30/06/15

Mica è normale

"Mamma chiudi la porta della cabina quando mi togli il costumino!"
"Ops... Scusami, Angelica, la chiudo subito"
"Eh! Mica è normale che le persone che passano vedano le donne che si spogliano!"
Specialmente per le donne di 5 anni.

26/06/15

Quando una è grande

Mi dice solo "Mamma". Io la guardo e la vedo con un fazzoletto insanguinato premuto sul naso.
Dopo la sorpresa iniziale, la porto in bagno, le faccio sciacquare le manine sporche, le sostituisco il fazzoletto e le chiedo "Ma cosa ti è successo? Hai battuto? Sei caduta?"
"No, mi sono messa un dito nel naso"
"Ah. E il fazzoletto te l'ha dato Matilde?"
"No, l'ho preso io. Sono scesa nel bagno di giù e ho preso la carta igienica. E poi sono salita in cucina a cercarti".

Non so spiegare il motivo del mio stupore. Forse perché me la sono immaginata mentre si soccorreva da sola, senza neppure chiedere aiuto alla sorella, dandosi da sé il "primo intervento", con serenità ed efficienza, e venendomi a chiamare soltanto dopo aver affrontato il momento critico.

Ha solo cinque anni, ma a me è sembrata proprio grande.

25/06/15

Fiocchi di puzzle

"Mamma, hai presente quei cuscini che avevate fatto voi, e li avevate imbottiti...? Ecco, come si chiamava quel tipo di imbottitura? Fiocchi... Fiocchi di puzzle...?"
"Memory, Matilde... Fiocchi di memory..."

-_-'

24/06/15

La mia postazione

Casomai qualcuno avesse la curiosità di vedere il mio posto di lavoro, eccolo ;-)



In realtà questo è il mio preferito, quello che ho usato di più di tutti, quello con la cui macchina da cucire ci diamo del tu, ma negli ultimi due mesi ho lavorato su un'altra macchina in un altro angolo della stanza. Oggi sono tornata "al primo amore" per i prototipi della nuova collezione autunno-inverno :-D

23/06/15

Le dolci lacrime

Le dolci lacrime sono quelle che non trattieni, quelle che lasci scendere e colare, giù lungo le guance, e non fai nulla per opporti, non ti vergogni di loro né del motivo che le ha causate.
Le dolci lacrime sono quelle che ti gocciolano dal viso e tu le raccogli col dito per leccarle.
Le dolci lacrime sono quelle che ti concedi, quelle alle quali vuoi dare onore e dignità, legittimando la loro presenza, perché non c'è niente di male in loro, né in te.

Le dolci lacrime sono quelle che versi dopo aver abbracciato il tuo ex marito, a quasi 18 mesi dalla volta precedente, congedandovi dopo una lunga e piacevole passeggiata, durante quale avete parlato molto e di molti argomenti, almeno tre dei quali erano macigni ben piantati nel tuo petto e che lui ha inaspettatamente e meravigliosamente accolto alleggerendo il peso che sentivi sul cuore.

(Tra le lacrime sono solo riuscita a mormorargli un "Grazie". Non ho spiegato il perché lo ringraziavo, ma suppongo che lui abbia capito tutto quello che non sono stata capace di dirgli.)

E poi, mentre cammini e silenziosamente piangi, ti chiedi anche: ma perché prima non vi concedevate mai di parlarvi in quel modo, con semplicità e trasparenza. E ti rispondi che era così che doveva andare. Che probabilmente avevate bisogno di smettere di essere una coppia per poter recuperare e costruire insieme un rapporto equilibrato.

22/06/15

Cose che non vorresti mai vedere #33

Una formica che, a fatica, trascina il cadavere di un altro insetto non meglio identificato lungo il piano di lavoro della cucina di casa tua.

19/06/15

Domanda sciocca

"Uao mamma, sei bellissima!"
"Grazie Matilde"
"Mi piace soprattutto come sei truccata. Sei truccata proprio tanto bene"
"Aspetta... Sono eccessiva?"
"No"
"Sono truccata troppo? Il rossetto è troppo rosso? Sembro una poco di buono? Una ragazza poco raccomandabile?"
"In che senso, mamma?"
"Se tua figlia uscisse con una sua amica che è truccata come me, tu diresti a tua figlia che non ti piace che lei esca con quella ragazza truccata a quel modo?"
"Ehm... No... Non glielo direi..."
"Davvero? Sicura?"
"Certo. Anche perché io non ce l'ho una figlia..."

Anche questo è vero.

