorizzarlo.

07/04/17

Quelli che cambiano canale

Soltanto io detesto visceralmente quelli che cambiano canale della TV durante le interruzioni pubblicitarie?
Io non so se sia un indice di "tendenza alla fedeltà" nella buona e nella cattiva sorte (anche se in effetti un esempio che avvalora questa tesi ce l'ho), ma io mai e poi mai potrei cambiare canale, nel bel mezzo di un film o di uno spettacolo, e odio chi lo fa.
Non potrei mai rischiare che poi, dall'altra parte, ricominci il film, ed io me ne perda qualche pezzo. E poi, magari, rischio di appassionarmi a ciò che danno su un altro canale, e che faccio? Me ne separo forzatamente perché devo tornare al primo film? Smetto di seguire il primo e mi sposto sul secondo? E quando anche sul secondo fanno la pubblicità, che faccio? Torno sul primo o mi avventuro su un terzo canale, rischiando di ripetere l'errore di affezionarmi a un'altra trasmissione? No no, non lo faccio. E non sopporto chi lo fa.
E poi, vogliamo mettere la comodità del poter avere 5 o 6 minuti di pausa durante la quale procurarsi uno spuntino, o rispondere ad un'email, o andare in bagno e cose simili?

06/04/17

Non vale

"Posso chiedervi un favore?"
"Certo mamma"
"Ci prendiamo l'impegno di dirci "ti voglio bene" almeno una volta al giorno per ciascuna?"
"Ma io te lo dico sempre, mamma"
"Lo so, Angelica, ma non sempre tutti i giorni"
"E anche io"
"Sì, Matilde, ma dire "anch'io" non vale"
"Va bene"
"Allora proviamo?"
"Proviamo"
"Mamma, ti voglio bene"
"Grazie, Angelica"
"E anch'io, mamma"
"Matilde, "anch'io" non vale"
"Eh, ma lei lo dice sempre per prima! Mi viene più semplice e naturale dire che ti voglio bene anch'io"

Lo so, figlia mia, e hai ragione. Ma io ho voglia di sentirlo dire per intero, ne ho proprio bisogno, talvolta. E per adesso è una di tali volte.

03/04/17

Il camper di Stranamore

Ho passato tutta l'adolescenza a sognare che il camper di Stranamore piombasse improvvisamente al liceo scientifico che frequentavo e, tra tante belle e popolari ragazze, venissero a cercare me, il rospetto acneico, e che qualcuno (sapevo bene chi avrebbe dovuto farlo, ma in realtà mi sarebbe andato bene pure un ammiratore sconosciuto) dall'altro lato del monitor mi dichiarasse il suo amore eterno e sconfinato.
Chissà su cosa fantasticano le adolescenti rospette acneiche di oggi.