29/02/16

In simbiosi con la macchina

Ho aggiustato la mia macchina da cucire, che da ottobre scorso era in quarantena (anche se, in cinque mesi, dovrebbe chiamarsi centocinquantena). Cuciva malissimo, saltando punti e trasportando i tessuti in modo irregolare.
L'ho smontata tutta, l'ho pulita, spolverata, spennellata, lisciata, lubrificata, carezzata e vezzeggiata.
All'inizio ha fatto un altro po' di bizze, ha saltato qualche punto, si è attorcigliato il filo, ha pure rotto due aghi, poi però ha ripreso a cucire alla perfezione.
Era stanca. Era stanca e arrabbiata.
Aveva bisogno di coccole e di sfogare la sua rabbia.

Ecco, anche io mi sento così. E sinceramente spero proprio di riuscire ad accontentarmi delle sole coccole, quando mai arrivassero, perché se devo immaginare di rompere pure io i corrispondenti di due aghi, temo che nel migliore dei casi finirei in galera.

26/02/16

Pane integrale di segale

Casomai non lo aveste mai assaggiato e ne foste incuriositi, sappiatelo: il pane di segale è disgustoso.
A parità di peso contiene 2/3 delle calorie del pane normale, ma ne impiegherete il 20% per masticarlo e deglutirlo. Sa di mosto, di fermentazione, di acido.
Se siete a dieta, è un ottimo alimento per farvi passare l'appetito.

(Cit. Angelica: "Povera mamma, che deve mangiare quel pane che fa quello strano odore!")

25/02/16

La figlia di nessuno, cioè mia

"Mamma, ma il grembiule non me l'hai lavato, è tutto scarabocchiato!"
"Angelica, ma tu adesso che sono le 8 di mattina mi fai vedere il grembiule scarabocchiato?!"
"Sentivo caldo e l'ho messo nello zaino"
"Io mi sono dimenticata di tirarlo fuori quando siamo arrivate a casa ieri, ma tu sapevi bene che era scarabocchiato"
"E quindi che facciamo?"
"Niente, indossalo così. Però stai alla larga dai tuoi compagni col pennarello facile. E quando torniamo ricordami di lavarlo"
"Va bene"
"Dai, adesso andiamo che è tardissimo"
...
"Mamma, sento freddo"
"Angelica, chiuditi il giubbotto"
"Ma io sento freddo nelle gambe, qui, proprio alle caviglie"
"Certo, hai i leggins tutti alzati alle caviglie. Aspetta, fermiamoci, te li sistemo"
"Come mai non scendono?"
"Perché a quanto pare sei allungata di 20 centimetri tutti insieme..."
"E che facciamo?"
"Niente, continuiamo a camminare, è tardissimo e non possiamo tornare a casa a cambiarti. E se te lo chiedono rispondi che sono pinocchietti"

Per fortuna la maestra di Angelica mi conosce bene, altrimenti un blitz dei servizi sociali non me lo toglieva nessuno.

24/02/16

Come lavare la macchina

È già la seconda volta che mi succede.
Quando vedo che c'è bel tempo e tiepido per alcuni giorni consecutivi, e decido di approfittarne per dare una rinfrescata ai giubbotti pesanti di tutta la famiglia, l'indomani come minimo piove e si abbassa la temperatura di 6-7 rispetto al giorno precedente.

Come metodo anti siccità potrei brevettarlo.

23/02/16

Le cose belle

Le cose belle della vita sono 3:

1) Le coccole con le tue figlie
2) Un messaggio d'amore inaspettato
3) Qualcuno che, incontrandoti dopo un po' di tempo nei cui ultimi 22 giorni hai seguito uno strettissimo regime alimentare ipocalorico, ti dice "Ma sei dimagrita!"

22/02/16

24 ore

Paghi la quota di partecipazione.
Vai al ritiro di yoga e meditazione.
24 ore interamente in silenzio, immersa nel silenzio, circondata dal silenzio.
24 ore di pratica yoga, di pasti leggeri e genuini, di autoindagine, di riposo, di separazione netta e totale dalla quotidianità.
Torni a casa e già durante il viaggio rivaluti i tuoi comportamenti, il tuo modo di repazionarti con gli altri e con le tue figlie, e ti riproponi di cbiare atteggiamento, e vuoi davvero farlo, perché lo sai che sei tu a guidare le reazioni e i comportamenti delle tue figlie. Sei tu che se sei nervosa rendi loro nervose, se sei distratta le rendi appiccicose, se sei stressata le rendi poco concentrate.
Tu vuoi la serenità, per te e per loro.
Fai tesoro dell'esperienza  te la conservi dentro, calda calda, per non perderla mai di vista.
Arrivi a casa e ti predisponi con tutte le tue nuove buone intenzioni. Loro si pizzicano a vicenda ma tu ti mantieni calma, le fai ragionare. Ci riesci.
Ed è più facile riuscire nello scopo, se loro dormono, o sono a scuola.
Il problema è il dopo pranzo del primo giorno, dopo i compiti. Quando le inviti a prepararsi per la lezione di danza e, dopo 20 minuti, le raggiungi convinta di trovarle già pronte.