18/06/15

Per sole due ore

Non mi cachi da 20 anni.
Mi hai richiesto l'amicizia su facebook.
L'ho accettata.
Ho curiosato tra le tue foto ed ho scoperto che hai un figlio di circa due anni.
Ho chiuso facebook.
Dopo un paio d'ore l'ho riaperto ed ho trovato la mia home piena di tuoi post nei quali parlavi con tuo marito di argomenti tipo "Amò non ti scordare di prendere il pane per stasera" o simili, taggandolo.
Ti ho lasciato tra gli amici ma ho smesso di seguirti.

Che poi, te lo voglio proprio dire. Mi stavi un po' sul ca##o già vent'anni fa, quando eravamo amichette e compagnette di giochi estivi.

Sei durata due ore. Dalle quali sei uscita molto peggio di come ti ricordavo.

17/06/15

Chissà se tu mi penserai...

Non capisco se sono più arrabbiata col tizio che, nella macchina davanti a me, lanciava a millemila decibel una Pausini d'annata per il fatto che mi costringeva a tenere i finestrini chiusi e morire di caldo, oppure se per il fatto che la sua "Solitudine" mi ha rovinato le "Beatitudini" di Rino Gaetano che suonavano educatamente e discretamente nella mia autoradio.

Ho avuto la tentazione di tamponarlo apposta, per vedere di nascosto l'effetto che fa.

16/06/15

La schiappa

"Nonna! Nonna! Sai, abbiamo visto la pagella online! Ho preso tutti 10, tranne in arte, che ho preso 9"
"Ah! Brava! Ma... Che strano che hai preso 9 proprio in arte..."
"Beh, in effetti è strano, sì. A dire il vero io mi sarei aspettata il 9 in educazione motoria, visto che quando giochiamo a basket sono una schiappa"

Tutta sua madre.

13/06/15

Cinque anni

Sei il più gravoso dei miei impegni degli ultimi 5 anni.
Spesso mi sono chiesta chi me l'ha fatto fare.
Sei una rompiscatole incredibile, eternamente insoddisfatta, lamentosa, annoiata.

Ma quando sorridi, quando mi abbracci, quando corri in aiuto di tua sorella ti dimostri capace di amare gli altri con una forza e una dedizione senza pari.

Senza di te, gli ultimi 5 anni sarebbero stati senza dubbio più tranquilli, ma molto più insipidi e noiosi e con tanto, troppo, amore in meno polverizzato nell'aria che respiriamo.

Buon compleanno Angelica.

12/06/15

Per cominciare la giornata

Ricordarsi di non aver ancora fatto quel bonifico per avviare un fondo d'investimento, nonostante la pratica sia stata accettata due giorni fa.
Impugnare lo smartphone, aprire l'applicazione e fare il bonifico.

Alzarsi dal letto e fare un bonifico da 10K euro prima della colazione.
Per la serie: Onassis me spiccia casa.

11/06/15

Paturnie

Niente che una vaschetta di gelato da un chilo e mezzo non possa curare.

10/06/15

Nemmeno a Gandalf

"Che hai?"
"Niente, sono stanca"
"Solo?"
"Credo di sì"
"Se non vuoi parlarmene me sta pure bene, ma nun me devi mentì. Quindi te lo chiedo di nuovo: sei solo stanca?"
No, Gandalf. Non sono solo stanca. Sono preoccupata e pensierosa.
Ma dei miei pensieri e delle mie preoccupazioni non voglio parlarne nemmeno a te. E lo so che se non ne parlo nemmeno a te, significa che si tratta di cose molto forti e gravi, e forse è cosi.
"Va bene. Grazie per la sincerità. Te vojio bene lo stesso, anche se nun me ne parli"
"Grazie a te, Gandalf. Che vuoi bene anche al mio lato oscuro".

09/06/15

Spilli

Mi fregano sempre.

08/06/15

La festa in classe

È stata una gran fatica organizzare, racimolare i fondi, chiedere i permessi, decidere e comunicare data e orario, e comprare l'occorrente e trasportarlo, e metterci il proprio tocco personale rappresentato dall'hi-fi a cui collegare smartphone e memorie USB tramite il computer portatile, per "mettere la musica", ma quella che dicono loro, quella che ti fa sembrare sorella di matusalemme quando non sai chi sia Chiara o Fedez o Moreno o chicchessia. È stata una fatica immane, oggi, mettere in piedi la festicciola per la classe di Matilde.

Però.

Però ho ballato con Carlo, uno dei due bambini "con sostegno", che non aveva mai fatto una piroetta in vita sua e mentre lo facevo volteggiare rideva che nemmeno fosse stato alle giostre, e poi mi ha abbracciato e mi ha detto che quella era stata la festa più divertente della sua vita.

