30/12/10

E rieccoci

Ritorna la fine d'anno e, inevitamibilmente, torna il tempo dei bilanci e dei propositi.
Nel 2010 non ho fatto nemmeno un terzo di ciò che mi ero riproposta, per cui per il 2011 non voglio nemmeno pronunciarmi.

Accetterò il nuovo anno per quello che sarà, per quello che ci porterà, per quello che si presenterà. Non ho desideri, se non quello di intravedere una luce alla fine del tunnel e riuscire, pian piano, a riprendere in mano i fili della mia vita conducendola in stile sempre meno "muccoso" e un po' più "umano"...

Sono ottimista e sono quasi sicura che l'anno prossimo, di questi tempi, scriverò che il mio desiderio si è lentamente avverato.

Spero.

24/12/10

Un lustro

Sembrano passati solo cinque minuti e in realtà sono passati cinque anni.
Cinque anni da quando ci siamo guardate negli occhi la prima volta; cinque anni da quando ti ho accarezzato la prima volta, da quando ho sentito la tua voce e tu hai stretto nella tua minuscola manina il mio dito mignolo.

Cinque anni.

Buon compleanno, Stellina mia...

19/12/10

Alberello di natale

Non è che me ne sono stata con le mani in mano... non del tutto...
Ieri pomeriggio abbiamo fatto il consueto scambio di natale tra le crocettine palermitane e questo è l'hand made che ho fatto io:


Un tempo ero più brava a fare fotografie... ormai mi sto arrugginendo pure in questo...

14/12/10

Mecenatismo

Ieri mattina sono andata a fare un giro al mercatino artigianale natalizio della mia cittadina. Ogni anno mi dico che l'anno prossimo voglio partecipare anche io ma poi non lo faccio mai.
Ovviamente bisogna distinguere tra artigianato di qualità e sfaccendati che si improvvisano artigiani dell'ultimo minuto... purtroppo, tranne rarissime eccezioni, a questo mercatino si vedono solo il secondo tipo di artigiani...
Ho visto cose raccapriccianti, bavaglini ricamati " a macchina" e cuciti al rovescio, scatoline di legno decorate col decoupage piene di bolle d'aria e scolature di flatting ecc...
Mi sono imbattuta, però, in una ragazza che mi ha colpito subito per il buon gusto e l'accuratezza delle sue creazioni. E' una pittrice che fa anche decoupage, ma lo fa bene...
Tra gli oggetti che esponeva c'era una lavagnetta da cucina, carina ma troppo "shabby chic" per i miei gusti... quindi le ho chiesto se poteva farla in tempi ragionevoli un po' più country e allegra, in modo da adattarsi alla mia cucina...

Certo la sto pagando 15 euro. Probabilmente al mercatino una lavagnetta da cucina delle stesse dimensioni la trovavo per 3 euro... però questa è fatta a mano (e fatta bene)...
Ogni tanto un po' di sano mecenatismo ci vuole...

12/12/10

L'intermittenza

Ancora un romanzo di Andrea Camilleri. Stavolta niente Montalbano, niente periodo fascista ma soprattutto niente Sicilia (tranne per la città di Palermo che viene solo nominata due o tre volte).
L'ambiente è quello dell'industria milanese, non senza riferimenti a fatti, purtroppo, d'attualità: imprese che si fondono, esuberi di personale, scioperi ecc.
Niente di che. Un romanzetto senza infamia e senza lode. Non è certo il mio Camilleri preferito... ma ormai leggo quasi solo lui. Per un motivo - poi - molto banale. Mio marito per me compra solo i suoi libri, ormai, per andare sul sicuro.
DOvrei tornare a frequentare le librerie, ogni tanto, perché i libri bisogna sceglierli in prima persona...

Pepparkakor

Sono diventati la mia nuova droga.


Aiutatemi...

09/12/10

Feste di bambini

Durante una festa di compleanno per bambini, al tavolo delle mamme si trattano sempre gli stessi argomenti: il parto, l'allattamento e gli anticoncezionali. Caschi il mondo, si può iniziare a parlare di qualunque cosa, di politica e di arte, del regalo alla maestra o dei saldi, ma alla fine si va a finire sempre su questi tre argomenti.

Poi (di solito dopo l'apertura dei regali) si elencano a turno pregi e difetti dei propri mariti, mente i bambini giocano a tirarsi addosso la torta.

Gran belle occasioni di divertimento, le feste di compleanno dei bambini.

07/12/10

Sguardo d'amore

Ciucci vigorosamente e deglutisci rumorosamente. Avevi tanta fame e tanta sete.
Siamo strette nell'abbraccio saldo e intimo che è solo nostro. Ti accarezzo dolcemente i capelli, tu ti stacchi un secondo dal mio seno e mi sorridi col tuo sguardo innamorato.

Lo sguardo che mi dice "Tu sei il mio universo", lo sguardo che mi fa sentire importante e unica.

Lo sguardo che un bambino rivolge alla propria mamma.

Val la pena di fare figli anche solo per quello sguardo.

06/12/10

Sogni ricorrenti

Nei miei sogni sono tre gli elementi che ricorrono più spesso: il mare, le scale labirintiche e l'ascensore che si blocca.
Almeno una volta a settimana faccio un sogno con almeno uno dei tre elementi, come minimo.

Il mare rappresenta me stessa, lo so, lo sento. Raramente è calmo e cristallino. Il più delle volte è agitato e fangoso, o infestato da strane creature. Quasi mai nuoto o mi tuffo, il più delle volte lo evito, ma capita che incidentalmente finisca a mollo e allora quasi sempre mi sveglio. Forse è un non volere ammettere un certo lato della mia personalità o dei miei pensieri, chissà.

Le scale sono sempre labirintiche. Larghe, ma buie e anguste e nella maggiorparte dei casi "scendono". Questo non so interpretarlo, non so cosa significhi, ma va a finire sempre che nel seguire queste scale che scendono mi perdo.

L'ascensore si blocca sempre. Ogni volta. E ogni volta è piccolo, stretto e affollato. A volte mi ritrovo schiacciata contro le porte scorrevoli ed è per questo che si blocca. Ogni volta che c'è un ascensore da prendere in sogno io *so* che si bloccherà, ma lo prendo lo stesso, anche se poi resto bloccata e mi pento di averlo fatto. L'ascensore rappresenta i miei errori, ed è particolare il fatto che, al contrario delle scale, quasi sempre sale. Sale però si blocca.

Ho come la sensazione che tutto questo indichi un senso perenne di frustrazione che mi accompagna, una ricerca di aspirazioni e desideri che non va a buon fine. Se scendo mi perdo, se salgo rimango bloccata.
Il pantano fangoso invade da anni anche i miei sogni, a quanto pare, ed io forse me ne sto rendendo conto solo adesso.

Questa non è depressione post-partum. E' depressione post-vitam. Mea vita.

30/11/10

Harry Potter e i Doni della Morte - Prima parte

Da non crederci, sono di nuovo andata al cinema!
Stavolta in compagnia di un'amica "potteriana", a vedere la prima parte dell'ultimo capitolo della saga.

Che dire? A parte che sto scoprendo che Angelica con suo padre se la passa quasi meglio che con me, l'esperienza è stata molto bella e rilassante.
Più Harry cresce e più la storia tende al gotico... Devo ammettere che questo primo mezzo capitolo mi è piaciuto di più di tutti gli altri film. Finalmente c'è una quasi totale coincidenza tra la storia cinematografica e quella del romanzo: niente tagli o quasi, qualche piccola aggiunta, qualche lieve sfumatura ma niente di "importante", nulla a che vedere con la brutalità con la quale sono stati trasformati i precedenti 6 romanzi. Quasi quasi forse era meglio fare in due parti ciascun libro, per lo meno dal terzo in poi.

Bello, bel film, begli attori.... Ron è sempre più mitico (secondo me nel "trio" è il più bravo) con la sua espressività.
Non vedo l'ora che esca anche la seconda parte! :-D

29/11/10

Ma-mmma!

L'ha detto. Ieri, per la prima volta, Angelica ha detto "Mamma".
(Non che lo abbia detto con cognizione... insomma, le è scappata questa combinazione di sillabe durante uno dei suoi monologhi in stato di agitazione... però l'ha detto, gnè gnè!)

Rapunzel

Incredibile: sono andata al cinema.
Sabato pomeriggio ho mollato Angelica e un biberon di latte spremuto a mio marito e me ne sono andata, mano manina, con Matilde al cinema.
Siamo andate a vederci "Rapunzel", in 3D, e ci siamo divertite tantissimo, tanto che abbiamo deciso che al prossimo cartone animato che esce al cinema ripetiamo l'esperienza, tanto più che a quanto pare Angelica con suo padre è stata benissimo! Il latte non l'ha voluto (dice che si è limitata a dare ogni tanto una leccatina alla tettarella, ma non l'ha bevuto: evidentemente lo preferisce fresco "alla spina" e non riesco a darle torto!) però si è addormentata tra le braccia del padre tranquilla e serena.

Adesso andiamo al cartone.

Rapunzel è una rivisitazione della fiaba di Raperonzolo. Non è che combaci molto, a parte i capelli lunghissimi della ragazza... però è divertente da morire! Pieno di citazioni cinematografiche famose e scontate, Mission impossible, Indiana Jones, Matrix... però davvero pieno di episodi divertenti e alla fine strappa anche mezza lacrimuccia di commozione. Davvero carino, roba che viene voglia di farsi crescere i capelli soltanto per poter fare tutte quelle cose strampalate che faceva la ragazza! :-D

Insomma, film carino, notizie da casa rassicuranti... mi sono fatta un'oretta e mezza di spensieratezza come non succedeva da tempo. Ah!

Il sorriso di Angelica

Non è la mia secondogenita, ma l'ultimo romanzo di Camilleri. Un romanzo montalbaniano senza infamia e senza lode, un po' come tutti gli ultimi romanzi montalbaniani (a parte "Caccia al tesoro" che aveva la novità di essere particolarmente crudo).
Simpatico, come sempre, con momenti di ilarità e altri di tensione, come sempre.
Insomma, carino.

25/11/10

Bei tempi

Bellissimi i tempi in cui questo era un blog vivo e attivo...
Facevamo i pif, gli scambi, i round robin, facevamo gli "psychiatrichelpizzati e vinci", raccontavamo per filo e per segno l'evolversi di un romanzo, parlavamo di tante cose... ci succedevano tante cose! Leggevamo libri, guardavamo film. Ricamavamo e cucivamo.