Ecco, la pace interiore non è durata che 24 ore.

Quando le trovi ancora in mutande, che giocano a tirarsi i calzini ad esattamente 7 minuti dall'inizio della lezione, la pace interiore se ne va a qual paese, che sembra impossibile che ci sia stata per davvero.

19/02/16

Cuore

"Mamma, mi dici una frase di argomento d'amore?"
"Certo, Angelica. Che ne pensi di La mamma e le sue due figlie?"
"No, non va bene"
"Come sarebbe che non va bene?! Più amore di così...!"
"Sì, ma io voglio scrivere un biglietto per la maestra"
"Allora: Alla mia maestra"
"No, una frase che sia come il titolo di un libro"
"La mia maestra"
"Non c'è l'amore"
"La maestra del mio cuore"
"Un po' più corta"
"Cuore"
"Ecco, perfetto. Così va bene. Grazie, mamma"

Prego.

18/02/16

Day #17

Peso odierno: 68,9 kg
Un chilo e mezzo in 17 giorni non è affatto male.

Due cose ho imparato:
- che dalla cioccodipendenza ci si può affrancare.
- che forse posso farcela a diventare una sarta magra.

17/02/16

La signora Anna

La signora Anna apre la saracinesca che chiude l'ingresso all'ufficio dell'anagrafe. Ha gli stessi gesti leggeri degli ippopotami ballerini di Fantasia.
Con una mossa perentoria che non accetta repliche, strappa via dal muro il foglio autogestito del turno. Entra, seguita dalla folla di imminenti utenti, prende un altro foglio e vi scrive i numeri da 1 a 40, poi legge l'elenco autogestito e di ogni presente riscrive il nome nell'altro foglio, mentre cancella con vigore il nome (e il turno) degli assenti all'appello.
Poi si siede e sorride, come se non avesse mai fatto altro per tutto il tempo. Dall'altro lato di un armadio facente funzione di muro per separare gli uffici dell'anticamera, una voce urla "Anna, quando vuoi possiamo cominciare", e la signora Anna fa entrare i primi due nomi della sua lista.
Man mano che gli utenti vengono serviti ed escono, dagli uffici si sentono le voci "Anna, fai entrare!".

La signora Anna sta lì, seduta col foglio in mano. Dispensa informazioni e consigli, scambia opinioni con gli astanti e svela qualcuno dei suoi trucchi in cucina.
E fa da display eliminacode vivente.

Io l'ho trovata molto più carina, simpatica ed efficiente di quelli elettronici.

16/02/16

Poesie d'amore


Oggi ho visto questa foto e mi è venuto in mente che, nella mia vita, io ho ricevuto ben due poesie d'amore.

La prima me l'ha scritta un compagno di viaggi in treno, agli albori del mio pendolarismo universitario, e ne conservo sicuramente ancora il cartaceo da qualche parte. Degno di nota il riferimento ai miei "meravigliosi occhi verdi", nonostante io non li abbia verdi.

La seconda me l'ha scritta uno degli amici virtuali conosciuti agli albori di internet e frequentati anche nella vita reale. Degno di nota un verso che diceva qualcosa tipo "Guardo le stelle nel cielo, ma la più bella è qui al mio fianco", in riferimento ad una frase realmente da lui pronunciata, una notte che eravamo al mare: io dissi qualcosa a proposito delle stelle che, lontani dalla luce delle città, apparivano bellissime e lui rispose proprio così "Sì, ma la più bella è qui accanto a me" (che all'epoca mi fece ridere, mentre a ripensarci adesso mi rendo conto che ero proprio una stronza).

Due poesie d'amore, due. Entrambe prima dei 21 anni.
E, giusto per la cronaca, alla fine non gliel'ho data a nessuno dei due poeti.

15/02/16

Tale madre...

