30/11/07

Sant'Andrea

Avevo detto niente piagnistei in questo blog, invece ho appena creato la categoria apposita.

Oggi è il 30 novembre, e Andrea direbbe che sono 29 anni che si chiama Andrea. Ma non lo dice, perché Andrea si è fermato anni fa, ha deciso che si sarebbe chiamato Andrea solo per 21 anni, e così è stato.

Andrea è il buco nel mio cuore.

Non dimenticherò mai la mattina del 9 marzo 2000. Il sole splendeva e l'aria profumava già di primavera, ma squilla il telefono, ed è la mia ex compagna di liceo che mi dice "Andrea è morto".

Un pezzo del mio cuore è morto insieme a lui, in quell'istante. E' diventato un buco e non si risanerà mai.
Perché il tempo passa, la vita continua e tutte le cazzate che ci si può dire a vent'anni quando muore un tuo amico, un tuo compagno di scuola, un tuo amore... Cerchi di proiettarti al futuro, hai vent'anni cazzo! Ogni giorno è qualcosa di nuovo da fare, da inventare, da scoprire. Non si può avere vent'anni e venire a sapere che lui è morto.

Quando ho chiuso il telefono ho guardato a lungo fuori dalla finestra della mia stanza. Gli piaceva molto la mia vista sul mare, diceva che ero brava a scuola perché studiavo lasciandomi ispirare dal panorama, mentre lui doveva accontentarsi della facciata del palazzo di fronte.

Ho amato Andrea. La prima volta che ho davvero amato.

Poi il tempo è passato, la vita è continuata e tutto il resto. Ma quel buco, nel mio cuore, non si chiuderà mai.
Buon Onomastico.

La luna al guinzaglio

Stamattina c'è la luna.
Mia figlia la vedeva apparire e scomparire tra i palazzi, e ogni volta esclamava "Un'altra luna!"
Ed io a spiegarle che la luna è sempre la stessa, ogni tanto si nasconde dietro un muro, dietro un palazzo, dietro un albero.... e poi spunta di nuovo, ma è sempre lei, è sempre quella.

E mi sono ricordata di una sera di tantissimi anni fa: ero in macchina con i miei e avrò avuto 6 o 7 anni, ed ho chiesto come mai la luna ci seguisse... cioè, tra tante persone, tante bambine nel mondo, perché la luna avesse scelto di seguire proprio me.

Mio padre, scienziato, mi diede la risposta "asettica": la luna è molto grande, non ci segue, è talmente grande che è possibile vederla da ogni parte del mondo.
Ed io: "Ma si muove insieme a noi!"
Niente da fare... "E' solo una tua impressione"

Qualche tempo dopo, lessi una poesia di Gianni Rodari, dolcissima, che sarebbe stata la risposta che mi sarebbe piaciuto molto ricevere quella sera.


Con te la luna è buona,
mia savia bambina:
se cammini, cammina
e se ti fermi tu si ferma anche la luna
ubbidiente lassù.

E' un piccolo cane bianco
che tu tieni al guinzaglio,
è un docile palloncino
che tieni per il filo:
andando a dormire lo leghi al cuscino,
la luna tutta notte
sta appesa al tuo lettino.


Quando mia figlia mi farà quella stessa domanda, io le risponderò così.

28/11/07

Il buongiorno di stamattina

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Mettere in ordine la casa mentre i tuoi figli sono ancora piccoli è come spalare il viale prima che smetta di nevicare.

Phyllis Diller

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Azz! Hanno inquadrato perfettamente la mia vita!!

Sillogismo notturno

Mio marito, di notte, russa.
Il lupo di Cappuccetto Rosso, nel cd allegato alla fiaba, quando ha la pancia piena di nonna e nipote, si addormenta e russa.
Stanotte mio marito russava di più del solito, perché raffreddato.
Stanotte mi chiama mia figlia allarmata: "Il lupo!"

Avrei voluto chiamare il cacciatore, ma alle 3 di notte non è reperibile.

27/11/07

Gingobbel gingobbel...

Siamo andati a casa di una mia zia, famosa per le sue stranezze d'ingenuità. Appena entriamo in casa ci accoglie un grande albero di Natale, pieno di palline colorate, festoni, code di gatto e capelli d'angelo.
"Ooooooooooooh!", esclamiamo, "Hai già fatto l'albero!"
Mia zia, a metà tra l'autocompiaciuto e l'eccitato, risponde "Si, ci mancano solo le luci!"