Bei tempi.

Chissà se torneranno mai. Chissà se usciremo mai da questo fangoso pantano. Chissà.

22/11/10

Cose che non vorresti mai vedere #17

Tua figlia, la grande, che vomita nel cuore della notte, mentre si trova nel *tuo* letto, una sostanza di colore scuro che tu scambi per sangue, facendoti venire altri 50 capelli bianchi, e che solo quando la porti di corsa in bagno scopri essere, in realtà, la torta al cioccolato della festa di compleanno del cuginetto, della sera prima.

17/11/10

Imparare un mestiere

Hanno visto i miei pannolini lavabili. Mi hanno considerata pazza.
Hanno visto come si usano. Mi hanno considerata pratica.
Hanno fatto due conti sul risparmio economico. Mi hanno considerata furba.

Mi hanno commissionato una fornitura di pannolini lavabili per un bimbo che nascerà a febbraio.
Nel frattempo io sto perfezionando il cartamodello sulle mie considerazioni ed esigenze che sono venute fuori in questi 3 mesi di utilizzo...

Inutile specificare che Angelica è *davvero* la protagonista di questi miei stidi ed esperimenti... insomma, come dire.... "Ci stiamo lavorando"!! :-D


(Non vedo l'ora che finisca l'apprendistato e se li cucia da sola... :-D )

15/11/10

SOS Mamma in chat

Tempo fa ho partecipato al collaudo di un servizio per le mamme, la chat diretta con un'ostetrica e finalmente il servizio è stato messo a punto e "lanciato".
Questo è il comunicato stampa che racconta tutto per filo e per segno:

Boppy presenta “Sos mamma in chat”: 
ostetriche esperte online a disposizione di tutte le mamme
 
A fianco dello sportello telefonico, la chat è il nuovo strumento di confronto che Boppy dedica alle neomamme: una rete di esperte ostetriche online per rispondere alle molte perplessità. Tra le principali: allattamento, cura del neonato, lavoro e maternità
 
Milano, 28 ottobre 2010 – Boppy presenta “Sos mamma in chat”, un nuovo servizio di chat con ostetriche realizzato in collaborazione con il centro di preparazione al parto La Lunanuova di Milano e altro personale esperto su tutto il territorio nazionale.
 
Dal 8 novembre, attraverso un calendario presente nel sito www.boppyworld.com, tutte le mamme potranno prenotare una sessione di chat ed avere un confronto diretto e privato con ostetriche esperte che forniranno loro risposte e consigli su qualsiasi tema legato alla gravidanza, alla maternità, e in particolare all’allattamento, fugando dubbi e risolvendo piccoli problemi quotidiani.
 
L’idea nasce dal successo di un’altra iniziativa con la quale Boppy - il cuscino per l’allattamento numero uno in Italia - ha fornito un valido supporto alle mamme in gravidanza e nei primi mesi di vita dei loro bambini: lo sportello telefonico “Sos Mamma”.
Partito nel dicembre 2009come progetto principalmente focalizzato sul tema allattamento, il servizio è cresciuto di mese in mese raggiungendo, ad oggi, oltre 400 telefonate registrate. Tali numeri dimostrano un bisogno crescente da parte delle mamme italiane di confronto con personale esperto su  molti aspetti legati alla maternità.
 
In base ai dati raccolti attraverso lo sportello telefonico, il 40% delle mamme italiane si dimostra particolarmente incerto proprio sul tema allattamento: con quale frequenza posso attaccare al seno il mio bambino? C’è un modo per stimolare la produzione di latte? Non produco latte, riuscirò mai? Sono le domande più ricorrenti rivolte alle ostetriche.
 
“L’allattamento, oltre a fornire il necessario sostentamento, rappresenta per il bambino il primo naturale contatto con la mamma - spiega Maria Dalle Pezze, responsabile dello sportello Sos mamma e ostetrica del centro La Lunanuova –Si tratta dunque di una pratica intima di primaria importanza che ovviamente crea numerosi dubbi e incertezze nelle donne”
 
I risultati evidenziano inoltre come il rapporto tra lavoro e maternità rappresenti un altro problema molto sentito: il 21 % delle chiamate viene effettuato da neo mamme lavoratrici che cercano di trovare il giusto equilibrio tra carriera e famiglia.
 
“Il bisogno di sostegno da parte delle donne lavoratrici nel periodo pre e post parto è molto forte – continua Maria Dalle Pezze- Molte mamme lavorano infatti fino all’ottavo mese di gravidanza: non riescono a prepararsi adeguatamente, non solo al momento del parto, ma anche al cambiamento di ruolo che le aspetta dopo la nascita del loro piccolo. Noi cerchiamo di supportarle anche nella loro quotidianità.”
 
E proprio da queste donne - con un rapporto diretto e quotidiano con la rete – è emersa la necessità di un servizio di ascolto fruibile anche via web.
 
“I risultati dello sportello telefonico ci hanno sorpreso – dichiara Camilla Tenchio, Marketing Director Baby Care Hard Goods e Boppy -siamo felici di aver raggiunto un numero così alto di donne agevolandole nel loro percorso di  mamma”.
“In particolare l’analisi dei risultati di Sos mamma ci ha guidato verso una nuova consapevolezza: la necessità di ampliare i servizi offerti da Boppy alle neo mamme in termini di localizzazione e strumenti – continua  Camilla Tenchio, Marketing Director Baby Care Hard Goods e Boppy -e da questa presa di coscienza è nato Sos mamma in chat, il nuovo progetto online che,  parallelamente allo sportello telefonico,  vedrà coinvolte oltre al centro Lunanuova altre due ostetriche del centro e sud Italia.”
 
Le numerose chiamate provenienti dal meridione hanno infatti suggerito di ampliare la rete di ostetriche coinvolte: da Milano al centro e sud Italia, per permettere un’ampia copertura sul territorio nazionale.
 
L’analisi dei risultati dello sportello telefonico Sos Mamma promosso da Boppy è diventata quindi una lente d’ingrandimento sull’universo delle neo mamme che, sempre più attente alle necessità dei loro bambini, danno prova oggi di un rapporto positivo e quotidiano con la rete: da oggi grazie a “Sos mamma in chatil mondo dell’online da mezzo di informazione si trasforma in uno strumento di  sostegno e conforto.
 
 
Sos mamma in chat”sarà disponibile 3 giorni a settimana:


  • lunedì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 filo diretto con Maria Dalle Pezze (Milano)


  • martedì: dalle ore 17.00 alle ore 19.00 filo diretto con Fiorella Saddi (Taranto)


  • venerdì: dalle ore 14.00 alle ore 16.00 filo diretto con Claudia Mezzadri (Macerata)


 
Lo sportello telefonico sarà sempre disponibilecon il centro La Lunanuova nei giorni di:


  • mercoledì dalle 12.00 alle 14.00        


  • giovedì dalle 14.00 alle 16.00

12/11/10

Svezzamento a chilometri zero

Esiste un nuovo metodo per svezzare i bambini, un metodo talmente "nuovo" da essere cosiderato "folle" da molti, ma nessuno pensa che non è altro che il metodo che è stato adottato dalla notte dei tempi fino a 60 anni fa, ossia quando si è deciso che tutti i neonati sono "malati" e come tali vanno trattati, dando loro alimenti specifici, come se non fossero "comuni" esseri umani.
Ma non voglio essere polemica, non ora, non in questo post.

Il metodo antichissimo e nuovo si chiama "autosvezzamento" e bandisce dall'alimentazione dei neonati tutto ciò che viene definito "alimento per neonati": pappe, pappine, farine, pastoni, omogeneizzati ecc...

L'organismo di un bambino di 6 mesi è perfettamente in grado di digerire il cibo normale, tutto il cibo normale, quello "per adulti".
Già qualcuno storce il naso, a leggere questa affermazione, ma c'è dell'altro.
Il "momento" ideale per integrare l'alimentazione a base di solo latte con i primi cibi solidi e semisolidi non deve essere stabilito "a tavolino" dal pediatra (come se il bimbo fosse con la data di scadenza) ma bisogna lasciare che sia il bambino stesso a mostrare interesse verso il cibo degli adulti, perché la natura è perfetta (non bisogna mai dimenticarlo) e per "magia" il bambino rivolgerà la sua attenzione al cibo solido solo quando il suo organismo sarà pronto a digerirlo. Il mmento giusto è quando cercherà di rubarvi il cibo dal piatto. Provare per credere.
L'unica regola, quindi, è lasciare il bambino libero di esprirmersi e soprattutto ascoltarlo.

Io non credevo che sarebbe stato possibile. Matilde raramente mostrava interesse verso il nostro cibo, ma è anche vero che la maggior parte delle volte dormiva durante i nostri pasti, o meglio: io facevo in modo di mangiare mentre lei dormiva.

Con Angelica è diverso: la tengo in braccio mentre mangio, e non sempre per volere mio...
Però la "magia" si è avverata. Mangiavo un delizioso fico d'india (che in questo periodo sono nel momento di migliore qualità e dolcezza)... Prima lo seguiva con lo sguardo: lo guardava nella mia mano, e lo seguiva fino alla mia bocca. Poi si è lanciata, con le mani e con la bocca spalancata, direttamente verso il fico d'india che tenevo in mano. Io ho strusciato il mio dito sulla polpa e gliel'ho avvicinato alla bocca... lei se l'è ciucciato entusiasta ed è partita di nuovo a bocca aperta verso il frutto direttamente.

E così comincia l'avventura di Angelica nel meraviglioso mondo del cibo.
Un inizio assolutamente spontaneo, naturale e soprattutto rivolto alle tradizioni locali... Perché mai una bambina di Palermo avrebbe dovuto cominciare con le mele del Trentino??? :-D

09/11/10

Datemi un martello...

Io: "Eppure, a guardare le foto, non sembro molto grassa..."
Lui: "E' l'effetto ottico dei pantaloni neri."

07/11/10

Mamma Angela

"Ciao, piacere, io sono Lucy"
"Piacere, io sono Angela e faccio la pediatra in alcuni villaggi della Tanzania. Grazie per questo passaggio in macchina"
"Ma di nulla, figurati.... Loro, lì dietro, nei rispettivi seggiolini, sono Matilde e Angelica. Di solito Angelica in macchina piange, quindi non farci caso"
"Ci proverò"
"Tra l'altro è nervosa perché è raffreddata... Una sciocchezza, uno stupido raffreddore, ma col nasino chiuso è un dramma... non respira bene, non mangia bene, non dorme bene..."
"Eh, certo!"
"I bambini non dovrebbero ammalarsi mai..."
"Già. Poco prima di partire ho accompagnato in città una madre con un bambino proprio della stessa età di Angelica..."
"Quasi cinque mesi...?"
"Si, doveva fare il test per l'HIV... come la maggior parte dei bambini di cui mi occupo..."

