31/07/10

E' stata dura, ma è andata

Scrivo questo post solo dopo che la situazione ha preso una piega positiva. Devo ammettere di aver sottovalutato l'intervento... credevo fosse una cazzata invece non lo è stato.

L'operazione in sè è andata molto bene. Hanno proceduto in ordine di età e Matilde è stata la prima, essendo la più piccola della compagnia. Certo è stato un bene, piuttosto che aspettare, ma quando l'hanno subito chiamata, senza aver avuto il tempo di guardare la stanza che ci avevano assegnato, è stato pesante... me la sono sentita strappare dalle braccia senza aver avuto la possibilità di dirle un'ultima parola, un ultimo sorriso.
L'abbiamo salutata in camera, non ci hanno permesso di scendere con lei fino alla soglia della sala operatoria, ed è stato straziante. Le ho messo il camice azzurro taglia unica per adulti, in cui ce ne sarebbero entrate altre 3, e l'ho coricata sulla barella. Solo un bacio e poi basta. Lei ha pianto, gridava che voleva la mamma, e non vi dico io come mi sono sentita...

L'hanno riportata in stanza dopo più di un'ora. Credevo che nel momento in cui l'avessi rivista, viva e sana, mi sarei sentita sollevata e avrei avuto la certezza che tutto fosse finito, invece no.
Era immobile e pallida, sulla barella, coricata di fianco, con gli occhi sbarrati mentre tratteneva le lacrime.

La ripresa è stata difficile e lentissima. Il giorno dell'operazione è rimasta immobile sul letto tutto il tempo e sono riuscita a stento a farla bere. Il secondo giorno è riuscita ad alzarsi ma se ne stava ferma sulla sedia, con lo sguardo assente, senza nessuna voglia nè di bere nè di fare altro. Solo nel pomeriggio siamo riusciti a farle prendere un po' di gelato e alla sera qualche cucchiaio di brodo. La cosa che mi ha demoralizzato di più è stato il non vederla sorridere. Niente, nemeno un accesso, lei che invece è sempre allegra e attiva.

Poi è arrivato l'incubo.

La sera del secondo giorno si è addormentata verso le 21.30 e dopo circa un'ora si è svegliata piangendo disperata, tornando indietro coi progressi fatti, al punto di non voler nemmeno più degliture la stessa saliva...
Abbiamo parlato un pochino... o meglio, io parlavo e lei mi rispondeva coi cenni della testa.

Ho capito che era delusa. Credeva che sarebbe stato un gioco e non si aspettava tutta quella sofferenza e quel dolore. Inoltre era spaventata, aveva avuto paura quando l'avevano portata via e continuava ad avere paura. Ogni volta che mi allontanavo da lei si metteva a piangere e tremava alla vista degli infermieri che entravano anche solo per prenderle la temperatura.

Non ho chiuso occhio pensando al trauma, pensando a quanto doveva avercela con me per tutto questa situazione. Mi sono resa conto, tra le lacrime, che in quei due giorni mai una volta mia aveva "cercata" con l'affetto di sempre, bensì mi aveva "pretesa", come a volermi rimproverare di non esserle stata accanto nel difficile momento dell'operazione.
En passant, mi avevano detto che l'anestesia l'avrebbero fatta con la mascherina, invece gliel'hanno fatta in vena. Io le avevo detto che tutte le cose più dolorose le aveva già fatte (il prelievo del giorno prima) perché avevo capito che per prima cosa l'avrebbero addormentata e solo dopo le avrebbero messo il cateterino in vena.
Ieri notte ho avuto davvero paura che non si sarebbe più ripresa dal trauma e dalla delusione.

Stamattina credevo che sarebbe stato tutto diverso, una volta tornati a casa, ma all'inizio era ripiombata in quello stato depressivo del primo giorno. Ma quanta ca##o di anestesia le hanno fatto??
Intorno a mezzogiorno si è convinta a mangiare un po' di gelato ed ha iniziato a riattivarsi poco a poco. Verso le 2, mentre noi pranzavamo, ha voluto ancora un po' di gelato, poi ci siamo addormentate tutte (io non dormivo praticamente da lunedì notte) e quando ci siamo svegliate ha preso ancora un po' di gelato.
Ha ripreso a parlare ed è strano sentirle la sua voce "nuova", pulita e squillante. Ha anche voluto giocare un po', ha colorato, ed ha anche sceso le scale da sola.

Domani andrà meglio. Per fortuna.