...


E così abbiamo dovuto *smontare* di nuovo tutte le decorazioni e mettere le luci.... perché in 49 anni, questa è la prima volta che mia zia fa l'albero di Natale da sola, senza l'aiuto dei nipoti.

25/11/07

Dormire insieme

E' una cosa dolcissima.
Si, se radicata nella consuetudine, è un'abitudine pessima, dura a levare e pesante da sopportare, ma dormire insieme a mia figlia è la cosa più dolce che esista al mondo.
Lei accoccolata, appiccicata a me, col viso sul mio collo, abbracciata, e ogni tanto mi fa una carezza e mi chiama "mammina" per capire se sono davvero io.
Il suo respiro addormentato, lento e regolare, profondo. E ogni tanto un sospiro o un piccolo mugolio che mi fa chiedere chissà che sta sognando.

Poi apre gli occhi, e la prima cosa che vede è il mio viso, e allora sorride, io lo so che sorride, lo sento, anche se ho ancora gli occhi chiusi.

Gli occhi chiusi.

Infatti lei cerca di aprirmeli a forza con le dita, esclamando "Buongiorno mamma!"
E se io fingo ancora di dormire, comincia a saltellarmi addosso, urlando "A cavallo di mamma!".

Dormire con mia figlia è una delle esperienze più dolci che faccio ogni tanto. Svegliarmi accanto a lei è quanto di più simile all'inferno esista nella mia vita.

20/11/07

Fiabe dell'orrore

Mia figlia adora le scene "pulp" delle fiabe.
Le mancano 4 giorni per compiere 23 mesi e l'unica cosa che ricorda sorridendo, della fiaba di cappuccetto rosso, è "il lupo con la pancia aperta".
O il lupo dei tre porcellini, che fugge via ululando e con la coda in fiamme.
L'altra fiaba che leggiamo spesso è "Il brutto anatroccolo", ma quello è un piagnisteo noioso e non se lo fila manco di striscio.

Non oso immaginare come reagirà alla scena della strega di Hansel e Gretel chiusa nel forno, o alla scoperta dei cadaveri delle mogli di Barbablù...

Sono sicura che, tra pochi anni, si siederà accanto al padre, sul divano, a vedersi tutti quei film orrorifici coreani che lui ama tanto. Ed io in cucina, a guardare il Tenente Colombo.

19/11/07

Nutella della vita mia

Come concludere un pranzo come si deve, senza un cucchiaino di nutella spalmato sul pane?
I miei pranzi sono già così tristi... da sola... in silenzio... Che almeno la nutella rallegri il mio pomeriggio! :-)

E poi, alla fin fine... si sa: è frutta!
E' fatta col cioccolato, che praticamente è un frutto, poi le nocciole, che sono anche loro frutta... quindi che male c'è? :-)

17/11/07

Sotto la pioggia

Sono tornata indietro di 10 anni, quando viaggiavo per l'università. Prendevo il treno e poi andavo a piedi, perché sono un po' troppo claustrofobica per lo standard massimo richiesto ai viaggiatori dalla compagnia degli autobus.
Facevo all'incirca un paio di chilometri a piedi, forse anche di più, all'andata e al ritorno, verso la stazione. Sotto il sole torrido di giugno. Sotto la pioggia implacabile di novembre.

Oggi piove, ma c'eran cose che andavano comprate, e così sono uscita.

Mani in tasca e cappuccio in testa, sotto la pioggia, beata.

Adoro la pioggia, amo camminare per le strade bagnate, anche a costo di inzupparmi fin nelle mutande...

Mi son ricordata di quel temporale, una mattina di tanti anni fa, quando sono arrivata in facoltà che gocciolavo, e mi son chiusa nel bagno delle donne e mi son piazzata sotto il soffio di aria calda dell'asciugamani. Completamente zuppa, sia io che il contenuto del mio zaino. E poi, alla fine, sono uscita asciutta solo quando tutte le lezioni erano finite.
Ricordo che ero furiosa, tutti i libri bagnati, non potevo muovermi, camminavo e facevo "ciack ciack" nelle scarpe... E gli sguardi a metà tra il divertito ed il pietoso delle altre frequentatrici del bagno.
Invece adesso ne sorrido.