Sentirsi stupide, tremendamente stupide per aver considerato "dramma" un neonato nasino moccioloso.

01/11/10

Antonietta

Le prime volte che lo sentivo "abbanniare", credevo fosse un venditore ambulante di qualcosa.
Lo si sentiva già da lontano, il suo grido e la sua cadenza inconfondibili "Ah-weeeeeeeeee'haaaaaaaaaa!". Mi sono sempre chiesta cosa vendesse e a volte mi affacciavo, quando lo sentivo, per scorgere il suo carrettino, o moto-ape, o quel che è, ma non sono mai riuscita a vederlo.

Un giorno mio marito è riuscito a intercettarlo. Non è un ambulante, è uno dei tanti "pazzi" del quartiere. Un signore anziano che tiene sottobraccio una scatola di cartone piena di fiori.
"Vende i fiori, allora."
"No, non credo. Sembrano fiori rubati al cimitero..."

Ieri mattina l'ho sentito da lontano. Ero vicina al balcone e ne ho approfittato. Mi sono affacciata e l'ho visto.
Vestito abbastanza bene, pulito, ordinato. Non è certo uno abbandonato a se stesso. La scatola di cartone è del tipo per il latte e i fiori non sono freschi nè secchi. Sembrano davvero rubati al cimitero oppure alle tante cappellette votive della Madonna disseminate in giro per le stradine del centro storico in cui vivo.
L'ho visto per la prima volta, e per la prima volta sono stata investita in pieno dal suo urlo, e stavolta è arrivato chiaro e limpido alle mie orecchie: "Antonieeeeeeeeeettaaaaaaaaaaaaa!!"

D'un tratto mi sono sentita raggelare dalla tristezza. Ho immaginato che Antonietta fosse la moglie di quell'uomo, e che lui era impazzito dal dolore della sua morte.

Sarebbe stato meglio continuare a crederlo un ambulante.

29/10/10

Ultima chiamata!

Ultima chiamata per i ritardatari del Bai Jia Bei!

Con un mese di ritardo sulla tabella di marcia, ho finalmente deciso di cominciare a lavorarci su. Se tutto va bene, dovrei aprire ufficialmente il cantiere entro i primi 10 giorni di novembre (giusto il tempo di fare l'inventario dell'occorrente ed eventualmente procurarmi ciò che mi manca) per cui se c'è qualcuno che non mi ha ancora spedito il quadrato e vuole farlo, questa è l'ultima occasione!
Una volta che avrò deciso il "montaggio" dei quadrati sulla coperta non potrò più aggiungerne altri, per cui altri eventuali quadrati che dovessero arrivare dopo potrebbero diventare dei piccoli cuscinetti.

Domani mattina andrò a seguire dal vivo l'inizio dell'assemblaggio di una coperta, prenderò appunti e penderò letteralmente dalle orecchie della maestra, Katya...

28/10/10

Cose che non vorresti mai vedere #16

Il tuo dirimpettaio pater familias uscire in pigiama sul suo terrazzo mollando un scorreggia roboante.

24/10/10

Acqua in bocca

Poliziesco scritto a quattro mani, da Camilleri e Lucarelli.
Probabilmente loro si sono divertiti tantissimo a scriverlo, io non tanto a leggerlo... mi è sembrata una storia sconclusionata e poco verosimile... bah...

20/10/10

Sailor Fish

"Io sono la paladina della giustizia, la combattente che pesce alla marinara!"
"Che veste, Matilde, veste, non  pesce...."

14/10/10

Io porto la civiltà

Negli ultimi tempi credo di aver messo in atto una vera e propria rivoluzione concettuale nella mia cittadina. Porto Angelica a spasso dentro la fascia in jersey che mi sono fatta. Ovunque. Soprattutto quando accompagno e riprendo Matilde a scuola.

Inizialmente mi sentivo in imbarazzo: mica si capisce che dentro c'è una bambina!, e gli sguardi incuriositi dei passanti mi infastidivano.
Suscitavo curiosità.
Poi ho sentito un commento, nel cortile della scuola: "Ma quella non ne ha passeggino?". Mi sentivo ridicola ma sapevo e so che è il modo migliore per portare in giro una neonata. E che il tempo mi avrebbe dato ragione.
Dopo lo scetticismo iniziale, infatti, ho smesso di suscitare diffidenza e le mamme mi hanno avvicinato. In molte mi chiedono se la bambina sta comoda (Se non stesse comoda ci dormirebbe beatamente?!), dove l'ho comprata ecc.

Tutti lodano la fascia, adesso, tutti si sentono di aver scoperto l'acqua calda "Certo, la bambina sta a contatto con la mamma quindi sta tranquilla" ed io mi chiedo quanti di questi teorici sostenitori, in realtà, se potessero tornare indietro farebbero una scelta simile coi loro figli neonati.

Però qualcuno c'è. La mamma di una compagna di Matilde che aspetta una bambina per gennaio. Mi ha detto "Questa fascia è troppo comoda, me ne devi fare una uguale!"

E così, se per la pediatra sono "La signora dei pannolini lavabili, che allatta in modo estremistico e non vuole dare vitamine e integratori", per le mamme della scuola sono "Quella della fascia".

Quando passo per strada lascio una scia di civiltà dietro di me. Chissà quanti avranno la volontà di seguire l'esempio...
Quasi quasi alle prossime amministrative mi candido a sindaco! :-P

13/10/10

Quattro

Oggi Angelica compie quattro mesi. Bene, 1/3 di anno è andato. Come dire: il meno è fatto.

(Ultimamente sto blog da letteralmente i numeri... quasi quasi me li gioco al lotto!)

11/10/10

E oggi trentadue

Se penso a quando avevo 16 anni mi sembra ieri...

Tanti auguri a me e anche a questo blog, che oggi, di anni, ne compie 3.

09/10/10

6

Esattamente sei anni fa Schroeder ed io ci univamo in matrimonio secondo il rito di santa romana chiesa.
Però! Come passa il tempo...

08/10/10

Fasi transitorie

Angelica è entrata in quella fase, transitoria e - spero - breve, in cui si sveglia verso le 4.30 per ciucciare e poi non vuole più riaddormentarsi e preferisce stare a scalciare, sgambettare e fare versetti per attirare l'attenzione degli altri e coinvolgerli nei suoi giochi notturni.
Si è riaddormentata solo dopo le 6, poco prima che suonasse la sveglia.

Sono fasi transitorie.

Yahwn...!

07/10/10

Piccolo trucco

"Ciao Lucy!"
"Ciao Amica M che non mi vedi da un anno e mezzo!"
"Ma che hai combinato?" (indicando Angelica)
"Ho fatto il bis! Un'altra femminuccia!"
"Brava! Ci voleva! Ormai l'altra bambina sarà grande..."
"Già... compie 5 anni a dicembre... diciamo che i tempi erano maturi..."
"Ma ti trovo bene! Sembri più giovane... anche in viso... sembri tranquilla e riposata..."

Amica M, il correttore fa miracoli con le occhiaie, non lo sapevi?

06/10/10

Logico...


"Aaaaaaaaaahhhhhhhhh!!!"
"Matilde, che succede?"
"Mammaaaaaaaaaa, sono cadutaaaaaaaaaaaaa!"
"E dove sei caduta?"
"...a terra, è logico!"

04/10/10

Incanti

"Tu devi imparare a parlare, ormai hai quasi quattro mesi! Ma-til-de, dai, dillo! Ma-til-de! Tu devi dire Matilde! La tua prima parola deve essere Matilde... e dopo dici mamma e papà.... ma prima devi dire Matilde perché appena tu dici Matilde io... proprio... mi incanto! Come dire... da zucca divento carrozza!"

01/10/10

Sfatta

Mi sento completamente sfatta.
Dormo pochissimo di notte, ma non per colpa di Angelica, che - almeno lei - dorme. Passo la notte con l'ansia di svegliarmi.

Non è normale.

Per fortuna mi rifaccio nel pomeriggio, con un paio d'ore di sonno, Matilde permettendo...
Già, perché Angelica basta che me la metto accanto e le tappo la bocca con la tetta e sta tranquilla e dorme senza fare un fiato. E' Matilde quella che da sempre è restia al sonno... e nonostante la mattina si svegli prestissimo, il pomeriggio non dorme ma passa il tempo a rovistare nel suo armadio per provare gli accostamenti di vestiti, poi tira fuori tutti i puzzle contemporaneamente, infine fa da sola le gare con la bicicletta nell'ingresso... Ovviamente poi il disordine da riordinare è eccessivo, e devo pensarci io, quando mi sveglio fresca come un'ananas...

Ho girato il foglio del calendario, stamattina. Dice "Ottobre 2010". Non vedo l'ora che quel 10 si trasformi almeno in 11...

29/09/10

Di peggio

Cosa c'è di peggio di una neonata col raffreddore?
Sua madre col raffreddore.

Sembrerà una cattiveria, ma - per quanto ogni volta che una delle mie figlie sta male sono sincera nel dire che preferirei ammalarmi io al loro posto - in realtà è molto più facile gestire un neonato malato, mentre si è in piena salute, piuttosto che gestire un neonato in salute mentre si è ammalate.

Purtroppo, oltre a non avere stipendio nè ferie, non spetta nemmeno "la malattia" alle mamme di professione come me.

Speriamo che passi presto. Etciù.

27/09/10

Alla faccia dello Spirito Santo

Ieri mattina Angelica si è battezzata.
Ieri pomeriggio ha iniziato ad avere il naso chiuso.
Stanotte ha avuto la febbre.

...che l'acqua del fonte battesimale fosse troppo fredda?

23/09/10

Purtoppo sono allergica...!

"Lucy queste prugne sono abitate..."
"Ci sono i vermetti dentro?"
"Si, è meglio aprirle a metà prima di mangiarle..."
"Va bene, lo faccio io. Tu tieni Angelica..."
"..."
"..."
"..."
"Guarda questa è presa solo per metà, l'altra metà è pulita..."
"..."
"..."
"..."
"Anche questa... metà è tutta piena, ma l'altra metà ha solo un pizzico... basta togliere il pezzettino..."
"Ma buttala tutta! Stiamo a contenderci un quarto di prugna coi vermi?"
"Ma quale quarto! Guarda!"
"Ho Angelica che si dimena in braccio non ci vedo..."
"E' quasi tutta pulita, è solo un pezzettino..."
"Ma tu te la mangeresti?"
"Io si..."
"E allora màngiatela!"