"Buona sera signora. Ma lei è la mamma di Matilde?"
"Sì, mi chiamo Lucy van Pelt."
"Io sono Pinco Pallino, il papà della bambina nuova in classe. Mi scusi se glielo chiedo, ma noi due forse eravamo compagni di scuola?"
"Io e lei?"
"Sì. Perché, vede, io appena ho visto sua figlia mi sono ricordato di una bambina che conoscevo da piccolo. Siete identiche, madre e figlia, per cui ho il dubbio che forse andavamo a scuola insieme. O al catechismo. O addirittura all'asilo..."
"Mah, guardi, non so cosa risponderle. Purtroppo il suo nome non mi dice nulla. Ma lei di che anno è? Io del '78"
"Io del '79, quindi non abbiamo fatto le elementari insieme. Magari l'asilo. Devo andare a cercare qualche vecchia foto della scuola"
"Sarà interessante scoprirlo"

Ma la cosa più interessante, in realtà, è il fatto che lui abbia riconosciuto me in mia figlia, a distanza di probabilmente 35 anni o quasi.

12/02/16

Questo è amore

Ti metti a dieta.
In dispensa resta una tavoletta intera di cioccolato fondente all'85%, il tuo preferito.
Decidi di lasciarlo lì, in bella vista, non come tentazione, ma come incoraggiamento: ne mangerai un quadratino dopo aver perso i primi due chili.
Tu sei a dieta, le tue figlie no.
Dopo pranzo a loro è concesso qualcosa di dolce.
Oggi non vogliono il consueto biscottino, oggi adocchiano il cioccolato, il TUO cioccolato.
"Mamma, possiamo mangiarlo?"

Nessun amore può essere più grande, più forte, più puro di quello di un genitore verso i figli.

"Certo, tesoro mio".

Ti accendi il pc e scrivi questo post per tenere a bada i tuoi istinti omicidi ma, sì, dai il permesso alle tue figlie di mangiare il cioccolato, il TUO cioccolato, il piccolo premio che ti sarebbe spettato al primo traguardo tangibile della dieta.
Può solo essere amore.

11/02/16

Poco a poco...

...pezzo per pezzo...

10/02/16

Mi sto trasformando

Mi sto trasformando in quello che non avrei mai voluto essere.
Una sarta.

Sforno abiti estivi, kaftani e vestitini come nulla fosse. Non amo tagliare il tessuto, ma sono diventata un'esperta meccanica che non ha paura di mettere le mani dentro il cofano di una tagliacuci. Parole come "sprone" o "paramontura" sono all'ordine del giorno. Taglio e realizzo lo sbieco dal tessuto ad occhi chiusi.
Non imbastisco, cucio con gli spilli, e cucio bene.

E in meno di due ore, oggi, ho cucito un pantalone con cerniera invisibile dietro.

Mi sto trasformando in una sarta.
Vorrei tanto riuscire a trasformarmi in una sarta *magra*, ma ho la vaga sensazione che in questa vita non mi sarà data questa possibilità.

09/02/16

Day #8

Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi.

La ragazza che mi segue mi ha detto che devo pesarmi martedì prossimo, ossia due settimane dopo l'inizio del nuovo regime alimentare.
Ma io vorrei tanto pesarmi oggi, e scoprire che ho perso anche solo 200gr, per capire che tutto questo soffrire e penare ne sta valendo la pena.
Tuttavia...
E non avessi perso neanche un grammo? Credo che in silenzio me ne andrei in cucina a scofanarmi tutte le riserve di cioccolato che ho lasciato come premio per quando sarò scesa di peso.

Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi. Devo pesarmi. Ho paura di pesarmi.

No. Non mi peso. Lo faccio la settimana prossima.

E si sappia: la cosa più difficile nel fare la dieta è sopportare le mie figlie che mi fanno continuamente domande sul cosa posso mangiare e per quanto tempo dovrà ancora durare.

08/02/16

Termini di paragone

Non potrai mai sapere di quanta pazienza sei capace, fino a quando non avrai a che fare con bambini.

Non potrai mai sapere quanto sia grande la tua forza di volontà, se non avrai mai partecipato ad un pomeriggio tra amiche, seduta al tavolo sul quale sfilano due vassoietti di dolci di pasticceria, uno di chiacchiere, uno di biscotti, una confezione di wafer a cacao e una di biscotti Togo, e tu, che sei a dieta, prendi dalla borsa il tuo recipiente con i 100 GR di kiwi che costituiscono il tuo spuntino pomeridiano.