Spesso, guardandola, mi sono chiesta se ne fosse valsa davvero la pena di farle passare questo supplizio e qualche volta, nei momenti peggiori, mi sono anche risposta di no.
Adesso, però, dorme accanto a me e il suo respiro è tranquillo e silenzioso, regolare e pulito. Non russa, non va in apnea. E allora dico che forse, invece, era un intervento necessario.

Grazie a tutti quelli che mi hanno pensato in questi giorni.

27/07/10

La notte più lunga

"Buonanotte, amore mio. Sai che io non ho mai fatto un'anestesia di quelle che ti fanno addormentare? Tu pensa: domani farai una cosa che io non ho mai fatto... Poi mi devi raccontare com'è... Per esempio io mi sono sempre chiesta se quando ti addormentano poi fai qualche sogno... chissà... Poi domani me lo racconti tu..."
"Va bene mamma. Io sicuramente sognerò te che canti la ninnananna ad Angelica mentre la tieni nella fascia e poi mi abbracci."

I bambini non dovrebbero mai avere problemi di salute.

(Stanotte non chiuderò occhio, già lo so. Sono troppo in ansia per domani...)

E' giunto il momento fatidico, dunque ne parlo

Matilde dovrà essere operata, dopodomani, per togliere le tonsille e le adenoidi.

Non ne ho mai parlato, fino ad ora, un po' per scaramanzia (ho sperato fino all'ultimo che un "miracolo" ci facesse evitare l'intervento).
Invece il miracolo non è avvenuto e domani mattina andremo in clinica per fare tutte le analisi del caso e dopodomani mattina verrà operata.

Tutto è iniziato questo inverno, quando Matilde ha lamentato, per la prima volta in vita sua, mal d'orecchio. Aveva un'otite che abbiamo curato ma visto che ha sempre avuto tonsille e adenoidi ipertrofiche, la Dottoressa Rossa ci ha consigliato una visita specialistica, da un otorino, che ha diagnosticato alla bambina un'otite media ormai cronica, causata dall'ipertrofia adenoidea e che la mette già a rischio di compromissione dell'udito. In effetti un po' sorda lo era da tempo.

Insomma, abbiamo passato l'inverno e la primavera a tentare e ritentare con qualche terapia, ma senza risultati: l'otite migliora ma non guarisce, la bambina non respira bene, russa e va in apnea mentre dorme, non mangia quasi niente perché ha difficoltà a respirare e a deglutire. Insomma, al contrario di ciò che accade normalmente, Matilde non toglierà tonsille e adenoidi perché si ammala spesso, tutt'altro, non si ammala mai, ma la loro grossezza le impedisce di condurre una vita normale.

L'intervento è stato deciso alla fine di maggio, ma io ero prossima al termine di gravidanza e non me la sono sentita di affrontare questa cosa con l'incertezza di partorire da un momento all'altro.
Quando Angelica ha compiuto un mese (e alcuni equilibri sono stati ricalibrati nella nostra vita) abbiamo ricontattato il chirurgo che la opererà.
Oggi pomeriggio ha fatto la visita anestesiologica, domani mattina farà tutti gli esami e mercoledì l'intervento. Venerdì mattina torneremo a casa.

Io non vedo l'ora che sia venerdì pomeriggio.

24/07/10

Io ci provo...

...ma non sempre ci riesco, anzi, non ci riesco quasi mai.
Vorrei tenere vivo questo blog, scrivere e raccontare, mantenere alto il livello di attenzione e dare un motivo valido, alla gente, per passare da qui a leggere, ma...

...ma le mie giornate scorrono così, per fortuna scorrono veloci e il tempo passa in fretta. Mi ritrovo che è passata un'altra settimana ed io non ho ancora fatto ciò che dovevo fare sabato scorso, ma va bene così, purché il tempo passi, purché scorra e il futuro, che dovrebbe racchiudere momenti più sereni, arrivi in fretta.

Non è impossibile la vita con una seconda figlia e non è nemmeno troppo difficile, però a volte è pesante e abbastanza complicata.


22/07/10

Ci vuole talento

Ci vuole un certo talento artistico, sartoriale e contorsionistico per riuscire a perfezionare da sola un abbozzo di vestito sul proprio corpo, col solo aiuto di uno specchio e di una manciata di spilli.

Se la salute mi accompagna, domani mi metto a cucire l'abito.
Se.