Son tornata a casa molto più asciutta del previsto, ma è stato bello concedermi questa parentesi di ricordi, questa proiezione nel passato, quando molte cose andavano meglio, e molte andavano peggio.

La pioggia...

16/11/07

Nuovo template!

Ce l'ho fatta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi sono modificata il template a mia immagine e somiglianza! :-)

Non dico che sia stato facile, ma temevo peggio! Alla fine in 6 ore ce l'ho fatta (e nemmeno continuative).

Mi complimento da me... :-)

Sorpresa!!!

Mio marito è ancora capace di sorprendermi! Arrivo in cucina e vedo la macchina del pane poggiata sul piano di lavoro. Mi chiedo quando mai ce l'avrò messa, perché è vero che mi ero ripromessa di fare il pane fresco invece di scongelare quello del freezer, ma non ricordavo di averla già presa.
Guardo dentro e vedo anche l'impasto.
Arriva mio marito: "Sto facendo il pane"

Cooooooooooooooooooooosa???

"Ho letto le istruzioni sul libretto, credo di aver messo tutto, d'altro canto l'importante è mettere tutto, poi la macchina fa il resto da sola, no?"

Azz! Ed è venuto anche buono!

Ogni tanto è bello rinfrescarsi la memoria e ricordarsi il perché ci si sceglie, ci si ama e ci si sposa.

La pillolina rosa della bellezza

Ieri ho detto a mio marito: vado in farmacia.
E' ancora presto, devo ricominciarla lunedì, ma ho voluto comprarla subito e metterla in bella mostra sul comodino (dove si trova di solito, così me la ricordo come ultima cosa da fare prima di spegnere la luce a dormire).
Perché almeno sono sicura che l'ho già a casa...

...perché così mi ricordo che ho scelto di prenderla...

...e la smetto di desiderare un altro bambino.

15/11/07

Come un film dell'orrore

Lalla ripeteva con la sua voce argentina "Mamma, mi annoio".
La Bimba continuava a dire con la sua voce un po' roca e graffiante "Mamma ti voglio bene"
Gigi pregava in inglese gli Angeli, perché lo accompagnassero dolcemente nel sonno, e quella sua voce motonona dava all'"Eim'n" finale il peso dell'ultima parola prima del massacro.

Mia figlia ha fatto parlare contemporaneamente tutte le sue bambole.

Ho avuto un breve istante di sconcerto, poi ho azionato il carillon del cane. La scena era perfetta.

Speriamo che le batterie si scarichino al più presto.

14/11/07

AAA blogger esperto cercasi

E così mi sono decisa a fare il gran passo (spero che non sia più lungo della gamba). Mi faccio un template personalizzato tutto-mio-solo-mio-e-legnate-a-chi-lo-copia.

Bene.

Mi son decisa.

Si, lo faccio.

Ormai ho deciso.

Si.

Ehm... non so da che parte iniziare.

E alla fine gliel'ho detto.

Tu non mi vuoi più. Sei sempre annoiato, mi stai lontano. Sembra quasi che vivi per i fatti tuoi condividendo la casa con noi, tollerandoci, come facevi coi tuoi coinquilini ai tempi dell'università.
Lui ha detto "Parliamone".

E così ne abbiamo parlato, sussurrando, a letto, nel buio, dopo l'ennesima volta che io l'ho aspettato invano per un orario decente.
Dice che si preoccupa per queste mie lamentele, leggere, lievi, sottili, appena accennate, ma frequenti. DIce che è normale che non possiamo più avere la spensieratezza degli sposini, visto che nella stanza adiacente dorme nostra figlia. Non la figlia di qualcunaltro, quella nostra. E lei ha i suoi orari, i suoi ritmi, e sarebbe bello se domani ci svegliassimo all'alba per preparare le valige e partire verso una meta indefinita, dove arriviamo ci fermiamo. Ma domani ci sveglieremo all'alba perché sarà la bambina a chiamare, a reclamare la sua colazione, la nostra attenzione e i libri di Giulio Coniglio.