22/09/10

A tempo perso

Mi hanno regalato una Singer antica, teoricamente funzionante, da restaurare. Eccola:












Non riesco a "datarla", non esiste in internet un catalogo di tutti i modelli Singer, dalle origini fino ad oggi! Ed anche facendo una ricerca su google non la trovo, si trovano quelle nere e oro, ma questa è proprio verde, un bel verde bottiglia vivo e luminoso. La scritta "Singer Manufacturing" me la fa datare a prima del 1963, ma su quello avevo pochi dubbi, dato che si tratta della macchina da cucire di una donna che era nata ai primi del '900.... dovrebbe essere degli anni '20 o '30 al massimo.

E' montata nel suo bel mobiletto graffiatissimo e tarlatissimo, non è molto arruginita ma è completamente bloccata.
Per quanto riguarda il mobiletto, ormai so bene come si fa: carta vetrata e olio di gomito, impregnante e amen.
Ma è la macchina in se che mi lascia spiazzata, perché non ho la più pallida idea di come fare.
Suggerimenti?

17/09/10

Per dimostrare che non siamo superstiziosi...

Tra poche ore prenderemo l'aereo per presenziare, domani, al matrimonio di un nostro amico.
Torneremo lunedì sera.

Fate i bravi mentre non ci sono!

16/09/10

E il primo giorno è andato

L'ho svegliata alle 7. Aveva sonno. Poi si è svegliata Angelica e anche lei si è attivata subito per coccolare la sorellina.

A colazione si è fatta un mezzo pianto:
"Mamma, mi sento triste..."
"Ma no, sei solo emozionata, perché comincia la suola..."
"No... io non sono emozionata, sono proprio triste...!"

Poi si è tranquillizzata, si è lavata e vestita serenamente e non ha fatto storie nè durante il tragitto, nè arrivati a scuola. Quando, poi, ha ritrovato le sue compagnette dell'anno scorso, le è davvero spuntato il sorriso.

Il primo giorno di scuola è andato bene. Per lo meno, io l'ho salutata e lasciata tranquilla, poi non so... però il momento "critico" è quello dei saluti, si sa, dunque sono ottimista.

In ogni caso, io non vedo l'ora che siano le vacanze di natale... :-D

15/09/10

Non c'è peggior sordo...

"Matilde, adesso basta giocare col palloncino, vai a letto"
"Mamma, non ti sento..."
"Basta giocare col palloncino! Vai a letto! Domani dobbiamo alzarci presto perché comincia la scuola!"
"Mamma non ti sento.... e faccio bene a non sentirti...!"

Duecento

Bene, ci siamo arrivati.
Ieri pomeriggio ho usato il pannolino numero 200.

Da questo momento sto guadagnando. Sommo gaudio! :-)

13/09/10

La tovaglietta per l'asilo

Giusto in tempo per il primo giorno di scuola, sono riuscita (non so nemmeno spoegarmi come) a ricamare una Hello Kitty in versione ballerina, per riassumere due delle passioni di Matilde: l'odiosa gattina degli anni '70 e la danza.
Giovedì mattina se ne andrà a scuola con la tovaglietta nuova di zecca, mentre la prossima settimana faremo il giro delle scuole di danza della città per scegliere quella in cui iscriverla.

Ecco la tovaglietta

12/09/10

Il controllo dall'otorino

Siamo state al controllo dall'otorino di Matilde, quello che l'ha avuto in cura da gennaio scorso e che voleva rivederla dopo un mese dall'intervento. Va molto meglio, tranne per il fatto che - pur non essendoci più l'otite - Matilde dice di sentirci male da un orecchio, il destro, quello che era messo peggio.
Il dottore non ha trovato niente di rilevante, e dice che forse questa sensazione è ancora un residuo dell'operazione, o il modo in cui la bambina attira l'attenzione.
A questa seconda ipotesi credo poco. E' un dato di fatto che tutt'ora Matilde confonde alcune parole che le vengono dette con parole simili e assonanti. Ovviamente capita molto meno spesso di quando era ancora malata, ma capita. Forse non è proprio grave come lei dice (sostiene di non sentirci per niente da quell'orecchio) ma sta di fatto che il dubbio c'è ed è reale.
L'otorino vuole rivederla tra 6 mesi e se questa sensazione di sordità continua, farà un esame audiometrico per capire cosa è successo.

Speriamo bene.

08/09/10

Riderààààààààààààààààààààààà...........!


"E allora! Sei contenta che la settimana prossima ricomincia la scuola?"
"Si! Così rivedo tutti i miei compagni..."
"Già! Chissà quanti compagnetti nuovi che arriveranno... saranno piccoli..."
"Eh... "
"..."
"..."
"Ma ti ricordi quando anche tu eri piccola e andavi a scuola per la prima volta?"
"Si..."
"Ti ricordi che all'inizio piangevi...?"
"Eh... perché ero piccola..."
"Appunto... quindi... magari... potrebbe capitare che quando arriviamo a scuola troviamo qualcuno dei bambini nuovi, quelli piccoli, che piange..."
"..."
"E' normale... perché per loro è la prima volta che vanno a scuola e quindi si mettono a piangere..."
"..."
"Ma tu... tu ormai sei grande e non piangi... perché già ci sei andata a scuola... lo sai come funziona... lo sai che poi io ti vengo a prendere con Angelica..."
"Eh si..."
"Quindi... anche se vedi qualche bambino che piange... tu non piangi, giusto?"
"..."
"..."
"Io rido!"

(la vedo bruuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuutta...!)

02/09/10

Neologismo

"Mamma! Mamma! Vieni a vedere il successivo!"
"Il successivo...?!"
"Si, insomma.... vieni a vedere cosa è successo!"

:-D

31/08/10

Cosa fa?

Stamattina una donna si è svegliata nel suo letto a causa del continuo sgambettare della sua figlia più piccola, di due mesi e mezzo, distesa accanto a lei. Pochi centimetri più in la, nello stesso letto, dorme la figlia più grande, di quattro anni e otto mesi.
La donna guarda l'orologio e le viene da piangere: l'orario è quello "limite". Trattenendo il respiro si volta sul fianco, scopre il seno e lo porge alla neonata, pregando tutti gli dei e le dee dell'universo che si riaddormenti velocemente, prima che suonino le campane della chiesa vicina.
Ma in tutto l'universo non esiste un solo mezzodio disposto ad aiutarla, e le campane suonano, svegliando la figlia più grande.
"Ma buongiorno!" esclama la bambina che ha una straordinaria capacità di svegliarsi ed essere subito attiva ed energica (caratteristica non ereditata dalla madre).
"Sssst..." ci prova la donna "E' ancora presto... possiamo riaddormentarci..."
"Ma ormai hanno suonato le campane e mia sorella è sveglia!" insiste la bambina, in tono ancora più deciso, sbaciucchiando e sommergendo di carezze la neonata che la svegliano del tutto.

Sono appena le 7 del mattino e la donna si guarda allo specchio. Ha sonno, ha una casa in sfacelo, ha due bambine da accudire che si intrattengono a vicenda sul letto.
Davanti a se vede due possibilità:

1) Lasciarsi inghiottire dalla penosa routine quotidiana, che la vedrà ancora in pigiama a mezzogiorno dopo aver passato tutta la mattina a cercare di far dormire la neonata cullandola con le braccia, mentre cerca di mettere un po' d'ordine in giro usando le gambe e i piedi e col cervello cerca di non sottrarre attenzioni alla figlia maggiore.
2) Limitarsi all'igiene personale suo e delle bambine, uscire con un pretesto e trascorrere tutta la mattina al centro commerciale in città, portando la neonata nella fascia e la bambina nel carrello, così da essere sicura di potersi muovere serenamente senza i pianti di nessuno nè il suo sempre vivo terrore di perdersi qualcuna delle sue figlie in luoghi pubblici affollati.

Secondo voi cosa decide di fare?
;-)

Milk-dress da cerimonia, by Lucy Haute Couture!

Sembrava impossibile, invece ce l'ho fatta!

Ecco qui l'abito da allattamento elegante, che sfoggerò al matrimonio di un amico, tra un paio di settimane.



Un semplice tubino nero in rasatello elasticizzato (che ci sarebbe bastato un giorno e mezzo a farlo, invece ci ho impiegato quasi due mesi) con le spalline apribili, fatte con due braccialetti appositamente smontati e rimontati all'uopo.





Inutile dire che sono super soddisfatta del risultato!

Juillet


Avevo dimenticato di postare il mio contributo per il kit che le crecettine palermitane hanno regalato ad una del gruppo, in occasione del suo cinquantesimo compleanno! Siccome Katia ama molto le famose casette di Maryse, noi abbiamo deciso di ricamargliele tutte, però la coperta se la dovrà cucire da sola, dato che è lei, nel gruppo, quella che è capace a farlo! :-P

27/08/10

Cento

Considerando che abbiamo finito il primo rotolo di veli monousi per i pannolini lavabili e volento stare in fiducia che gli strappi di ciascun rotolo sono 100, è quasi sicuro che abbiamo già usato almeno 100 pannolini lavabili (dico "almeno" perché ogni tanto il velo monouso me lo sono dimenticato, specie all'inizio).
100 pannolini in circa 3 settimane. Una media normalissima, forse anche più bassa della norma grazie al fatto che dall'inizio del mese di agosto Angelica ha cominciato a fare lunghe tirate notturne da 6-7 ore consecutive.

Facendo due calcoli... 100 pannolini, con una media di 18 cent a pannolino (prezzo d'offerta, ma d'altro canto io i pannolini li ho sempre comprati in offerta), fanno 18 euro.
Io ho speso circa 35 euro di materiale per cucirli, dunque siamo già a metà del riscatto. Tra altri 20 giorni cominceremo a guadagnare.
Son soddisfazioni! :-D

26/08/10

Comunque vecchi

"Mamma, ma secondo te papà non è vecchio?"
"In effetti me lo sono chiesto spesso, ma... infondo non ha ancora nemmeno 40 anni... no, non è troppo vecchio..."
"Però ha gli occhiali, e gli occhiali se li mettono i vecchi..."
"Ma non è vero. Gli occhiali se li mettono quelli che non ci vedono bene e non sono solo i vecchi.... tu pensa che ci sono anche dei bambini che usano gli occhiali...!"
"Si, ma sono bambini vecchi!"