21/07/10

E' già domani

Prima che riesco a mettere a letto Matilde, rispondendo alle sue chiamate, una volta l'acqua, una volta la pipì, una volta il bacio, una volta non si trova il coniglietto di peluche ecc.
Prima che riesco a far smettere Angelica di piagnucolare perché ha sonno, e come tutti gli Schroeder odia dormire e crede che cedere al sonno sia un vergognoso atteggiamento da mollàccheri (ne avesse preso un pelo della narcolessia Van Pelt...!)
Prima che la allatto, le faccio fare il ruttino, la convinco a non piangere perché in questo modo ingoia aria e poi le fa male la pancia.
Prima che la riallatto e vengo inondata dal suo rigurgito degno di un vulcano causato dalla troppa aria nello stomaco.
Prima che la lavo e la cambio, mi lavo e mi cambio e la riallatto guardandola infine arrendersi al disonore e lasciarsi abbracciare dal sonno...

...insomma, volevo raccontare la stupenda mattina al mare di oggi, ma ormai è mezzanotte passata. FOrse lo farò domani. Sempre che la serata non riservi altri motivi di intrattenimento.

19/07/10

L'abito da allattamento

Domenica scorsa ero miracolosamente riuscita a preparare il cartamodello in carta velina. Altrettanto miracolosamente, ieri mattina ho tagliato la stoffa e nel pomeriggio sono *persino* riuscita ad imbastirlo tutto.

Riuscirò, rocambolescamente, a cucirlo tra oggi e domani?
Si accettano scommesse... :-D

18/07/10

Il reliquiario

Ho un reliquiario antico in camera da letto. E' una teca, della metà dell'800, che contiene diversi pezzi di stoffa "strusciati" sulle reliquie di vari santi. Almeno così dicono le iscrizioni, poi chissà.

Lo aveva mia nonna materna, nella sua camera da letto, e una quindicina di anni fa io l'ho convinta a regalarmelo quando mi sarei sposata.

Non so cosa mi abbia mai colpito e interessato di questo reliquiario, forse solo il fatto che sia antico e di proprietà della famiglia. In effetti credo che sia proprio questo lo spirito che mi abbia spinto a chiedere a mia nonna (la stessa nonna) anche i mobili antichi della stanza da letto, il letto stesso ecc...

Sul retro del reliquiario le avevo fatto mettere per iscritto il suo desiderio di regalarmelo, ché non si sapeva mai.
Poi mia nonna è stata di parola, e quando ci siamo fatti la casa, insieme ai mobili, al letto e a tutto il resto, ci ha anche dato il reliquiario, che adesso fa la sua figura appeso al muro sul comò.

A guardarlo bene è orribile.
Ha una cornice di legno sottile e sobria che racchiude con vetro le reliquie. Il problema è che anche queste sono "incorniciate" da una moltitudine di cordoncini dorati, riccioli d'oro, bacchette di legno dorate. Insomma, è proprio tascio.
Ma è un cimelio, è un ricordo di famiglia, un'altra di quelle cose che Matilde e Angelica dovranno contendersi un giorno, giocandosela ai dadi o a birra e salsicce.

Perché ne parlo? Perché da tanti giorni non scrivevo nulla sul blog e avevo voglia di scrivere un altro post da "vita da mucca".

15/07/10

Un mese e un giorno

Questo è il mio resoconto. Ne approfitto, che ho due mani libere e non capita spesso.

Angelica è identica a Matilde, e dunque a suo padre. Stesso gruppo sanguigno (lo 0 recessivo di mio marito è più forte del mio B dominante...), stessa macchiolina rosata sulla palpebra destra, stessa inattitudine al sonno.

L'unica differenza è che Angelica è la seconda e Matilde è stata una palestra più che efficace. Mi pesa di meno, infinitamente di meno, e sapevo che sarebbe stato così. Lo dicevo sempre che il neonato non mi spaventava, mentre il parto si.

Angelica è allattata esclusivamente al seno, semplicemente rispondendo alla sua richiesta. Il che significa che fa poppate a distanza di 2 ore (in media), a volte 3, se sono fortunata 4, ma capita anche che voglia riattaccarsi dopo solo un'ora. Ovviamente gli intervalli da 3 e 4 ore sono nella tarda mattinata-primo pomeriggio. La notte sono 2 ore spaccate, a volte anche un'ora e mezza.
Vita da mucca da allevamento. Ma era già stato messo in conto anche questo, me l'aspettavo proprio così com'è, non mi preoccupa.