Non ha capito, e glielo dico. Non sono le gite fuoriporta che mi mancano. Non è la libertà che mi manca, perché non ne ho per scelta mia, perché ho deciso di crescere in casa nostra figlia almeno fino a tre anni. Perché ha bisogno della mamma, non dei nonni o dell'asilo nido. E' di lui che sento la mancanza. Perché ce ne stiamo ognuno per i fatti suoi, anche quando non c'è la bambina ad assorbire tutta la nostra attenzione e cura. Dopo cena lui se ne va nello studio, al computer o a vedere un film. Io me ne vado a letto, a leggere, o ricamare, o giocare col portatile.
Coinquilini.

Mi guardo allo specchio: faccio schifo. Mi rendo conto di non essere più l'appetibile ragazzina di qualche anno fa, la brillante studentessa universitaria, lettrice accanita, assidua frequentatrice del teatro dell'opera, fotografa ambulante, scrittrice discreta, cuoca delicata, amante disinibita.
Ho i capelli spenti, deboli, decolorati, nei quali si mischia l'oro delle meches scolorite con l'argento delle ricrescite.
Ho gli occhi stanchi, le occhiaie e le borse: posso dire che sono due anni che non dormo per più di tre-quattro ore consecutive, e in un passato recente ho toccato il minimo storico delle due ore. In un passato meno recente stavo sveglia anche due ore consecutive tra allattamento, cambio pannolino e vani tentativi di riaddormentare un mostro che pesava solo 5 chili, ma sulla mia vita erano tonnellate.
Ho le sopracciglia mal curate.
La pelle grassa e secca, qualche brufoletto, molti punti neri.
Il seno è scomparso. Dalla gravidanza alla fine dell'allattamento ha vissuto il suo periodo più florido, ora non c'è più.
La pancia è rimasta un po' flaccida, le smagliature sono ben visibili. L'anno scorso mi ero iscritta in palestra, ma l'unica cosa che ho ottenuto è stato un peggioramento del mio mal di schiena.
Il sederone e la cellulite sono quelli di sempre, quanto meno, ma la pelle delle gambe ha dimenticato il piacere di essere liscia e depilata.
Molto appetibile, non c'è dubbio. Ma che colpa ne ho io?
Sono senza forze, fisiche e mentali, riesco a stento a sopravvivere.

Non è colpa sua, e nemmeno mia. E men che meno della bambina, che alla fine fa solo il suo mestiere di bambina.

Veniamoci incontro. Proviamo a sforzarci.
Per cominciare abbiamo ritrovato il piacere perduto dell'intimità, che è già qualcosa.
Il resto vedremo.

13/11/07

La vecchietta

Stamattina sono andata alla posta a ritirare una raccomandata. Era una multa. L'avessi saputo prima mi sarei risparmiata la fatica e il turno.
Uscendo mi chiama una signora anziana. Mi chiama "Signorina", che è una cosa che mi fa andare in estasi... :-)
Mi chiede da che parte vado e se posso aiutarla a salire le scale che portano alla strada superiore e poi aiutarla ad attraversare. Mai stata una boy scout (e nemmeno girl), ma ho sempre avuto uno spiccato senso civico, e profondo rispetto per gli altri, specie i bambini e gli anziani.
L'ho aiutata, reggendola per il braccio, mentre con l'altro si aiutava con un bastone. Da quando abbiamo iniziato la scalinata non ha fatto altro che ringraziare me e il Signore, alternativamente.
Il passo incerto e un lieve tremore nel braccio mi hanno riempito gli occhi di lacrime. Lei non smetteva di ringraziare e dire che quant'è bella la gioventù e non è vero che i giovani sono tutti disgraziati, ma ci sono quelli gentili... e quant'è bella la salute... ed io lì, con gli occhi lucidi che non riuscivo a spiccicare una parola, se non un "Ma si figuri.... per così poco... ma non è nulla..."
Alla fine l'ho accompagnata fino a casa, con quel suo passo incerto e traballante, e mi dispiace non aver potuto entrare con lei e metterla al sicuro, seduta in poltrona.

Quando mi ha salutato mi ha anche dato un bacio, ed io mi sono congedata frettolosamente, perché stavo davvero per piangere. Di tenerezza.