05/02/16

Rosso ciliegia

Oggi ho comprato un nuovo rossetto, rosso ciliegia.

Così, casomai la dieta dovesse fallire, ho un buon elemento per distogliere l'attenzione degli sguardi altrui sui posti sbagliati.

04/02/16

La youtuber

"Mamma, però non è giusto che tu hai un account YouTube e non lo usi mai!"
"Matilde, il mio account YouTube risale al 2006 e da allora l'ho usato moltissimo."
"Sì, ma ormai non ne carichi più video nuovi. Invece dovresti ricominciare a farlo, così diventeresti una vera youtuber! Secondo me saresti una perfetta youtuber di successo! In men che non si dica ti ritroveresti con tantissimi iscritti!"
"Ti ringrazio, Matildina mia, ma diventare una youtuber di successo non è tra le mie aspirazioni più forti, al momento..."
"Dai, io sono sicura che ti seguirebbero tutti. Di sicuro tutti i miei compagni si iscriverebbero al tuo canale!"
"Già, i tuoi compagni..."
"Di sicuro un iscritto già ce l'hai perché la mia compagna Noemi mi ha detto di aver trovato il tuo canale e di essersi iscritta"
"Beh, se è per questo, di sicuro ho anche altri iscritti, risalenti a quando caricavo i video di te da piccola"
"Controlla quanti iscritti hai"
"E va bene... Controlliamo... Ecco. Sono 17"
"Diciassette?! Mamma tu hai già diciassette iscritti e non vuoi fare la youtuber?! Ma ti rendi conto che con 17 iscritti potresti già fare il video "Speciale più di dieci iscritti"?!"

Sono una famosa e non me ne rendo conto.

03/02/16

L'isola che non c'è

Angelica: "Lo sai, mamma, oggi la maestra non è venuta ed è venuta una supplente"
Io: "Ah. E com'è questa supplente?"
"Simpatica"
"Meglio così. E come si chiama? Ve l'ha detto?"
"Sì, ce l'ha detto, ma non mi ricordo... Era il nome... come il nome di un'isola"
"Un'isola?! Pantelleria? Lipari? Panarea? Favignana? Ischia? Elba?"
"No... Un'altra isola"
"Salina? Lampedusa?"
"No"
"Sicilia? Sardegna? Corsica? Australia? Irlanda?"
"No... Un'altra isola!"

Alla fine ho chiesto alla rappresentante di classe.
La supplente si chiama GERMANA.
Come la famosissima isola...
-_-'

02/02/16

Day #1

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.
Ho sforato la soglia dei 70 chili durante l'estate e da sola non sino riuscita a rientrare, dunque ho chiesto aiuto e consulenza ad un'amica dietista.
E iniziare la dieta di martedì, giorno 2 di calendario, mi sembra abbastanza bislacco da poter avere un lieto fine.

Peso odierno: 70,4
Peso auspicabile: 67

E questa è la mia colazione per almeno una settimana
(due fette biscottate con burro di avocado e marmellata, e una tazza di tè)

01/02/16

Le lacrime, finalmente

Da mesi non riuscivo più a piangere.
È pesante. Senti il groppo in gola, senti la disperazione, la rabbia, il dolore. E senti anche il cemento che ricopre e costringe il tuo cuore, o quel che c'è di vivo e brillante nel petto di ciascuno di noi.
Mesi e mesi a confidarmi con qualcuno, nella speranza che le parole dette, verbalizzate, le emozioni espresse possano spaccare la crosta che si è creata, ma niente.
Eppure me lo farei un pianto.
Quante volte l'ho detto alla mia amica?
Sento di avere bisogno di piangere, ma di quei pianti che ti scuotono fisicamente, coi singhiozzi, le lacrime da tutte le parti, di quei pianti che ti asciughi le lacrime con la parte superiore del fazzoletto mentre ti soffi il naso con quella inferiore.
Niente. Nessuna parola, nessuna esperienza era riuscita a farmi piangere, da mesi e mesi.
Nemmeno quando è morta mia nonna, quattro mesi fa, ho potuto piangere.

Ieri ci sono finalmente riuscita, durante un ritiro di meditazione e autoindagine.
È stato bellissimo.
Ho pianto ininterrottamente per almeno 4 minuti.

Oggi non ci riuscirei. Dovrebbe ricrearsi quell'atmosfera adatta.
È stato bellissimo e inarrestabile.

Bentornate, lacrime.