Angelica ha solo tre aspetti che la differiscono da Matilde:
1) deve necessariamente fare almeno un ruttino a metà poppata. A volte le interruzioni diventano 2 o 3. Se non fa il ruttino piange e si dimena, alterna momenti in cui non vuole mollare il seno a momenti in cui lo respinge schifata e infastidita. Poi un mega BURP da far tremare le pareti e via, riprende serenamente a ciucciare, fino al ruttino successivo.
Matilde era più carroarmato. Cominciava a ciucciare voracemente e non si staccava se non aveva finito.

2) nonostante la frequenza delle poppate non ama molto ciucciare "in sè" e questo è già strano perché dice che a tutti i neonati piace ciucciare per il gusto di farlo. Lei no, lei lo fa solo se ha fame, motivo per cui quando ha sonno ed è intrattabile sputa il ciuccio schifata e non ne vuole sapere. Non si consola da sè nemmeno con la mano (tranne quando ha fame, che ciuccerebbe la qualsiasi pur di prendersi in giro da sola). Si addormenta solo se cullata, a bocca vuota, oppure come diretta conseguenza della poppata (la notte specialmente)

3) ama dormire a pancia in giù. Lo so, non c'è bisogno che me lo dite che già al tempo di Matilde io ho visto i sorci verdi prima di riuscire a spiegare a tutto il parentame che i bambini devono dormire a pancia all'aria e col materasso inclinato leggermente, ma Angelica non lo fa. Se la metto a pancia all'aria tempo 10 minuti e si sveglia urlando. A pancia in giù dorme beatamente anche per 2 ore consecutive e - credetemi - è una gran cosa. Mi sono documentata e ho scoperto che non esiste una relazione diretta tra la posizione a pancia in giù e la SIDS, ma soltanto statistiche. Significa che la maggiorparte dei bambini morti di SIDS dormiva a pancia sotto, ma mai nessuno studio ha scoperto il perché, nè se ci fosse una diretta relazione di causa-effetto. L'unica è il rischio di soffocamento nel caso in cui il bambino dorma col cuscino e non sia capace di girare la testa... in pratica si soffoca da sè.

Angelica dorme a pancia in giù in posizione fetale. La guardo e me l'immagino così dentro la mia pancia. Sta con la testa da un lato, non schiaccia mai il viso contro il materasso e dorme senza cuscino. Non voglio dire, con questo, che sottovaluto il fattore di rischio, però ammetto che durante il giorno la metto a dormire in questa posizione, specialmente se ho molte cose da fare. La notte no, la notte dorme appiccicata a me, nel lettone, con la tetta sempre a portata di bocca, ed è per questo che le notti non pesano. La sento annusare l'aria, miagolare, accendo il lumino piccino (10W) giusto per prendere la mira, le tappo la bocca e spengo, così lei si fa la sua poppata mentre io dormo, tanto quando finisce lascia il seno da sola perché, l'ho detto, non ama particolarmente ciucciare tanto per farlo. A volte capita che le si ingolfa il ruttino a mezzo esofago e allora si agita un po', ma fortunatamente di notte capita raramente, forse perché nel dormiveglia ciuccia più lentamente e ingurgita meno aria, chissà.

Angelica ha compiuto un mese ed io non vedo l'ora che ne abbia almeno 6-7, che cominci a star seduta da sola, ad ascoltare, ad afferrare gli oggetti, a giocare con Matilde.
Nei miei sogni c'è anche, per quell'età, la fine delle poppate notturne con conseguente trasferimento nella stanza di Matilde e ritrovata privacy della nostra stanza da letto... Con Matilde è andata così, con lei chissà.

13/07/10

E il primo è andato

Oggi Angelica compie un mese. Il primo mese.

Il tagliando pediatrico ha rilevato un chilo e 3 centimetri in più, niente male.

Il primo mese è passato. Ne mancano solo altri 23 prima di tornare ad avere una vita quasi normale...

12/07/10

Dlin Dlon! Comunicazione di servizio!

Una settimana fa ho spedito una busta gialla a ciascun partecipante al Bai Jia Bei per Angelica ma non ho avuto riscontro da tutti... Se qualcuno di voi aveva partecipato e non ha ricevuto nulla me lo faccia sapere!
Grazie per la collaborazione! :-)

Una nuova follia

Devo cucirmi un abito elegante "da allattamento".
Ecco il progetto: prendo il cartamodello di un normalissimo abitino scollato, di quelli che hanno il corpetto "sagomato" sullo scollo e le bretelline sottili (tipo sottanina, per intenderci) e all'attaccatura tra le bretelline e il corpetto davanti, applico due belle sustre da collana, in modo che all'occorrenza la bretella si sganci e la latteria possa emergere a portata di Angelica.