11/11/07

La macchina da cucire

Non so perché, ma con certi affari tecnologici sono una frana.
So usare bene il computer, riesco a dialogare alla perfezione col forno a microonde, non ho paura a prendere in mano il trapano e sforacchiare i muri, quando lavoravo in radio ero una maga del mixer, sostituire una presa è una sciocchezza che faccio ad occhi chiusi.
Ma ci sono certi affari tecnologici con cui sembra che parliamo due lingue diverse.
La regina di questa categoria è la lavatrice. Tanto che, a costo di spendere 600 euro, quando ci siamo sposati abbiamo preso l'unico modello allora esistente che non avesse manopole ma solo bottoni. E scritte in italiano. Scritte anche abbastanza semplici. Mi basta selezionare solo il tipo di tessuto che poi parte il programma automatico. E' la lavatrice che veniva azionata dal cagnolino, nello spot pubblicitario del 2004, e infatti la mia dimestichezza con la lavatrice non sarebbe mai andata oltre quella di un cane.

Subito dopo c'è la macchina da cucire.

E' abbastanza chiaro che ho la mania del faidate. E faccio da me davvero tantissime cose. Ho costruito una libreria, il tavolo-fasciatoio della bambina, una cassapanca. Mi son ridipinta gli infissi nella casa di campagna, ho restaurato il mio vecchio lettino, contendendolo ai tarli, per farci dormire mia figlia.

Ma con l'ago sono sempre stata un disastro, e mi meraviglio di riuscire discretamente nel punto croce. Mia madre ha cercato invano di insegnarmi a lavorare all'unginetto, mia nonna si è arresa subito coi ferri quando ha visto che li impugnavo come coltello e forchetta. Ma l'ho sempre sentito come un limite. Invalicabile ma da valicare.

Mio marito mi ha regalato una macchina da cucire.

Nel remake de "Il padre della sposa" i due fidanzati litigavano alla vigilia delle nozze perché lui le aveva regalato un frullatore e lei era rimasta offesa dall'idea di donna degli anni '50.
Io non mi sono per niente offesa del fatto che mio marito mi abbia regalato una macchina da cucire, anche perché da tempo dicevo che mi sarebbe piaciuto imparare ad usarla... e poi ormai le compri al discount con meno di 80 euro. Infatti è una di quelle, eh! Niente di speciale! Ma per iniziare va benissimo.
Specialmente per iniziare a capirci, per controllare se parliamo la stessa lingua...

I miei recenti incontri virtuali incentrati sul puntocroce hanno rinfuocato questa passione e allora mi son messa in testa che i regalini di Natale li faccio tutti così. Segnalibri ricamati. Pensierini simpatici, economici ma di grande valore (soprattutto considerata la differenza di tempo impiegato per farlo piuttosto che comprarlo già fatto, nonché l'indebolimento progressivo della vista.... ricordate il post di qualche tempo fa? Ecco, non è che adesso ci veda meglio...)

Io e la Sorella (la sua marca significa "fratello", mi sembra carino chiamarla Sorella) oggi abbiamo fatto il nostro primo segnalibro. E' venuto perfetto.
Oddio, l'ho scucito un paio di volte prima di capire come dovevo montare i tre pezzi di cui è composto (tela aida ricamata, tela rigida di supporto, tela di cotone), ma alla fine è venuto grazioso.
Il problema è la rifinitura dei bordi. Credo che domani comprerò un po' di nastrino e lo faccio così, con lo "sbiego" (sono sicura che sia il termine dialettale, ma non saprei come dirlo in italiano).
Appena è finito metto la foto.

In ogni caso, auguri a me e alla Sorella, per il primo lavoro realizzato insieme. Abbiamo capito che basta sforzarci un po' entrambe per capirci.

09/11/07

Punto croce

Quando rimasi incinta mi venne il pallino del punto croce.
Ho ricamato tante cosine per la mia bambina, ma non mi è mai venuto in mente di fotografarle. Il b-HCG da alla testa, si sa...
Così come ogni cosuccia che ho ricamato per il figli degli altri... è inutile, le gravidanze mi rimettono in moto il pallino del ricamo. Così ho ricamato bavaglini, accappatoi, tovagliette... per altri bambini. E non ho fatto fotografie di quei lavori.
Non avevo mai pensato che un giorno mi sarei morsa le mani per non averlo fatto... perché adesso mi sto inserendo (spero di inserirmi) in una piccola comunità virtuale di "ricamine", e mi ritrovo a non aver foto da mostrare... che delusione...