Però quando hanno visto le treccine con lo zucchero, i bambini hanno esultato, e uno di loro mi ha detto " Grazie, Daniela! Le treccine sono le mie preferite. Ti voglio bene! Cioè, vabbè, ti voglio bene a prescindere, comunque, mica solo perché hai comprato le treccine..."

Però tutti si sono messi in fila per cantare, quando hanno capito che tramite il mio smartphone potevamo cercare su YouTube i video di basi musicali e fare il karaoke.

Però molti di loro hanno fatto il turno per avere la mia di dedica sulla loro foto di classe, prima ancora di chiederla ai compagni e agli insegnanti.

È stata una faticaccia, ma quei 19 bambini li porto tutti nel cuore, e sento che per la maggior parte di loro è reciproco.

06/06/15

Risate al telefono

A volte basta fare la telefonata giusta alla persona giusta nel momento giusto per scoprirsi a ridere di cuore durante uno scambio di opinioni filosofiche circa gli effetti personali lasciati sul posto di lavoro trenta secondi prima che le proprie dimissioni diventino effettive.

E sentirsi dire "Sono felice di averti fatto ridere, ché non ce la facevo più a sentirti così demoralizzata" fa ancora più effetto della risata di poco prima.

05/06/15

Sprecata

Tre persone diverse, sconosciute tra loro e che conoscono me attraverso tre tipi di relazioni diverse, nel giro di 24 ore mi hanno detto la stessa cosa, con le stesse parole e la stessa speranza incoraggiante offuscata da un velo di malinconia negli occhi.
"Tu qui sei sprecata".

Con l'ironia che mi contraddistingue, ho chiesto a tutte e tre in quale modo, allora, avrei potuto diventare "fruttuosa" altrove, e tutte e tre mi hanno risposto con serietà "Non ti manca niente per riuscire. Solo il coraggio di tentare".
E ben protetta dallo schermo del mio PC e comodamente seduta alla scrivania di casa mia, ho fatto una ricerca molto superficiale e frettolosa che, tuttavia, mi ha spalancato già così mille porte.

Non mi manca niente per riuscire. Solo il coraggio di tentare.
E nell'attesa di trovarlo, continuerò a fare la sprecata.

04/06/15

Avresti già dovuto insospettirti...

Avresti già dovuto insospettirti quando l'ostetrica (e non la ginecologa) ti ha consegnato la terapia su un foglio che è una fotocopia con lasciata in bianco l'intestazione "Sig.ra...".
Avresti già dovuto insospettirti quando hai chiesto all'ostetrica se si trattava di farmaci prescrivibili e lei ti ha detto di no.
Avresti già dovuto insospettirti quando il farmacista ha guardato solo il timbro di intestazione della struttura di provenienza della fotocopia e ti ha portato i medicinali senza neppure leggerla.
Avresti già dovuto insospettirti quando gli hai chiesto se davvero non erano prescrivibili e lui ti ha risposto di no, aggiungendo uno sguardo a metà tra l'ironico e il compatito, e poi ti ha detto "Però si possono scaricare nella dichiarazione dei redditi".
Avresti già dovuto insospettirti quando, a casa, ha guardato le loro confezioni e ti hanno ricordato vagamente quella della Zigulì.
Avresti già dovuto insospettirti quando, volendo leggere il foglietto informativo, hai trovato dentro le scatole solo una specie di depliant in bianco e nero ricco di figure.
Non avresti dovuto avere più dubbi quando, cercando le indicazioni terapeutiche, hai trovato un incoraggiante "Aiuta a prevenire le infiammazioni ecc ecc..."

La verità è che certi medici non sono capaci di lasciar uscire un paziente dal proprio studio senza avergli prescritto qualcosa.

(Ho partecipato ad una campagna di screening ginecologico, cogliendo l'occasione di rifare il pap-test a 6 vergognosi anni dal precedente. Test negativo, lieve infiammazione, terapia palliativa a base di lavande e ovuli al tea tree oil, acido borico e olio di menta. Ripetere il test dopo 3 mesi. Sarò io che penso male, ma secondo me in queste campagne di screening ci mangiano pure più del necessario. E non è detto che siccome sono gratis* per l'utente, lo siano per la collettività)
(*: che comunque ieri in farmacia ho speso 31 euro di acqua profumata e aromatizzata)

03/06/15

Cose che non vorresti mai vedere #32

Tua figlia la piccola tossire, e ritossire, e ritossire fino a vomitare platealmente, a 10 centimetri dalla tavola di casa tua, durante una cena con amici che non hanno figli.

02/06/15

Pomodorini

L'orto in terrazza sta cominciando a darmi i suoi frutti (e le giuste soddisfazioni)