25/08/10

Pappamolle

"Sara! Fermati! Sara! Ti ho detto di fermarti! SARA!!!"
- Ciaff ciaff ciaff - tre sculaccioni alla piccola Sara.

Corso pedonale della mia città. Una bambina di 3-4 anni scappa via da sua madre, avvicinandosi pericolosamente alla fine dell'area pedonale, oltre la quale passano diverse macchine. La madre cerca di richiamarla a voce ma la bambina la ignora, quindi la insegue e la sculaccia e sgrida.
Io passo accanto a loro proprio nel momento della punizione, ma ho visto tutta la scena da lontano.

Cosa avrei fatto io al posto della madre? Mi sarei arrabbiata altrettanto, se non di più. Forse non avrei usato la violenza, non la uso mai, perché - secondo me - quando un adulto ha bisogno di ricorrere alla violenza per educare un bambino, in realtà ha perso e l'unico messaggio che fa passare è che il bambino deve comportarsi bene per non ricevere più punizioni fisiche e non perché è giusto comportarsi bene.
Forse avrei gridato contro mia figlia ancora più forte di come ha fatto la mamma di Sara. Sara si è comportata male, ha disubbidito alla madre, ignorando il suo richiamo e facendo qualcosa di pericoloso. E' giusto che sia stata rimproverata.

Eppure...

Eppure, passandole accanto nel momento delle sculacciate, guardando il suo visino triste, umiliato e doloroso, con la bocca a cucchiaino, non ho potuto fare a meno di mettermi a piangere anch'io. Per strada. Senza ritegno. Spingendo in fretta il passeggino con Angelica dormiente.

Sono diventata una pappamolle.

24/08/10

La prima profanazione

Ieri mattina Angelica ha fatto la sua prima vaccinazione... Esavalente più pertosse-pneumococco... due punturine, una per ciascuna gamba, e via.

Come da manuale, nel tardo pomeriggio è arrivata la febbre. Non alta, non ha mai superato la soglia dei 38°, però, mischiata al malessere generale e al probabile indolenzimento delle gambine, ha fatto si che la piccina vivesse la sua prima profanazione.

Il suo culetto, ancora immacolato, ha accolto tra le sue morbidità la prima supposta di tachipirina.

E vabbè...

23/08/10

Rassegnazione materna

Stamattina, dal bagno, ho origliato il seguente breve dialogo tra sorelle:

"Io ti adoro!"
"Guuuuuuu..."
"Quando sarò adulta spero di avere una bambina come te!"
"Guuuuu guuuu...."
"E se invece mi viene un maschietto non ci fa niente..."
"Guuuuu..."
"...me lo tengo lo stesso."

Speriamo che continui così.

22/08/10

Il caffè

A me il caffè non piace. O per meglio dire, mi piace, ma solo se lo faccio io con la mia macchinetta, oppure al bar.
Il caffè della caffettiera tradizionale mi fa proprio nauseare.

Mi piace il caffè forte, fortissimo, che abbia un gusto concreto. Ovviamente che sia anche discretamente zuccherato. Bastano 3/4 di cucchiaino in una tazzina, non di più altrimenti diventa caramella, però ci vuole.

Io non bevo quasi mai il caffè così, fine a se stesso. Tranne al bar, appunto. Oppure a casa mia, ma raramente.

Per molto tempo prendevo il caffè nel latte, la mattina. Talvolta ci cenavo anche... Che goduria, nelle sere d'inverno, cenare con una gigantesca tazza di caffellatte col pane...! Era la tipica cena delle mie domeniche sera, almeno un paio di vite fa, quando andavamo in campagna dai nonni e stavamo a mangiucchiare e piluccare fino al tardo pomeriggio, per cui la sera non avevamo sufficiente fame da armare una vera cena, ma abbastanza da non andare a letto digiuni.

Quando è nata Matilde ho saltato il caffè nel latte per diversi mesi, perché credevo che fosse quello che le passava, poi, nel mio latte a tenerla sveglia. Poi, verso i 6-7 mesi, ho capito che a tenerla sveglia erano i suoi 23 cromosomi ereditati dal padre, per cui ho ripreso a prendere il caffellatte senza cambiementi significativi, come previsto.

Per Angelica, invece, già durante la gravidanza ho smesso di prendere il caffè, perché avevo molta nausea la mattina (per Matilde, invece, arrivava nel tardo pomeriggio - sera). Avevo bisogno di prendere qualcosa che avesse un sapore vero, forte e deciso. Ci volevano almeno due tazzine di caffè stretto in una tazza di latte, per renderlo congeniale, altrimenti mi sembrava un sapore "lavato".
Quindi sono passata all'orzo solubile, che è più facile da dosare. Basta aggiungere cucchiaio su cucchiaio, fino ad arrivare alla giusta forza del sapore...
Passata la nausea, ho continuato a usare l'orzo solubile, perché mi piace di più del caffè, anche se è tutta un'altra cosa.

Ormai l'unico caffè che prendo è quello del bar, ogni tanto, o più spesso quello del gelato. Ecco, il gelato al gusto caffè, invece, mi piace parecchio. Al contrario della granita o del caffè freddo, che mi fa lo stesso impatto del caffè della caffettiera... bleah!

Stamattina mio marito mi ha chiesto se riprenderò mai, un giorno, a mettere il caffè nel latte, invece dell'orzo.
Boh?
Magari prima o poi lo rifaccio, chissà. Nel frattempo sto bene così: due cucchiai d'orzo, un cucchiaino e mezzo di zucchero e almeno 400 ml di latte. :-)

17/08/10

L'abito da allattamento

Sembra la storia infinita, vero?
Ebbene... non è ancora pronto. Alla fine non siamo potuti andare alla festa per cui serviva perché Matilde stava ancora male dall'intervento, dunque non mi sono nemmeno impegnata più di tanto per finirlo.

Mentre Moon era qui abbiamo escogitato qualche metodo elegante di chiusura ma girovagando nei negozi non abbiamo trovato nessuna soluzione soddisfacente.

Nel frattempo, però, la parte sartoriale è quasi del tutto finita: aspetto solo che un'anima pia (mia madre o mia suocera) mi aiuti a prendere la misura dell'orlo e poi è fatta.
Spero anche di riuscire a trovare la chiusura ideale per le bretelline, preferibilmente entro il 18 settembre, visto che siamo di matrimonio e vorrei poterlo sfoggiare almeno in quell'occasione...

16/08/10

Cose che non vorresti mai vedere #15

Una macchia arancione e liquida sul lenzuolo, che parte dal pannolino di tua figlia neonata e si spande qua e là sul letto, il *tuo* letto sul quale l'hai appoggiata pochi minuti prima.

14/08/10

Partita...

Moonsweet è partita da poche ore e già sento la sua mancanza.

Sono stati 4 giorni intensi, sfiancanti, bellissimi.
Ho avuto il pretesto per rimettermi in movimento e rivedere alcune meraviglie della mia città, scarpinando fino al massacro dei talloni, come non facevo da tempo.
Ho avuto il pretesto per far preparare in casa dai miei le panelle.
Ho avuto il prestesto per qualche acquisto frivolo al mercatino.
Ho avuto il pretesto per riprendere in mano colla e tessuti, per pasticciare un po' e ottenere una mezza schifezza ben diversa dal risultato del tutorial originale.
Ho avuto il pretesto per farmi una scorpacciata di caponata che non accadeva da anni.
Ho avuto il pretesto per passare un pomeriggio dentro la Feltrinelli, sfogliando e commentando le illustrazioni classiche del Kamasutra.
Ho avuto il pretesto per spendere un mezzo patrimonio in prodotti cosmetici.
Ho avuto il pretesto per liberare un po' di spazio (poco poco) nell'antro delle stoffe.
Ho avuto il pretesto per cercare e trovare le forze per riemergere dalla mia quotidianità fatta di latte e pannolini, e prendermi una bella boccata d'aria di spensieratezza e divertimento, e vivere la bellissima e purtroppo rara esperienza di avere un'amica a stretto contatto per 4 giorni consecutivi.

L'unica nota negativa è che adesso tocca a me ritagliare tutte le figurine di Matilde, delle bambole di cartoncino e i rispettivi vestiti! :-D

10/08/10

Per come dovrebbe essere

"Comunque io devo farti i miei complimenti..."
"?"
"Per come ti comporti con tua figlia.... ti ascoltavo, quello che le dicevi... Io non so se tu hai studiato pedagogia... psicologia..."
"...no, ho studiato musica..."
"Ah... allora forse lo fai per istinto, perché ti viene naturale..."
"...ma che cosa?"
"Il tuo modo di essere mamma... ecco, ti ho osservato e tu fai la mamma proprio per come dovrebbe essere una mamma"
"?!"
"Davvero... complimenti... in giro se ne vedono di situazioni ignobili...!"

Mai nessuno, fino ad ora, mi aveva fatto i complimenti perché sono esattamente come dovrei essere...

07/08/10

Per fortuna

Sembrerebbe quasi che ne siamo fuori. Guardavo Matilde, poco fa, mentre mangiava (mooooooolto lentamente) il suo piatto di spaghetti al pomodoro, poi faceva la scarpetta col pane, infine scioglieva lentamente in bocca un pezzo di cioccolato. Non mi sembra vero di poterla rivedere così com'era prima dell'intervento.
Se ripenso ad una settimana fa, che non voleva mangiare e anche solo farle bere un sorso d'acqua era un'impresa, non mi sembra nemmeno che si tratti della stessa bambina.

Parla ancora come Luca Laurenti (l'otorino dice che lo farà ancora per un'altra settimana circa) e avverte una fitta alle orecchie quando deglutisce per la prima volta in un pasto ("Ma dopo che inghiotti ti fa meno male?" "Non tanto, è che poi mi abituo") ma senza dubbio va meglio, molto ma molto meglio.

Per fortuna.

06/08/10

Sorpresa di mezza estate

Una luna dolce ha deciso di transitare nel mio cielo e nella mia vita la prossima settimana.
Speriamo che alla fine non decida di scappare.

:-)

05/08/10

Due notizie sui lavabili

La prima è che i pannolini che avevo cucito per prova, all'inizio, (esattamente 7) sono di misura troppo piccola, dunque sono "persi". Posso contare solo su 10 pannolini e significa una lavatrice al giorno.