Vabbè, comincio da oggi... credo di aver da qualche parte la foto del primo bavaglino di mia figlia che ho ricamato, e forse anche una foto del pannello tuttotasche coi Peanuts... per lo meno, ho delle loro foto di quando erano nuovi... perché il bavaglino, ormai, son più le macchie indelebili di omogeneizzato di prugna (l'unico che non va via nemmeno con le bombe), e il pannello.... dopo due anni di battaglie con mia figlia... è ridotto maluccio (ma sta ancora in piedi ed in effetti potrei fotografarlo ora, per far vedere il prima e dopo, e magari mostrare la qualità del lavoro, dato che tutto sommato è ancora "vivo" nonostante mia figlia averre iniziato ad appendersi alla tasca grande fin da quando ha imparato a stare in piedi...)

Nuova categoria! Punto croce!

...e speriamo bene! :-)

07/11/07

Beh...

...però è carino! :-)

Dio mio, ci sono caduta!

Quando ho deciso di aprire questo blog, ho visto quanti personalizzano il proprio template e mi sono detta che MAI io lo avrei fatto! Splinder fornisce dei discreti template, avrei scelto il più carino e stop. Mi sarei accontentata.
Basta... sono stufa di essere sempre quella che si sporca le mani di olio e di grasso ravanando dentro il cofano.
E invece no... ci sono caduta... pulita pulita, liscia liscia... Ho "scoperto" un simpatico conto alla rovescia per Natale, e mi son decisa a metterlo anch'io. Già...
E allora mi sono rimboccata le maniche, ho aperto il cofano borbottando parole senza senso... e scraf scraf, stump stump, ravan ravan... clangh! Modificato il template... già che c'ero ho pure cambiato il nome alla sezione link... ed è meglio che faccio subito il logout, prima che mi decida a farmi di sana pianta un template tutto mio....

05/11/07

Mia figlia

Certe volte mi fermo a guardarla e penso: quella è mia figlia. E' carne della mia carne, sangue del mio sangue... le ho dato io la vita. E' mia figlia. Tra pochi anni la accompagnerò a scuola, e le asciugherò le lacrime trattenendo le mie. E poi andrò alle riunioni con le maestre, la accompagnerò alle feste di compleanno e le irlerò nel cuore della notte quando rincaserà due ore dopo il concesso. E poi la porterò in giro a scegliere l'abito da sposa e passerò la notte con lei in ospedale quando partorirà.
Quella è mia figlia. Quella che se ne sta seduta sul divano a farfugliare parole inventate che raccontano la storia di "Tinnippù" sul libro che sta sfogliando. E' mia figlia. L'ho fatta io.

La cosa più bella che abbia mai fatto.

Mio marito mi fa impazzire

Non lo sopporto. Mi dice "Vado in bagno e poi vengo a letto", ed io ad aspettarlo, a letto. Penso che sia caduto nel cesso... invece dopo un'ora e mezza è ancora nello studio, al computer, a controllare se qualcuno gli ha rilanciato l'offerta dell'asta online di un meraviglioso scaccolatore fotonico super accessoriato.

Domani mi addormento. Spengo la luce e dormo.

Trasparenza

Incredibile. C'è voluta un'ora, ma alla fine ce l'ho fatta. Ho pulito il box doccia dal calcare accumulato in almeno 8 mesi.
Sono rimasta meravigliata: il vetro è trasparente. Io ormai ero convinta che fosse satinato, vai a capire perché...
Non è stato facile maneggiare la bambina e il viakal contemporaneamente-ma-in-tempi diversi, ma alla fine ce l'ho fatta.
Domani mattina la mia doccia trasparente, dopo 8 mesi.

02/11/07

Odio le aste online!!!

Nel più noto e usato sito di aste online, faccio sempre fiasco!
Non riesco a spiegarmi come sia possibile che qualcuno riesca sempre a rilanciare un'offerta a 10 secondi dallo scadere dell'asta! Che rabbia!!! Mi hanno soffiato un gioiellino graziosissimo, e sotto i miei occhi! Io lì, a fare F5 F5 F5 e fino a 14 secondi dalla fine ero io la migliore offerente. All'yultimo colpo di aggiorna... ZAK! la sospresona.... Che rabbiaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

Oh. Non me ne frega niente, nè dell'asta, nè del gioiello se non per il fatto che era carino e me lo stavo aggiudicando per due lire. Ma sta cosa dovevo pur confidarla a qualcuno, e quando l'ho detto alla bambina lei si è messa a ridere. Mi sa che non ha capito...