L'idea è buona, no?
Adesso bisognerà vedere se avrò il tempo di farlo...

08/07/10

Questioni di eredità

Nella mia famiglia c'è prevalenza di maschi.
Da parte di madre, ho solo due cugini. Da parte di padre ho una cugina e 7 cugini e nella mia famiglia ho due fratelli.
Non è stato difficile, 6 anni fa, in vista del matrimonio e della casa da arredare e corredare, fare man bassa del patrimonio di famiglia (specie di quella materna). Mia nonna mi ha dato tutte le lenzuola e le tovaglie preziose, gli asciugamani e alcuni mobili autentici degi primi del '900, nonché alcuni gioielli. Il mio ritornello era "Tanto io sono l'unica femmina, che ne devi fare di queste cose? A chi le vuoi lasciare? All'opera pia?" e funzionava alla grande.

Quando è nata Matilde, poi, ancora meglio! Avendo anche una figlia femmina avevo ancora più ragione nel chiedere cimeli di famiglia che, tradizionalmente, si tramandano tra le donne... Così sono venuta in possesso della collana di perle che il mio bisnonno regalò alla mia bisnonna per il fidanzamento esattamente cento anni fa, o la parure di turchesi comprata per 130.000 lire nel 1962, o il copriletto in pura seta pagato da mio nonno in 3 anni di cambiali.
Nelle mie idee, Matilde avrebbe, poi, un giorno ereditato tutto quanto...

Non avevo mai considerato l'ipotesi che saltasse fuori un'altra femmina. E rendersene conto durante un cambio di pannolino può essere un po' spiazzante.

Un giorno mi troverò a dover dirimere la questione del cosa dare a chi. Chi prenderà la collana di perle? E chi le turchesi? E gli orecchini con le perline e i brillanti? E il copriletto? E il letto di ottone? E l'armadio con lo specchio?

Ho avuto un attimo di smarrimento, lo ammetto, ma è durato solo un attimo. Ho capito come posso fare.

Nonnaaaaaaaaaaaaaaaaa, non è che per caso ti ritrovi un'altra collana di perle? guarda che io adesso ho ben DUE figlie femmine a cui pensare...! :-D

07/07/10

Carnevale fuori stagione

Vesto Angelica con una tutina fresca di cotone leggero, colore azzurro.

"Mamma, ma perché l'hai vestita da carnevale?"
"Da carnevale??"
"Si, il celeste è un colore da maschi. Lei è femmina, ma tu l'hai vestita da maschio. E' carnevale?"


La caccia al tesoro

L'ultimo libro di Camilleri.
Insolitamente macabra, questa nuova vicenda che vede come protagonista Montalbano, però è il meglio riuscito, dal punto di vista "letterario" degli ultimi tempi. Da qualche anno a questa parte sembrava che Camilleri non avesse più idea di come portare avanti la vita del famoso commissario, invece stavolta ha inventato una storia particolare e insolita, con un gran "colpo da maestro" alla fine.
Il lettore capisce tutto ciò che sta per succedere, qualche pagina prima che ciò succeda. E questo è un effetto voluto, tanto che quando ciò che deve succedere succede... non viene nemmeno descritto più di tanto, proprio perché si da per scontato che il lettore lo aveva già capito 8 pagine prima... Mi è piaciuto.

05/07/10

Speriamo che duri

"Mamma questa bambina è troppo bella, ne vorrei anche io una così"
"Ma questa bambina è tua sorella, è anche la *tua* bambina..."
"Si, ma io intendo dire come *figlia* mia!"

Matilde se la cava egregiamente.
Finora.

02/07/10

Effetti della playlist

Avevo detto che mi domandavo quale effetto avrebbero avuto su Woodstock le canzoni che ascoltava quotidianamente dentro la pancia.

Orbene, ve l'immaginate una bambina di 18 giorni che si addormenta mentre sua madre la culla e sua sorella le canta "Fischia il vento"?
:-D

01/07/10

Brufol-elica

Quando a Matilde venne la cosiddetta "acne neonatale", la chiamavo "Brufol-ilde".
Da qualche giorno anche il visino tondo di Angelica si è riempito di brufoletti, ma molti di più di quanti ne ebbe Matilde...

Figlia mia, speriamo che passino in fretta, perché davvero non ti si può guardare! :-)