La seconda è che i pannolini si lavano in un'ora e mezza ed escono dalla lavatrice quasi asciutti.

Finora non mi posso lamentare, li ho usati anche di notte e non ci sono stati disastri. Ottimo, davvero ottimo! :-)

04/08/10

Per non adagiarsi...

'nzamaddio* le cose arrivano una per volta.
Ieri Matilde ha nagiato un po' di pasta con la salsa e a cena la pastina con il frullato di carne. Tutti belli felici e contenti ce ne andiamo a letto e, dandoci la buonanotte, le ho chiesto "Come ti senti?" e lei "Mi sto riprendendo".

Stamattina aveva 40 di febbre.
Non sono il tipo che si spaventa facilmente, va visto che una settimana fa c'è stato l'intervento, stamattina me la sono proprio fatta sotto.

La pediatra, però, ha detto che la febbre non *dovrebbe* avere a che fare con l'intervento, perché abbiamo scrupolosamente seguito la profilassi antibiotica, per cui *dovrebbe* essere un virus che ha approfittato del momento di debolezza e debilitazione fisica di Matilde per fare banchetto con le sue povere viscere.

Domani mattina abbiamo il controllo dall'otorino che l'ha operata e chiederemo conferma.
Certo, se domani mattina la dea protrettrice delle madri esauste volesse farmi la grazia di far svegliare Matilde completamente sfebbrata, le sarei molto, ma molto grata.

*'nzamaddio: non sia mai che

03/08/10

Otto anni

Otto anni fa, più o meno a quest'ora, Schroeder ed io ci baciavamo per la prima volta.

E' iniziata l'avventura coi lavabili!

Qualcuno pensa che sia un'idea folle metterci pure, in questo momento, il pensiero di lavare i pannolini, ma io sono ottimista. E' un periodaccio buio buio e sono convinta che se lo supero senza impazzire mi considererò invincibile.
Stamattina, dopo il cambio della notte, ho messo ad Angelica il primo pannolino lavabile di quelli cuciti da me.
Prima considerazione: sono enormi e ingombrantissimi. Le fanno il culone.
Seconda considerazione: sono ottimi.

Innanzi tutto le aperture (in vita e sulle cosce) aderiscono molto meglio di quelle dei pannolini usa&getta ma non stringono. Mi è capitato diverse volte di dover tamponare fuoriuscite di pipì (e anche di pupù), invece oggi non mi è successo. Il grado di assormbenza, chiaramente, dipende dal tipo di imbottitura che si usa ed io ho fatto diversi modelli di assorbenti di spugna, a due, tre, quattro strati.

Ma la vera sorpresa è la cacca: non credevo che i famosi "veli raccogli pupù" funzionassero anche con quella liquida dei primi mesi... e invece ho dovuto ricredermi! Funzionano eccome!

Oggi, in tutta la giornata, ne ho usati 6, praticamente tanti quanti ne uso in media di usa&getta.

Ovviamente, ho anche iniziato ad usare le salviettine umide lavabili, fatte riciclando un lenzuolo di flanella. La mistura che ho usato per bagnarle è costituita da acqua, olio per neonati, detergente per il bagnetto e tea tree oil. Anche queste ottime: ne basta usa sola per pulire un culetto caccosissimo, mentre con quelle tradizionali ce ne volevano almeno due o tre.

Ho messo tutto dentro un secchio con acqua e bicarbonato (serve a non fare sviluppare i funghi) e domani metto la prima lavatrice!

Son proprio soddisfatta!

01/08/10

Pian pianino...

Va un po' meglio. Matilde ha perso un chilo ma finalmente, stasera, ha mangiato qualche cucchiaino di frullato di carne, patate, carote, cipolle e semolino.

E' una ripresa lentissima e le ricadute sono frequenti. Basta una goccia d'acqua di traverso che le viene la tosse, quindi mal di gola e mal d'orecchio e significa che per almeno un'ora non vuole sentire parlare di mangiare o bere nulla.

Lentamente ne usciremo...

31/07/10

E' stata dura, ma è andata

Scrivo questo post solo dopo che la situazione ha preso una piega positiva. Devo ammettere di aver sottovalutato l'intervento... credevo fosse una cazzata invece non lo è stato.

L'operazione in sè è andata molto bene. Hanno proceduto in ordine di età e Matilde è stata la prima, essendo la più piccola della compagnia. Certo è stato un bene, piuttosto che aspettare, ma quando l'hanno subito chiamata, senza aver avuto il tempo di guardare la stanza che ci avevano assegnato, è stato pesante... me la sono sentita strappare dalle braccia senza aver avuto la possibilità di dirle un'ultima parola, un ultimo sorriso.
L'abbiamo salutata in camera, non ci hanno permesso di scendere con lei fino alla soglia della sala operatoria, ed è stato straziante. Le ho messo il camice azzurro taglia unica per adulti, in cui ce ne sarebbero entrate altre 3, e l'ho coricata sulla barella. Solo un bacio e poi basta. Lei ha pianto, gridava che voleva la mamma, e non vi dico io come mi sono sentita...

L'hanno riportata in stanza dopo più di un'ora. Credevo che nel momento in cui l'avessi rivista, viva e sana, mi sarei sentita sollevata e avrei avuto la certezza che tutto fosse finito, invece no.
Era immobile e pallida, sulla barella, coricata di fianco, con gli occhi sbarrati mentre tratteneva le lacrime.

La ripresa è stata difficile e lentissima. Il giorno dell'operazione è rimasta immobile sul letto tutto il tempo e sono riuscita a stento a farla bere. Il secondo giorno è riuscita ad alzarsi ma se ne stava ferma sulla sedia, con lo sguardo assente, senza nessuna voglia nè di bere nè di fare altro. Solo nel pomeriggio siamo riusciti a farle prendere un po' di gelato e alla sera qualche cucchiaio di brodo. La cosa che mi ha demoralizzato di più è stato il non vederla sorridere. Niente, nemeno un accesso, lei che invece è sempre allegra e attiva.

Poi è arrivato l'incubo.

La sera del secondo giorno si è addormentata verso le 21.30 e dopo circa un'ora si è svegliata piangendo disperata, tornando indietro coi progressi fatti, al punto di non voler nemmeno più degliture la stessa saliva...
Abbiamo parlato un pochino... o meglio, io parlavo e lei mi rispondeva coi cenni della testa.

Ho capito che era delusa. Credeva che sarebbe stato un gioco e non si aspettava tutta quella sofferenza e quel dolore. Inoltre era spaventata, aveva avuto paura quando l'avevano portata via e continuava ad avere paura. Ogni volta che mi allontanavo da lei si metteva a piangere e tremava alla vista degli infermieri che entravano anche solo per prenderle la temperatura.

Non ho chiuso occhio pensando al trauma, pensando a quanto doveva avercela con me per tutto questa situazione. Mi sono resa conto, tra le lacrime, che in quei due giorni mai una volta mia aveva "cercata" con l'affetto di sempre, bensì mi aveva "pretesa", come a volermi rimproverare di non esserle stata accanto nel difficile momento dell'operazione.
En passant, mi avevano detto che l'anestesia l'avrebbero fatta con la mascherina, invece gliel'hanno fatta in vena. Io le avevo detto che tutte le cose più dolorose le aveva già fatte (il prelievo del giorno prima) perché avevo capito che per prima cosa l'avrebbero addormentata e solo dopo le avrebbero messo il cateterino in vena.
Ieri notte ho avuto davvero paura che non si sarebbe più ripresa dal trauma e dalla delusione.

Stamattina credevo che sarebbe stato tutto diverso, una volta tornati a casa, ma all'inizio era ripiombata in quello stato depressivo del primo giorno. Ma quanta ca##o di anestesia le hanno fatto??
Intorno a mezzogiorno si è convinta a mangiare un po' di gelato ed ha iniziato a riattivarsi poco a poco. Verso le 2, mentre noi pranzavamo, ha voluto ancora un po' di gelato, poi ci siamo addormentate tutte (io non dormivo praticamente da lunedì notte) e quando ci siamo svegliate ha preso ancora un po' di gelato.
Ha ripreso a parlare ed è strano sentirle la sua voce "nuova", pulita e squillante. Ha anche voluto giocare un po', ha colorato, ed ha anche sceso le scale da sola.

Domani andrà meglio. Per fortuna.

Spesso, guardandola, mi sono chiesta se ne fosse valsa davvero la pena di farle passare questo supplizio e qualche volta, nei momenti peggiori, mi sono anche risposta di no.
Adesso, però, dorme accanto a me e il suo respiro è tranquillo e silenzioso, regolare e pulito. Non russa, non va in apnea. E allora dico che forse, invece, era un intervento necessario.

Grazie a tutti quelli che mi hanno pensato in questi giorni.

27/07/10

La notte più lunga

"Buonanotte, amore mio. Sai che io non ho mai fatto un'anestesia di quelle che ti fanno addormentare? Tu pensa: domani farai una cosa che io non ho mai fatto... Poi mi devi raccontare com'è... Per esempio io mi sono sempre chiesta se quando ti addormentano poi fai qualche sogno... chissà... Poi domani me lo racconti tu..."
"Va bene mamma. Io sicuramente sognerò te che canti la ninnananna ad Angelica mentre la tieni nella fascia e poi mi abbracci."

I bambini non dovrebbero mai avere problemi di salute.

(Stanotte non chiuderò occhio, già lo so. Sono troppo in ansia per domani...)

E' giunto il momento fatidico, dunque ne parlo

Matilde dovrà essere operata, dopodomani, per togliere le tonsille e le adenoidi.

Non ne ho mai parlato, fino ad ora, un po' per scaramanzia (ho sperato fino all'ultimo che un "miracolo" ci facesse evitare l'intervento).
Invece il miracolo non è avvenuto e domani mattina andremo in clinica per fare tutte le analisi del caso e dopodomani mattina verrà operata.

Tutto è iniziato questo inverno, quando Matilde ha lamentato, per la prima volta in vita sua, mal d'orecchio. Aveva un'otite che abbiamo curato ma visto che ha sempre avuto tonsille e adenoidi ipertrofiche, la Dottoressa Rossa ci ha consigliato una visita specialistica, da un otorino, che ha diagnosticato alla bambina un'otite media ormai cronica, causata dall'ipertrofia adenoidea e che la mette già a rischio di compromissione dell'udito. In effetti un po' sorda lo era da tempo.

Insomma, abbiamo passato l'inverno e la primavera a tentare e ritentare con qualche terapia, ma senza risultati: l'otite migliora ma non guarisce, la bambina non respira bene, russa e va in apnea mentre dorme, non mangia quasi niente perché ha difficoltà a respirare e a deglutire. Insomma, al contrario di ciò che accade normalmente, Matilde non toglierà tonsille e adenoidi perché si ammala spesso, tutt'altro, non si ammala mai, ma la loro grossezza le impedisce di condurre una vita normale.

L'intervento è stato deciso alla fine di maggio, ma io ero prossima al termine di gravidanza e non me la sono sentita di affrontare questa cosa con l'incertezza di partorire da un momento all'altro.
Quando Angelica ha compiuto un mese (e alcuni equilibri sono stati ricalibrati nella nostra vita) abbiamo ricontattato il chirurgo che la opererà.
Oggi pomeriggio ha fatto la visita anestesiologica, domani mattina farà tutti gli esami e mercoledì l'intervento. Venerdì mattina torneremo a casa.

Io non vedo l'ora che sia venerdì pomeriggio.

24/07/10

Io ci provo...

...ma non sempre ci riesco, anzi, non ci riesco quasi mai.
Vorrei tenere vivo questo blog, scrivere e raccontare, mantenere alto il livello di attenzione e dare un motivo valido, alla gente, per passare da qui a leggere, ma...

...ma le mie giornate scorrono così, per fortuna scorrono veloci e il tempo passa in fretta. Mi ritrovo che è passata un'altra settimana ed io non ho ancora fatto ciò che dovevo fare sabato scorso, ma va bene così, purché il tempo passi, purché scorra e il futuro, che dovrebbe racchiudere momenti più sereni, arrivi in fretta.

Non è impossibile la vita con una seconda figlia e non è nemmeno troppo difficile, però a volte è pesante e abbastanza complicata.


22/07/10

Ci vuole talento

Ci vuole un certo talento artistico, sartoriale e contorsionistico per riuscire a perfezionare da sola un abbozzo di vestito sul proprio corpo, col solo aiuto di uno specchio e di una manciata di spilli.

Se la salute mi accompagna, domani mi metto a cucire l'abito.
Se.

21/07/10

E' già domani

Prima che riesco a mettere a letto Matilde, rispondendo alle sue chiamate, una volta l'acqua, una volta la pipì, una volta il bacio, una volta non si trova il coniglietto di peluche ecc.
Prima che riesco a far smettere Angelica di piagnucolare perché ha sonno, e come tutti gli Schroeder odia dormire e crede che cedere al sonno sia un vergognoso atteggiamento da mollàccheri (ne avesse preso un pelo della narcolessia Van Pelt...!)
Prima che la allatto, le faccio fare il ruttino, la convinco a non piangere perché in questo modo ingoia aria e poi le fa male la pancia.
Prima che la riallatto e vengo inondata dal suo rigurgito degno di un vulcano causato dalla troppa aria nello stomaco.
Prima che la lavo e la cambio, mi lavo e mi cambio e la riallatto guardandola infine arrendersi al disonore e lasciarsi abbracciare dal sonno...

...insomma, volevo raccontare la stupenda mattina al mare di oggi, ma ormai è mezzanotte passata. FOrse lo farò domani. Sempre che la serata non riservi altri motivi di intrattenimento.

19/07/10

L'abito da allattamento

Domenica scorsa ero miracolosamente riuscita a preparare il cartamodello in carta velina. Altrettanto miracolosamente, ieri mattina ho tagliato la stoffa e nel pomeriggio sono *persino* riuscita ad imbastirlo tutto.

Riuscirò, rocambolescamente, a cucirlo tra oggi e domani?
Si accettano scommesse... :-D

18/07/10

Il reliquiario

Ho un reliquiario antico in camera da letto. E' una teca, della metà dell'800, che contiene diversi pezzi di stoffa "strusciati" sulle reliquie di vari santi. Almeno così dicono le iscrizioni, poi chissà.

Lo aveva mia nonna materna, nella sua camera da letto, e una quindicina di anni fa io l'ho convinta a regalarmelo quando mi sarei sposata.

Non so cosa mi abbia mai colpito e interessato di questo reliquiario, forse solo il fatto che sia antico e di proprietà della famiglia. In effetti credo che sia proprio questo lo spirito che mi abbia spinto a chiedere a mia nonna (la stessa nonna) anche i mobili antichi della stanza da letto, il letto stesso ecc...

Sul retro del reliquiario le avevo fatto mettere per iscritto il suo desiderio di regalarmelo, ché non si sapeva mai.
Poi mia nonna è stata di parola, e quando ci siamo fatti la casa, insieme ai mobili, al letto e a tutto il resto, ci ha anche dato il reliquiario, che adesso fa la sua figura appeso al muro sul comò.

A guardarlo bene è orribile.
Ha una cornice di legno sottile e sobria che racchiude con vetro le reliquie. Il problema è che anche queste sono "incorniciate" da una moltitudine di cordoncini dorati, riccioli d'oro, bacchette di legno dorate. Insomma, è proprio tascio.
Ma è un cimelio, è un ricordo di famiglia, un'altra di quelle cose che Matilde e Angelica dovranno contendersi un giorno, giocandosela ai dadi o a birra e salsicce.

Perché ne parlo? Perché da tanti giorni non scrivevo nulla sul blog e avevo voglia di scrivere un altro post da "vita da mucca".

15/07/10

Un mese e un giorno

Questo è il mio resoconto. Ne approfitto, che ho due mani libere e non capita spesso.

Angelica è identica a Matilde, e dunque a suo padre. Stesso gruppo sanguigno (lo 0 recessivo di mio marito è più forte del mio B dominante...), stessa macchiolina rosata sulla palpebra destra, stessa inattitudine al sonno.

L'unica differenza è che Angelica è la seconda e Matilde è stata una palestra più che efficace. Mi pesa di meno, infinitamente di meno, e sapevo che sarebbe stato così. Lo dicevo sempre che il neonato non mi spaventava, mentre il parto si.

Angelica è allattata esclusivamente al seno, semplicemente rispondendo alla sua richiesta. Il che significa che fa poppate a distanza di 2 ore (in media), a volte 3, se sono fortunata 4, ma capita anche che voglia riattaccarsi dopo solo un'ora. Ovviamente gli intervalli da 3 e 4 ore sono nella tarda mattinata-primo pomeriggio. La notte sono 2 ore spaccate, a volte anche un'ora e mezza.
Vita da mucca da allevamento. Ma era già stato messo in conto anche questo, me l'aspettavo proprio così com'è, non mi preoccupa.

Angelica ha solo tre aspetti che la differiscono da Matilde:
1) deve necessariamente fare almeno un ruttino a metà poppata. A volte le interruzioni diventano 2 o 3. Se non fa il ruttino piange e si dimena, alterna momenti in cui non vuole mollare il seno a momenti in cui lo respinge schifata e infastidita. Poi un mega BURP da far tremare le pareti e via, riprende serenamente a ciucciare, fino al ruttino successivo.
Matilde era più carroarmato. Cominciava a ciucciare voracemente e non si staccava se non aveva finito.

2) nonostante la frequenza delle poppate non ama molto ciucciare "in sè" e questo è già strano perché dice che a tutti i neonati piace ciucciare per il gusto di farlo. Lei no, lei lo fa solo se ha fame, motivo per cui quando ha sonno ed è intrattabile sputa il ciuccio schifata e non ne vuole sapere. Non si consola da sè nemmeno con la mano (tranne quando ha fame, che ciuccerebbe la qualsiasi pur di prendersi in giro da sola). Si addormenta solo se cullata, a bocca vuota, oppure come diretta conseguenza della poppata (la notte specialmente)

3) ama dormire a pancia in giù. Lo so, non c'è bisogno che me lo dite che già al tempo di Matilde io ho visto i sorci verdi prima di riuscire a spiegare a tutto il parentame che i bambini devono dormire a pancia all'aria e col materasso inclinato leggermente, ma Angelica non lo fa. Se la metto a pancia all'aria tempo 10 minuti e si sveglia urlando. A pancia in giù dorme beatamente anche per 2 ore consecutive e - credetemi - è una gran cosa. Mi sono documentata e ho scoperto che non esiste una relazione diretta tra la posizione a pancia in giù e la SIDS, ma soltanto statistiche. Significa che la maggiorparte dei bambini morti di SIDS dormiva a pancia sotto, ma mai nessuno studio ha scoperto il perché, nè se ci fosse una diretta relazione di causa-effetto. L'unica è il rischio di soffocamento nel caso in cui il bambino dorma col cuscino e non sia capace di girare la testa... in pratica si soffoca da sè.

Angelica dorme a pancia in giù in posizione fetale. La guardo e me l'immagino così dentro la mia pancia. Sta con la testa da un lato, non schiaccia mai il viso contro il materasso e dorme senza cuscino. Non voglio dire, con questo, che sottovaluto il fattore di rischio, però ammetto che durante il giorno la metto a dormire in questa posizione, specialmente se ho molte cose da fare. La notte no, la notte dorme appiccicata a me, nel lettone, con la tetta sempre a portata di bocca, ed è per questo che le notti non pesano. La sento annusare l'aria, miagolare, accendo il lumino piccino (10W) giusto per prendere la mira, le tappo la bocca e spengo, così lei si fa la sua poppata mentre io dormo, tanto quando finisce lascia il seno da sola perché, l'ho detto, non ama particolarmente ciucciare tanto per farlo. A volte capita che le si ingolfa il ruttino a mezzo esofago e allora si agita un po', ma fortunatamente di notte capita raramente, forse perché nel dormiveglia ciuccia più lentamente e ingurgita meno aria, chissà.

Angelica ha compiuto un mese ed io non vedo l'ora che ne abbia almeno 6-7, che cominci a star seduta da sola, ad ascoltare, ad afferrare gli oggetti, a giocare con Matilde.
Nei miei sogni c'è anche, per quell'età, la fine delle poppate notturne con conseguente trasferimento nella stanza di Matilde e ritrovata privacy della nostra stanza da letto... Con Matilde è andata così, con lei chissà.

13/07/10

E il primo è andato

Oggi Angelica compie un mese. Il primo mese.

Il tagliando pediatrico ha rilevato un chilo e 3 centimetri in più, niente male.

Il primo mese è passato. Ne mancano solo altri 23 prima di tornare ad avere una vita quasi normale...

12/07/10

Dlin Dlon! Comunicazione di servizio!

Una settimana fa ho spedito una busta gialla a ciascun partecipante al Bai Jia Bei per Angelica ma non ho avuto riscontro da tutti... Se qualcuno di voi aveva partecipato e non ha ricevuto nulla me lo faccia sapere!
Grazie per la collaborazione! :-)

Una nuova follia

Devo cucirmi un abito elegante "da allattamento".
Ecco il progetto: prendo il cartamodello di un normalissimo abitino scollato, di quelli che hanno il corpetto "sagomato" sullo scollo e le bretelline sottili (tipo sottanina, per intenderci) e all'attaccatura tra le bretelline e il corpetto davanti, applico due belle sustre da collana, in modo che all'occorrenza la bretella si sganci e la latteria possa emergere a portata di Angelica.

L'idea è buona, no?
Adesso bisognerà vedere se avrò il tempo di farlo...

08/07/10

Questioni di eredità

Nella mia famiglia c'è prevalenza di maschi.
Da parte di madre, ho solo due cugini. Da parte di padre ho una cugina e 7 cugini e nella mia famiglia ho due fratelli.
Non è stato difficile, 6 anni fa, in vista del matrimonio e della casa da arredare e corredare, fare man bassa del patrimonio di famiglia (specie di quella materna). Mia nonna mi ha dato tutte le lenzuola e le tovaglie preziose, gli asciugamani e alcuni mobili autentici degi primi del '900, nonché alcuni gioielli. Il mio ritornello era "Tanto io sono l'unica femmina, che ne devi fare di queste cose? A chi le vuoi lasciare? All'opera pia?" e funzionava alla grande.

Quando è nata Matilde, poi, ancora meglio! Avendo anche una figlia femmina avevo ancora più ragione nel chiedere cimeli di famiglia che, tradizionalmente, si tramandano tra le donne... Così sono venuta in possesso della collana di perle che il mio bisnonno regalò alla mia bisnonna per il fidanzamento esattamente cento anni fa, o la parure di turchesi comprata per 130.000 lire nel 1962, o il copriletto in pura seta pagato da mio nonno in 3 anni di cambiali.
Nelle mie idee, Matilde avrebbe, poi, un giorno ereditato tutto quanto...

Non avevo mai considerato l'ipotesi che saltasse fuori un'altra femmina. E rendersene conto durante un cambio di pannolino può essere un po' spiazzante.

Un giorno mi troverò a dover dirimere la questione del cosa dare a chi. Chi prenderà la collana di perle? E chi le turchesi? E gli orecchini con le perline e i brillanti? E il copriletto? E il letto di ottone? E l'armadio con lo specchio?

Ho avuto un attimo di smarrimento, lo ammetto, ma è durato solo un attimo. Ho capito come posso fare.

Nonnaaaaaaaaaaaaaaaaa, non è che per caso ti ritrovi un'altra collana di perle? guarda che io adesso ho ben DUE figlie femmine a cui pensare...! :-D

07/07/10

Carnevale fuori stagione

Vesto Angelica con una tutina fresca di cotone leggero, colore azzurro.

"Mamma, ma perché l'hai vestita da carnevale?"
"Da carnevale??"
"Si, il celeste è un colore da maschi. Lei è femmina, ma tu l'hai vestita da maschio. E' carnevale?"


La caccia al tesoro

L'ultimo libro di Camilleri.
Insolitamente macabra, questa nuova vicenda che vede come protagonista Montalbano, però è il meglio riuscito, dal punto di vista "letterario" degli ultimi tempi. Da qualche anno a questa parte sembrava che Camilleri non avesse più idea di come portare avanti la vita del famoso commissario, invece stavolta ha inventato una storia particolare e insolita, con un gran "colpo da maestro" alla fine.
Il lettore capisce tutto ciò che sta per succedere, qualche pagina prima che ciò succeda. E questo è un effetto voluto, tanto che quando ciò che deve succedere succede... non viene nemmeno descritto più di tanto, proprio perché si da per scontato che il lettore lo aveva già capito 8 pagine prima... Mi è piaciuto.

05/07/10

Speriamo che duri

"Mamma questa bambina è troppo bella, ne vorrei anche io una così"
"Ma questa bambina è tua sorella, è anche la *tua* bambina..."
"Si, ma io intendo dire come *figlia* mia!"

Matilde se la cava egregiamente.
Finora.

02/07/10

Effetti della playlist

Avevo detto che mi domandavo quale effetto avrebbero avuto su Woodstock le canzoni che ascoltava quotidianamente dentro la pancia.

Orbene, ve l'immaginate una bambina di 18 giorni che si addormenta mentre sua madre la culla e sua sorella le canta "Fischia il vento"?
:-D

01/07/10

Brufol-elica

Quando a Matilde venne la cosiddetta "acne neonatale", la chiamavo "Brufol-ilde".
Da qualche giorno anche il visino tondo di Angelica si è riempito di brufoletti, ma molti di più di quanti ne ebbe Matilde...

Figlia mia, speriamo che passino in fretta, perché davvero non ti si può guardare! :-)

29/06/10

Un ricordo

Sono passate due settimane e conduco un'esistenza da mucca di allevamento intensivo.
Per uscire dalla monotonia della vita reale (pannolino, tetta, ruttino, nanna, faccende domestiche, pannolino, tetta, ruttino, faccende domestiche ecc...) voglio scrivere un post che non c'entri nulla. Raccontare un ricordo.

Nel marzo-aprile 2002 mi accadde una cosa strana.
Stavo tornando verso la stazione dopo aver seguito le lezioni all'università, era pomeriggio ma c'era ancora luce. Camminavo col mio solito passo spedito, quando mi si avvicina un ragazzo alto, con gli occhiali, che indossava un curioso e pesantissimo giubbottone giallo canarino. Veniva in direzione contraria alla mia e mi si è fermato molto vicino, troppo vicino (ed io ODIO chi mi sta troppo vicino). Mi chiede "Hai 200 lire?"

L'euro era da poco entrato nelle nostre tasche, era ancora il periodo di coesistenza tra le due monete, ma io 200 lire non ce le avevo proprio.
Lui si è allontanato ed ha proseguito la sua strada, ed io la mia, ma continuavo a pensare a quel ragazzo, ai suoi occhiali e i suoi occhi troppo vicini ai miei. Mi aveva lasciato addosso una sensazione sgradevole anche se non saprò mai spiegare il perché.

Continuo a camminare verso la stazione quando, davanti un bar, c'è ferma la moto di un poliziotto. Lui è dentro. Passando accanto alla moto, sento dalla radiolina una voce che descrive "Indossa un giubbotto giallo..." e subito penso al ragazzo che avevo incrociato pochi minuti prima.

Non ho mai saputo se quella voce stava descrivendo proprio quel ragazzo (certo la coincidenza è molto forte, però) nè se si trattava di qualcosa che quel ragazzo aveva fatto prima o dopo il mio incontro, però questa cosa me la ricordo ancora, mi lasciò davvero scioccata.

Chissà se il Perfido se lo ricorda... :-)

Ecco. Da adesso in poi inauguro questa nuova categoria: vita da mucca. Racconti sparsi di ricordi del passato slegati tra loro e anche sconclusionati, che fungano, però, da diversivo per questo blog e per me.

27/06/10

Aspettando la poppata delle 23.30

Angelica, tutto sommato, è una bambina tranquilla.
Alla stessa età (13 giorni) Matilde era peggio. O forse era uguale, ma io sono già allenata e la gestisco più facilmente.

Mangia ad intervalli di 2-3 ore, anche di notte. A pensarci bene è un po' sfiancante. Però, tutto sommato, mangia e si riaddormenta... è pur vero che tra cambio di pannolino, poppata, ruttino e addormentamento passa anche un'ora buona, ma insomma, si va avanti, anche perché indietro non si può tornare.

Qualche giorno fa ho raccontato della battuta di Matilde, dove sembra quasi che sia lei a tranquillizzare me. Ebbene si, io sono gelosa. Sono gelosa del fatto che ormai Matilde abbia occhi, cuore e cervello solo per sua sorella. Non mi guarda più, non mi abbraccia più non mi cerca più. In compenso vorrebbe avere sempre in braccio la piccolina, vorrebbe farle fare il ruttino, spogliarla, vestirla, farle il bagnetto e tutto il resto.

Dovrei essere contenta del fatto che l'abbia presa in maniera così positiva e costruttiva, che abbia reagito con l'azione, ma la verità è che mi manca. Mi manca quel dialogo a due, tutto nostro, fatto di sguardi e sensazioni, oltre che di parole. Quel rapporto magico che ci legava.

Boh... Ho la sensazione di aver rovinato tutto e questo è proprio triste.
Ma forse sono solo gli ormoni.

26/06/10

Va meglio

Stiamo riprendendo i giusti ritmi.
Le lavatrici si susseguono, i pasti vengono preparati, i letti vengono rifatti, il frigorifero si riempie e si riesce persino a trovare il tempo per fare ancora il pane in casa.

Sono passati 12 giorni e, tutto sommato, va meglio del previsto.

Certo, l'unico modo per scrivere un post qui è tirando fuori una tetta ed arrangiandomi a scrivere con una mano sola, e - a seconda del "turno" - farlo con la sinistra, può non essere facilissimo.

22/06/10

Il mondo al contrario

"Mamma non ti devi preoccupare: non è che ora voglio bene solo alla sorellina e a te non ti voglio più bene! Io vi voglio bene a tutte e due... a te voglio bene mille e anche ad Angelica voglio bene mille... non ti preoccupare..."

Meno male.

21/06/10

Quadrati per la copertina

In realtà il mega pacco regalo di Federica è arrivato un paio di giorni prima che Angelica nascesse, ma soltanto adesso ho trovato il tempo di pubblicare le foto (che avevo scattato subito dopo l'arrivo).

Ecco i due quadrati patchwork




Ed ecco tutto il resto di regali, regalini e regaloni che Federica ci ha spedito!

Un praticissimo telo di cotone multiuso


Una simpatica pochette per Matilde


Le spolettine per la mia macchina da cucire, insieme ad un porta-aghi, due fogli di gommina antiscivolo e un cd pieno di tutorial e cartamodelli


E una magnifica CICOGNA!!! Con tanto di fagottino e fiocco intercambiabile, in modo da poterla personalizzare all'ultimo minuto! :-D


Grazie grazie grazie e ancora grazie!